fiction.wikisort.org - Pellicola

Search / Calendar

I cavalieri del Nord Ovest (She Wore a Yellow Ribbon) è un film del 1949 diretto da John Ford.

I cavalieri del Nord Ovest
Joanne Dru e John Wayne
Titolo originaleShe Wore a Yellow Ribbon
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1949
Durata103 min
Dati tecniciTechnicolor
rapporto: 1,37:1
Genereavventura, western
RegiaJohn Ford
SoggettoJames Warner Bellah
SceneggiaturaFrank S. Nugent, Laurence Stalling
ProduttoreLowell J. Farrell (associato)
Produttore esecutivoMerian C. Cooper e John Ford (non accreditati)
Casa di produzioneArgosy Pictures
FotografiaWinton Hoch
MontaggioJack Murray
Effetti specialiJack Caffee, Daniel Hays
MusicheRichard Hageman
ScenografiaJames Basevi

Joseph Kish (arredi)

CostumiMichael Meyers (uomini)

Ann Peck (donne)

TruccoDon L. Cash
Interpreti e personaggi
  • John Wayne: capitano Nathan Brittles
  • Joanne Dru: Olivia Dandridge
  • John Agar: tenente Flint Cornhill
  • Victor McLaglen: sergente Quincannon
  • Ben Johnson: sergente Tyree
  • Harry Carey Jr.: sottotenente Ross Bennett
  • George O'Brien: maggiore Mac Allshard
  • Tom Tyler: Quayne
  • Francis Ford: barista
  • Mildred Natwick: signora Allshard
  • Harry Woods: Karl Rynders
  • Noble Johnson
Doppiatori italiani
  • Sandro Ruffini: capitano Nathan Brittles
  • Dhia Cristiani: Olivia
  • Giuseppe Rinaldi: tenente Flint Cohill
  • Giulio Panicali: sergente Tyree
  • Adolfo Geri: Pennell
  • Gaetano Verna: sergente Quincannon
  • Giorgio Capecchi: maggiore Mac Allshard
  • Amilcare Pettinelli: dottore
  • Wanda Tettoni: signora Allshard
  • Cesare Polacco: Karl Rynders
  • Vittorio Cramer: voce narrante

«Dovunque hanno combattuto, quel luogo è diventato terra degli Stati Uniti»

(voce narrante)

Il film è parte della trilogia sulla cavalleria statunitense girata da Ford: segue Il massacro di Fort Apache (1948) e precede Rio Bravo (1950). Ottenne l'Oscar alla migliore fotografia a colori nel 1950 (il secondo per Winton Hoch) ed è ritenuto uno dei migliori risultati visivi del grande regista.


Trama


Nel 1876 la cavalleria statunitense, dopo la sconfitta del generale Custer a Little Bighorn, deve fronteggiare un'imponente offensiva degli indiani che hanno costituito una larga e temibile alleanza.

Al forte Starke, un presidio del nord-ovest, il capitano Nathan Brittles, ad una settimana dal congedo, è chiamato dal suo superiore e vecchio amico, il maggiore Allshard, a condurre una missione che si presenta alquanto pericolosa. Il maggiore gli ordina di ricacciare eventuali attacchi dei Cheyenne e, nel contempo, accompagnare sua moglie e sua nipote alla stazione della diligenza, perché possano poi partire verso est. Alla partenza, la bella nipote Olivia indossa, senza darne spiegazioni, un nastro giallo (da qui il titolo originale del film che riprende quello di una ballata popolare che accompagna molte scene), segno convenzionale di chi è sentimentalmente legata, innescando con malizia un'accesa disputa tra i due spasimanti: il tenente Cornill e il sottotenente Bennett.

Lungo il percorso il convoglio incrocia una colonna di Arapaho e per evitare le probabili e spiacevoli conseguenze di un contatto ravvicinato, è costretto a deviare ritardando l'arrivo alla stazione della diligenza. Il ritardo è fatale perché gli indiani attaccano la stazione e bruciano la diligenza, nonostante l'ottima resistenza guidata dal sergente Tyree, validissimo ex confederato. Fallita la missione, Brittles e i suoi tornano al presidio rischiando di essere attaccati dagli indiani.

