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The Elephant Man è un film biografico del 1980 diretto da David Lynch.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi The Elephant Man (disambigua).
The Elephant Man
John Merrick, l'Uomo Elefante (John Hurt), in una scena del film
Lingua originaleinglese, francese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito
Anno1980
Durata124 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 2,35:1
Generedrammatico, biografico
RegiaDavid Lynch
Soggettodai libri di Frederick Treves, Ashley Montagu
SceneggiaturaChristopher De Vore, Eric Bergren, David Lynch
ProduttoreJonathan Sanger
Produttore esecutivoStuart Cornfeld e Mel Brooks (quest'ultimo non accreditato)
Casa di produzioneBrooks Film
Distribuzione in italianoColumbia Pictures-EMI Films-Warner Bros. (UK)

Paramount Pictures (USA) CIDIF (Italia)

FotografiaFreddie Francis
MontaggioAnne V. Coates
Effetti specialiGraham Longhurst
MusicheJohn Morris
ScenografiaStuart Craig, Robert Cartwright, Hugh Scaife
CostumiPatricia Norris
TruccoChristopher Tucker
Interpreti e personaggi
  • Anthony Hopkins: Dr. Frederick Treves
  • John Hurt: John Merrick / Uomo Elefante
  • Hannah Gordon: Anne Treves
  • Anne Bancroft: Madge Kendal
  • John Gielgud: Francis Carr Gomm
  • Wendy Hiller: madre Shead
  • Freddie Jones: Bytes
  • Michael Elphick: Jim, il guardiano notturno
  • John Standing: Dr. Fox
  • Helen Ryan: principessa Alexandra
  • Dexter Fletcher: ragazzo di Bytes
  • Hugh Manning: Broadneck
  • Phoebe Nicholls: Mary Jane Merrick
  • Kenny Baker: nano del circo
Doppiatori italiani
  • Cesare Barbetti: Dr. Frederick Treves
  • Manlio De Angelis: John Merrick / Uomo Elefante
  • Vittoria Febbi: Anne Treves
  • Anna Miserocchi: Madge Kendal
  • Giorgio Piazza: Francis Carr Gomm
  • Laura Carli: madre Shead
  • Sergio Fiorentini: Bytes
  • Renato Mori: Jim, il guardiano notturno
  • Gianni Marzocchi: Dr. Fox
  • Maria Pia Di Meo: principessa Alexandra
  • Arturo Dominici: Broadneck
Logo ufficiale del film

Il film è stato adattato dai libri The Elephant Man and Other Reminiscences del dottor Frederick Treves e The Elephant Man: A Study in Human Dignity di Ashley Montagu.

Il film è stato ben accolto all'epoca della distribuzione e il successo consacrò i protagonisti Anthony Hopkins, John Hurt, Hannah Gordon e altri membri del cast.


Trama


Nella Londra di fine Ottocento, il povero deforme Joseph Merrick (nelle prime biografie risultò erroneamente chiamato John, ma è Joseph il nome autentico) viene scoperto da un buon medico, il dottor Frederick Treves, durante uno spettacolo di strada gestito dal signor Bytes, un uomo avido, sadico, malvagio, spregevole, alcolizzato, brutale, violento e senza cuore. Merrick presenta numerose deformazioni in gran parte del corpo, soprattutto nel capo, per via della sua sindrome di Proteo, tanto da venire soprannominato l'Uomo Elefante; per non essere deriso quando cammina in mezzo alla gente comune, Merrick indossa in testa un sacco bucato cucito ad un cappello, in modo tale da coprire le deformità del viso e del cranio. Bytes si ritiene il proprietario di Merrick, tanto che vuol essere pagato per cederlo al Dr. Treves, che per un breve periodo lo porta al suo ospedale per mostrarlo ai colleghi. Appena Merrick fa ritorno dal suo "proprietario", il quale è in stato di ebbrezza, viene picchiato e bastonato violentemente senza pietà sotto gli occhi disperati e preoccupati del giovane aiutante di Bytes. Treves in aiuto raggiunge il poveruomo e lo riporta in ospedale per tenerlo in cura e aiutarlo.

