George Washington "G. W." Bridge è un personaggio dei fumetti creato da Fabian Nicieza (testi) e Rob Liefeld (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in X-Force (Vol. 1[1]) n. 1 (agosto 1991).
G. W. Bridge | |
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Universo | Universo Marvel |
Lingua orig. | Inglese |
Autori |
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Editore | Marvel Comics |
1ª app. | agosto 1991 |
1ª app. in | X-Force (vol. 1[1]) n. 1 |
Editore it. | Panini Comics |
1ª app. it. | settembre 1994 |
1ª app. it. in | X-Force n. 1 |
Specie | umano |
Sesso | Maschio |
Etnia | statunitense |
Luogo di nascita | Harlem, New York |
Poteri |
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Affiliazione |
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Battezzato in onore dell'omonimo ponte, G. W. Bridge è un ex-mercenario divenuto agente di alto rango dello S.H.I.E.L.D. ed occasionale alleato di Cable.
Nato ad Harlem, New York, G. W. Bridge si è sempre fatto chiamare con le sole iniziali per evitare battute sul suo nome e, a diciassette anni, si è unito allo U.S. Army per combattere la guerra del Vietnam[2] al termine della quale decide di mettersi a capo di un gruppo di mercenari composto da Theodore Winchester (Grizzly), Neena Thurman (Domino), Garrison Kane e Eugene Eisenhower "Ike" Canty (Hammer), gli "Wild Pack"[3] poi ribattezzatisi "Six Pack" per evitare l'associazione con l'omonimo gruppo guidato da Silver Sable. Dopo una serie di fruttuose collaborazioni con Cable, i Six Pack vengono decimati nel corso di una missione contro Stryfe[4] e Bridge, miracolosamente sopravvissuto, incolpa Cable dell'accaduto giurando di vendicarsi[3].
Unitosi allo S.H.I.E.L.D., Bridge scala rapidamente la scala gerarchica arrivando a ricoprire la carica di direttore esecutivo in assenza di Fury e Dugan[3]; nel momento in cui Cable si unisce ai Nuovi Mutanti trasformandoli nella X-Force, Bridge si allea con il Dipartimento K formando Arma P.R.I.M.E., una squadra di vecchi nemici dell'eroe che, tuttavia fallisce nell'incarico di eliminarlo[5].
Dopo essersi scontrati nuovamente[6] Bridge e Cable si riappacificano[7] tanto che l'agente S.H.I.E.L.D. informa il viaggiatore temporale dell'Operazione: Zero Tolerance, sebbene, nonostante ciò, i due si trovino occasionalmente di nuovo su fronti diversi[8]. Successivamente, per ragioni ignote, Bridge lascia nuovamente lo S.H.I.E.L.D. tornando a dedicarsi all'attività di mercenario[9].
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Civil War (fumetto). |
Poco dopo la fine ufficiale della guerra civile dei superumani Bridge, vistosamente invecchiato, ingrassato e convertitosi all'Islam, torna nello S.H.I.E.L.D. su richiesta di Jasper Sitwell per guidare una task force incaricata di catturare Punisher[10] ma, dopo una serie di fallimenti, il nuovo direttore dell'organizzazione spionistica, Tony Stark, lo estromette dall'indagine[11] Bridge tuttavia continua a dare la caccia al vigilante come freelance e, successivamente si dimette nuovamente dallo S.H.I.E.L.D.[12].
Successivamente rapito dalla gang di Hood assieme alla sua famiglia, Bridge viene assassinato da Micro come vittima sacrificale di un rituale per far tornare in vita le famiglie dell'hacker e di Castle[13].
Bridge è un abile stratega e, a dispetto dell'età avanzata, possiede una forza fisica enorme. Grande esperto di combattimento corpo a corpo e nell'uso delle armi da fuoco, avendo lavorato prima come mercenario e poi allo S.H.I.E.L.D. è inoltre divenuto un grande esperto di spionaggio e dispone di una fitta rete di contatti su scala globale.
Nel futuro alternativo di MC2, G. W. Bridge è divenuto il primo Presidente degli Stati Uniti afroamericano e condivide un profondo legame con Visione e gli A-Next (eredi dei Vendicatori)[14].
Controllo di autorità | Europeana agent/base/164297 |
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