Ad un giorno dal congedo a Brittles viene dunque consigliato di lasciare il comando nella lotta agli indiani ormai radunati e pronti ad uno scontro che si annuncia molto impegnativo. Così il giorno seguente il capitano passa in rassegna il suo squadrone per l'ultima volta e, dopo essersi commosso di fronte all'affetto dimostratogli, saluta tutti e parte verso la California.

In realtà va a trovare il drappello guidato dal tenente Cornill e con grandissimo coraggio entra nell'accampamento indiano per parlare con un suo amico, il vecchio capo Pelle di Volpe, alla ricerca di una mediazione pacifica. L'audace conversazione si rivela però vana: l'anziano capo gli fa sapere che gli animi dei giovani sono infiammati e non c'è modo di fermarli. Riprende allora il comando e, proprio a pochi minuti dalla mezzanotte che sancirebbe ufficialmente il suo congedo dall'esercito, dà l'avvio a un'azione scaltra ed efficace all'insaputa dei suoi superiori: mette in fuga il branco di cavalli degli indiani, che appiedati non possono più combattere e centra così l'obiettivo principale di evitare una strage praticamente senza spargimento di sangue.

Conclusa dunque la vita militare con un grande successo, e non con un fallimento come temeva, il capitano può dirigersi soddisfatto verso la meta del suo congedo. Non percorre molta strada che viene raggiunto da una staffetta che gli comunica la notizia della sua promozione con ordine firmato dallo stesso presidente degli Stati Uniti: è destinato a un nuovo incarico con il grado di tenente colonnello. Il ritorno al forte è un tripudio e con lui si festeggia anche il fidanzamento del tenente Cornill con l'ambita Olivia, la cui scelta era però ben nota da tempo.


Produzione


La fotografia è affidata a Winton Hoch, che lavorò nei maggiori film a colori di Ford, e proprio in questa occasione vinse il secondo dei suoi tre Oscar. Hoch era un uomo serio e scrupoloso, che amava comporre una scena piuttosto che filmarla sfruttando un'occasione propizia (e correndo dei rischi), come invece piaceva fare a Ford. Nella scena della tempesta, Ford volle sfruttare una luce molto tenue e vi riuscì proprio grazie all'abilità di Hoch. In altre occasioni, tuttavia, Hoch girò contro la volontà di Ford.

Lo scenario che fa da sfondo alla maggior parte degli esterni è quello della Monument Valley, tra Utah ed Arizona.


Riprese


Il cast e la troupe vissero in condizioni relativamente primitive nella Monument Valley. Molti dormivano in baracche sudicie con docce in comune. Il film fu completato in anticipo sulla tabella di marcia e restando ampiamente sotto il budget stabilito.

Anche se il direttore della fotografia del film, Winton Hoch, vinse un premio Oscar per il suo operato, le riprese non furono facili a causa dei dissidi con Ford. Ironicamente, una delle scene maggiormente iconiche del film fu creata durante una lite. Mentre la cavalleria stava galoppando nel deserto, una vera tempesta si profilò all'orizzonte. Hoch iniziò a impacchettare le cineprese mentre il tempo peggiorava ma Ford lo fermò, per ordinargli di continuare a girare. Hoch sostenne che non c'era abbastanza luce naturale per la scena e, cosa ancora più importante, le cineprese avrebbero potuto diventare dei potenziali parafulmini se la tempesta li avesse investiti. Ford ignorò le rimostranze di Hoch; completando la scena mentre la tempesta infuriava, inzuppando gli attori e la troupe. In seguito Hoch scrisse una lettera di protesta alla American Society of Cinematographers contro la metodologia di lavoro di John Ford.

La storia del rifiuto di Hoch di girare nella tempesta è stata ripetuta più volte nel corso degli anni, ma l'attore Harry Carey Jr., che era sul set, la smentì.[1][2] Egli disse che Ford aveva terminato le riprese per quel giorno, ma quando vide la scenografica tempesta che arrivava, chiese a Hoch se fosse possibile girare con la luce calante. Hoch rispose: «È terribilmente buio, Jack. Io giro. Ma non posso proprio promettere nulla». Ford quindi ordinò: «Winnie, aprilo [l'obiettivo della cinepresa] e proviamoci. Se non si spegne, andrà tutto bene». Winnie obbedì, dicendo: «Abbastanza giusto, Jack».[1]


Tematiche


Nel film ritornano alcuni temi ricorrenti nel cinema di Ford:

Victor McLaglen in Sea Devils (1937), uno dei caratteristi preferiti di John Ford
Victor McLaglen in Sea Devils (1937), uno dei caratteristi preferiti di John Ford

Anche in questo film, Ford preferisce mettere in scena la leggenda piuttosto che la realtà, per creare situazioni epiche, personaggi eroici e composizioni altamente drammatiche. Ford sembra voler trasformare la crudezza del west in una tragedia shakespeariana. Se in Sfida infernale la figura di Wyatt Earp viene mitizzata e i fatti si discostano dalla realtà, in She Wore a Yellow Ribbon le vicende storiche servono solo da scenario per le figure eroiche dell'epica di Ford.


Tecnica cinematografica


Spesso Ford, dopo un'inquadratura a taglio ravvicinato o a figura intera, invece che passare agli altri protagonisti, riprende lo stesso personaggio con un taglio di inquadratura ancora più ravvicinato, e ciò imprime drammaticità emotiva al personaggio. Questo avviene, in Sfida infernale, con Doc e Clementine all'esterno del saloon. In questo film accade una cosa analoga nella scena in cui Brittles/Wayne parla alla tomba della moglie.

Dopo una dissolvenza incrociata che segue l'inquadratura con il particolare della lapide (quando il film è a 3' e 13'’), si ha un piano ravvicinato in cui John Wayne sta per sedersi su uno sgabello posto di fronte alla tomba della moglie. Wayne prende l'annaffiatoio per i fiori che crescono sul terreno in cui è sepolta la moglie. Dissolvenza incrociata a 13' e 14". Si vede il piano americano di John Wayne (la ripresa si fa più stretta) che versa l'acqua sui fiori per la moglie. Dissolvenza incrociata a 13' e 14'’. Si vede il piano medio/mezza figura di John Wayne.


Riconoscimenti



Note


  1. Harry, Jr. Carey, Company of heroes : my life as an actor in the John Ford stock company, First Taylor Trade, Lanham, Maryland, Taylor Trade Publishing, 2013, p. 67, ISBN 1-58979-910-0, OCLC 847602806.
  2. Scott Allen Nollen, Three Bad Men: John Ford, John Wayne, Ward Bond, Jefferson, North Carolina, McFarland, 2013, pp. 190-191, ISBN 0-7864-5854-2, OCLC 810122531.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema

На других языках


[en] She Wore a Yellow Ribbon

She Wore a Yellow Ribbon is a 1949 American Technicolor Western film directed by John Ford and starring John Wayne. It is the second film in Ford's "Cavalry Trilogy", along with Fort Apache (1948) and Rio Grande (1950). With a budget of $1.6 million, the film was one of the most expensive Westerns made up to that time. It was a major hit for RKO. The film is named after "She Wore a Yellow Ribbon", a song popular with the US military.
- [it] I cavalieri del Nord Ovest

[ru] Она носила жёлтую ленту

«Она носила жёлтую ленту» (англ. She Wore a Yellow Ribbon) — американский вестерн режиссёра Джона Форда, вышедший на экраны в 1949 году. Лента основана на рассказе Джеймса Уорнера Беллы. Это второй фильм из так называемой «кавалерийской» трилогии Форда. Картина получила премию «Оскар» за лучшую операторскую работу в цветном фильме, а также номинацию на премию Гильдии сценаристов США за лучший американский вестерн.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии