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Le città invisibili è un romanzo di Italo Calvino, pubblicato nel 1972[1].

Le città invisibili
AutoreItalo Calvino
1ª ed. originale1972
Genereromanzo
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneMarco Polo alla corte di Kublai Khan, circa 1280
ProtagonistiMarco Polo, Kublai Khan

«Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso, ma né l'una né l'altro bastano a tener su le loro mura.
D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.»

(Marco Polo)

Struttura


Struttura del testo
Struttura del testo

Il romanzo di Calvino è composto da nove capitoli, ciascuno dei quali si apre e si chiude con un dialogo fra Marco Polo e l'imperatore dei Tartari Kublai Khan che interroga l'esploratore sulle città del suo immenso impero. Ciascun capitolo contiene cinque descrizioni delle città visitate da Marco Polo, tranne il primo e l'ultimo capitolo che contengono dieci descrizioni. Le cinquantacinque città, ciascuna delle quali ha un nome di donna di derivazione classicheggiante, sono poi raggruppate nelle seguenti undici sezioni: «Le città e la memoria»; «Le città e il desiderio»; «Le città e i segni»; «Le città sottili»; «Le città e gli scambi»; «Le città e gli occhi»; «Le città e il nome»; «Le città e i morti»; «Le città e il cielo»; «Le città continue»; «Le città nascoste». Queste sezioni si succedono di continuo secondo un procedimento di alternanza scalare[2]. La successione delle città e delle sezioni non implica infatti una sequenzialità o una gerarchia, ma, come spiega lo stesso Calvino in Lezioni americane, forma una rete "entro la quale si possono tracciare molteplici percorsi e ricavare conclusioni plurime e ramificate"[3].

CAP. I A

CAP. I B

CAP. III

CAP. IV

CAP. V

CAP. VI

CAP. VII

CAP. VIII

CAP. IX



Storia editoriale


Nella «Presentazione» contenuta già nella prima edizione di quest'opera[1] e in un'intervista rilasciata dall'autore al settimanale L'Espresso in occasione dell'uscita de Le città invisibili[4], Italo Calvino affermava che alla base del romanzo vi erano l'intenzione di rifare del Milione di Marco Polo e riflessioni sul ruolo delle megalopoli moderne[5]. La serie delle città, nata come pezzi isolati, «come poesie che mettevo sulla carta» era poi confluita nei corsivi che precedono e seguono ogni capitolo del libro»[5]. È stato inoltre ipotizzato[6] che il legame tra Le città invisibili di Calvino e Il Milione di Marco Polo non fosse diretto, ma mediato da un "rifacimento” dell'opera di Marco Polo, ossia il Marco Polo di Viktor Šklovskij, pubblicato negli anni trenta in lingua russa [7] e conosciuto da Calvino attraverso una traduzione in lingua francese[8].


Premi


Dopo la pubblicazione americana (1974, trad. di William Weaver), l'opera è stata finalista del Premio Nebula del 1975, assegnato dalla SFWA (Science Fiction Writers of America), per la categoria "Miglior romanzo".[9]


Altri studi


A distanza di diversi decenni dalla sua morte, l’influenza di Calvino, più che tra i letterati, si riscontra sempre più in altre discipline, come l’astronomia, la matematica e l’architettura. Il connubio tra Calvino e l’architettura è valutabile, nel corso degli ultimi decenni, nello sviluppo degli spunti architettonici che si possono trovare nelle sue opere. Tali spunti sono stati estratti principalmente dalle Lezioni americane e dalle Città invisibili[10].

L'architetta indiana Aarati Kanekar, ha proposto un suo studio su progetti di giochi costruttivi/tridimensionali basati sui due testi letterari di Italo Calvino Le città invisibili e Se una notte d'inverno un viaggiatore.[11]


Riferimenti in altre opere



Curiosità



Note


  1. I. Calvino, Le città invisibili, 1ª ed., 1972.
  2. B. Falcetto, Dizionario Bompiani, 2005.
  3. Calvino, Italo (1923-1985). e Calvino, Esther., Lezioni americane : sei proposte per il prossimo millennio, A. Mondadori, 1993, ISBN 88-04-48599-X, OCLC 491107176. URL consultato il 22 dicembre 2020.
  4. L'Espresso, 1972.
  5. M. Zancan, 1996, pp. 875-7.
  6. R. Ludovico, 1999.
  7. (RU) Viktor Šklovskij, Zemli razvedcik Marko Polo [L'esploratore di terra Marco Polo], Introduzione e commenti di V. V. Kunin, Moskva, Žurnal’no-gazetnoe obʺedinenie, 1936.
  8. Victor Chklovski, Le voyage de Marco Polo, traduzione di Marc Slonim, Paris, Payot, 1938.
  9. https://nebulas.sfwa.org/award-year/1975/
  10. on line Elio Baldi, Citare Calvino. Le città invisibili e gli architetti, Doppiozero, 2015
  11. A. Kanekar, 2003.
  12. (EN) Deborah Young, Sacro GRA, Tales from Rome’s Ring Road (Sacro GRA): Venice Review, su hollywoodreporter.com, 5 settembre 2013. URL consultato il 6 settembre 2014.

Bibliografia



Edizioni



Traduzioni


Fonti critiche



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[es] Las ciudades invisibles

Las ciudades invisibles (en italiano, Le città invisibili) es un libro de ficción escrito por Italo Calvino y publicado por primera vez en 1972 por la editorial Einaudi en Italia.
- [it] Le città invisibili



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