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Jafar (in arabo: جعفر, Jaʿfar) è l'antagonista principale dei primi due film Disney Aladdin e Il ritorno di Jafar, e del film live action del 2019. Gran visir del sultano della citta-stato di Agrabah, nonché un potente e malvagio stregone, che mira alla conquista della città e del mondo intero. Il personaggio è in parte ispirato a un visir veramente esistito, Ja'far ibn Yahya al-Barmaki, e al malvagio stregone di Aladino e la lampada meravigliosa.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Ja'far.
Jafar
Jafar sul trono del sultano, con Iago e il bastone ipnotizzatore
Nome orig.in arabo: جعفر, Jaʿfar
Lingua orig.Inglese
AutoreAndreas Deja
1ª app.1992
1ª app. inAladdin
Interpretato da
  • Naveen Andrews (in C'era una volta nel Paese delle Meraviglie)
  • Maz Jobrani (in Descendants)
  • Oded Fehr (in C'era una volta)
  • Marwan Kenzari (in Aladdin film 2019)
Voce orig.Jonathan Freeman
Voci italiane
  • Massimo Corvo
  • Antonio Palumbo (in C'era una volta nel Paese delle Meraviglie)
  • Roberto Pedicini (in Descendants)
  • Alberto Angrisano (in C'era una volta)
  • Francesco Venditti (in Aladdin film 2019)
SpecieUmano (Aladdin), Genio (Il ritorno di Jafar)
SessoMaschio
ProfessioneEx visir
Poteri
  • Ipnosi (grazie al suo bastone)
  • Poteri magici (da stregone)
  • Onnipotenza, ma non può uccidere, resuscitare o far innamorare (da Genio)
  • Trasformazione (da Genio)
  • Moltiplicarsi (da Genio)
  • Potenza immensa, superiore a quella di un genio normale
  • Controllo sugli elementi (acqua, fuoco, terra, aria ed energia)
  • Esaudire i desideri degli altri (ma non può uccidere, resuscitare o far innamorare)

Nella sua forma di genio assume un colore rossastro e una formidabile muscolatura, in netto contrasto col semplice genio di Aladdin. In questo stato, rispecchia la natura primitiva dei jinn islamici: personalità demoniaca, desiderosa di rovinare le vite altrui, e diretto legame con il fuoco, dato che lo usa soprattutto per i suoi attacchi magici, nonché per creare, nel climax de Il ritorno di Jafar, un enorme lago di lava. Ha una sorella, Nasira, anch'essa maestra nelle arti magiche, comparsa nel gioco Aladdin: La vendetta di Nasira.[1]


Sviluppo


Jafar è ispirato al personaggio omonimo interpretato da Conrad Veidt nel film Il ladro di Bagdad, di cui riprende il carattere e l'essere un visir malvagio abile nelle arti magiche. Originariamente, era stato immaginato con un carattere irritabile, ma gli autori hanno deciso che un criminale calmo sarebbe stato più spaventoso.[2] L'aspetto del personaggio, invece, si ispira ad Al Hirschfeld, da cui derivano le linee curve sul volto del personaggio per distinguerlo dagli altri protagonisti,[3] e dal doppiatore Jonathan Freeman[4], che ha suggerito agli animatori alcune idee sul personaggio, in particolare la gesticolazione delle mani.[4] Un'ulteriore ispirazione è Zig Zag, antagonista del film animato The Thief and the Cobbler, che ha molti aspetti in comune con Jafar: entrambi gran visir che vogliono diventare sultani e sposare la principessa, entrambi doppiogiochisti e manipolatori, entrambi con al soldo un volatile (Iago e Phido) e molto simili per aspetto fisico (inoltre, Jonathan Freeman dichiarò di essersi basato su Vincent Price per realizzare la voce di Jafar e Price doppiò appunto Zig Zag).[5]


Personalità


Jafar è ritratto come un essere infido e amorale che non esita a distruggere chiunque percepisca come una minaccia per i suoi sinistri progetti. Ha un carattere solitamente calmo e lo si vede arrabbiato in rare occasioni. La sua personalità si esprime quando cerca di uccidere o far arrestare Aladdin per crimini mai commessi (come il rapimento della principessa Jasmine nel primo film o l'omicidio del sultano nel secondo film), o quando ipnotizza il sultano, controllandolo con l'ipnosi perché obblighi Jasmine a sposarlo. Nel secondo film progetta prima di rinchiudere tutti i suoi nemici principali (il Genio, il Tappeto, Abu, il sultano e Jasmine) in una cella segreta e poi di incriminare Aladdin per l'omicidio del sultano, dove Jafar (trasformandosi in Jasmine) esibisce come prova il turbante squarciato con il pugnale di Aladdin.

Jafar mostra anche tendenze narcisistiche, ma le più ovvie sono il suo desiderio ossessivo di potere. Questo perché la possibilità di raggiungere l'onnipotenza grazie alla lampada e ai desideri, consente a Jafar di lasciarsi andare a un atteggiamento oltre le righe. Da quel momento, Jafar desidera solo, come gli è ora possibile, la soddisfazione di tutti i suoi piaceri e usa i poteri da stregone prima e da genio poi per giocare con l'universo e con gli altri. Nonostante la sua intelligenza, la sua eccessiva sete di potere per ottenere il controllo e l'autorità offusca il suo giudizio e lo porta ad agire d'impulso, come si è visto lasciarsi sedurre da Jasmine e farsi convincere da Aladdin a diventare un genio, poiché dimentica che esistono cose più importanti del potere, come la libertà. Infatti, i geni ne sono privi e, quando diventa uno di loro, viene fatto prigioniero della sua stessa lampada.

Quando bandisce Aladdin al Polo Nord, Jafar ride in modo eccessivo e sbilanciato, dando l'idea che sia anche uno psicopatico. Sa essere offensivo, come evidenziato dalle sue interazioni con Iago e, in seguito, Abis Mal: durante il climax del primo film, Jafar ha immediatamente usato le sue abilità di stregone per tormentare spietatamente Jasmine, il sultano, Raja, Aladdin e il Genio attraverso abusi fisici, umiliazioni, schiavitù e altre forme di tortura sadica, in cui mostra apertamente divertimento. Jafar è attratto dalla principessa Jasmine, ma principalmente per il suo corpo e non come persona. Il suo ultimo desiderio era in origine che Jasmine si innamorasse alla follia di lui in modo da poterla rendere la sua regina (sebbene lui e Iago avessero pianificato in precedenza di ucciderla una volta divenuto sultano).

Nelle intenzioni degli autori, Jafar rappresenta uno specchio oscuro di Aladdin: entrambi desiderano essere di più di quello che sono ed entrambi utilizzano il genio per ottenere questo status sociale superiore. Se da un lato Aladdin si comporta in maniera decisamente più nobile e meno egoista del visir, il fatto che si rifiuti di liberare il genio e che progetti di mentire a Jasmine mascherandogli chi è in realtà lasciano intuire che, col tempo, e con la tentazione del potere, Aladdin sarebbe potuto diventare come Jafar. La somiglianza tra i due è ulteriormente accentuata nella canzone eliminata di Jafar Why Me dove viene rivelato che, come Aladdin, è nato e cresciuto molto povero.


Biografia



Aladdin


Jafar compare la prima volta nel film Disney Aladdin. Gran visir medievale del bonario sultano di Agrabah, pur possedendo un covo segreto e un bastone-cobra ipnotizzatore, è inizialmente desideroso di usare una lampada magica rinchiusa nella Caverna delle Meraviglie, che consente solo a una persona, il "Diamante allo stato grezzo", di entrare. Grazie a uno strano macchinario e all'aiuto dell'antropomorfo ed egocentrico pappagallo parlante Iago, trova la persona con questo attributo, cioè il ladro Aladdin, e lo rinchiude nelle prigioni del palazzo reale. Fa poi credere alla figlia del sultano, la principessa Jasmine (che lo aveva conosciuto poco tempo prima) che sia stato condannato a morte. Fatto ciò, si traveste da vecchietto e, comparendo al giovane, gli racconta della caverna e dei suoi tesori. Insieme, fuggono con un passaggio segreto e si dirigono verso l'ingresso. Arrivato a destinazione, Jafar dice ad Aladdin che, una volta datagli la lampada, lo ricompenserà. In realtà, come visto successivamente, il cattivo tenta di uccidere il protagonista, ma fallisce nel proprio intento, perdendo anche la lampada che rimane nelle mani di Aladdin. Molto più avanti nel film, riconosce il ragazzo nei panni del principe Alì Ababua e ordina alle guardie di catturarlo ed eliminarlo.

Dopo poco tempo, però, Aladdin riesce a ritornare al palazzo del sultano, ma Iago gli ruba la lampada approfittando di un suo momento di distrazione e Jafar così esprime al genio il desiderio di essere sultano e poi quello di diventare "lo stregone più potente di tutto il mondo". Con i suoi nuovi poteri, mette in ginocchio il sultano e la principessa, poi fa ritornare in stracci il giovane sotto gli occhi di Jasmine (dopo averla rimessa in piedi a forza col bastone) e lo manda lontano dal palazzo. Mentre il protagonista cerca di scappare dal luogo in cui è stato scagliato, l'antagonista fa giullare l'ex sultano e schiavizza l'ex principessa riducendola in abiti succinti per stuzzicarla e obbligarla a sposarlo, così da farla regina ed evitarle la schiavitù. Grazie al tappeto volante, Aladdin ritorna al palazzo e combatte contro l'ex gran visir, che si trasforma un gigantesco cobra dopo aver usato la magia contro Jasmine, Abu e il tappeto per impedire loro di prendere la lampada. Dopo uno scontro senza esclusione di colpi, Aladdin si ritrova avvolto e quasi soffocato nelle spire del grosso serpente e allora gioca la sua ultima carta vincente: fa ricordare a Jafar che egli sarà sempre meno potente del genio, poiché è stato lui a dargli i poteri che ha. Di conseguenza, lo stregone esprime il suo ultimo desiderio, cioè divenire un "genio onnipotente", riuscendo così a eguagliare i poteri della sua controparte. Non chiedendo però la "libertà", viene risucchiato, assieme a Iago, nella sua neonata lampada nera, che verrà poi spedita e sepolta nel deserto dal genio, il quale verrà in seguito liberato da Aladdin.


Il ritorno di Jafar


Dopo aver trascorso soltanto quattro mesi di prigionia nella Caverna delle Meraviglie, alla fine Iago riesce a uscire dalla caverna e sbuca fuori dalla sabbia assieme a Jafar il quale, però, è ancora intrappolato nella sua lampada e ordina a Iago di strofinarla per farlo uscire, ma Iago, stanco dei suoi insulti e della sua mancanza di rispetto nei suoi confronti, rifiuta e, dopo che Jafar lo insulta ancora una volta, afferra la lampada con ancora Jafar intrappolato al suo interno e la butta in un pozzo. Tuttavia, più tardi, grazie all'aiuto di un ladro di nome Abis Mal, che strofina la lampada nera pescata dal pozzo per sbaglio, riesce a uscire dalla sua prigione, anche se rimane dipendente da essa. Ritornato ad Agrabah grazie al suo nuovo perfido padrone, si rivolge a Iago, che ora è amico fedele di Aladdin, ma Jafar lo fa passare momentaneamente dalla sua parte, minacciando di punirlo gravemente se non ubbidisce e cospira nuovamente contro Aladdin. Si presenta al genio comparendo dal nulla e, usando i suoi poteri estremamente superiori rispetto a quest'ultimo, lo rinchiude in una sfera magica. Poi, lo stregone intrappola tutti i suoi amici, eccetto Aladdin, allora in missione col sultano, in una cella.

Tornato a palazzo, Aladdin, senza il sultano, viene accusato da Jasmine di averlo ucciso e condannato a morte: l'esecuzione avverrà all'alba. In realtà, era Jafar trasformato in Jasmine e la vera principessa era ancora rinchiusa in cella. Poco prima che Aladdin venga giustiziato, Iago spezza il globo in cui è rinchiuso il genio, permettendogli di salvare il giovane. Aladdin, allora, tenta di riappropriarsi della lampada di Jafar. Comincia così una battaglia che vede Jafar ritornare genio e trasformare i giardini del palazzo in un mare di lava incandescente. Aladdin, aggrappato a un picco roccioso che sprofonda inesorabilmente nella lava, cerca in tutti i modi di raggiungere la lampada per distruggerla, ma senza successo. Quando tutto sembra perduto, Iago, con i suoi ultimi sforzi prima di svenire, perché colpito da un incantesimo di Jafar, riesce a gettare la sua lampada nella lava, dove si fonde. Il perfido stregone, in un urlo di rabbia e agonia, si distrugge e scompare.


Aladdin (serie animata)


Nella serie animata, essendo ormai morto, Jafar non compare e il vero antagonista principale è proprio Abis Mal, il suo ex-padrone. In compenso, però, è spesso citato da Aladdin e dai suoi compagni:


Aladdin e il re dei ladri


Jafar non compare nemmeno nel terzo film, ma è comunque citato all'inizio dal Genio durante la canzone "C'è una festa qui ad Agrabah", per la precisione nel verso "Non c'è Jafar che puzza di morte": il Genio indossa anche una maschera con le sue fattezze.

Nella prima versione della storia, il vero e unico cattivo principale doveva essere lo stregone Mozenrath, alias "Jafar junior", ma poi l'idea fu abbandonata.[6]


Ercole e le Mille e una Notte


In questo episodio, ambientato poco dopo il matrimonio di Aladdin e Jasmine e prima del ritorno di Iago dai suoi viaggi con Cassim, Ade riporta in vita Jafar e si allea con lo stregone per uccidere le loro rispettive nemesi. La vita di Jafar è legata al suo bastone magico: finché lo tiene in mano sarà vivo in carne e ossa, ma torna sotto forma spirituale se ne viene privato. Il bastone è molto resistente e dotato di grande magia (resiste quando Ercole gli lancia sopra la casa di Phil), ma alla fine Ercole, aiutato da Aladdin (chiamato in questo episodio Aladino), riesce, con la sua forza sovrumana a distruggerlo, ritrasformando nuovamente lo stregone in un fantasma, che viene così risucchiato per sempre nel fiume Stige.


Remake live action


Lo stesso argomento in dettaglio: Aladdin (film 2019).
(EN)

«And you think second is enough? Do you know what I had to do to get the power that i have? The sacrifices that I've made, the bodies that I buried, the five years I've spent in a Shirabad jail? People need to understand that they will pay for underestimating me. Second isn't enough and it will never be enough; that's why I need the lamp and why I no longer need you!»

(IT)

«E tu credi che essere secondo basti? Sai cosa ho dovuto fare per ottenere il potere che ho? I sacrifici che ho fatto, i corpi che ho sepolto, i cinque anni passati in una prigione di Shirabad? Le persone devono capire che pagheranno per avermi sottovalutato. Essere secondo non basta e non mi basterà mai; perciò mi serve la lampada e non mi servi più tu!»

(Jafar interpretato da Marwan Kenzari che si rivolge ad una sua guardia)

Nel nuovo film diretto da Guy Ritchie, il visir Jafar è interpretato dall'attore olandese Marwan Kenzari e doppiato in italiano da Francesco Venditti. Fin dalla sua prima apparizione nel trailer, tale interpretazione è stata criticata dai fan del vecchio film, ritenendo inutile e senza senso una versione più giovane e "bella" del personaggio nonché decisamente meno sopra le righe e pazzo. Questo Jafar infatti non ride sguaiatamente e risulta molto meno carismatico e interessante, infatti è stato quasi universalmente criticato, anche dalle persone che hanno apprezzato il film. Nonostante l'aspetto fisico, il ruolo che ha nel film è abbastanza simile a quello del cartone con l'aggiunta però di due particolarità: una volta diventato sultano vuole creare un impero e (come in un'idea scartata del vecchio film) è stato come da giovane come Aladdin un abile ladro originario di Shirabad, città alleata di Agrabah del quale intende vendicarsi per esservi rimasto in carcere per cinque anni.

A inizio film cerca, con l'aiuto del capitano delle guardie Hakim, il diamante grezzo per farsi così portare la lampada. Quando il pappagallo Iago avvisa il padrone che Aladdin vuole restituire a Jasmine il bracciale che Abu le ha rubato, Jafar capisce che è lui il diamante grezzo e quindi lo fa arrestare e portare nel deserto dove gli rivela l'incarico. A differenza del cartone non si traveste da vecchio per ingannare il ragazzo. Come nella versione del 92, il visir non riesce a prendere la lampada che rimane con Aladdin e Abù. Quando grazie al Genio evade e diventa principe, Al rischia di essere ipnotizzato dallo stregone, per poi essere liberato dal Genio prima che sia troppo tardi. Sempre grazie a Iago, il visir capisce che il principe Alì di Ababua non è altri che Aladdin, lo fa catturare, interroga il ragazzo per farsi dare la lampada ma poiché il ladro non vuole consegnargliela, Jafar lo lega a una sedia e lo getta in mare dalla finestra del laboratorio. Anche qui Aladdin sopravvive, smaschera lo stregone e gli distrugge lo scettro dai poteri ipnotici. Ma a differenza del 92, qui Jafar viene arrestato per poi evadere, sempre grazie al pappagallo che gli porta le chiavi della cella. È Jafar stesso a scippare la lampada ad Aladdin; lo stregone grazie al Genio, diventa prima sultano ma, poiché né il sultano, né Jasmine, né Akim vuole inchinarsi, esprime il secondo desiderio: diventare lo stregone più potente del mondo. In questo film, nella battaglia finale, è Iago a essere trasformato in un mostro gigante per inseguire Aladdin e i suoi amici che tentano di portar via la lampada al nuovo padrone. Come nel vecchio, Jafar si fa tentare da Al per diventare il genio più potente per poter distruggere Shirabad; ma viene imprigionato nella sua stessa lampada, poiché i geni dipendono da un padrone.

Nel film viene menzionato il fatto che la regina, madre di Jasmine e moglie del sultano, è originaria di Shirabad. Dopo che viene rivelato che è stata assassinata, potrebbe essere possibile che sia stato Jafar stesso ad assassinarla.


Poteri e abilità



Intelligenza


In forma umana, non ha poteri magici genuini. Tuttavia, è un alchimista e ha vasta conoscenza della tradizione arcana. Ha scoperto attraverso ricerche la doppia chiave (formando uno scarabeo volante che emette una luce dorata) per aprire la Caverna delle Meraviglie, e l'esistenza di Aladdin con l'uso di una clessidra alimentata da fulmini (sotto lo sforzo motorio di Iago) e collegata al diamante blu del Sultano, che funziona come un modernissimo computer. È anche sorprendentemente efficace nel travestimento, camuffandosi da vecchio prigioniero per reclutare Aladdin nel recupero della lampada magica.


Bastone ipnotizzatore


Jafar possiede un bastone con la testa da cobra, con cui può ipnotizzare le persone. Durante il film, lo usa principalmente per soggiogare il sultano. Aladdin lo distrugge ma, quando Jafar esprime il desiderio di diventare uno stregone, viene ricreato dal genio. Il bastone ricreato funge da bastone magico e l'unica differenza esteriore con quello precedente è che la testa di cobra ha la bocca spalancata. Ne Il ritorno di Jafar, Iago dice di essere stato ipnotizzato dal bastone di Jafar, mentre invece gli obbediva di sua spontanea volontà. Nella puntata della serie Hercules, Jafar lo tiene quando può essere resuscitato.


Trasformazioni



Mendicante


Per poter recuperare la lampada magica custodita nella Caverna delle Meraviglie, Jafar fa arrestare Aladdin con l'accusa di aver rapito la principessa Jasmine. Per avvicinarsi al Diamante allo stato grezzo, si traveste da vecchio mendicante e si nasconde nella cella di Aladdin, fingendo di essere un prigioniero. Stranamente, questo travestimento fa sembrare Jafar molto più basso di come è di solito. Indossa un gilè di pelliccia grigia, una folta barba sporca, i denti gialli e sporchi (in "Ercole e le Mille e una Notte", si scopre che i denti e la barba sono una maschera di carta pesta), e passeggia con un bastone. Mentre quando fa il gran visir mantiene un comportamento calmo e garbato, quando si traveste da vecchio, Jafar ha un'indole quasi sempre psicotica e agitata. Quando, alla fine, lascia Aladdin intrappolato nella caverna e crede di aver la lampada, Jafar si toglie il costume, rivelando di essere pelato.

Tale travestimento è ripreso anche brevemente nell'episodio Ercole e le Mille e una Notte della serie animata Hercules.


Sultano


Quando Jafar si impossessa del genio della lampada chiede come primo desiderio di diventare sultano; il desiderio è esaudito: il sultano viene spogliato dei suoi vestiti e lasciato in mutande mentre i vestiti di Jafar diventano bianchi, mentre Iago indossa un turbante da visir. Poiché i protagonisti non si sottomettono a lui come nuovo sovrano, lo stregone decide di esprimere il secondo desiderio: essere lo stregone più potente di tutto il mondo.


Stregone


Come secondo desiderio, Jafar decide di diventare lo stregone più potente di tutto il mondo. Dopo la trasformazione, l'aspetto di Jafar rimane praticamente invariato, eccetto per alcuni cambiamenti al vestiario. Divenuto stregone, Jafar ha la capacità di manipolare i movimenti delle persone, annullare gli incantesimi del Genio, sputare fuoco e trasformarsi in qualsiasi cosa egli voglia. Alla fine del film, infatti, prima di trasformarsi in genio, si trasforma in un cobra gigante per fronteggiare Aladdin. Può creare cose dal nulla (blocca Aladdin con spade piovute dal cielo al suo comando e imprigiona Jasmine in una gigantesca clessidra), cambiare i vestiti delle persone (riporta Aladdin in stracci, veste il sultano da marionetta e Jasmine da serva), trasformare gli altri (tramuta Abu in un giocattolo e miniaturizza Raja) e mostra doti di telecinesi, quando fa partire una torre del palazzo come un razzo per spedire Aladdin e Abu dall'altra parte del mondo.


Cobra


Una volta ultimata la trasformazione, Jafar diventa un cobra gigante col dorso color nero e con il ventre color sabbia; il dorso è ricoperto da strisce color rosso fuoco. Jafar appare in questa forma per alcuni istanti perché decide subito di trasformarsi nel genio malvagio, dopo aver capito che i poteri del genio buono di Aladdin sono molto superiori ai suoi.