In ospedale l'aspetto di Merrick terrorizza le infermiere, così Treves è costretto a trasferirlo in una stanza di quarantena e a sottoporlo alla tutela della capo-infermiera madre Shead. Treves durante il primo giorno di ricovero parla col direttore dell'ospedale, Mr. Francis Carr Gomm, il quale gli ricorda di non potere tenere sotto osservazione persone incurabili. Per dimostrare che l'uomo deforme non è completamente ritardato, Treves gli insegna alcune parole da dire all'arrivo del direttore. Contrariamente a quanto previsto, l'uomo ripete solo meccanicamente qualche frase e il direttore se ne va, ma inaspettatamente Merrick pronuncia ad alta voce il ventitreesimo salmo della Bibbia e lo fa tornare sui suoi passi; il direttore si convince e gli concede di restare.

Col passare dei giorni, si viene a scoprire il carattere sensibile e sofisticato di Merrick, il quale nascondeva ciò per non essere maltrattato ancora di più da Bytes. Il caso dell'Uomo Elefante giunge alla corte della regina Vittoria, la quale apre una colletta per permettere di dare adeguate cure all'uomo. Treves rimane come affascinato dall'uomo, lo porta in visita a casa sua a prendere il tè e gli fa conoscere la sua consorte, Anne. Durante lo scambio di parole, Merrick mostra alla signora Treves il suo più prezioso oggetto di valore: una foto di sua madre. Dopo questi episodi, Merrick viene visitato dalla nota attrice teatrale Miss Madge Kendall, la quale gli dona un suo autoritratto e la tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta. La visita dell'attrice ottiene ampia eco in tutto il paese e molti aristocratici e rappresentanti dell'alta borghesia vogliono conoscere Merrick. Nonostante la positività degli avvenimenti, Madre Shead esprime il suo disappunto a Treves, dicendogli che sta continuando a trattare Merrick come un fenomeno da baraccone, anche se è celebrato da una classe superiore. Ciò turba fortemente Treves, che inizia a domandarsi se sta facendo le cose giuste per Merrick o no.

Durante una riunione del consiglio riguardo al tempo indeterminato del mantenimento di Merrick, la patrona reale dell'ospedale, Alexandra, porta un messaggio da parte della regina Vittoria affermando che i fondi per il mantenimento permanente di Merrick all'ospedale sono stati finanziati. Ma proprio allora Merrick viene rapito da Bytes (all'insaputa di tutti, Jim, un violento e disonesto guardiano notturno dell'ospedale faceva entrare prostitute e alcolizzati per tormentare Merrick; fra questi si è infilato pure lo spregevole Bytes) che lo porta nell'Europa continentale dove lo esibisce in circhi e fiere sottoponendolo a trattamenti disumani. Alla scoperta del rapimento di John Merrick grazie a un testimone, Treves prende provvedimenti contro il vile guardiano notturno dell'ospedale insieme a madre Shead. Intanto Merrick viene aiutato dai suoi compagni fenomeni da baraccone, che lo aiutano a fuggire e gli procurano i mezzi per un viaggio di ritorno a Londra. Arrivato alla stazione di Liverpool Street, Merrick viene tormentato da un gruppo di ragazzini e scappa, ma durante la corsa colpisce accidentalmente una bambina, suscitando l'ira dei presenti che lo privano della maschera e lo inseguono fino al bagno della stazione dei treni, dove Merrick sviene dalla stanchezza dopo essersi sfogato «No!!! Io... non sono un elefante!! Io non sono un animale, sono un essere umano!!! Un uomo... un uomo!».

Mentre Treves inizia le ricerche di Merrick, eccolo arrivare scortato in ospedale da Scotland Yard. Treves e i dottori scoprono che Merrick è prossimo alla morte per via di una broncopneumopatia cronica ostruttiva. La sera, Merrick viene invitato dalla signora Kendall al teatro per vedere una pantomima basata sulla fiaba de Il gatto con gli stivali, dove viene accolto calorosamente dal pubblico presente alla fine dello spettacolo. Tornato in ospedale, Merrick ringrazia Treves per tutto ciò che ha fatto per lui, chiamandolo più volte "amico". Terminata la conversazione con Treves, Merrick si sdraia supino sul letto, togliendo tutti i cuscini che fungevano da sostegno per la massa abnorme del capo. Merrick sa che tale posizione di riposo, uguale a quella degli esseri "normali", gli provocherà la morte per soffocamento; oramai deciso, muore nella serenità e nella pace che ha sempre desiderato e mai avuto.

Nell'ultima scena si intravede Mary Jane, la madre di John, accoglierlo nell'infinito dell'universo citando il monologo "Niente morirà mai" di Tennyson.


Produzione


In principio, la sceneggiatura era stata offerta a Terrence Malick, il quale rifiutò la direzione del film. A questo punto David Lynch, il quale aveva appena finito di scrivere la sceneggiatura di Ronnie Rocket, fu contattato dall'amico Stuart Cornfeld, giovane produttore, che gli propose quella di The Elephant Man. David Lynch ne rimase immediatamente colpito e accettò. La sceneggiatura era stata scritta da Eric Bergen e Christopher de Vore che si erano basati sui libri The Elephant Man and Other Reminiscences di Sir Frederick Treves e The Elephan Man: A Study in Human Dignity di Ashley Montagu; successivamente Lynch la modificò adattandola al suo stile. La sceneggiatura arrivò tra le mani di Anne Bancroft che la passò al marito Mel Brooks, allora agli esordi come produttore, che decise di fare il film. Brooks però non conosceva affatto Lynch e temeva di affidare un progetto così importante ad un giovane regista inesperto; si convinse dopo aver visto Eraserhead - La mente che cancella.

Brooks non volle apparire tra i crediti come produttore, per evitare l'associazione del film (da parte del pubblico) a una delle sue commedie.[senza fonte]

Per realizzare il trucco su John Hurt, il regista David Lynch ottenne il permesso di prelevare dei calchi del corpo di Merrick, conservati tuttora nel museo del Royal London Hospital.[senza fonte]


Colonna sonora


Durante i titoli di testa e nella scena finale del film, viene usato come tema musicale l'Adagio per archi di Samuel Barber; questo tema fu voluto da David Lynch, direttore musicale e del design del suono, oltreché regista e sceneggiatore del film.[senza fonte]


Distribuzione


Il film è stato presentato in anteprima mondiale a New York (USA) il 3 ottobre 1980. La distribuzione cinematografica ha avuto termine il 15 gennaio 2004 nelle sale di proiezione ceche, successivamente il film è stato re-distribuito a Tokyo (Giappone) dal 20 novembre 2004. Il 1º luglio 2007 il film è stato proiettato negli USA durante il Los Angeles Film Festival.

Date di release internazionali
PaeseTitolo filmDateNote
Stati Uniti The Elephant Man 3 ottobre 1980 Anteprima del film a NYC
Stati Uniti The Elephant Man 10 ottobre 1980
Brasile O Homem Elefante 22 dicembre 1980
Francia The Elephant Man gennaio 1981 Anteprima nazionale al Festival di Avoriaz
Australia The Elephant Man 15 gennaio 1981
Paesi Bassi The Elephant Man 15 gennaio 1981
Finlandia Elefanttimies 23 gennaio 1981
Germania dell'Est Der Elefantenmensch 13 febbraio 1981
Svezia Elefantmannen 23 febbraio 1981
Italia The Elephant Man 6 marzo 1981
Francia The Elephant Man 8 aprile 1981
Giappone The Elephant Man 9 maggio 1981
Hong Kong The Elephant Man 15 ottobre 1981
Filippine The Elephant Man 23 giugno 1984 Film proiettato solamente a Davao
Ungheria The Elephant Man 19 dicembre 1985
Repubblica Ceca The Elephant Man 15 gennaio 2004
Giappone The Elephant Man 20 novembre 2004 Ri-distribuzione cinematografica a Tokyo
Stati Uniti The Elephant Man 1º luglio 2007 Proiezione al Los Angeles Film Festival

Accoglienza


Alla 53ª edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar il film ha ricevuto otto candidature, senza vincere però alcun premio (fu invece il film di Robert Redford Gente comune (Ordinary People) ad aggiudicarsi la vittoria nelle categorie più ambite: miglior film e miglior regia). Come riportato dal produttore esecutivo Stuart Cornfeld, Mel Brooks affermò in merito: «Da qui a dieci anni Gente comune sarà la risposta a un gioco di società; ma la gente andrà ancora a vedere The Elephant Man[1]

All'8ª edizione del Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz del 1981, The Elephant Man fu premiato come film dell'anno.


