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Eva Kant è un personaggio femminile del fumetto Diabolik, creato dalle sorelle Giussani. Si tratta della coprotagonista della serie a fumetti. È una ladra professionista e la compagna del genio del crimine Diabolik, il criminale creato dalle sorelle Giussani, ma, più che una remissiva classica fidanzata, è l'immagine speculare al femminile del personaggio (lei bionda e sensuale, lui moro e cupo) e soprattutto una valida complice nell'esecuzione dei colpi. Nel mondo di Diabolik è considerata una delle donne più belle del pianeta.

Eva Kant
UniversoDiabolik
Lingua orig.Italiano
Autori
  • Angela Giussani
  • Luciana Giussani
EditoreAstorina
1ª app.3 marzo 1963
1ª app. inDiabolik n. 3 L'arresto di Diabolik
Interpretata da
Voci italiane
SpecieUmana
SessoFemmina

Modelli


Il cognome di Eva è ripreso dal celeberrimo filosofo Immanuel Kant, amato da Angela Giussani fin dall'adolescenza, oggetto della sua tesina di diploma all'Istituto Magistrale.[2][3] L'immagine di Eva Kant come quella di Diabolik, è cambiata molto nel corso degli anni diventando sempre più moderna. In origine le sorelle Angela e Luciana Giussani avevano preso l'ispirazione del personaggio dall'attrice Grace Kelly e dall'attrice Kim Novak. Il disegnatore torinese Sergio Zaniboni (uno dei più noti collaboratori di Diabolik) ha utilizzato come modella una ragazza torinese, Cristina Adinolfi, che fotografava nelle stesse pose in cui, in seguito, doveva disegnare Eva.[4]


Storia


Lady Kant appare per la prima volta nel 1963, nel terzo numero della testata (L'arresto di Diabolik) e trova subito in Diabolik il compagno di vita ideale; presto si imporrà stabilmente nelle pubblicazioni, scardinando lo stereotipo del "criminale solitario" che inizialmente andava delineandosi. Diabolik e Eva sono dei ladri molto sofisticati, padroni di un preciso e personale codice morale, ma non appartengono alla categoria dei ladri gentiluomini. Uccidono per impossessarsi delle fortune altrui, ma (almeno da un certo punto in poi della loro storia editoriale) se possono cercano di evitare delitti, ad esempio narcotizzando le loro vittime.

Allo stesso modo si è evoluto il personaggio di Eva: nelle prime storie, la donna aveva un ruolo subalterno a Diabolik e spesso veniva ritratta mentre si disperava per essersi trovata in una vita da incubo, dalla quale non può fuggire a causa del grande amore da lei nutrito per il grande criminale. In un albo, Diabolik arriva addirittura a tentare di strangolarla dopo una sua disobbedienza (salvo poi retrocedere in nome del loro amore).

Col tempo, il rapporto uomo-donna e di partnership tra Diabolik ed Eva si è progressivamente livellato, diversamente da quanto accade nella quasi totalità dei rapporti tra partner in altri fumetti. Lady Kant è diventata la controparte ideale di Diabolik, assorbendo da lui i caratteri fondamentali del suo essere; lo stesso è accaduto a Diabolik, che ha acquisito dalla sua donna alcuni lati del proprio carattere.

Eva si è inoltre imposta al lettore come modello di stile e femminilità, in particolare per la sua indipendenza, e negli anni è apparsa come icona visiva nella pubblicità e nella moda femminile.


Origini



Quando Diabolik non c'era: (Grande Diabolik: I-2003)


Le origini di Eva Kant vengono svelate inizialmente in Ricordo del passato (Diabolik n. 17 del 1969). Sandrone Dazieri e Tito Faraci le riordinano e adattano in Eva Kant. Quando Diabolik non c'era, arricchendole di particolari ma mantenendosi nella sostanza fedeli a quanto raccontato nella storia originale.

