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Jeeves è un personaggio di un lungo e popolare ciclo di racconti e romanzi dello scrittore umoristico inglese P. G. Wodehouse nei quali è il valletto personale (gentleman's gentleman) di Bertram (Bertie) Wooster. Quest'ultimo è normalmente anche l'io narrante. Jeeves è probabilmente il personaggio più famoso di Wodehouse, e nel mondo anglosassone è diventato il maggiordomo per antonomasia.

«Per Wodehouse non c'è stata caduta dell'uomo, non c'è stata calamità originale, i suoi personaggi non hanno mai assaggiato il frutto proibito. Sono ancora nell'Eden.»

(Evelyn Waugh)
Jeeves
Lingua orig.Inglese
AutoreP. G. Wodehouse
1ª app.1917
1ª app. inIl giovane Gussie si sbroglia
SessoMaschio
Professionevalletto (maggiordomo)

Il personaggio


Come tutti i domestici di Wodehouse, Jeeves è indicato solo col cognome; tuttavia, in uno degli ultimi romanzi (Molto obbligato, Jeeves del 1971) Wodehouse inaspettatamente ci rivela il suo nome di battesimo. Nelle parole di Bertie, «Ciao Reggie - disse, ed io rimasi stupefatto dalla rivelazione che Jeeves si chiamasse Reginald.»[1].

Le sue caratteristiche ne fanno un domestico assolutamente unico.
È estremamente efficiente in tutti gli aspetti del suo lavoro.
Ha inventato una bevanda la cui composizione è segreta (si sa soltanto che tra i suoi ingredienti ci sono il succo di pomodoro, l'uovo crudo, il pepe di Caienna e la salsa Worcester) ma che permette di curare pressoché istantaneamente i postumi della sbornia.
Ha la caratteristica di entrare e uscire dalle stanze senza farsi notare; nelle parole di Bertie, «State parlando del più e del meno e improvvisamente avvertite una presenza, per così dire, ed eccolo lì».
Ha un linguaggio ampolloso e ricco di citazioni latine, shakespeariane, o di altri poeti dei quali regolarmente Bertie ignora l'esistenza.
È un membro attivo del Junior Ganymede Club (Club del Giovane Ganimede), un circolo per valletti e maggiordomi, in cui ogni membro deve tenere aggiornato un quaderno dedicato al datore di lavoro. La sezione dedicata a Bertie, la più corposa del circolo, è di ben diciotto pagine[2]..

Soprattutto, grazie alla propria intelligenza fuori dal comune e a conoscenze inesauribili in ogni campo dello scibile umano, riesce sempre a tirare fuori dai guai il proprio inetto padrone e gli altri personaggi che di volta in volta gli chiedono aiuto.


L'inversione dei ruoli


«Jeeves, chi era quel tale che guardava qualche cosa, e questo gli ricordava un altro tale che guardava qualche cosa d'altro? Ho imparato quel passo a scuola ma non me lo ricordo più.»
«Suppongo che l'individuo che lei ha in mente, signore, sia il poeta Keats, che paragonò le sue emozioni, la prima volta che lesse l'Omero di Chapman, a quelle del robusto Cortés quando con occhi d'aquila contemplava il Pacifico.»
(da Grazie, Jeeves[3])

Nel ciclo di Jeeves uno dei principali meccanismi comici è l'inversione dei ruoli tra Jeeves e Bertie: la gerarchia intellettuale, culturale e linguistica è esattamente l'opposto di quella sociale e finanziaria. Bertie Wooster deve essere ricco e aristocratico perché non sa fare nulla; Jeeves può appartenere alle classi subalterne perché sa fare tutto.
Questa inversione permette a Wodehouse da un lato di ideare una serie infinita di equivoci madornali risolti ogni volta da Jeeves come deus ex machina, dall'altro di mettere a frutto nei dialoghi la sua eccezionale padronanza linguistica: mentre Bertie dice spesso frasi sconvenienti come «una cosa da far cascare le mutande», «gli occhi che schizzano dalle orbite», Jeeves ha sempre un linguaggio impeccabile ed in particolare fa un largo uso dell'understatement, l'attenuazione linguistica tipica delle classi alte inglesi: una situazione drammatica è per lui al massimo "incresciosa" o "sconcertante", mentre i suoi numerosi trionfi sono commentati con frasi come "mi sforzo di dare soddisfazione, signore".


Maggiordomo o valletto?


Al contrario dell'opinione corrente, Jeeves non è il maggiordomo (butler) di Bertie. È invece il suo valletto personale (valet). La differenza, fondamentale in un mondo gerarchizzato come quello dell'aristocrazia britannica, è che il valletto è al servizio del suo datore di lavoro come persona, mentre il maggiordomo è al servizio della casa. Nei paesi anglosassoni la confusione è aumentata dal fatto che in inglese americano valet viene usato per indicare l'addetto alle macchine nei parcheggi, e quindi in America l'occupazione di Jeeves viene sempre indicata con il termine butler.

A smorzare la tensione ci pensa Bertie, che spesso presta Jeeves in sostituzione di vari maggiordomi, e osserva che «se c'è bisogno di lui, può "maggiordomare" con i migliori di loro.» («If the call comes, he can buttle with the best of them.»)


Curiosità


Jeeves è un brano di Paolo Conte contenuto nel disco intitolato "Nelson". L'autore simpaticamente chiede a Jeeves di aiutarlo ad abbandonare un circolo di inglesi annoiati in cui Priscilla Doody lo perseguita per avere le sue attenzioni del tutto non gradite. Alla fine Jeeves interviene e suggerirsce all'autore un improbabile impegno improvviso, gli infila un cappello da "boy scout", del tutto fuori luogo, per ricordargli un fantomatico raduno in montagna...

Una delle sottotrame ricorrenti nelle storie di Jeeves prevede che Bertie adotti un capo d'abbigliamento o prenda decisioni che dispiacciono a Jeeves, come una giacca bianca, un paio di calze colorate o farsi crescere i baffi. Invariabilmente il racconto si concluderà con Bertie che, tratto in salvo grazie a Jeeves dalle situazioni intricate in cui si viene sempre a trovare, mostrerà la sua riconoscenza rinunciando (più o meno volontariamente) alla decisione sgradita.

Il romanzo Chiamate Jeeves è l'unico in cui Jeeves appare senza Bertie; è infatti temporaneamente al servizio del nono Conte di Rowcester mentre Bertie frequenta un corso di sopravvivenza per ricchi oziosi nel caso di una rivoluzione socialista.

L'unico racconto narrato in prima persona da Jeeves anziché da Bertie è invece Parla Jeeves (contenuto in Avanti Jeeves!), nel quale, per dissuadere il suo padrone dall'intenzione di prendere moglie e avere figli, Jeeves fa sì che debba tenere un discorso in una scuola femminile.

L'onniscienza di Jeeves è così nota nei paesi anglosassoni che il motore di ricerca Ask Jeeves si è ispirato a lui. Nel settembre 2005, quando il sito ha comunicato l'intenzione di togliere la caricatura di Jeeves dalla propria home page, una protesta di massa dei fan di Wodehouse ha impedito che ciò avvenisse.

Il personaggio di Jeeves è oggetto di un esplicito tributo nel romanzo "Wake up, sir!", dell'autore americano Johnatan Ames.

Nella serie a fumetti Martin Mystère l'albo estivo speciale n. 16 "L'impareggiabile Reeves" (giugno 1999) rende un chiaro omaggio alla serie di Jeeves.

Jeeves è un oggetto (item) contenuto nel famoso gioco di ruolo online multigiocatore di massa World of Warcraft, utilizzabile dai giocatori con un alto livello di Ingegneria (Engineering). Si tratta di un robottino che ripara equipaggiamento, vende reagenti ed oggetti e dà accesso al proprio sportello bancario del gioco, al servizio del giocatore per dieci minuti.[4]

A lui si richiamano due personaggi Disney, entrambi italiani: Lusky (ribattezzato Jeeves nelle pubblicazioni anglosassoni) e l'omonimo maggiordomo di Nena Cow, zia di Clarabella.[5]


I libri di Jeeves


L'opera di Wodehouse è divisa in cicli data la frequenza con cui certi personaggi appaiono nei romanzi; il ciclo di Jeeves è nato nel 1917 con il racconto Il giovine Gussie che si sbroglia (Extricating Young Gussie), contenuto nella raccolta L'uomo con due piedi sinistri ( The man with two left feet):