Genio


Come terzo e ultimo desiderio, Jafar decide di tramutarsi in un genio onnipotente, rendendo insignificanti i poteri del genio di Aladdin, come dimostrato nel secondo film (ma è bene precisare che il suddetto genio, dopo essere stato liberato, ha perso gran parte della sua magia; dunque si può affermare che Jafar non si è mai scontrato contro un genio nel pieno dei suoi poteri). Una volta trasformato, Jafar diventa un genio rosso e muscoloso, molto diverso dal genio di Aladdin. In questo stadio, può ingrandirsi a suo piacimento (nel primo film distrugge persino il tetto del palazzo del sultano), ma può anche riprendere la sua forma umana, come si vede nel secondo film e lo si vedrà nel suo vero aspetto da genio solo in alcune scene. Avendo richiesto di diventare il genio più potente che ci sia, i poteri di Jafar sono pressoché illimitati, ma essendo un genio deve sottostare alle leggi della lampada, quindi non può uccidere, né fare innamorare le persone, né resuscitare i morti. Quindi, il suo punto debole risiede nella lampada, che lo intrappola al suo interno e, se viene distrutta, cosa che accadrà nel secondo film, farà morire il suo abitante.

Dopo Jafar, il secondo genio più potente in tutta la serie è indubbiamente Eden. L'unico essere onnipotente che Jafar non può sconfiggere è Caos, in assoluto l'entità magica più potente in tutta la serie. Infatti, come viene ammesso, Caos è più potente di qualsiasi genio e, a differenza di loro, ha la capacità di esaudire i propri desideri personali senza alcun limite. È in grado di fare quasi tutti gli incantesimi con la sola forza del pensiero, una capacità che invece nessun altro essere magico delle serie possiede. L'Intangibile è seconda solo a Caos.


Note


  1. Disney's Aladdin in Nasira's Revenge Information for PlayStation, su gamefaqs.com, GameFAQs. URL consultato il 17 novembre 2009.
  2. Pop Up Fun Facts, Aladdin Platinum Edition Disc 1, Walt Disney Home Video, 2004.
  3. Aladdin animator used subtlety to design strong villain, su tech.mit.edu, The Tech, 20 novembre 1992.
  4. Diamond in the Rough: The Making of Aladdin, Aladdin Platinum Edition, Disc 2, Walt Disney Home Video, 2004.
  5. Jafar
  6. (EN) Birth Of An Evil Sorcerer, su fortunecity.com (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2001).

Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Disney
Portale Fumetti

На других языках


[en] Jafar (Aladdin)

Jafar is a fictional character and the main antagonist in Walt Disney Pictures' 31st animated feature film Aladdin (1992). He is voiced by American actor Jonathan Freeman, who also portrayed the character in the Broadway musical adaptation. Jafar also appears in the 1994 sequel to Aladdin, but he is not in the 1996 third film or the TV series.

[es] Jafar (Disney)

Jafar (a veces escrito como "Yafar") es el antagonista de la película de Disney Aladdín y su secuela, El retorno de Jafar. Jafar es un malvado mago árabe y a la misma vez el ex-gran visir del Sultán de la ficticia ciudad de Ágrabah. Se puede convertir en una cobra gigante gracias a su cetro mágico con forma de serpiente. Es considerado uno de los villanos más malvados de Disney. Su voz es interpretada por Jonathan Freeman.

[fr] Jafar (Disney)

Jafar Lazhar (en arabe جعفر / Ǧaʿfar) est un personnage de fiction qui est apparu pour la première fois dans le long métrage d'animation Aladdin. Il est inspiré de Jafar ben Yahya et du sorcier du conte Aladin ou la Lampe merveilleuse. Le personnage apparaît dans la suite du film sortie directement en vidéo : Le Retour de Jafar (1994), ainsi qu'une série télévisée, Aladdin (1994-1995) et des bandes dessinées. Jafar est le vizir, conseiller du Sultan d'Agrabah, père de Jasmine.
- [it] Jafar

[ru] Джафар (Дисней)

Джафа́р (англ. Jafar; араб. جعفر‎) — главный антагонист полнометражного анимационного фильма «Аладдин» (1992), «Возвращение Джафара» (1994) и фильма «Аладдин» (2019)[1]. Единственный диснеевский злодей арабской национальности[2].



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