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Il pianeta proibito (Forbidden Planet) è un film di fantascienza del 1956, diretto da Fred M. Wilcox e prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer, da cui fu tratto un adattamento letterario scritto da Philip MacDonald (con lo pseudonimo di W.J. Stuart) e pubblicato nello stesso anno.

Disambiguazione – Se stai cercando l'opera letteraria con lo stesso titolo, vedi Il pianeta proibito (romanzo).
Il pianeta proibito
Locandina originale del film
Titolo originaleForbidden Planet
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1956
Durata98 min
Generefantascienza, avventura
RegiaFred M. Wilcox
SoggettoIrving Block, Allen Adler
SceneggiaturaCyril Hume
ProduttoreNicholas Nayfack
Casa di produzioneMetro-Goldwyn-Mayer
Distribuzione in italianoMetro-Goldwyn-Mayer
FotografiaGeorge J. Folsey
MontaggioFerris Webster
Effetti specialiA. Arnold Gillespie, Joshua Meador, Warren Newcombe, Irving G. Ries
MusicheBebe Barron, Louis Barron
ScenografiaHugh Hunt, Edwin B. Willis
Interpreti e personaggi
  • Walter Pidgeon: dott. Edward Morbius
  • Anne Francis: Alta Morbius
  • Leslie Nielsen: comandante John J. Adams
  • Warren Stevens: tenente "Doc" Ostrow
  • Jack Kelly: tenente Jerry Farman
  • Richard Anderson: Quinn
  • Earl Holliman: cuoco di bordo
  • George D. Wallace: nostromo
  • Robert Dix: marinaio Grey
  • Jimmy Thompson: marinaio Youngerford
  • James Drury: marinaio Strong
  • Harry Harvey Jr.: marinaio Randall
  • Roger McGee: marinaio Lindstrom
  • Peter Miller: marinaio Moran
  • Frank Darro: Robby il robot
  • Les Tremayne: voce narrante
Doppiatori italiani
  • Roldano Lupi: dott. Edward Morbius
  • Luisella Visconti: Alta Morbius
  • Carlo D'Angelo: comandante John J. Adams
  • Riccardo Cucciolla: tenente "Doc" Ostrow
  • Paolo Ferrari: tenente Jerry Farman
  • Nino Dal Fabbro: Quinn
  • Nino Manfredi: cuoco di bordo
  • Carlo Hintermann: nostromo
  • Alberto Lupo: Robby il robot
  • Guido Notari: voce narrante

La trama è vagamente ispirata alla commedia teatrale La tempesta di Shakespeare.[1] Nella realizzazione della pellicola furono impiegati numerosi effetti speciali della Walt Disney Productions e della musica elettronica, per conferire il carattere alieno del contesto. Il film è ricordato anche per la presenza di un robot, Robby, riproposto in successive pellicole e serie televisive.

Dal 2013 è conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d'America.[2]


Trama


XXIV secolo, l'incrociatore spaziale C-57-D, al comando di John J. Adams, è inviato in missione sul pianeta Altair IV, quarto della stella Altair, alla ricerca di sopravvissuti della spedizione Bellerofonte, giuntavi vent'anni prima e della quale non si hanno notizie. Giunti in orbita il comandante è contattato via radio da uno dei membri di quella spedizione, il professor Edward Morbius, che tenta di dissuaderlo dall'atterraggio.

Il tenente Jerry Farman (Jack Kelly), il dottor M. D. Ostrow (Warren Stevens) e il comandante John J. Adams (Leslie Nielsen).
Il tenente Jerry Farman (Jack Kelly), il dottor M. D. Ostrow (Warren Stevens) e il comandante John J. Adams (Leslie Nielsen).

Sbarcati, giunge ad accoglierli una vettura condotta dal robot Robby che reca il comandante e i secondi alla residenza di Morbius. Egli è un anziano studioso filologo, unico superstite della spedizione Bellerofonte poiché tutti gli altri sono stati uccisi da una "forza misteriosa", a eccezione di sua moglie, deceduta successivamente per cause naturali. L'uomo è convinto che questa entità non costituisca più una minaccia, né per lui né per sua figlia Alta, nativa del pianeta, pur temendo come essa possa tornare a manifestarsi. Contravvenendo alle disposizioni di suo padre, la ragazza si presenta ai tre ufficiali, destando loro un certo interesse.

Morbius ammonisce che i nuovi arrivati possano risvegliare la forza e infatti una notte l'impianto trasmettitore viene misteriosamente danneggiato. Su pressione del comandante Adams, Morbius rivela parte delle sue scoperte, di come il pianeta fosse stato abitato da una razza aliena nobile e potente chiamata Krell, eticamente e tecnicamente più progrediti. Prima che gli esseri umani popolassero la Terra, i Krell scesero sul pianeta raccogliendo dei campioni, spiegando così la presenza di animali terrestri su Altair IV. Questa nobile razza tuttavia sarebbe scomparsa misteriosamente in una sola notte. Nei sotterranei della residenza Morbius mostra dei macchinari di costruzione aliena come uno strumento in grado di incrementare l'intelligenza, da lui stesso sperimentato a rischio della propria vita, e soprattutto la "Grande Macchina", un apparato tuttora funzionante che si sviluppa per enormi profondità nelle viscere del pianeta, costituito da migliaia di reattori nucleari. Morbius ritiene come essa faccia parte di un progetto grandioso che avrebbe liberato gli alieni dalla dipendenza di ogni mezzo fisico.

Farman tenta di sedurre una troppo ingenua Alta, subendo la ramanzina del comandante, e nel frattempo il tecnico delle comunicazioni Quinn resta ucciso. Il mostro invisibile ha lasciato delle impronte sul terreno, dal quale calco di gesso si deduce una creatura predatrice con caratteristiche sia di quadrupede, bipede che di antropoide. Il dottore avendo studiato il piede del mostro, ammette di trovarlo innaturale e che la creatura è qualcosa di inconcepibile nelle leggi dell'evoluzione.

Morbius, apertamente ostile a divulgare i suoi studi, attribuisce il misfatto alla forza misteriosa risvegliatasi, ammonendo il comandante ad abbandonare il pianeta. La notte successiva l'equipaggio subisce l'attacco diretto del mostro praticamente invisibile e che si manifesta nel suo orrore alla luce dei fasci di energia. La creatura viene respinta a stento con un tributo di vittime, tra cui il tenente Farman. Il comandante e il dottore decidono di prelevare Morbius e sua figlia, offrendosi il primo a sottoporsi al potenziamento dell'intelligenza per comprendere quanto stia accadendo.

Adams e Alta, ora innamorati, discutono su come persuadere Morbius ma nel frattempo il dottore si è sottoposto all'apparecchio subendo uno shock fatale. Prima di spirare egli rivela come la civiltà Krell abbiano creato uno strumento in grado di proiettare materia con il solo pensiero, senza considerare la materializzazione dell'inconscio e con esso i "mostri dell'Id", ai quali dovettero soccombere.

Il comandante comprende come l'entità origini dalla mente di Morbius, il quale suo malgrado è indirettamente artefice dello sterminio della spedizione. Una gelosia verso i colleghi ed ora verso sua figlia, scatenano puntualmente l'ira del mostro, che in quel momento fa irruzione nella residenza. Il gruppo riesce a fuggire nei sotterranei, le quali paratie blindate vengono divelte senza difficoltà. Oramai consapevole della propria responsabilità, Morbius affronta il suo demone, rinnegandolo e restandone ferito mortalmente, non prima di aver spiegato loro l'innesco del congegno a tempo di autodistruzione.

Dallo spazio i sopravvissuti assistono all'esplosione del pianeta Altair IV e della distruzione della conoscenza dei Krell.


Produzione



Fonti di ispirazione


Il film trae liberissima ispirazione alla commedia shakespeariana La tempesta.[1], per la similitudini con i personaggi: Prospero si assimila al dottor Morbius, Miranda ad Altaira, gli spiriti Ariel e Calibano con il robot Robby mentre Adams ha una vaga attinenza con Ferdinando. La macchietta del cuoco - doppiato da Nino Manfredi - ricalca i personaggi di Stefano e del giullare Trinculo. L'entità assassina si ispira allo spirito che agisce su Prospero.


Cast


Leslie Nielsen e Anne Francis nel trailer del film.
Leslie Nielsen e Anne Francis nel trailer del film.

Effetti speciali


Le sequenze animate, in particolare l'attacco del mostro, furono create dal veterano degli effetti speciali Joshua Meador, prestato per l'occasione alla MGM dalla Walt Disney.


Robby il robot


Lo stesso argomento in dettaglio: Robby il robot.

Il robot Robby fu l'oggetto scenico cinematografico più costoso mai costruito all'epoca e ispirò la produzione di numerosi giocattoli. Nel cinema tornò in piccole apparizioni (tra cui Il robot e lo Sputnik, Gremlins del 1984, Le ragazze della Terra sono facili del 1988, Looney Tunes: Back in Action del 2003).

In televisione Robby apparve in tre episodi della serie TV Ai confini della realtà, in uno come protagonista, e negli anni sessanta, nella serie commedia La famiglia Addams[5], nell'episodio 20 della prima stagione della serie Lost in Space del 1965 nel quale è antagonista di Robot e negli anni settanta, nella serie poliziesca Colombo,[6] e nella serie commedia Mork & Mindy. È presente inoltre nel settimo episodio dell'ottava stagione di Big Bang Theory.

Robby ispirò i programmatori della Bethesda Softworks per la creazione dei robot Protettori nel videogioco Fallout 3.

Robby è il primo robot della storia del cinema a rispettare le Tre leggi della robotica di Isaac Asimov postulate nel 1941-42[7]. In una scena del film Robby si rifiuta di obbedire a un ordine illecito di Morbius, sostenendo che causerà la sua disattivazione se ripetuto. Il robot si dimostrerà poi impotente davanti all'Entità perché vi riconosce parte della mente del suo padrone. A partire da questo film quasi tutti i robot rispettarono le tre leggi della Robotica.


Distribuzione



Colonna sonora


Lo stesso argomento in dettaglio: Forbidden Planet (album).

Critica


«La prestigiosa MGM dispiega un grande apparato produttivo nobilitando un genere in quegli anni considerato "minore". Nella vicenda si respirano - è stato detto spesso - le atmosfere della shakespeariana "Tempesta", e degli eroi solitari ed "eretici" di Jules Verne, di cui il personaggio di Morbius è nobile epigono.
Rompendo con i meccanismi abituali del genere, Il pianeta proibito presenta un interessante accostamento ai temi della psicanalisi e propone una riflessione, ancora molto attuale, sulla incapacità dell'uomo nel gestire la conoscenza.»

(Fantafilm[8])

Opere derivate


Locandina del film Il robot e lo Sputnik del 1957, spin-off de Il pianeta proibito.
Locandina del film Il robot e lo Sputnik del 1957, spin-off de Il pianeta proibito.

Romanzo


Lo stesso argomento in dettaglio: Il pianeta proibito (romanzo).

Dal film fu tratto un romanzo omonimo a opera di W.J. Stuart, pubblicato nello stesso anno di uscita del film. Rispetto al film il libro approfondisce maggiormente la vicenda dei Krell e il rapporto tra questi e Morbius[9]. Diversamente dalla versione cinematografica, nel libro Morbius si sottopone più volte alla macchina, accrescendo la sua intelligenza molto al di là delle possibilità umane, mantenendo però inalterata la sua natura imperfetta di uomo, causa della propria fine.


Spin-off


Lo stesso argomento in dettaglio: Il robot e lo Sputnik.

Nel 1957 la MGM realizza uno spin-off[10][11][12] de Il pianeta proibito, si tratta del film Il robot e lo Sputnik (The Invisible Boy), di cui è protagonista Robby il robot, qui ritornato sul pianeta Terra e, grazie a un viaggio nel tempo, scaraventato nel XX secolo. Robby, malandato, viene riparato da un ragazzino dotato di superpoteri mentali, divenendo però lo strumento di un computer malvagio.


Remake cancellato


Nel 2008 fu annunciato un remake del film, su sceneggiatura di J. Michael Straczynski, e con Joel Silver come produttore con il patrocinio della Warner Bros.[13][14] Nel marzo 2009 Straczynski ha tuttavia confermato che il progetto è stato abbandonato poiché la sceneggiatura non è stata approvata.[15] Nel gennaio 2018, lo sceneggiatore ha rivelato che una compagnia di produzione si è detta interessata alla sceneggiatura che aveva scritto anni prima, senza tuttavia confermare la realizzazione del film.[16]


Note


  1. Massimiliano Conti, I mostri dell'Id: la sf come proiezione del subconscio, su Future Shock - Rivista di saggistica e narrativa di fantascienza.
  2. (EN) Cinema with the Right Stuff Marks 2013 National Film Registry, su loc.gov, Library of Congress. URL consultato il 18 dicembre 2013.
  3. La Francis compare anche nella serie Colombo, qui vittima di un medico senza scrupoli, interpretato da Leonard Nimoy, il vulcaniano di Star Trek.
  4. Scena audace per allora, della giovane uscire dalla piscina senza indumenti nella finzione ma, con un attento esame del video, con una calzamaglia color carne.
  5. episodio Il piccolo aiutante di Lurch (titolo originale Lurch's Little Helper, scritto da Phil Leslie e diretto da Sidney Lanfield), trasmesso il 18 marzo 1966. Robby è costruito da Gomez per aiutare il servo Lurch che però lo soverchia in capacità, al punto da cagionargli una depressione.
  6. Robby è una semplice macchina costruita da un bambino prodigio impiegato in un'industria elettronica scena di un omicidio, e pur non parlando si rivela risolutivo per il caso.
  7. Robbie è anche il nome di un robot bambinaio che dà il nome al primo racconto della serie di novelle Io, Robot
  8. Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Il pianeta proibito, in Fantafilm.
  9. In entrambi i lavori compaiono fiere e gazzelle, nel film anticamente importati dalla Terra, nel romanzo la loro origine è chiarita con il mistero dei "mostri dell'Id". Altaira infatti, persa l'innocenza, è aggredita da una belva altrimenti docile, nel romanzo probabile proiezione della gelosia paterna. Nel film vi è un'allusione metaforica alla cacciata dall'Eden, quando l'Umanità dovrà temere le fiere. Non a caso il comandante si chiama Adams e le chiede: "Davvero non lo sai (il motivo dell'aggressione)?".
  10. (EN) J. P. Telotte, Robot Ecology and the Science Fiction Film, Routledge, 2016, ISBN 1-317-23300-X.
  11. (EN) Gary Westfahl (a cura di), The Greenwood Encyclopedia of Science Fiction and Fantasy: Themes, Works, and Wonders, Volume 3, Greenwood Publishing Group, 2005, p. 1096, ISBN 0-313-32953-2.
  12. (EN) Keith M. Johnston, Science Fiction Film: A Critical Introduction, Berg, 2013, p. 79, ISBN 0-85785-056-3.
  13. Scott Weinberg, Commence Incredulity: 'Forbidden Planet' Remake is Coming, su cinematical.com, 3 novembre 2008. URL consultato il 4 novembre 2008.
  14. Forbidden Planet, in arrivo un remake, su cineblog.it, Cineblog, 31 ottobre 2008. URL consultato il 4 novembre 2008.
  15. (EN) Rich Drees, Straczynski Rewrites FORBIDDEN PLANET, Blames Internet, su filmbuffonline.com, 12 marzo 2009. URL consultato il 29 marzo 2022.
  16. https://twitter.com/straczynski/status/954641425026592769, su Twitter. URL consultato il 29 marzo 2022.

Voci correlate



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Collegamenti esterni


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[de] Alarm im Weltall

Alarm im Weltall (Originaltitel: Forbidden Planet, englisch für „Verbotener Planet“) ist ein US-amerikanischer Science-Fiction-Film aus dem Jahr 1956, basierend auf dem Theaterstück Der Sturm von William Shakespeare.

[en] Forbidden Planet

Forbidden Planet is a 1956 American science fiction film from Metro-Goldwyn-Mayer, produced by Nicholas Nayfack, and directed by Fred M. Wilcox from a script by Cyril Hume that was based on an original film story by Allen Adler and Irving Block. It stars Walter Pidgeon, Anne Francis, and Leslie Nielsen. Shot in Eastmancolor and CinemaScope, it is considered one of the great science fiction films of the 1950s,[4] a precursor of contemporary science fiction cinema. The characters and isolated setting have been compared to those in William Shakespeare's The Tempest,[5] and the plot contains certain analogues to the play, leading many to consider it a loose adaptation.

[es] Planeta prohibido

Forbidden Planet (Planeta prohibido en España; El Planeta Desconocido en Hispanoamérica), es una película de ciencia ficción estadounidense de 1956 dirigida por Fred M. Wilcox y protagonizada por Walter Pidgeon, Anne Francis y Leslie Nielsen. Constituye la primera aparición de Robby, el robot.[1]
- [it] Il pianeta proibito

[ru] Запретная планета

«Запретная планета» (англ. Forbidden Planet) — американский научно-фантастический фильм 1956 года, один из центральных представителей американской кинофантастики 1950-х годов, оказавший определяющее влияние на развитие жанра.



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