Eva è la figlia illegittima di una povera donna di nome Caterina e di lord Rodolfo Kant, rampollo di una famiglia ricca e illustre. Proprio a causa della sua posizione, Rodolfo mantiene segreta la sua paternità, tanto che la stessa Eva lo crede semplicemente uno zio generoso. Quando la ragazza ha sedici anni, Rodolfo finge di aver convinto la famiglia ad accettare il suo amore e dona a Caterina un prezioso gioiello di famiglia, il Diamante rosa. Si tratta in verità di un falso. Rodolfo infatti si è confidato con il cugino, lord Anthony, che con l'accusa di aver rubato la gemma caccia Caterina e fa rinchiudere la giovane Eva in un orfanotrofio. Eva fugge, ma quando rintraccia la madre, questa ha ingerito dei farmaci per suicidarsi e, prima di morire, fa solo in tempo ad avvertire la figlia di non fidarsi mai degli uomini. Eva fugge in Sudafrica. Lì, passando per impieghi di copertura quali quello di cantante di un night club, avvia la sua carriera criminale. Lavora per un gangster di nome Peter Sorel (lei sosterrà di essere stata per lui null'altro che una segretaria), commette furti su commissione ed infine entra in società con un certo Stoner, una spia industriale. Casualmente scopre che Stoner fa affari con un magnate che altri non è che Anthony Kant, cugino del padre di Eva. L'uomo, ormai ultrasessantenne, ha assassinato lord Rodolfo per impossessarsi dell'intera eredità di famiglia e si è trasferito in Africa per praticare la sua passione, la caccia grossa. Il vecchio non riconosce la figlia del cugino, per cui Eva riesce a sedurlo e a farsi sposare da lui, ottenendo il diritto di portare legalmente il nome Kant (che, a suo dire, le era stato "rubato")[5], salvo poi svelare le sue origini al marito subito dopo la cerimonia di nozze. Lord Anthony, temendo lo scandalo, sopporta in silenzio per un po', ma medita ben presto di sbarazzarsi della moglie. Fa gettare da due scagnozzi la donna in una fossa assieme ad una pantera nera per simulare un incidente, ma sia Eva che l'animale si ribellano e alla fine è Anthony a venire sbranato. Prima di morire, lord Kant aveva però diseredato la moglie, per cui Eva rimane al verde, arrivando a vendere il Diamante rosa (quello autentico, regalatole da lord Anthony prima di sposarla) per soddisfare Stoner, che la ricatta con i segreti del suo passato. Infine Eva fa ritorno a Clerville, ove si consumerà l'incontro fatale con Diabolik.


Gli occhi della pantera: (Grande Diabolik: I-2008)


Eva impiega diverso tempo a raggiungere una dimensione di parità con il re del terrore. Il grande Diabolik "gli occhi della pantera", narra come Eva Kant dopo la reale minaccia di morte di Diabolik in "Lotta disperata" (n. 15 prima serie 1964), riesca a raggiungere un rapporto alla pari con il suo amato, suggellato dal furto in solitaria di un quadro come regalo.


Abilità


Sotto l'ala di Diabolik, Eva Kant è diventata col tempo una ladra di particolare preparazione, serietà ed efficienza, e anche una maestra dei travestimenti. Usa maschere in lattice mentre è in pubblico, per evitare di essere riconosciuta e impersonare le sue vittime. Può guidare veicoli terrestri e aerei di vario genere. È anche una combattente esperta di arti marziali. Diabolik può sempre fare grande affidamento su Eva.


La famiglia Kant



Incongruenze


Esistono numerose incongruenze riguardanti la storia di Eva tra gli albi normali di Diabolik e quelli del Grande Diabolik. Ecco le principali:

Sul passato di Eva

L'arresto di Diabolik & Ricordo del passatoEva Kant quando Diabolik non c'era
Eva dice a Diabolik di essere la figlia illegittima di lord Rodolfo Kant e di averlo appreso solamente a 16 anni dalla madre sul letto di morteEva sa l'identità di suo padre molto prima della morte della madre in quanto ha ascoltato di nascosto un dialogo tra la madre e il padre.
Eva dice a Diabolik di aver saputo a 16 anni di essere una Kant.Eva sa di essere una Kant fin dall'inizio in quanto crede che lord Rodolfo Kant sia suo zio.
Eva dice a Diabolik che il principale oppositore alle nozze tra suo padre e sua madre è stato suo lord zio Anthony Kant.Da un discorso tra Rodolfo ed Anthony si apprende che le nozze tra i due sono state impedite dal padre di Rodolfo, lord Charlus.
Eva dice a Diabolik alla morte della madre ha iniziato a girare il mondo, trovando impieghi in ogni luogo dove capitasse.Dopo la morte della madre Eva finisce in collegio su ordine di lord Anthony Kant. Riuscita a lasciarlo con uno stratagemma, la donna si è recata a vivere in Sud Africa dove ha iniziato a lavorare come cantante in un night club.
Eva dice a Diabolik che sua madre ha sempre lavorato e che le aveva fatto studiare numerose lingue straniere.Caterina, la madre di Eva, non ha mai lavorato e si è sempre fatta mantenere dal padre della figlia, addirittura minacciandolo di rendere nota la loro storia d'amore passata.
Eva dice a Diabolik di essere stata lei a far realizzare la copia del diamante rosa prima di vendere l'originale. Inoltre lo vendette quando ancora era sposata con lord Kant per ottenere soldi per far tacere dei ricattatori che minacciavano di dire alla polizia che la donna aveva lavorato per un gangster.La copia del diamante rosa è stata realizzata da lord Rodolfo per la sua fidanzata. Recuperato da lord Anthony dopo aver fatto uccidere il fratello, diventerà anch'essa come l'originale proprietà di Eva alla sua morte. Inoltre a ricattare la donna sono i membri della banda criminale di cui anch'essa faceva parte.
Dal racconto di Eva si apprende che il padre di Eva era morto tre anni prima che lei sposasse lord Anthony.Il padre di Eva è morto molti anni prima che Eva sposi lord Anthony.
Eva racconta che lord Anthony Kant era un vecchio presuntuoso e dispotico, ma non fa alcuna menzione al fatto che fosse un delinquente.Lord Anthony Kant è uno spietato assassino.
Eva dice a Diabolik di aver fatto parte di un'organizzazione di spionaggio industriale, ma di averla lasciata dopo la prima operazione.Eva è una delinquente al soldo di una banda criminale dedita anche allo spionaggio industriale. Vi lavora per diverso periodo prima di lasciarla per sposare lord Kant.
Non è affatto chiara la circostanza della morte di lord Anthony Kant. Ufficialmente è stato un incidente di caccia, ma secondo quanto detto da George Caron è stata lei stessa a spingerlo nella fossa della pantera. Eva afferma invece che quando è giunta sul luogo, il marito era già caduto nella buca e che stava lottando con la belvaLord Anthony Kant muore sbranato dalla pantera che, secondo i suoi loschi piani, avrebbe dovuto invece uccidere Eva.

Sull'incontro con Diabolik

L'arresto di Diabolik & Ricordo del passatoEva Kant quando Diabolik non c'era & L'arresto di Diabolik: il remake
Diabolik ed Eva Kant si incontrano per la prima volta nell'albergo dove lei soggiorna. L'incontro avviene mentre lui sta per rubare il diamante rosa e lei, rientrata in camera, lo sorprende.Diabolik ed Eva Kant si incontrano per la prima volta all'aeroporto. Diabolik ha però assunto l'identità dell'ispettore Ginko e prega la donna di far finta che non si sono mai incontrati prima. Stando a quanto detto da Eva, Diabolik e lei avrebbero poi concordato che quello non andava considerato come il loro primo incontro.
Diabolik apprende dell'arrivo di lady Kant ascoltando i discorsi dei camerieri dell'albergo stando appostato sul tetto.Non è chiaro come Diabolik sappia dell'arrivo della donna in quanto non spia i discorsi dei camerieri e anzi la va ad aspettare all'aeroporto.
-Eva Kant prima di andare all'albergo si reca nella casa dove aveva vissuto da piccola con la madre. Non è però chiaro come mai, pur avendo una dimora signorile a Clerville, decida di andare a stare in hotel.
Il cameriere Bob viene strangolato.Il cameriere Bob viene pugnalato.
Mentre Elisabeth si trova in terrazza, vede Diabolik sbucare da sottoterra. Si scoprirà in seguito che lui è uscito da una botola in giardino.Elisabeth si trova in camera da letto quando Diabolik rientra in casa. La donna afferma di averlo visto uscire da sottoterra, ma dal luogo dove si trova tale fatto è a dire poco impossibile.
Eva Kant dice al cameriere Bob (in realtà Diabolik mascherato) che mentre si trovava all'estero ha sentito parlare di un ladro in grado di assumere l'aspetto altrui. La donna ignora però il nome "Diabolik".Avendo già sentito parlare di Diabolik da parte di Ginko (in realtà Diabolik mascherato), la donna finge di non saperne nulla e interroga al riguardo il cameriere Bob (sempre Diabolik mascherato). La cosa appare tuttavia ridicola e senza senso.
Eva convince il secondino Carl Hammer a farle incontrare Diabolik per un'ultima volta dietro un cospicuo pagamento.È la signora Hammer a convincere il marito Carl ad accettare i soldi di Eva e a farle incontrare Diabolik per un'ultima volta.
Non viene indicato come il detenuto Diabolik è stato fatto uscire dal carcere.Il detenuto Diabolik viene fatto uscire dal carcere all'interno di una cassa da morto, spacciandolo così per un detenuto defunto. Non è però chiaro come poi sarebbe stato possibile farlo rientrare.

Cinema


Il personaggio ha avuto diverse incarnazioni cinematografiche.


Citazioni



Note


  1. Rita Savagnone [collegamento interrotto], in Vix Vocal. URL consultato il 2 giugno 2018.
  2. Così l'Angela del fumetto stregò tutti con il "diavolo", in ilGiornale.it. URL consultato il 28 febbraio 2017.
  3. Diabolik Italia - Sito ufficiale, su diabolik.it. URL consultato il 28 febbraio 2017.
  4. "Sono io Eva Kant la donna di Diabolik"- LASTAMPA.it, su www3.lastampa.it. URL consultato il 31 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2011).
  5. Io sono Diabolik, pag. 28
  6. Donne senza paura: arriva il manuale di autodifesa Firmato: Eva Kant. URL consultato il 28 febbraio 2017.
  7. extrait.it. Eva Kant~o'driu' (perfume review).
  8. fragranza criminale, Astorina. 2013.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Eva Kant

Eva Kant is an Italian comics character who originated in the series Diabolik, issue #3 (3 March 1963).[1]
- [it] Eva Kant



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