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Ultimo mondo cannibale è un film del 1977 diretto da Ruggero Deodato.

Ultimo mondo cannibale
Massimo Foschi in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1977
Durata90 min
Genereavventura, orrore
RegiaRuggero Deodato
SoggettoRenzo Genta, Giorgio Carlo Rossi
SceneggiaturaGianfranco Clerici, Renzo Genta
ProduttoreGiorgio Carlo Rossi
FotografiaMarcello Masciocchi
MontaggioDaniele Alabiso
Effetti specialiPaolo Ricci
MusicheUbaldo Continiello
ScenografiaWalter Patriarca
Interpreti e personaggi
  • Massimo Foschi: Robert Harper
  • Me Me Lay: Palen
  • Ivan Rassimov: Rolf
  • Sheik Razar Shikur: Charlie
  • Judy Rosly: Swan
Doppiatori italiani
  • Romano Malaspina: Rolf

É il primo lungometraggio della trilogia dei cannibali.


Trama


Un gruppo di quattro persone (l'antropologo Rolf, lo studioso Robert, Charlie e Swan) atterra nella giungla di Mindanao, per una ricerca petrolifera.

Arrivati al campo base, gli avventurieri constatano che l'accampamento è deserto e si rendono conto che tutti gli occupanti sono stati brutalmente assassinati dai Manabu, uomini primitivi che praticano il cannibalismo.

Durante la notte, Swan viene assalita dalla tribù e uccisa. Il giorno dopo, i tre uomini partono alla ricerca della compagna. Charlie muore vittima di una trappola. Rolf e Robert si perdono nella foresta e, nel tentativo di ritornare indietro, costruiscono una zattera che, però, finisce per infrangersi contro le rocce.

Robert, creduto Rolf deceduto, si rimette in cammino ma viene catturato da un'altra popolazione di indigeni. Imprigionato in una caverna, l'uomo viene spogliato e denigrato, oltre ad assistere a truculenti spettacoli e rituali.

Una sensuale indigena, Palen, si innamora di Robert. I due, alla fine, fuggono insieme e si dirigono al campo base. Sul posto trovano Rolf, in cattive condizioni: ha un ginocchio ferito che sta andando in gangrena.

I tre riprendono il cammino per raggiungere l'aereo. Sfortunatamente, vengono seguiti e accerchiati dai Manabu. Palen rimane vittima dei cannibali. Robert affronta, quindi, il capo degli antropofagi, lo uccide e ne mangia il fegato. Gli indigeni, sorpresi dal suo coraggio, li seguono senza attaccarli.

Robert e Rolf, raggiunto l'aereo, riescono a decollare, ma, alla fine, l'antropologo si accascia senza vita sul sedile posteriore.


Produzione



Soggetto e sceneggiatura


A seguito dell'ottimo successo commerciale de Il paese del sesso selvaggio, fu proposto a Umberto Lenzi di dirigere un'altra pellicola a sfondo esotico. Alla fine, il regista toscano non accettò e fu, pertanto, contattato Deodato per realizzare Ultimo mondo cannibale.[1]

L'idea del film nacque da una probabile leggenda metropolitana. Il regista ha rivelato di aver letto, all'epoca, un articolo di giornale che riportava la misteriosa morte di uno dei figli di John Davison Rockefeller. Secondo il quotidiano, il nobile fu ucciso da una tribù indigena di cannibali. Tale episodio, tuttavia, non è mai stato confermato.[2]


Riprese


La pellicola venne girata prevalentemente in Malesia, dopo una attenta selezione da parte di Deodato.[3] Racconta il cineasta che fu un set complicato, dettato da situazioni pericolose ed ostili. L'aiuto regia, Lamberto Bava, fu ferito da un serpente, fortunatamente privo di veleno.

Alcune delle sequenze degli animali uccisi furono inserite, tramite materiale d'archivio, dal produttore. Ma altre, come l'uccisione dell'alligatore, vennero girate appositamente per il film.[4]


Cast


Me Me Lay e Ivan Rassimov avevano già lavorato insieme, nel cult Il paese del sesso selvaggio di Lenzi.

Il ruolo del protagonista è stato affidato a Massimo Foschi che, nello stesso anno, ha doppiato il personaggio Dart Fener in Guerre Stellari.


Distribuzione



Data di uscita


Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane l'8 febbraio del 1977. In seguito, è stato esportato all'estero, dove ottenne un ottimo successo di pubblico. É conosciuto col titolo internazionale di Last Cannibal World.


Versioni alternative


Per i suoi contenuti violenti, l'edizione inglese è stata, originariamente, tagliata di circa 4 minuti. In Svezia ha subito una censura più pesante (le copie cinematografiche nordiche furono private di 10 minuti). Nei formati home video, Ultimo mondo cannibale è uscito in director's cut.[5]


Note


  1. Il paese del sesso selvaggio, su La zona morta. URL consultato il 20/4/21.
  2. Roberto Frini, Intervista a Ruggero Deodato con 8 sequenze, su Giornale Pop, 6 febbraio 2018. URL consultato il 20/4/21.
  3. (EN) Ultimo mondo cannibale - Filming & Production, su Internet Movie Database. URL consultato il 20/4/21.
  4. (EN) Ultimo mondo cannibale - Trivia, su Internet Movie Database. URL consultato il 20/4/21.
  5. (EN) Ultimo mondo cannibale - Alternate Versions, su Internet Movie Database. URL consultato il 20/4/21.

Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Ultimo mondo cannibale

Ultimo mondo cannibale (English: Last Cannibal World; also known as Cannibal, Jungle Holocaust and The Last Survivor)[1] is a 1977 Italian cannibal exploitation film directed by Ruggero Deodato and written by Tito Carpi, Gianfranco Clerici and Renzo Genta. Starring Massimo Foschi, Me Me Lai and Ivan Rassimov, the plot follows a man trying to escape from a jungle island inhabited by a native cannibal tribe.[2]
- [it] Ultimo mondo cannibale

[ru] Ад каннибалов 3

Затерянный мир каннибалов (англ. Last Cannibal World; итал. Ultimo mondo cannibale) — фильм ужасов итальянского режиссёра Руджеро Деодато, снятый в псевдодокументальной манере. Второе название Ад каннибалов 3. «Затерянный мир каннибалов» предшественник фильма «Ада каннибалов», снятый так же Деодато, но не связанный с ним сюжетно.[1] В 1985 году вышел фильм «Ад каннибалов 4. Режь и беги!», имеющий аналогичное отношение к «Аду каннибалов» 1980 года. Кинокритик Майк Брэкен назвал фильм жемчужиной популярного итальянского поджанра фильмов о каннибалах, отдельно отметив работу оператора и режиссера.[1] Кинокритик Дэйв Синделар характеризует фильм как гротескный и мерзкий[2].



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