Il ritorno dei magnifici sette (Return of the Seven) è un film del 1966 diretto da Burt Kennedy, con Warren Oates, Yul Brynner, Fernando Rey, Julian Mateos.
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Il ritorno dei magnifici sette | |
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Titolo originale | Return of the Seven |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1966 |
Durata | 95 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | western |
Regia | Burt Kennedy |
Sceneggiatura | Larry Cohen |
Produttore | Ted Richmond per UA Mirisch |
Fotografia | Paul Vogel |
Montaggio | Bert Bates |
Effetti speciali | Richard Parker |
Musiche | Elmer Bernstein |
Scenografia | José Algueró |
Costumi | Eric Seelig |
Trucco | José María Sánchez |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il bandito messicano Francisco Lorca sequestra gli uomini di tre villaggi per riedificare la chiesa in cui morirono i suoi figli. Tra quegli uomini c'è anche Chico, uno del gruppo dei magnifici sette originali; sua moglie Pedra rintraccia Chris e Vin per chiedere loro la liberazione dei prigionieri.
Per sostituire i compagni morti nella precedente spedizione, Chris e Vin reclutano quattro uomini per formare il gruppo: Frank, un pistolero taciturno, Luis, un famoso bandito, Colbee, un pistolero donnaiolo e Manuel, un giovane scommettitore di combattimenti tra galli.
Liberati i prigionieri, tutti gli uomini si preparano al contrattacco di Lorca e riescono a sconfiggerlo grazie alla dinamite trovata da Manuel. Mentre Frank, Luis e Manuel muoiono nello scontro, Chico e Colbee rimangono con i contadini per ricostruire il villaggio e prevenire ulteriori attacchi. Chris e Vin, invece, cavalcano insieme e fanno ritorno verso gli Stati Uniti.
Il film è stato realizzato sulla scia del successo dei Magnifici Sette e venne girato in Spagna a causa delle difficoltà incontrate in Messico durante le riprese del primo film.
Tra i suoi protagonisti, Yul Brynner disse che si sarebbe rifiutato di recitare nel film se Steve McQueen fosse stato presente e quest'ultimo dichiarò di non essere interessato al progetto poiché ritenne la trama troppo assurda. Come per gli altri due sequel riproduce le tappe narrative dell'originale film I Magnifici Sette: dal sopruso iniziale si passa alla formazione del gruppo e dopo il primo impatto col nemico, viene analizzato l'aspetto psicologico della situazione e si arriva allo scontro finale.
Elmer Bernstein ha avuto la nomination all'Oscar nel 1967 per la migliore colonna sonora.
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