fiction.wikisort.org - Pellicola

Search / Calendar

Bande à part è un film del 1964 diretto da Jean-Luc Godard.

Bande à part
Il famoso ballo di Anna Karina
Titolo originaleBande à part
Lingua originalefrancese, inglese
Paese di produzioneFrancia
Anno1964
Durata97 min
Dati tecniciB/N
Generenoir, drammatico
RegiaJean-Luc Godard
SoggettoDolores Hitchens (romanzo Fool's Gold)
SceneggiaturaJean-Luc Godard
ProduttorePhilippe Dussart
Casa di produzioneAnouchka Films, Orsay Films
Distribuzione in italianoMovies Inspired (home video, 12 febbraio 2018; restaurato)
FotografiaRaoul Coutard
MontaggioFrançoise Collin, Dahlia Ezove, Agnès Guillemot
MusicheMichel Legrand
ScenografiaChristiane Fageol
Interpreti e personaggi
  • Anna Karina: Odile Monod
  • Danièle Girard: Insegnante inglese
  • Louisa Colpeyn: Madame Victoria
  • Chantal Darget: Zia di Arthur
  • Sami Frey: Franz
  • Claude Brasseur: Arthur Rimbaud
  • Georges Staquet: Il legionario
  • Ernest Menzer: Zio di Arthur
  • Jean-Claude Rémoleux: Alunno alcolizzato
  • Michel Delahaye: Portinaio
  • Jean-Luc Godard: Narratore
  • Claude Makovski: Primo allievo
  • Michèle Seghers: Seconda allieva

È il settimo lungometraggio diretto da Jean-Luc Godard, considerato una delle pietre miliari della Nouvelle Vague.

In Italia è talvolta conosciuto anche con il curioso titolo Separato magnetico, con il quale fu proiettato in una limitata serie di sale cinematografiche.[1]


Trama


Due amici, Arthur e Franz, amanti della vita facile e poco propensi a cercare un lavoro, sono soliti girovagare per Parigi e dintorni a bordo della loro SIMCA cabriolet. Un giorno compiono un sopralluogo intorno a una casa della periferia parigina dove progettano di compiere una rapina. Infatti Odile, una loro compagna di classe a un corso d'inglese per adulti, si è lasciata sfuggire che il pensionante di sua zia Victoria, la padrona di casa, tiene nascosta in soffitta una grande somma di denaro contante. Per convincere Odile a lasciarli entrare in casa della zia, i due la corteggiano a turno, passandole bigliettini d'amore e portandola a ballare; quando decidono chi di loro dovrà passare la notte con la ragazza, lei imbroglia perché vinca Arthur.

Arthur litiga con il cugino malvivente, che vorrebbe partecipare al colpo. Finalmente Odile cede e porta gli amici a casa, loro la legano per non comprometterla, ma non riescono a salire al piano superiore perché la porta è chiusa. Ritentano quindi il colpo il giorno successivo, stavolta legando e imbavagliando M.me Victoria, ma il denaro è introvabile. Arthur fruga la casa finché trova il malloppo nella cuccia del cane. Sopraggiunge il cugino, provocando una sparatoria in cui muoiono sia lui che Arthur. Convinti che la zia sia morta soffocata dal bavaglio (in realtà ha solo perduto i sensi), Odile e Franz scappano senza bottino, e decidono di espatriare in Sudamerica.


Accoglienza



Critica


Dopo la grande produzione italo-francese di Il disprezzo, si tratta per Godard di fare un film a basso costo e girato in poco tempo, come agli albori della storia del cinema (e anche agli inizi della sua carriera di regista), a esplicita imitazione dei film hollywoodiani di serie B amati sia da Godard che dall'amico e collega François Truffaut. Per questo decide di portare sullo schermo una trasposizione molto libera di un romanzo letto nell'economica Série noire di Gallimard.

«Le Mépris era a colori, in scope, girato in Italia, e il modo migliore per cambiare direzione era pormi dei limiti. Mi sono detto: “Farò di Bande à part un piccolo film di serie Z come certi film americani che mi piacciono.”»

(Jean-Luc Godard, Objectif 65[2])

Il regista si propone di rendere il clima populista e poetico dei film francesi d'anteguerra, per esempio le trasposizioni in B/N dei romanzi di Simenon.[3] Lungo tutta la narrazione, slegata, incoerente e piena di digressioni, si susseguono episodi che hanno influito profondamente sul gusto degli amanti del cinema di serie B, come il divertente ballo a tre nel caffè-ristorante, o la strepitosa sequenza, narrativamente superflua,[4] della visita dell'intero museo del Louvre in meno di 9 minuti e 45”.

Il regista decide di ingaggiare la moglie dalla quale si sta separando, Anna Karina, nel tentativo di recuperarla dalla depressione dopo due tentativi di suicidio (in ottobre e poi in novembre 1963) nel nuovo appartamento al n. 9 di rue Tollier, vicino al Panthéon.[5] A gennaio 1964, mentre Godard gira un episodio per il film collettivo Parigi di notte, Anna è in ospedale psichiatrico per sei settimane. Quando lui le preannuncia che cominceranno a girare entro 15 giorni, lei “non sa se dovesse ridere o piangere”.[6] Godard chiede un finanziamento di 100.000 dollari alla Columbia, si sente rispondere che è un compenso elevato per un regista così giovane. “No, non 100 mila dollari per me, è per l'intero film”, risponde.[5]

Le riprese durano esattamente un mese, dal 17 febbraio al 17 marzo 1964, alla periferia est di Parigi, poi nei pressi di Place d'Italie e dintorni di Joinville sulle rive della Marna.[5] Per le riprese in esterni, l'operatore Coutard usa una macchina da presa Arriflex 2 C, che può essere tenuta sulla spalla per dare un'impressione di velocità. Il suono è in presa diretta. Odile, Franz e Arthur sono a pieno diritto tra i personaggi più godardiani di sempre: innocenti, puri, ingenui, sono giovani animali selvaggi ancora incorrotti.[5] È un film sulla nostalgia del regista per le proprie origini, per i primi film. L'estetica da film di serie B di Bande à part ha inciso nell'immaginario di molti cineasti, soprattutto americani:

«C'è una scena che vale tutte quelle che uno sceneggiatore o uno scrittore potrebbero immaginare. Due tizi stanno svaligiando una casa, con delle calze infilate in testa. Frugano, uno dei due si ferma, si guarda in uno specchio e si aggiusta la cravatta. L'altro si ferma, guarda in una biblioteca come se fosse da un bouquiniste, prende un libro, lo mette in tasca e continua a rubare. Ora, se Godard avesse avuto Cary Grant con le calze infilate sulla testa, si sarebbe detto: “Oh, è magnifico”. Mi dispiace che non abbia avuto Cary Grant, [...] nessuno avrebbe qualificato Bande à part “film d'arte e d'essai”.»

(Samuel Fuller alla University of Southern California, 28 febbraio 1968.[7])

Influenza culturale


La scena del ballo nel caffè-ristorante è stata ripresa in Pulp Fiction di Quentin Tarantino[8] e più recentemente in Le Week-End di Roger Michell con Jeff Goldblum, Jim Broadbent e Lindsay Duncan. Il regista Quentin Tarantino è stato notevolmente influenzato dal lavoro di Godard e ha fondato una compagnia di produzione chiamata A Band Apart.[9] Altre opere che includono omaggi al film sono American Sunshine, The Dreamers - I sognatori (la corsa nelle sale del Louvre) e il video musicale di Un romantico a Milano dei Baustelle.[10][11][12]


Curiosità



Note


  1. Paolo Mereghetti, Il Mereghetti. Dizionario dei film 2006, Baldini & Castoldi, 2005
  2. Objectif 65 n. 33, Montréal, Canada, agosto/settembre 1965.
  3. Jean Collet intervista Jean-Luc Godard, Télérama del 16 agosto 1964.
  4. Alberto Farassino, Jean-Luc Godard, Milano, Il Castoro cinema, 2007.
  5. Antoine de Baecque, Godard, biographie, Paris, ed. Grasset, 2010.
  6. Intervista di Antoine de Baecque con Anna karina, 13 maggio 2008.
  7. Take One vol. I n. 10 , giugno 1968.
  8. (EN) Adam Scovell, Avant Godard! – Part 2, Musical Subversion (Bande à Part and Pierrot Le Fou)
  9. (EN) Richard Z. Santos, Dan11cing Around the Scene of the Crime
  10. (EN) Martin Hynes Talks M. Ward, The Origins Of She & Him And The Music of 'The Go-Getter', 28 maggio 2008
  11. (EN) The Dreamers (Bernardo Bertolucci), 18 maggio 2013
  12. Esce il secondo singolo dei Baustelle, 29 marzo 2003
  13. Intervista a Anna Karina contenuta in appendice all'edizione Criterion Collection in DVD del film.

Collegamenti esterni


Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema

На других языках


[en] Bande à part (film)

Bande à part (French pronunciation: ​[bɑ̃d a paʁ]) is a 1964 French New Wave film directed by Jean-Luc Godard. It was released as Band of Outsiders in North America; its French title derives from the phrase faire bande à part, which means "to do something apart from the group".[1] The film is about three people who commit a robbery. It received positive critical reviews, and its dance scene has been referenced several times in popular culture.

[es] Bande à part

Bande à part (en español Banda aparte)[1] es una película francesa dirigida por Jean-Luc Godard en 1964.[2] La historia, adaptación de la novela pulp estadounidense Fool's Gold escrita por Dolores Hitchens,[3] es una mezcla de cine negro, comedia y drama. El realizador la describió como "el encuentro entre Alicia y Franz Kafka".[4]
- [it] Bande à part (film)

[ru] Посторонние

«Посторонние» (фр. Bande à part), иногда в прокате «Банда аутсайдеров» — драма-нуар Жана-Люка Годара по произведению Долорес Хитченс «Золото дураков» (англ. Fools' Gold), впервые изданному в pulp-журнале. Один из характерных фильмов французской «новой волны». Годар сказал об этом фильме: «Алиса в стране чудес встречает Франца Кафку».



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии