fiction.wikisort.org - Personaggio

Search / Calendar

Polidoro (in greco antico: Πολύδωρος, Polýdōros) è un personaggio della mitologia greca, figlio di Priamo, re di Troia, e di Ecuba, di cui riferiscono Virgilio nell'Eneide ed Euripide nella tragedia Ecuba.

Polidoro
Polimestore getta in mare il cadavere di Polidoro, in un disegno di Johann Wilhelm Bauer
SagaCiclo troiano
1ª app. inIliade di Omero
SessoMaschio
Luogo di nascitaTroia

Questo Polidoro non va confuso con un altro figlio di Priamo, anch'esso chiamato Polidoro, generato invece da Laotoe[1].


Mitologia



Nell'Ecuba


Durante la guerra di Troia, Priamo mandò Polidoro presso il re Polimestore che dominava parte della regione del Chersoneso Tracico affidandogli una parte del tesoro della città. Quando giunse la notizia della caduta di Troia, il sovrano tracio per impossessarsi del tesoro fece uccidere Polidoro[2].

Ecuba davanti al corpo di Polidoro ripescato dal mare.
Ecuba davanti al corpo di Polidoro ripescato dal mare.

Secondo Euripide, il re gettò poi il cadavere del giovane dalle mura del suo palazzo, che sorgeva a strapiombo sul mare: esso precipitò in acqua ed in seguito fu ripescato. Ecuba, appresa la verità sulla morte brutale del suo adorato figlio, si scagliò per vendetta contro Polimestore, dapprima uccidendo i due figlioletti del re e poi accecando quest'ultimo[2].


Nell'Eneide


Virgilio dà una versione differente sulle modalità dell'uccisione di Polidoro e sulla sorte del cadavere. Come narra Enea a Didone nel terzo libro dell'Eneide, l'eroe troiano, giunto nel Chersoneso Tracico, strappò alcune fronde per coprire l'area dell'altare appena eretto; da esse vide colare un fiotto di sangue nero e sentì la voce del giovane principe che gli raccontò la propria tragica fine. Le fronde altro non erano che il risultato della metamorfosi delle frecce con cui il giovane era stato trafitto ed il cadavere giaceva lì sotto ma non perfettamente sepolto, sicché l'anima non era entrata nell'Ade. Enea si affrettò a tumulare degnamente Polidoro e ripartì, lasciando per sempre quel luogo maledetto[3].


Riprese del mito


Il mito di Polidoro è ripreso da vari autori, tra cui Dante che nel Canto XIII dell'Inferno prevede per la legge del contrappasso che i suicidi vengano trasformati in arbusti dai quali, se spezzati, fuoriesce sangue. Egli è citato esplicitamente anche al verso 115 del Canto XX del Purgatorio.


Note


  1. Omero, Iliade canto XXII pagina 230
  2. Ovidio, Le metamorfosi, libri XIII. 430–568.
  3. Virgilio, Eneide, libro III, 5, 22.

Voci correlate



Altri progetti


Portale Mitologia greca: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia greca

На других языках


[fr] Polydore fils de Priam

Polydore ou Polydoros (en grec ancien Πολύδωρος / Polýdôros ou en latin Polydorus) est, dans la mythologie grecque, un prince troyen. Il est le plus jeune fils de Priam et d'Hécube, selon notamment Hygin, ou de Laothoé selon Homère. Il est tué par Achille durant la guerre de Troie ou bien est l'objet d'un complot tragique alors qu'il est réfugié en Thrace.
- [it] Polidoro (figlio di Ecuba)

[ru] Полидор (сын Приама)

Полидор (др.-греч. Πολύδωρος) — в греческой мифологии[4] троянский царевич . Миф разработан в трагедии Еврипида «Гекуба» и «Метаморфозах» Овидия.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии