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Avalon è un'isola leggendaria, facente parte del ciclo letterario legato al mito di re Artù, situata nella parte occidentale delle isole britanniche. Il nome è forse legato alla fertilità di questa terra che secondo alcuni significherebbe "isola delle mele" (gallese Afal, bretone Aval[1]). Infatti la mela, nella tradizione druidica, è un frutto strettamente connesso all'Altro Mondo, ed Avalon è considerata appunto la sede dell'Altro Mondo.[2]

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Avalon (disambigua).
The Last Sleep of Arthur in Avalon di Edward Burne-Jones.
The Last Sleep of Arthur in Avalon di Edward Burne-Jones.

Storia


Il primo documento scritto che ci parla di Avalon dandole il significato di Isola delle Mele si trova nella Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth; questa è la traduzione più probabile, visto che in bretone e in cornico il termine usato per indicare mela è Aval, mentre in gallese è Afal, pronunciato aval. Inoltre il concetto di una "isola dei beati", posta nell'estremo occidente (il luogo del tramonto) è presente anche altrove nella mitologia indoeuropea, in particolare nel Tír na nÓg e nel mito delle greche Esperidi (anche queste ultime famose per le loro mele).

Secondo alcune leggende (cfr. il poeta Robert de Boron), Avalon sarebbe il luogo visitato da Gesù e da Giuseppe di Arimatea e quello dove proprio Giuseppe di Arimatea, dopo aver raccolto il sangue di Cristo in una coppa di legno (il Sacro Graal), si rifugiò, fondando anche la prima chiesa della Britannia. Sarebbe anche il luogo in cui sarebbe sepolto re Artù, trasportato nell'isola su una barca guidata dalla sorellastra, la Fata Morgana. Secondo la leggenda, Artù riposerebbe sull'isola, in attesa di tornare nel mondo quando questo ne sentirà nuovamente il bisogno. L'isola di Avalon veniva chiamata anche in Gallese "Ynys wydryn" (cioè "isola di vetro") per l'abbondanza di guado, pianta che sfuma sull'azzurro e che i guerrieri celti utilizzavano per tingersi la faccia per andare in battaglia.


Collocazione


Per alcuni Avalon andrebbe identificata con Glastonbury. A partire dagli inizi dell'XI secolo prese corpo la tradizione secondo cui Artù sarebbe sepolto nella Glastonbury Tor, che in passato era circondata dall'acqua, proprio come un'isola. Durante il regno di Enrico II, secondo il cronista Giraldo Cambrense e altri, l'abate Enrico di Blois commissionò una ricerca, che, a una profondità di 5 metri, avrebbe portato alla luce un enorme tronco di quercia o una bara con un'iscrizione: "Qui giace sepolto l'inclito re Artù nell'isola di Avalon". I resti furono sotterrati di nuovo davanti all'altare maggiore, nell'abbazia di Glastonbury, con una grande cerimonia, a cui parteciparono anche re Edoardo I e la sua regina. Il luogo divenne meta di pellegrinaggio fino al periodo della Riforma protestante. Comunque, la leggenda di Glastonbury è considerata falsa e veniva utilizzata come propaganda per favorire un pellegrinaggio e raccogliere denaro per la ricostruzione del monastero.

Secondo alcune fonti, come Gervasio di Tilbury e Floriant et Florete, l'isola di Avalon sarebbe nientemeno che la Sicilia. Secondo altre teorie, Avalon sarebbe invece l'Île Aval o Daval, sulla costa della Bretagna, oppure Burgh-by-Sands, nel Cumberland, che al tempo dei romani era il fortilizio di Aballava, lungo il Vallo di Adriano, e vicino Camboglanna, al di sopra del fiume Eden, ora Castlesteads. Per una coincidenza, il sito dell'ultima battaglia di Artù si sarebbe chiamato Camlann. Per altri Avalon sarebbe da ubicare sul Monte di san Michele, in Cornovaglia, che si trova vicino ad altre località associate con le leggende arturiane. Questo monte, è in realtà un'isola che si può raggiungere quando c'è bassa marea. La questione è confusa a causa di leggende simili e toponimi presenti in Bretagna.


Avalon nella cultura moderna



Letteratura



Musica



Altro



Note


  1. F. Le Roux/C.J. Guyonverc'h, I Druidi, ECIG, Genova, 2000, pp. 197-201.
  2. 2. V. Th.M.Th. Chotzen, Emain Ablach - Ynis Avallach - Insula Avallonis - Ile d'Avallon, in Etudes Celtiques 4, pp. 254-274.
  3. Bad Religion – Albums – The Dissent of Man, su badreligion.com. URL consultato l'8 aprile 2016.
  4. Isola di Avalon, su isoladiavalon.net. URL consultato il 9 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2017).

1.


Bibliografia



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