fiction.wikisort.org - Pellicola

Search / Calendar

Viaggio nella Luna (Le Voyage dans la lune) è un film muto del 1902 scritto, prodotto, montato, musicato, scenografato e diretto da Georges Méliès. Assieme al Viaggio attraverso l'impossibile è uno dei suoi film più famosi ed è uno dei capolavori del cinema ai suoi esordi.[1] Il film è liberamente basato sui romanzi dei due padri del genere fantascientifico[2] Dalla Terra alla Luna di Jules Verne[3] e I primi uomini sulla Luna di H. G. Wells[4] Inoltre è stata d'ispirazione anche l'operetta Le Voyage dans la Lune (1875) di Jacques Offenbach.[5]

Disambiguazione – "Le Voyage dans la Lune" rimanda qui. Se stai cercando l'album musicale, vedi Le Voyage dans la Lune (album).
Viaggio nella Luna
Titolo originaleLe voyage dans la Lune
Paese di produzioneFrancia
Anno1902
Durata14 min (varie versioni)
Dati tecniciB/N, colorato a mano
rapporto: 4:3
film muto
Generefantascienza, commedia
RegiaGeorges Méliès
SoggettoJules Verne, H. G. Wells
SceneggiaturaGeorges Méliès
ProduttoreGeorges Méliès
Casa di produzioneStar-Film
FotografiaMichaut, Lucien Tainguy
MontaggioGeorges Méliès
Effetti specialiGeorges Méliès
MusicheGeorges Méliès
ScenografiaGeorges Méliès, Claudel
Interpreti e personaggi
  • Georges Méliès: Presidente Barbenfouillis
  • Henri Delannoy: Capitano
  • Victor André: Luna (faccia)
  • Bleuette Bernon: Ragazza sulla Luna
  • Victor André: Re dei Seleniti
  • Brunnet: Astronomo
  • Depierre: Astronomo
  • Farjaux: Astronomo
  • Kelm: Astronomo
  • Jeanne d'Alcy
  • Ballerine del corpo di ballo dello Châtelet
  • Acrobati delle Folies Bergère: Seleniti

È in genere considerato il primo film di fantascienza,[1] benché preceduto da alcune opere dello stesso regista.[6] Una delle scene iniziali del film, la navicella spaziale che si schianta sull'occhio della Luna (che presenta un volto umano), è entrata nell'immaginario collettivo ed è una delle sequenze che hanno fatto la storia del cinema.


Trama


Un congresso di astronomi decide di sparare sulla Luna una navicella a forma di proiettile, tramite un gigantesco cannone; saranno gli astronomi stessi a intraprendere il viaggio. Mentre un gruppo di ballerine festeggia l'evento (Méliès, quale uomo di spettacolo, ben conosceva l'importanza delle ballerine negli spettacoli d'intrattenimento), il proiettile arriva sulla Luna, conficcandosi direttamente nell'occhio della faccia dell'astro e provocandogli una visibile irritazione.

Una volta scesi, i viaggiatori incontrano i Seleniti, vengono catturati e presentati al loro Re. Riescono a scappare, e ripartono facendo cadere il proiettile verso il basso, verso la Terra (secondo un'intuitiva legge di gravità, secondo cui la Terra si trova in basso rispetto alla luna, e quindi, per tornare sulla terra, basta "cadere" dalla luna), finendo in mare e venendo poi riportati in un porto.


Primo quadro: il Congresso di astronomi


In una sala con tutti gli strumenti per l'astronomia dipinti sullo sfondo, sono riuniti i dotti astronomi (alcuni in toga, altri con vistosa capigliatura di riccioli bianchi, altri con cappello a punta da mago), su un palco a gradinate. A sinistra si trova una lavagna con il disegno della terra e della luna e un banco con tre giovani assistenti dai vistosi cappelli a punta.

