Il film è interpretato da Natalie Portman, Mila Kunis e Vincent Cassel, e racconta la rivalità tra due ballerine di danza classica coinvolte nella produzione newyorkese de Il lago dei cigni.
La pellicola è stata il film d'apertura della 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[1] e successivamente è stata presentata al Toronto International Film Festival 2010. Per la sua interpretazione Natalie Portman è stata premiata con l'Oscar alla miglior attrice.
Trama
«E nella morte ritrova la libertà.»
(Thomas Leroy racconta la storia de Il lago dei cigni)
Nina Sayers è una ballerina dotata di grande talento, ma psicologicamente e emotivamente instabile a causa del rapporto morboso con la madre Erica: questa è un'ex-ballerina mediocre che non è riuscita a fare carriera, forse a cominciare da quando ha avuto la figlia, ed appare infatti persino invidiosa del talento di Nina e la tratta come una bambina, facendola dormire in una cameretta la cui porta non può essere chiusa a chiave e che sembra arredata come quella di una dodicenne. Nina in apparenza sembra felice, ma ha tendenze autolesionistiche che lasciano intuire la sua insofferenza a questa condizione e il suo desiderio di uscire dal controllo della madre.
Una notte, Nina sogna di essere la protagonista di un'inquietante e oscura versione de Il lago dei cigni. La mattina dopo, il direttore artistico Thomas Leroy annuncia di voler sostituire la prima ballerina, Beth, e di voler allestire come spettacolo di apertura della nuova stagione teatrale proprio Il lago dei cigni: la protagonista sarà interpretata dalla nuova prima ballerina. Nina, sperando di vedere il proprio sogno realizzato, si allena duramente; Leroy alla fine sceglie proprio lei, vedendola la fragile e delicata Nina perfetta per il ruolo del Cigno Bianco, ma troppo poco passionale ed erotica per quello della sua controparte malvagia, il Cigno Nero.
Leroy, deciso a tirare fuori il lato oscuro di Nina, la mette sempre più sotto pressione. Lo squilibrio mentale già evidente della ragazza si aggrava, fra la tensione provocata da Leroy e l'arrivo di una nuova per la ballerina nella compagnia, Lily: questa anche se meno talentuosa di Nina, mostra di una passionalità che fa di lei proprio quel “Cigno Nero” che Nina non riesce ad essere e la cui parte Leroy vorrebbe dare alla medesima interprete del Cigno Nero. Fra Nina e Lily si sviluppa un ambiguo rapporto che in breve si deteriora anche a causa di alcune indiscrezioni che Lily fa a Leroy sul conto di Nina.
Una sera Lily, per migliorare il rapporto con la collega, invita Nina ad uscire: durante la serata prende una pasticca di ecstasy offertale da Lily e si intrattiene sessualmente con degli sconosciuti. Molto più tardi, rientra a casa con la collega e qui ha un rapporto sessuale con lei (che però in seguito Lily negherà, dicendo che è stata una sua allucinazione) dopo un violento alterco con la madre.
Il giorno del debutto si avvicina e lo squilibrio di Nina si acutizza. La ragazza è ormai convinta che Lily voglia prendere il suo posto e comincia ad avere allucinazioni terrificanti, che culminano la sera prima dello spettacolo: Nina, resa folle dall'ennesima visione in cui crede di trasformarsi nel “Cigno Nero”, aggredisce violentemente la madre, per poi perdere i sensi.
Nina si riprende appena in tempo e, sebbene la madre cerchi in tutti i modi di fermarla, giunge al teatro un attimo prima che Leroy la rimpiazzi con Lily. Effettivamente Nina appare decisa e profondamente cambiata, per cui Leroy, compiaciuto, accetta di farla andare in scena. Durante il primo atto, però, le stravaganti visioni di Nina riprendono e la ragazza commette un grave errore sulla scena che rischia di rovinare lo spettacolo, facendo infuriare Leroy. Durante l'intervallo, Nina, in lacrime, si rifugia in camerino e qui trova Lily, già con il costume del “Cigno Nero”, pronta a sostituirla, che la deride. Scoppia una lite, nella quale le due rompono lo specchio del camerino, e con un suo coccio Nina finisce con l'uccidere Lily. La morte dell'odiata rivale dà a Nina una sicurezza tutta nuova: nasconde il cadavere, torna in scena nei panni del “Cigno Nero” e balla con una sensualità che conquista tutti.
Terminato l'atto, Nina torna in camerino per prepararsi all'ultima parte, nuovamente nei panni del “Cigno Bianco”. In quella qualcuno bussa alla porta: è Lily, che fa i complimenti a Nina per l'interpretazione e si scusa per i problemi che hanno avuto in passato. Il loro ultimo e tragico litigio si è rivelato perciò essere l'ennesima allucinazione di Nina. Lo specchio del camerino, tuttavia, è davvero rotto, e Nina estrae dal proprio corpo il frammento con cui aveva creduto di colpire Lily. Nina, sconvolta e in lacrime, capisce che il suo avversario non è mai stato Lily e che la rivale non ha mai cercato di rubarle la parte; il vero nemico è sempre stato lei stessa. A questo punto, si rende conto che non le rimane altro da fare che tornare in scena e interpretare il proprio ruolo fino alla fine.
L'ultimo atto del balletto finisce con Nina che interpreta la morte del “Cigno Bianco” gettandosi da una rupe, dietro cui è nascosto un materasso. La conclusione è accolta da tutto il pubblico con un'ovazione; Leroy, Lily e gli altri ballerini corrono dietro le scene per congratularsi con Nina, scoprendola ferita e insanguinata, affrettandosi a chiamare un'ambulanza. Nina, però, è soddisfatta perché è riuscita ad essere perfetta, da sempre il suo più grande obiettivo.
Produzione
Il progetto del film nasce nel 2000, durante la fase di montaggio di Requiem for a Dream, quando Darren Aronofsky riceve un copione di Andres Heinz intitolato The Understudy, una specie di Eva contro Eva unito a Il sosia di Dostoevskij. L'idea è subito piaciuta al regista e ha pensato che potesse adattarsi al mondo della danza, un ambiente che aveva sempre pensato fosse ideale per un film, molto ricco e interessante ma poco frequentato dal cinema. Dopo aver assistito al balletto de Il lago dei cigni Aronofsky rimane colpito nello scoprire che il cigno nero e il cigno bianco vengono tradizionalmente interpretati dalla stessa ballerina.[2] Lo sviluppo del film inizia nel 2007, quando Aronofsky propone il progetto alla Universal Pictures, appena dopo la distribuzione di The Fountain - L'albero della vita. La produzione de Il cigno nero viene avviata con il supporto di Protozoa Pictures e Overnight Productions, che finanziano la pellicola.
Aronofsky e Natalie Portman avevano deciso di fare insieme un film sulla danza già quando lei aveva 20 anni e studiava all'università. L'attrice aveva preso lezioni di danza classica e moderna fino all'età di 13 anni, ha smesso quando ha iniziato a recitare, circa un anno prima dell'inizio delle riprese comincia un allenamento più impegnativo.[2] Per il ruolo di Lily vengono prese in considerazione Eva Green, Rachel McAdams, Emily Blunt e Blake Lively,[3] nel luglio del 2009 l'attrice Mila Kunis viene ingaggiata per il ruolo dell'antagonista della Portman.[4]
Il Lincoln Center
Nel novembre del 2009, la Overnight Productions si congeda dal progetto e la Fox Searchlight Pictures diviene il co-finanziatore e distributore del film. Al film viene assegnato un budget di produzione di 13 milioni di dollari,[5] le riprese iniziano a New York il 7 dicembre e durano 43 giorni.[2]
Data l'impossibilità di occupare un teatro newyorchese per la durata delle riprese del film, solo alcune scene sono state girate al Lincoln Center, gran parte delle riprese si sono svolte negli spazi del Purchase College, della State University of New York, chiuso durante le vacanze invernali.[2]
Georgina Parkinson, un'insegnante di danza classica dell'American Ballet Theatre, si è occupata dell'allenamento di Natalie Portman e Mila Kunis nel balletto,[6] mentre il primo ballerino del New York City Ballet Benjamin Millepied si è occupato delle coreografie.[7] Due ballerine dell'American Ballet Theatre, Sarah Lane e María Riccetto, sono state ingaggiate come sostitute, nelle scene di ballo, rispettivamente della Portman e della Kunis.[8]
Clint Mansell, che ha scritto le musiche dei precedenti lavori di Aronofsky, ha composto la colonna sonora, alla quale hanno collaborato anche i Chemical Brothers, utilizzando elementi de Il lago dei cigni.[9] I toni del film sono stati paragonati al film Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York del 1968.[10]
Alla realizzazione dei costumi dei balletti hanno contribuito anche le sorelle Kate e Laura Mulleavy di Rodarte.[2]
Distribuzione
Il cigno nero è stato presentato in anteprima mondiale come film d'apertura alla 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 1º settembre 2010. Il film concorreva per il Leone d'oro, diventando il terzo film di Aronofsky ad essere presentato alla Biennale, dopo The Fountain - L'albero della vita e The Wrestler.
Sempre nel settembre 2010, il film è stato presentato nel corso del 35º Toronto International Film Festival e successivamente distribuito limitatamente in città selezionate il 1º dicembre 2010.[11]
In Italia la distribuzione nelle sale cinematografiche è avvenuta il 18 febbraio 2011. Dal 10 giugno il film è stato distribuito su DVD e Blu-ray per il noleggio, in vendita invece dal 22 giugno.
Accoglienza
Incassi
Il film è uscito in modo limitato in America il 3 dicembre 2010 in 18 cinema. Ha incassato in totale 415 822 dollari nel giorno di apertura (circa 23 101 dollari per teatro). Alla fine del weekend di apertura i dollari incassati erano 1.443.809 (il più alto del 2010 dopo Il discorso del re). Nel secondo weekend il film è stato distribuito in 90 teatri, e ha raggiunto i 3,3 milioni di dollari, diventando il sesto film più visto al box-office. Nel terzo weekend, è stato distribuito in 959 teatri e ha raggiunto incassi pari a 8.383.479 di dollari. In totale, alla fine del mese di maggio del 2011, il film ha incassato 107 milioni di dollari nei soli Stati Uniti e 222 milioni nel resto del Mondo.[12]
Critica
Il film è stato accolto con successo dalla critica specializzata, che ha elogiato particolarmente la performance di Natalie Portman e lo stile metaforico e visionario di Aronofsky. Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha ottenuto l’85% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 8,18 su 10 basato su 297 critiche,[13] mentre su Metacritic ha un punteggio di 79 su 100, basato su 42 recensioni.[14]
Riconoscimenti
2011 - Premio Oscar
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Nomination Miglior film a Mike Medavoy, Brian Oliver e Scott Franklin
Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
Nomination Migliore fotografia a Matthew Libatique
Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
2011 - Golden Globe
Miglior attrice in un film drammatico a Natalie Portman
Nomination Miglior film drammatico
Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
2011 - Premio BAFTA
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Nomination Miglior film
Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
Nomination Migliore attrice non protagonista a Barbara Hershey
Nomination Migliore sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
Nomination Migliore fotografia a Matthew Libatique
Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
Nomination Migliore scenografia a Thérèse DePrez e Tora Peterson
Nomination Migliori costumi a Amy Westcott
Nomination Miglior sonoro a Brian Emrich e Craig Henighan
Nomination Miglior trucco a Geordie Sheffer e Marjorie Durand
Nomination Migliori effetti speciali
2011 - Screen Actors Guild Award
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Nomination Migliore attrice non protagonista a Mila Kunis
Nomination Miglior cast
2010 - Critics' Choice Movie Award
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Nomination Miglior film
Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
Nomination Migliore sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
Nomination Migliore fotografia a Matthew Libatique
Nomination Migliore scenografia a Thérèse DePrez e Tora Peterson
Nomination Migliori costumi a Laura Mulleavy, Amy Westcott e Kate Mulleavy
Nomination Miglior trucco a Geordie Sheffer e Marjorie Durand
Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
Nomination Miglior sonoro a Brian Emrich e Craig Henighan
Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
2010 - Chicago Film Critics Association Award
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Miglior colonna sonora a Clint Mansell
Nomination Miglior film
Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
Nomination Migliore sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
Nomination Migliore fotografia a Matthew Libatique
2010 - Festival di Venezia
Premio Marcello Mastroianni a Mila Kunis
Nomination Leone d'Oro a Darren Aronofsky
2010 - New York Film Critics Circle Award
Migliore fotografia a Matthew Libatique
2011 - MTV Movie Award
Nomination Miglior film
Nomination Miglior performance femminile a Natalie Portman
Nomination Miglior bacio a Natalie Portman e Mila Kunis
Nomination Miglior momento (Ma che ca...) a Natalie Portman
2010 - Los Angeles Film Critics Association Award
Migliore fotografia a Matthew Libatique
2011 - Independent Spirit Award
Miglior film a Mike Medavoy, Arnold Messer, Brian Oliver e Scott Franklin
Migliore regia a Darren Aronofsky
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Migliore fotografia a Matthew Libatique
2011 - Kansas City Film Critics Circle Award
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
2011 - Las Vegas Film Critics Society Award
Migliore attrice protagonista a Natalie Portman
Migliore scenografia a David Stein
Nomination Miglior film
Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
Nomination Migliore sceneggiatura a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
Nomination Migliore fotografia a Matthew Libatique
Nomination Migliori costumi a Laura Mulleavy, Amy Westcott e Kate Mulleavy
Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
2010 - Boston Society of Film Critic Award
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Miglior montaggio a Andrew Weisblum
Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
2010 - Satellite Award
Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior attrice in un film drammatico a Natalie Portman
Nomination Migliore scenografia a Thérèse DePrez e Tora Peterson
Nomination Migliori costumi a Laura Mulleavy, Amy Westcott e Kate Mulleavy
Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
2011 - Nastro d'argento
Nomination Regista del miglior film straniero a Darren Aronofsky
2011 - AFI Awards
Film dell'anno a Mike Medavoy, Brian Oliver e Scott Franklin
2011 - Academy of Motion Pictures Arts and Science of Argentina
Miglior film straniero a Darren Aronofsky
2011 - Saturn Award
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
Nomination Miglior film horror/thriller
Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior sceneggiatura a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
2011 - Premio Amanda
Nomination Miglior film straniero a Darren Aronofsky
2011 - Eddie Award
Nomination Miglior montaggio in un film drammatico a Andrew Weisblum
2011 - American Society of Cinematographers
Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
2011 - Art Directors Guild
Miglior scenografia
2010 - Austin Film Critics Association
Miglior film
Miglior regia a Darren Aronofsky
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
Miglior fotografia a Matthew Libatique
2012 - Awards of the Japanese Academy
Nomination Miglior film straniero
2011 - Blue Ribbon Awards
Miglior film straniero a Darren Aronofsky
2012 - Premio Bodil
Nomination Miglior film statunitense a Darren Aronofsky
2010 - British Society of Cinematographers
Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
2011 - Dorian Awards
Nomination Film dell'anno
Nomination Performance cinematografica dell'anno a Natalie Portman
2010 - Camerimage
Nomination Rana d'oro a Matthew Libatique
2011 - Artios Award
Nomination Miglior casting per un film studio o dramma indipendente a Mary Vernieu
2011 - Central Ohio Film Critics Association Awards
Migliore attrice protagonista a Natalie Portman
Nomination Miglior film
Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
Nomination Migliore attrice non protagonista a Barbara Hershey
Nomination Miglior cast
Nomination Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
2011 - Cinema Audio Society
Nomination Miglior sonoro a Ken Ishii, Dominick Tavella e Craig Henighan
2012 - Cinema Brazil Grand Prize
Nomination Miglior film straniero a Darren Aronofsky
2011 - Costume Designers Guild Awards
Miglior costumi a Amy Westcott
2012 - Premio César
Nomination Miglior film straniero a Darren Aronofsky
2010 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Awards
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Nomination Miglior film
Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
2011 - David di Donatello
Nomination Miglior film straniero a Darren Aronofsky
2011 - DGA Award
Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
2011 - Empire Awards
Nomination Miglior thriller
Nomination Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
2011 - Fangoria Chainsaw Awards
Miglior film della grande distribuzione
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Miglior attrice non protagonista a Barbara Hershey
Miglior sceneggiatura a Andres Heinz, Mark Heyman e John J. McLaughlin
Miglior colonna sonora a Clint Mansell
Nomination Miglior attore non protagonista a Vincent Cassel
Nomination Miglior trucco a Michael Marino
2010 - Florida Film Critics Circle Awards
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
2010 - Gotham Independent Film Awards
Nomination Miglior film a Darren Aronofsky, Scott Franklin, Mike Medavoy, Arnold Messer e Brian Oliver
2012 - Grammy Award
Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
2011 - London Critics Circle Film Awards
Nomination Film dell'anno
Nomination Regista dell'anno a Darren Aronofsky
Nomination Attrice dell'anno a Natalie Portman
2011 - Golden Reel Award
Nomination Miglior montaggio sonoro (Colonna sonora) a Nancy Allen
Nomination Miglior montaggio sonoro (Dialoghi e ADR) a Craig Henighan, Jill Purdy e Nelson Ferreira
Nomination Miglior montaggio sonoro (Effetti sonori) a Craig Henighan, Brian Emrich, Steve Baine e Wayne Lemmer
2011 - National Movie Awards
Nomination Performance dell'anno a Natalie Portman
2011 - National Society of Film Critics Awards
Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
2011 - Online Film Critics Society Awards
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Nomination Miglior film
Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
Nomination Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
2011 - PGA Awards
Nomination Miglior produttore a Scott Franklin, Mike Medavoy e Brian Oliver
2011 - Palm Springs International Film Festival
Desert Palm Achievement Award a Natalie Portman
2010 - Phoenix Film Critics Society Awards
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Nomination Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
2011 - Prism Awards
Miglior film sulla salute mentale
Nomination Miglior performance a Natalie Portman
2012 - Rembrandt Awards
Miglior attrice internazionale a Natalie Portman
2012 - Premio Robert
Nomination Miglior film statunitense a Darren Aronofsky
2010 - San Diego Film Critics Society Awards
Miglior regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior film
Nomination Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
Nomination Miglior scenografia a Thérèse DePrez
Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
2010 - San Francisco Film Critics Circle
Miglior regia a Darren Aronofsky
Miglior fotografia a Matthew Libatique
2010 - Southeastern Film Critics Association Awards
Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Nomination Miglior film
2011 - Teen Choice Award
Miglior film drammatico
Miglior attrice in un film drammatico a Natalie Portman
Nomination Miglior bacio a Mila Kunis e Natalie Portman
Nomination Miglior scene stealer femminile a Mila Kunis
2011 - Toronto Film Critics Association Awards
Nomination Miglior film
Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
2011 - Vancouver Film Critics Circle
Nomination Miglior film
Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
2010 - Visual Effects Society
Nomination Migliori effetti visivi a Dan Schrecker, Colleen Bachman, Michael Capton e Brad Kalinoski
2010 - Washington DC Area Film Critics Association Awards
Nomination Miglior film
Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
Nomination Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
Nomination Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
Nomination Miglior scenografia
Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
2011 - World Soundtrack Awards
Nomination Compositore dell'anno a Clint Mansell
Nomination Colonna sonora originale dell'anno a Clint Mansell
2011 - WGA Award
Nomination Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz
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