Nobita Nobi (野比 のび太 Nobi Nobita?, chiamato Guglielmo "Guglia" Guglielminetti nella prima edizione italiana) è un personaggio del manga e anime Doraemon. È il co-protagonista della serie.
Nobita Nobi | |
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Nobita nel film Doraemon: il dinosauro di Nobita | |
Universo | Doraemon |
Nome orig. | Nobita Nobi |
Lingua orig. | Giapponese |
Autore | Fujiko F. Fujio |
Studio |
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Editore | Shogakukan |
1ª app. in | 1969 |
Voci orig. |
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Voci italiane | |
Specie | umana |
Sesso | Maschio |
Etnia | giapponese |
Luogo di nascita | Tokyo |
Data di nascita | 7 agosto |
Nobita è il figlio di Nobisuke Nobi e Tamako Kataoka. È un bambino pigro, immaturo, pauroso, distratto, piagnucoloso ed irresponsabile. Combina un sacco di disastri: passa molto tempo a leggere fumetti e a schiacciare pisolini, entra in ritardo a scuola tutte le mattine e fa poche volte i compiti [1][2]. A volte il ragazzo si addormenta in classe, con gravi ripercussioni sul suo rendimento scolastico: nelle verifiche e interrogazioni, Nobita prende sempre degli zeri[3]. Il ragazzo non è abile in nessuno sport e la sfortuna lo porta a essere spesso goffo e impacciato[4][5]. Nonostante la sua goffaggine, Nobita dimostra però di avere notevoli abilità nel tiro al bersaglio[6].
È molto ingenuo, visto che crede a tutte le bugie che gli dicono e non sembra rendersi conto degli scherzi di cattivo gusto che gli giocano. A causa di ciò, tende a lamentarsi di tutto, sottolineando la sua sfortuna con frasi come "Ma uffa!" o "Ma perché capitano sempre tutte a me?" L'unica cosa che gli riesce bene (oltre a dormire) è il "ripiglino", una specie di gioco con gli elastici, che Nobita intreccia fino a creare delle figure complicate (passione che ha ereditato da sua nonna). Però questa sua abilità viene sminuita dai suoi amici, perché il ripiglino viene considerato un gioco per bambini piccoli.[7]
La sua migliore amica è Shizuka Minamoto, una bambina dolce e studiosa che non manca di confortarlo nei momenti tristi e verso la quale Nobita prova qualcosa di speciale. Spesso il ragazzo è costretto a sottostare agli ordini di Gian e Suneo Honekawa, i due bulli del quartiere, e ciò lo ha talvolta portato a essere invidioso dello stesso Suneo e di Dekisugi Hidetoshi, il ragazzo più sveglio ed intelligente della scuola[8][9][10]. Il ragazzo è inoltre solito affidarsi esclusivamente ad altri (tra cui Doraemon) per risolvere i propri problemi (infatti quando combina un guaio dice frasi come "Ti prego Doraemon, fa' qualcosa!") e arrendersi facilmente, senza impegnarsi in alcuna attività[11]; in alcune occasioni, tuttavia, riesce comunque a porsi degli obiettivi e dei buoni propositi[12].
A causa del suo brutto comportamento, Nobita viene continuamente rimproverato dai genitori e dal maestro che sono costretti a trattarlo in modo molto severo e brusco, con scarsi risultati[13]. Il suo agire lo avrebbe inoltre portato in futuro a non essere ammesso all'università, a fondare un'azienda di fuochi artificiali che avrebbe prodotto soltanto debiti e a non sposare la ragazza di cui era innamorato, Shizuka, bensì la sorella di Gian, Jaiko[14].
Nobita instaura di conseguenza una grande amicizia con Doraemon, che considera il suo più grande amico[15]. Grazie all'uso dei chiusky, riesce infatti spesso a risolvere situazioni complicate, malgrado talvolta ne abusi[16][17]. Il ragazzo, nonostante sia piuttosto pessimista e tenda a non preoccuparsi delle conseguenze delle sue azioni, in realtà è anche molto sensibile, altruista e di buon cuore. Cerca di fare sempre del bene al prossimo[18], non sopporta la violenza né tantomeno la disonestà, il che fa di lui il ragazzo più emotivo del gruppo.
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