Maigret e la ragazza di provincia (titolo originale francese L'inspecteur Cadavre, pubblicato in traduzione italiana anche col titolo L'ispettore Cadavre) è un romanzo poliziesco di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret.
Maigret e la ragazza di provincia | |
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Titolo originale | L'inspecteur Cadavre |
Altri titoli | L'ispettore Cadavre |
Autore | Georges Simenon |
1ª ed. originale | 1944 |
1ª ed. italiana | 1960 |
Genere | Romanzo |
Sottogenere | Giallo |
Lingua originale | francese |
Ambientazione | Saint-Aubin-les-Marais |
Protagonisti | commissario Maigret |
Coprotagonisti | Janvier, Lucas |
Antagonisti | l'ispettore Cavre |
Altri personaggi | Étienne Naud, Louis Fillou, Alban Groult-Cotelle |
Serie | Romanzi con Maigret protagonista |
Preceduto da | La ragazza di Maigret |
Seguito da | La collera di Maigret |
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È il venticinquesimo romanzo dedicato al celebre commissario. Il romanzo è ambientato a Saint-Aubin-les-Marais, un piccolo villaggio della Vandea: in realtà si tratta di un luogo immaginario, che Simenon ha situato in Vandea probabilmente perché conosceva molto bene quei luoghi avendoci vissuto per tutto il periodo della seconda guerra mondiale[1].
In questo romanzo si palesa, più che in altri, la vena "popolana" di Maigret, la sua volontà di schierarsi dalla parte dei più deboli, dei semplici: mostra apertamente il suo disprezzo nei confronti di onorati e ricchi borghesi, che ammantano i crimini da loro commessi con pretesti, cercando di mantenere l'onore e il rispetto della società a cui appartengono. Vi sono infatti riferimenti ai disordini sociali che negli anni trenta colpirono quelle zone, e anche accenni alle repressioni da parte dei grandi proprietari. La "coscienza di classe" di Maigret, che sempre di più si identifica con quella del suo autore, ne esce quasi rafforzata[2].
Maigret si trova ad indagare, questa volta a titolo privato, nuovamente fuori Parigi, più precisamente a Saint-Aubin-les-Marais, villaggio immaginario nei pressi di Niort, in Vandea. Étienne Naud, cognato del giudice Bréjon, è accusato dell'omicidio di Albert Retailleau. Un altro poliziotto indaga sugli stessi accadimenti: è l'ispettore Cavre, che aveva lavorato per vent'anni con Maigret, costretto a dimettersi a causa di non meglio precisati problemi causati da sua moglie, e sarcasticamente soprannominato Cadavre dai suoi ex colleghi. Cavre ignora Maigret: i due si sfiorano, sembrano seguire le stesse piste, ma non si rivolgono la parola. In città nessuno vuole aiutare il commissario a sbrogliare la matassa, ad eccezione di un giovane, Louis Fillou, amico della vittima. Albert era stato l'amante di Geneviève Naud ed era andato a trovarla proprio la notte in cui è stato ucciso, per dirle che voleva interrompere la relazione.
Il romanzo è stato iniziato nel 1941 al Château de Terre-Neuve di Fontenay-le-Comte e completato a Saint-Mesmin in Francia nel marzo del 1943. È stato pubblicato per la prima sempre in Francia volta presso Gallimard, il 5 gennaio 1944, all'interno della raccolta Signé Picpus contenente anche altri due romanzi su Maigret, Maigret e la chiromante e La ragazza di Maigret[3] e cinque novelle esotiche[4].
In Italia è apparso per la prima volta nel 1960, tradotto da Roberto Cantini e pubblicato da Mondadori con il titolo Maigret e la ragazza di provincia nella collana "I romanzi di Simenon" (n° 147)[5]. Sempre per lo stesso editore è stato ripubblicato in altre collane o raccolte[6] tra gli anni sessanta e novanta[7] (dal 1990 nella nuova traduzione di Emanuela Fubini). Nel 1999 il romanzo è stato pubblicato presso Adelphi con il titolo L'ispettore Cadavre, tradotto da Fabrizio Ascari, nella collana dedicata al commissario (parte de "gli Adelphi", al n° 147).
Due sono stati gli adattamenti del romanzo per la televisione:
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