Riconoscimenti



Inesattezze storiche


Il film si basa su eventi storici ma presenta numerosi anacronismi. Partendo in ordine temporale, gli incidenti alla stazione ferroviaria in Belgio sono accaduti prima dell'entrata in ospedale di Merrick e non dopo come figurato nel film. Merrick si recò in Belgio di sua iniziativa perché i freak show divennero illegali in Gran Bretagna. Nel film, Merrick viene rapito e portato in Belgio.

Frederick Treves non portò via Merrick durante uno spettacolo per salvarlo dagli abusi; Merrick fu segnalato a Treves da un altro giovane chirurgo, che ebbe modo di vedere una sua esibizione tempo prima.

Contrariamente a quanto raccontato dal film, Treves non insegnò a Merrick alcuna parola. A causa della deformità sparsa in tutto il capo, la bocca risultava danneggiata impedendo a Merrick l'uso della parola; dopo numerosi interventi nell'ospedale cui era in cura, Merrick riuscì a parlare liberamente, senza l'appoggio di nessuno.

Il brutale e alcolista Bytes è un personaggio di fantasia inserito nel film per sviluppare la storia.

Il film presenta, alcune volte, un errore comune in molte biografie e opere di finzione sulla vita di Merrick: questi viene chiamato John, quando in realtà il suo vero nome era Joseph.


Influenza culturale


Dopo il successo ottenuto dal film, nel settembre del 1980 fu presentata a Broadway l'opera teatrale L'uomo elefante, con David Bowie nel ruolo di Joseph Merrick.[2]


Note


  1. Rodley, 1998, p. 131.
  2. (EN) pp. 205-207 Christopher Sandford, Bowie. Loving the Alien, Boston, DaCapo Press, 1998 [1996], ISBN 0-306-80854-4.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Der Elefantenmensch

Der Elefantenmensch ist ein US-amerikanisches Filmdrama aus dem Jahr 1980, in dem David Lynch Regie führte. In dem Schwarzweißfilm sind John Hurt als der von einer Krankheit entstellte „Elefantenmensch“ John Merrick und Anthony Hopkins als der Arzt Frederick Treves zu sehen.

[en] The Elephant Man (film)

The Elephant Man is a 1980 British-American biographical drama film about Joseph Merrick (John Merrick in the film), a severely deformed man in late 19th-century London. The film was directed by David Lynch, produced by Mel Brooks (who was uncredited, to avoid audiences anticipating the film being in the vein of his comedic works, although his company Brooksfilms is in the opening credits) and Jonathan Sanger, and stars John Hurt, Anthony Hopkins, Anne Bancroft, John Gielgud, Wendy Hiller, Michael Elphick, Hannah Gordon and Freddie Jones. The Elephant Man is generally regarded as one of Lynch's more accessible and mainstream works, alongside The Straight Story (1999).

[es] El hombre elefante (película)

El hombre elefante (The Elephant Man) es una película britanoestadounidense de 1980 basada en la historia real de Joseph Merrick, llamado John Merrick en la película, un hombre gravemente deformado que vivió en Londres durante el siglo XIX. La película fue dirigida por David Lynch y protagonizada por John Hurt, Anthony Hopkins, Anne Bancroft, John Gielgud, Wendy Hiller, Michael Elphick, Hannah Gordon y Freddie Jones.
- [it] The Elephant Man

[ru] Человек-слон

«Человек-слон» (англ. The Elephant Man) — фильм 1980 года американского режиссёра Дэвида Линча, основанный на биографии знаменитого британца XIX века Джозефа Меррика. В основе фильма — книга Фредерика Тривза «Человек-слон» и частично Эшли Монтегю[en] «Человек-слон: Этюд о человеческом достоинстве» (The Elephant Man: A Study in Human Dignity). Дэвидом Линчем в соавторстве с Кристофером Де Вуром и Эриком Бергреном был написан сценарий фильма.



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