La pellicola, con protagonista Benedict Cumberbatch nel ruolo del matematico e crittoanalista Alan Turing, è l'adattamento cinematografico della biografia del 1983 Alan Turing. Una biografia (Alan Turing: The Enigma), pubblicata dopo l'uscita del film anche col titolo Alan Turing. Storia di un enigma, scritta da Andrew Hodges.[1]
Candidato a otto premi Oscar, il film si aggiudica quello per la miglior sceneggiatura non originale.
Trama
Nel pieno della seconda guerra mondiale, il brillante matematico Alan Turing decide di mettere le proprie capacità al servizio del governo del suo Paese, la Gran Bretagna. Il suo obiettivo è collaborare all'operazione, ad alto livello di segretezza, di decrittazione dei messaggi segreti nazisti, crittografati con la macchina denominata Enigma, allo scopo di far terminare il conflitto il prima possibile. Metodico e silenzioso, Turing si presenta al colloquio e convince il comandante Alastair Denniston, dimostrando le sue capacità, ad assumerlo nonostante non conosca il tedesco, ma i primi dissapori cominciano a manifestarsi quando comprende che non dovrà lavorare da solo, ma con altre brillanti menti matematiche. Caratterialmente solitario e pignolo sul lavoro, Turing non viene preso in simpatia dai suoi collaboratori e dal suo capo Hugh Alexander (campione nazionale e maestro di scacchi).
Decifrare i messaggi criptati con la macchina Enigma è una missione ritenuta impossibile da chiunque, in particolare dalle autorità britanniche, in quanto si tratta di un dispositivo estremamente complesso, che presenta un'enorme quantità di possibili chiavi di codificazione dei messaggi, e i tedeschi cambiano la chiave di codificazione ogni 24 ore, allo scoccare della mezzanotte di ogni giorno.
Divenuto capo del gruppo, con non pochi attriti con il suo datore di lavoro e con il sostegno del capo dell'MI6 Stewart Menzies, Turing decide che è giunto il momento di cambiare metodo: non più agire in difesa tentando di capire giorno per giorno quale sia la chiave usata al momento nei codici, ma giocare al contrattacco e realizzare una macchina che decifri automaticamente ogni singolo messaggio. Alan seleziona quindi tra i migliori candidati coloro che dovranno accompagnarlo nell'impresa di costruire la macchina elaboratrice che renda comprensibili i messaggi nemici, facendo pubblicare su un giornale un cruciverba da lui inventato e chiedendo a chi riuscirà a risolverlo in non più di dieci minuti di presentarsi alle selezioni per l'incarico; tra i candidati si trova la venticinquenne Joan Clarke, ancora nubile e appassionata di logica e matematica, che svolge l'esame con una rapidità che batte quella dello stesso Turing (ai candidati viene assegnato un cruciverba da svolgere in un tempo massimo di sei minuti, cosa che Turing ritiene impossibile dal momento che lui ne impiegherebbe circa otto, e la Clarke è l'unica a finire prima dello scadere del tempo). A questo punto Turing scrive una lettera al primo ministro Winston Churchill spiegandogli il suo progetto e chiedendogli un finanziamento di centomila sterline, che gli verrà immediatamente concesso, per costruire la macchina che impedirà ai tedeschi di invadere il resto dell'Europa. Nel frattempo i nemici del matematico pianificano di toglierlo di mezzo investigando sul suo passato (nel quale Turing era continuamente oggetto di scherzi e prese in giro da parte dei suoi compagni di scuola) ed aggrappandosi a qualsiasi pretesto per toglierlo dalla circolazione; Alan viene dapprima accusato di essere una spia sovietica e poi minacciato di essere estromesso dal progetto con la scusa che la macchina da lui ideata sta funzionando da giorni e non ha ancora prodotto risultati soddisfacenti.
