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Antigone (in greco antico: Ἀντιγόνη, Antigónē) è un personaggio della tragedia greca, figlia del rapporto incestuoso tra Edipo, re di Tebe, e sua madre Giocasta. Antigone era sorella di Ismene, Eteocle e di Polinice.

Antigone
La peste di Tebe di Charles Francois Jalabert
SagaCiclo Tebano
Nome orig.Ἀντιγόνη (Antigónē)
Lingua orig.Greco antico
Specieumano
SessoFemmina
Luogo di nascitaTebe

La storia di Antigone inizia laddove termina la tragedia di Sofocle Edipo re, ovvero quando Edipo va in esilio. Quando Edipo si rese conto di ciò che aveva compiuto e cioè di avere ucciso il padre e avere sposato la madre, Giocasta, si accecò e, scacciato da Tebe, peregrinò per tutta l'Attica accompagnato dalle figlie Antigone e Ismene. Quando giunse presso il bosco sacro alle Eumenidi, nel quale era vietato l'ingresso ai profani, egli decise di entrarvi e perciò le Eumenidi stesse, irate, fecero strazio del suo corpo. Antigone a questo punto decise di ritornare a Tebe, ove era appena iniziata la guerra dei Sette contro la città, causata da discordie fra i suoi fratelli Eteocle e Polinice, che vicendevolmente si erano uccisi. Quando vi giunse Creonte, il nuovo re di Tebe, fratello di Giocasta, emanò un bando che proibì la sepoltura di Polinice poiché si era alleato per la battaglia contro il fratello con la città di Argo, lasciando il suo corpo giacente in pasto ai cani. Antigone, disobbedendo agli ordini di Creonte, seppellì degnamente suo fratello Polinice. Il re diede così ordine di murarla viva in una grotta.

Il promesso sposo di Antigone, Emone si recò da Tiresia, l'indovino cieco, che individuò la prigione-tomba dove venne rinchiusa, ma una volta aperta la fanciulla al suo interno era già morta. Alla vista del corpo, Emone, figlio di Creonte, si tolse la vita. In seguito, però, anche la madre di Emone, Euridice, decise di uccidersi, provocando così la disperazione di Creonte che rimase solo.

Antigone è anche il personaggio principale della tragedia Antigone di Sofocle, la quale ispirò numerose successive tragedie omonime.


Genealogia


Cadmo
Armonia
Echione
Agave
Semele
Zeus
Ino
Atamante
Autonoe
Aristeo
Polidoro
Penteo
Dioniso
Palemone
Atteone
Labdaco
Oclaso
Meneceo
Creonte
Giocasta
Laio
Edipo
Eteocle
Polinice
Antigone
Ismene

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Controllo di autoritàVIAF (EN) 54939226 · CERL cnp00542519 · LCCN (EN) no2014084634 · GND (DE) 118503340 · J9U (EN, HE) 987007571031005171 (topic) · WorldCat Identities (EN) viaf-54939226
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[fr] Antigone (fille d'Œdipe)

Dans la mythologie grecque, Antigone (en grec ancien Ἀντιγόνη / Antigónê) est la fille d'Œdipe, roi de Thèbes, et de la reine Jocaste. Elle est ainsi la sœur d'Étéocle, de Polynice et d'Ismène. Son oncle Créon, frère de Jocaste, est également le père de son fiancé Hémon. Elle est surtout connue par deux tragédies de l'auteur athénien Sophocle, conservées jusqu'à nos jours : Antigone, où Antigone s'oppose jusqu'à la mort à Créon qui avait interdit d'ensevelir son frère Polynice pour des raisons politiques, et Œdipe à Colone, où elle apparaît principalement en tant que guide de son père Œdipe, aveugle et exilé. Ces deux pièces ont connu une abondante postérité dans les arts pendant et après l'Antiquité, jusqu'à l'époque actuelle. Antigone, et en particulier son combat contre Créon, ont revêtu de nombreuses significations selon les œuvres.
- [it] Antigone (figlia di Edipo)

[ru] Антигона

Антиго́на (др.-греч. Ἀντιγόνη) — персонаж древнегреческой мифологии.



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