AnnoTitolo italiano[6]Titolo originale[7]Note
1917Il giovane Gussie si sbroglia in L'uomo con due piedi sinistriExtricating Young Gussie in The man with two left feetracconto
1919Traduzione italiana non presente. Tutti racconti pubblicati in italiano in Avanti Jeeves! (5) e L'uomo dai due piedi sinistri (3)My Man Jeevesraccolta di racconti
1923L'inimitabile Jeeves!The Inimitable Jeevesraccolta di racconti
1925Avanti Jeeves!Carry on, Jeevesraccolta di racconti
1930Benissimo, Jeeves!Very Good Jeevesraccolta di racconti
1934Grazie, JeevesThank you, Jeevesromanzo
1934Alla buon'ora Jeeves! o Perfetto, JeevesRight Ho, Jeevesromanzo
1938Il codice dei Wooster o Jeeves non si smentisceThe Code of the Woostersromanzo
1947La gioia è col mattino o Un mattino di gioiaJoy in the Morningromanzo
1949La stagione degli amoriThe Mating Seasonromanzo
1953Chiamate JeevesRing for Jeevesromanzo
1954Tanto di cappello a Jeeves o Jeeves e la cavalleriaJeeves and the Feudal Spiritromanzo
1959Jeeves fa una frittata nella raccolta Un grosso affareJeeves Makes an Omelette in A Few Quick Onesracconto
1960Jeeves taglia la corda o Jeeves sta alla largaJeeves in the Offingromanzo
1963Teniamo duro, JeevesStiff Upper Lip, Jeevesromanzo
1971Molto obbligato, JeevesMuch obliged, Jeevesromanzo
1974Le zie non sono gentiluominiAunts Aren't Gentlemenromanzo

Riduzioni cinematografiche, televisive e radiofoniche



Cinema



Televisione



Radio



Note


  1. Molto obbligato, Jeeves, traduzione di Mary Buckwell Gislon, presentazione di Lucio Villari, Milano, Mursia, 1989, p. 41.
  2. Molto obbligato, Jeeves, traduzione di Mary Buckwell Gislon, presentazione di Lucio Villari, Milano, Mursia, 1989, p. 19.
  3. Grazie, Jeeves, traduzione di Pia Janin, Milano, Mursia, 1993, p. 17, ISBN 88-425-2681-9.
  4. Jeeves, sul portale di ricerca Wowhead.
  5. Topolino n. 3049 del 30 aprile 2014, "Clarabella e l'eccentrica Zia Nena"
  6. I titoli italiani possono variare a seconda dell'edizione
  7. I titoli originali sono quelli per l'edizione inglese; spesso la contemporanea edizione americana aveva un titolo diverso

Voci correlate



Collegamenti esterni


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[en] Jeeves

Jeeves (born Reginald Jeeves, nicknamed Reggie[1]) is a fictional character in a series of comedic short stories and novels by English author P. G. Wodehouse. Jeeves is the highly competent valet of a wealthy and idle young Londoner named Bertie Wooster. First appearing in print in 1915, Jeeves continued to feature in Wodehouse's work until his last completed novel Aunts Aren't Gentlemen in 1974, a span of 60 years.

[es] Jeeves

Reginald Jeeves es un personaje de ficción protagonista de una serie de cuentos y novelas del escritor inglés P. G. Wodehouse (1881–1975). Jeeves es el altamente competente y servicial valet de un joven londinense rico y ocioso llamado Bertie Wooster. Creado en 1915, Jeeves apareció en los trabajos del prolífico Wodehouse durante 59 años, hasta su última novela completa, Aunts Aren't Gentlemen, de 1974. El nombre de Jeeves proviene de Percy Jeeves (1888–1916), un jugador de cricket de Warwickshire que murió durante la I Guerra Mundial.[1]

[fr] Jeeves

Reginald Jeeves, beaucoup plus connu sous le nom de Jeeves, est un personnage de fiction qui intervient régulièrement dans les romans de P. G. Wodehouse.
- [it] Jeeves

[ru] Дживс

Ре́джинальд Дживс (в некоторых переводах Дживз, англ. Reginald Jeeves) — известный персонаж Пэлема Грэнвила Вудхауза из его знаменитого цикла комических романов и рассказов о молодом богатом аристократе Берти Вустере и его камердинере Дживсе.



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