Placatisi i dissapori, grazie ai consigli di Joan ad Alan, i membri del gruppo di lavoro si stringono attorno a lui chiedendo ed ottenendo altro tempo (un mese) per permettere a "Christopher" (questo il nome della macchina, scelto da Alan in quanto era il nome di un suo carissimo amico e compagno di scuola morto precocemente a causa di una malattia) di funzionare. Per evitare che Joan venga richiamata a casa dai genitori, i quali vogliono farla sposare e farle formare una famiglia, Turing, ritenendo molto importante il contributo della ragazza al progetto, le chiede, senza vero interesse, di sposarlo, e lei accetta; fino a questo momento Turing, però, non ha mai rivelato a nessuno di essere, in realtà, omosessuale. Scoperto il segreto del collega, Joan sembra non interessarsene, neppure quando Turing lo usa come scusa per cercare di allontanarla dall'ambiente, che ritiene essere troppo pericoloso per una donna; Joan non vuole sentire ragioni e vuole tenersi stretto quell'incarico, in quanto il più importante della sua vita.
Durante una serata in un bar, a Turing viene il lampo di genio: bisogna restringere il campo di parole di cui cercare il significato a partire dalle più ripetitive, ad esempio quelle che compaiono nei bollettini meteorologici dei nazisti (ne viene inviato uno ogni mattina alle 6:00, come primo messaggio del giorno, e tutti iniziano e finiscono sempre con le stesse parole). Il gruppo di Turing riesce, grazie a questa intuizione, a decifrare un messaggio che parla di un imminente attacco al convoglio alimentare Carlisle. Si decide, a questo punto, di non intervenire in modo massiccio, ma di ottimizzare gli interventi, per minimizzare i danni e fare in modo che i tedeschi non comprendano che è stato trovato il modo di decifrare i loro messaggi. Il piano, con elevati costi umani e ponendo all'équipe di matematici un dilemma morale quasi insostenibile, ha infine successo. Quando la guerra termina, con la vittoria degli Alleati sulle potenze dell'Asse, si festeggia con gran giubilo dei protagonisti e dell'intera nazione britannica.
Dopo diversi anni dalla missione Enigma e dalla conclusione del conflitto, le autorità indagano su Turing e sulla sua omosessualità (la quale viene descritta nei flashback della sua vita da ragazzino in un collegio maschile), comportamento al tempo considerato reato e punito molto severamente. Turing viene scoperto, isolato e condannato per atti osceni, e gli vengono date due possibilità: essere incarcerato oppure sottoporsi ad una pesante terapia ormonale, la castrazione chimica. Di queste due possibilità Alan sceglie la seconda. Qualche tempo dopo, Joan va a trovarlo e lo rincuora, vedendolo fortemente svilito e depresso (addirittura non riesce a tenere in mano la matita per risolvere un cruciverba), raccontandogli di essersi sposata con un militare. Nei commenti in coda al film si viene a sapere che il 7 giugno 1954 Turing si è suicidato all'età di 41 anni. Lo spettatore inoltre viene informato che, se i messaggi di Enigma non fossero stati decifrati, la guerra sarebbe potuta durare per altri due anni provocando milioni di ulteriori vittime, che le informazioni relative al lavoro svolto da Turing con i colleghi furono tenute segrete per i 50 anni successivi e che nel corso dei decenni molti studiosi hanno compiuto ricerche su quelle che all'epoca venivano chiamate macchine di Turing e che al giorno d'oggi sono note come computer.
Produzione
Lo script del film, inserito nel 2011 nella Black List delle migliori sceneggiature non prodotte a Hollywood[2], è stato comprato dalla The Weinstein Company per 7 milioni di dollari allo European Film Market del Festival internazionale del cinema di Berlino[3].
Il film prende il nome dal test di Turing, un criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare che Turing ideò e descrisse nell'articolo Computing machinery and intelligence, apparso nel 1950 sulla rivista Mind. Nell'articolo il matematico prende spunto da un gioco, chiamato "gioco dell'imitazione". Nel film Alan parla di questo gioco al poliziotto che, in commissariato, lo sta interrogando in quanto accusato di omosessualità.
Il budget della pellicola è stato di circa 15 milioni di dollari.[4]
Casting
I principali candidati per la regia sono stati Ron Howard[1] e David Yates[5]. Inizialmente per il ruolo del protagonista si era fatto il nome di Leonardo DiCaprio, optando infine per Benedict Cumberbatch, il quale è persino imparentato con Alan Turing nella vita reale; secondo il sito Ancestry i due sono cugini di 17º grado, con relazioni familiari risalenti al XIV secolo. Turing e Cumberbatch, inoltre, sono imparentati per il tramite delle rispettive linee paterne con il primo Conte di Somerset, John Beaufort[6]. Benedict Cumberbatch si è inoltre laureato in Drammaturgia all'Università di Manchester, la stessa dove Alan Turing ha portato avanti i suoi studi[6], e il padre dell'attore, Timothy Carlton Cumberbatch, ha frequentato la stessa scuola di Turing, la Sherborne School.[6]
Riprese
Le riprese del film cominciarono nel settembre del 2013 e terminarono l'11 novembre e si svolsero completamente in Inghilterra, tra Londra, Bicester, Chesham, Nettlebed, Sherborne e il Bletchley Park[7].
Promozione
Il primo trailer del film venne diffuso il 21 luglio 2014[8], mentre la versione italiana venne diffusa il 6 ottobre dello stesso anno[9].
Distribuzione
Il film fu presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival l'11 settembre 2014[10] e aprì la 58ª edizione del London Film Festival l'8 ottobre 2014[11].
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 28 novembre 2014[8], mentre in quelle italiane è stata distribuita il 1º gennaio 2015[12].
Accoglienza
Incassi
Il film ha incassato 233555708$ nel mondo, di cui 91 125 683 negli Stati Uniti.[13]
Critica
Sull'aggregatore Rotten Tomatoes il film riceve l'89% delle recensioni professionali positive con un voto medio di 7,7 su 10 basato su 284 critiche,[14] mentre su Metacritic ottiene un punteggio di 71 su 100 basato su 49 critiche.[15]
Riconoscimenti
2015 – Premio Oscar
Migliore sceneggiatura non originale a Graham Moore
Candidatura per miglior film
Candidatura per miglior regista a Morten Tyldum
Candidatura per miglior attore protagonista a Benedict Cumberbatch
Candidatura per miglior attrice non protagonista a Keira Knightley
Candidatura per migliore colonna sonora a Alexandre Desplat
Candidatura per migliore scenografia a Maria Djurkovic e Tatiana Macdonald
Candidatura per miglior montaggio a William Goldenberg
2015 – Golden Globe
Candidatura per miglior film drammatico
Candidatura per miglior attore in un film drammatico a Benedict Cumberbatch
Candidatura per migliore attrice non protagonista a Keira Knightley
Candidatura per migliore sceneggiatura a Graham Moore
Candidatura per migliore colonna sonora originale a Alexandre Desplat
2015 – British Academy Film Awards
Candidatura per miglior film
Candidatura per miglior film britannico
Candidatura per migliore sceneggiatura non originale a Graham Moore
Candidatura per miglior attore protagonista a Benedict Cumberbatch
Candidatura per miglior attrice non protagonista a Keira Knightley
Candidatura per miglior montaggio a William Goldenberg
Candidatura per migliore scenografia a Maria Djurkovic e Tatiana MacDonald
Candidatura per migliori costumi a Sammy Sheldon Differ
Bletchley Park non era camuffato come una fabbrica di radio per nasconderne la finalità.
Alan Turing lavorava part-time per il Government Code and Cypher School già nel 1938, quindi da prima di trasferirsi con il suo team a Bletchley Park il 15 agosto 1939.
