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Squadra antimafia è un film italiano del 1978 per la regia di Bruno Corbucci ed è il quarto capitolo della saga poliziesca di Nico Giraldi interpretato da Tomas Milian[1][2].

Disambiguazione – Se stai cercando la serie televisiva, vedi Squadra antimafia - Palermo oggi.
Squadra antimafia
Tomas Milian in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1978
Durata91 min
Rapporto1,85:1
Generepoliziesco, commedia
RegiaBruno Corbucci
SoggettoMario Amendola, Bruno Corbucci
SceneggiaturaMario Amendola, Bruno Corbucci
ProduttoreGalliano Juso
FotografiaMarcello Masciocchi
MontaggioDaniele Alabiso
MusicheGoblin
ScenografiaClaudio Cinini
CostumiAlessandra Cardini
Interpreti e personaggi
  • Tomas Milian: Nico Giraldi
  • Enzo Cannavale: Salvatore Esposito
  • Bombolo: Venticello
  • Eli Wallach: Don Girolamo Giarra
  • Margherita Fumero: Maria Sole Giarra
  • Roberto Messina: commissario Tozzi
  • Massimo Vanni: brigadiere Gargiulo
  • John P. Dulaney: Ballarin
  • Enzo Pulcrano: Masino
  • Francesco Anniballi: Madison
  • Giuliano Sestili: ladro biondo amico di Venticello e Madison
  • Tomas Milian Jr.: Francesco
  • Ennio Antonelli: scommettitore
  • Simone Santo: barbiere
  • Vittorio Ripamonti: prete in carcere
  • Tom Felleghy: direttore del carcere
  • Pietro Vivaldi: barbiere
Doppiatori italiani
  • Ferruccio Amendola: Nico Giraldi
  • Giuseppe Rinaldi: Don Girolamo Giarra
  • Piero Tiberi: Brigadiere Gargiulo/Francesco
  • Sergio Fiorentini: commissario Tozzi
  • Gianni Marzocchi: Ballarin
  • Elio Zamuto: Masino
  • Luciano De Ambrosis: Madison
  • Aldo Barberito: ladro biondo amico di Venticello e Madison
  • Arturo Dominici: direttore del carcere
  • Giacomo Furia: barbiere
  • Michele Gammino: sgherro di don Girolamo
  • Mario Frera: guardia del carcere

Trama


Venticello ed alcuni suoi compari inscenano il "colpo del guardone"; una donna si spoglia davanti alla finestra e mentre il guardone ammira, i ladri ripuliscono l'appartamento. Nei negozi di borgata un siciliano di nome Masino va a riscuotere il pizzo, entrato nel negozio del barbiere troverà il maresciallo che gli farà la pettinatura alla "Taxi Driver", cioè gli lascerà una striscia di capelli solo al centro del capo. Dopo un lungo inseguimento riuscirà ad arrestarlo.

Nel carcere di Viterbo è scoppiata una rivolta ed un sicario travestito da poliziotto uccide un mafioso italo-americano, Giacomo La Rosa, che aveva accusato il padrino di New York. Il commissario Tozzi propone a Nico di rivestire i panni di Nico il Pirata; il maresciallo, da giovane, era un ladruncolo soprannominato così, dove inscenerà una rapina ad una sala scommesse. Viene arrestato e condotto in carcere ove evaderà grazie all'aiuto di Tozzi, che vuole che vada negli Stati Uniti per indagare sul padrino.

Nico pedina don Girolamo Giarra e per avvicinarlo diventa cameriere di un ristorante di Little Italy molto frequentato dal boss, ove lavora Salvatore, un immigrato napoletano. In occasione della celebrazione eucaristica in ricordo della madre del boss, Nico sventerà un attentato alla persona di questi e diventerà un suo luogotenente. Intanto Maria Sole Giarra, figlia del Don, s'innamora di Nico.

Nico viene mandato dal boss a Las Vegas per scoprire il mandante dell'attentato, e qui scoprirà la verità: don Girolamo aveva ordinato di far uccidere dal suo uomo di Las Vegas Giacomo La Rosa e l'uomo di Las Vegas, a sua volta, aveva mandato il sicario in chiesa per uccidere il boss. L'uomo di Las Vegas, pur di non morire per mano di don Girolamo, si suiciderà con l'arma di Nico ed egli verrà condannato a morte; per sfuggire alla pena capitale, Nico confida al direttore del carcere di essere un agente italiano sotto copertura, e per dimostrarlo chiede di chiamare telefonicamente il 2424, un numero speciale che Tozzi disse a Nico di utilizzare in caso di necessità. La telefonata viene intercettata dagli uomini di Don Girolamo, che scoprono così la sua identità e ingannano Nico dicendo che il Commissario Tozzi era morto in un incidente. Nico viene condotto nella camera a gas e viene giustiziato. Però la morte viene solo inscenata, in quanto Don Girolamo, con l'aiuto del prete che informa Nico, del boia che sostituisce le pillole e del medico che ne constata la finta morte, recupera il suo corpo non per salvarlo ma perché lo vuole uccidere di persona per via che è un poliziotto, ma Nico grazie all'aiuto del fido Salvatore riuscirà a consegnare il boss nelle mani della giustizia.

Nico tornato a Roma sarà ancora perseguitato da Maria Sole Giarra, che Nico non può sopportare per via della sua bruttezza.


Note


  1. Roberto Curti, Italia odia. Il cinema poliziesco italiano, Torino, Edizioni Lindau, 2006, ISBN 978-88-7180-586-3.
  2. Manlio Momarasca, Giorgio Navarro e Davide Pulici, Monnezza e i suoi fratelli, Nocturno Dossier n.39, Cinemabis Comm..

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[en] Little Italy (1978 film)

Squadra antimafia, internationally released as Little Italy, is a 1978 Italian "poliziottesco"-comedy film directed by Bruno Corbucci. It is the fourth chapter in the Nico Giraldi film series starred by Tomas Milian.[1][2]
- [it] Squadra antimafia



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