Nel film risulta che Alan Turing non conosceva il tedesco, quando in verità lo aveva studiato ed era anche stato in Germania prima dello scoppio della guerra.[19]
Nel film la macchina viene chiamata "Christopher", come l’amico d’infanzia di Turing; in realtà si chiamava 'Victory' o, più familiarmente, ‘Bomba’, poiché ispirata alla Bomba kryptologiczna progettata nel 1938 dal crittoanalista polacco Marian Rejewski. Il dispositivo sfruttava una debolezza nelle procedure operative tedesche, in seguito (per la precisione nel 1940) eliminata dai nazisti. Nel film si dice che la macchina era basata sulla macchina di Turing universale, tuttavia la Bomba usata per decifrare Enigma non lo era. Ad essere basata sugli studi sulla macchina di Turing universale era invece Colossus, una macchina progettata a Bletchley Park da Max Newman e costruita dall'ingegnere Tommy Flowers, usata dal 1942 per decifrare i messaggi criptati con la cifratrice Lorenz SZ40/42.
Nel film la macchina viene realizzata in un unico esemplare e la sua costruzione appare come un lavoro portato avanti con dedizione dal solo Turing, mentre gli altri scienziati, sia del suo gruppo che in generale, non fanno altro che ostacolarlo o ignorarlo. In realtà il dispositivo fu il risultato di un lavoro di gruppo e Turing ideò una nuova strategia per la macchina grazie al contributo del matematico Gordon Welchman[20] (apporto che nel film invece viene da Hugh Alexander). Nel 1940, inoltre, furono costruite più di duecento ‘Bombe” sotto la supervisione di Harold Keen[21] del British Tabulating Machine Company.[22][23]
Nel film si ha la sensazione che a Bletchley Park ci sia un manipolo di crittografi inerme e totalmente incapace di ottenere alcun risultato fino a quando un'idea improvvisa di Turing consente loro di sconfiggere Enigma. Nella realtà, fin dal 1939, migliaia di persone stavano lavorando al progetto, in un percorso costellato di vittorie e sconfitte, mentre i tedeschi continuavano a cambiare il modo di usare Enigma.[24] Nel film inoltre viene prima costruita la Bomba e poi scoperto il modo di renderla utile, attraverso l'applicazione di un metodo conosciuto dai crittografi come crib,[25] un tipo di attacco in cui l'hacker conosce in parte il testo crittografato, mentre in realtà accadde l'esatto contrario: la Bomba venne progettata per usare la tecnica dei crib come principale mezzo d'attacco.
È totalmente inventata la scena in cui il team di Turing, denominato Hut 8[26], decifra il messaggio che parla di un attacco a un convoglio su cui viaggia il fratello del membro del team Peter Hilton e decide di non intervenire per non far scoprire ai tedeschi di aver decifrato le loro comunicazioni: Hilton non aveva un fratello in guerra e le decisioni su come utilizzare le scoperte della Bomba venivano prese non dai crittografi ma ad un livello molto più alto.[22]
Turing non scrisse alcuna lettera a Churchill per chiedere di assumere la guida del progetto. Lui e i suoi colleghi, tra cui anche Hugh Alexander, chiesero invece al primo ministro un aumento delle risorse di supporto, richiesta che venne immediatamente esaudita.[22]
L’arruolamento di Joan Clarke non avvenne tramite un cruciverba pubblicato su un giornale. La ragazza venne reclutata dal suo mentore scolastico Gordon Welchman, uno dei primi matematici giunti a Bletchley Park.[22] La Clarke, inoltre, non era l'unica crittoanalista donna a Bletchley Park (dove comunque lavoravano molti più uomini che donne): per esempio nel team Hut 8, oltre a lei, c'erano anche Rosalind Hudson e Judith Irene Bloomfield.[27]
Turing fu da subito il direttore del team Hut 8 di Bletchley Park fino a quando non si trasferì negli Stati Uniti nel 1942 per lavorare con i crittonanalisti della US Navy e venne sostituito alla direzione dal suo vice Hugh Alexander, ruolo che de facto ricopriva già da vice, dato lo scarso interesse di Turing per la quotidiana amministrazione. Turing tornò a Bletchley Park nel 1943 come consulente generale.[28]
Vita e personalità di Turing
Rappresentare Turing come una persona con grosse difficoltà nei rapporti umani ed affetta da sindrome di Asperger o da autismo è fuorviante. È vero che alcuni scrittori e ricercatori hanno tentato una simile diagnosi a posteriori,[29] ma nella realtà, sebbene sia documentato che Turing avesse le sue eccentricità ed amasse lavorare da solo, esistono testimonianze anche della sua socialità e del fatto che avesse numerosi amici, che fosse dotato di un buon senso dell'umorismo e che non avesse alcun problema nel rapporto lavorativo con i colleghi.[24][30][31]
Sono completamente infondati l'arresto nel 1941 e l'indagine in cui Turing viene accusato di essere una spia sovietica, occasione in cui viene scoperta l'omosessualità del matematico. Turing, in realtà, non fu mai indagato per spionaggio[23] e fu arrestato per omosessualità solamente nel 1952, quando, denunciando un furto nella propria casa, disse di sospettare che il ladro fosse un suo amante. Probabilmente a causa della falsa convinzione che non avrebbe corso rischi data la discreta popolarità ottenuta con i lavori sull'intelligenza artificiale, Turing non nascose mai la propria omosessualità alle forze dell'ordine.[32]
È una forzatura anche il mostrare un Turing inabile al lavoro e incapace di pensare e di agire in modo lucido per via della castrazione chimica. Nonostante si sappia con certezza che la castrazione chimica gli causò una grossa debilitazione fisica e forti cambiamenti nel corpo, tra cui lo sviluppo del seno, si sa anche che Turing, mentre era sotto terapia, non smise mai di lavorare ed anzi si gettò a capofitto su nuove aree di ricerca, occupandosi di biologia e chimica e ottenendo prestigiosi risultati.[22][24]
Nel film Turing viene ricattato da John Cairncross, che lo costringe a collaborare alla divulgazione di dati riservati ai sovietici; in realtà Turing e Cairncross lavoravano in aree distinte di Bletchley Park e non ci sono prove che si siano mai incontrati, né tantomeno che Turing abbia forzatamente collaborato con la spia sovietica.[22][24] Secondo la storica e scrittrice britannica Alex Von Tunzelmann, questa sarebbe pura diffamazione e non una licenza artistica.[23]
Il film racconta che Turing si è suicidato dopo un anno di trattamento ormonale, a terapia ancora in corso. Nella realtà, il matematico morì quattordici mesi dopo il termine della castrazione chimica; il motivo della morte non è mai stato accertato ed è un tema tuttora molto dibattuto, anche se l'ipotesi predominante resta quella del suicidio tramite l'ingestione di una mela avvelenata, come dichiarato dall'indagine ufficiale. Per il biografo Andrew Hodges il suicidio in questa maniera richiamerebbe la fiaba preferita di Turing, Biancaneve. La madre, in una biografia uscita poco dopo la morte di Alan, la attribuì a un incidente fatale nel corso di un esperimento, tesi ripresa anche da Jack Copeland, direttore del Turing Archive for the History of Computing. Quest'ultimo suggerisce che l'indagine riguardo al decesso sia stata condotta dalla polizia in modo superficiale e non abbia saputo collegare i fumi di cianuro agli esperimenti chimici che Turing conduceva nella sua stanza.[22] Secondo altri, infine, Turing sarebbe stato indotto al suicidio dai servizi segreti britannici.[33]
Bibliografia
Andrew Hodges, Alan Turing: storia di un enigma, Torino, Bollati Boringhieri, 2015, ISBN9788833926575, OCLC908152752.
(EN) L. V. Anderson, How Accurate Is The Imitation Game?, in Slate, Dec. 3 2014. URL consultato il 14 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015).
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