Arrivano altri insigni astronomi e poi sei ballerine con cannocchiali e telescopi, che danno gli strumenti ai dotti della prima fila. Arriva il presidente, vestito come Mago Merlino e riconoscibile per la barba più lunga di tutti, che viene applaudito dagli astanti. Invitati tutti a sedersi, il presidente va in cattedra e inizia a spiegare il suo progetto di viaggio verso la Luna, aiutato dai disegni sulla lavagna. Tutti gli danno vistosamente ragione gesticolando, annuendo e applaudendo. Un membro anziano però si alza perché disapprova il progetto: inizia così un'accesa diatriba col presidente, che termina quando quest’ultimo caccia il dissidente tirandogli in faccia tutte le sue carte e libri. Ritrovata l'unanimità, il progetto viene approvato e il presidente, con un capitano dell'esercito e quattro compagni scelti dal congresso, si prepara al viaggio vestendosi con gli abiti portati dagli inservienti (da maghi si abbigliano quindi come "scienziati", in una commistione tra scienza e magia). Il gruppo scelto quindi si avvia in fila verso la missione.

Primo quadro: il Congresso di astronomi
Primo quadro: il Congresso di astronomi

Secondo quadro: fabbricazione della navicella


La seconda inquadratura mostra l'officina dove si sta assemblando la navicella-proiettile, con vari maniscalchi vistosamente all'opera: chi batte sull'incudine, chi mette i chiodi sulla navicella, chi pialla, chi martella. Il gruppo di astronomi arriva e ispeziona la navicella in costruzione, provando a entrarvi e creando qualche guaio: uno di loro cade dentro una tinozza. Uno dei lavoratori suggerisce allora agli astronomi di andare a vedere uno straordinario spettacolo dalla cima dell'edificio. Allora, mentre tutti riprendono il lavoro, gli astronomi salgono su una scala (in parte tagliata dall'inquadratura).

Secondo quadro: fabbricazione della navicella
Secondo quadro: fabbricazione della navicella

Terzo quadro: veduta della città (Parigi)


Il gruppo, arrivato sul balcone sul soffitto, assiste a una spettacolare vista della città (dipinta), animata dal fumo di numerose ciminiere. Più vicino si vede un'apertura che è il bacino di fusione della navicella: dopo un segnale, attraverso due condutture, inizia a colarvi l'acciaio liquido, che fa sbuffare una folata di fiamme e vapore. Un astronomo ha visto tutto col cannocchiale.

Terzo quadro: veduta della città (Parigi)
Terzo quadro: veduta della città (Parigi)

Quarto quadro: imbarco


Sopra i tetti dipinti della città si trova la terrazza dove c'è l'imbocco del cannone che sparerà il proiettile sulla luna; alla presenza di un ufficiale e di numerose ballerine-aiutanti vestite alla marinara, gli scienziati, che si inchinano all'inizio verso il pubblico, vengono imbarcati sulla navicella (uno di essi scivola) e chiusi. Poi l'astronave viene sospinta all'interno del cannone dalle ballerine, che salutano allegramente alzandosi e sollevando il cappello, nel puro stile dell'avanspettacolo.

Quarto quadro: imbarco
Quarto quadro: imbarco

Quinto quadro: lancio


La scena successiva mostra quanto in realtà sia enorme il cannone, del quale si era vista solo l'imboccatura, procedendo sullo sfondo per vari chilometri e puntando dritto sulla luna, che appare in cielo contornata dalle nuvole, oltre un suggestivo paesaggio dipinto. Mentre le ballerine si dispongono nella nuova inquadratura dietro il generale, questi si prepara a dare il segnale e un artificiere sale su una scaletta con in mano l'innesco. Al segnale si dà il fuoco e il cannone spara, mentre un gruppo di persone corre verso il balcone per dare il saluto agli esploratori.

Quinto quadro: lancio
Quinto quadro: lancio

Sesto quadro: la faccia della luna


Questo quadro, composto da due momenti sfumati, è il primo che mostra un trucco di tipo cinematografico (finora si era assistito a effetti speciali di tipo "teatrale"): innanzitutto la luna dipinta si ingrandisce nella cornice delle nuvole (doppia esposizione con "carrello" nella parte interna per ingrandire il soggetto), poi si trasforma in una vera e propria faccia (trucco di montaggio) che si muove, finché, quando è ormai in primo piano, il proiettile arriva conficcandosi direttamente nel suo occhio spiaccicandosi all'improvviso e facendola lamentare.

Sesto quadro: la faccia della luna. Il razzo si schianta sull'occhio della Luna
Sesto quadro: la faccia della luna. Il razzo si schianta sull'occhio della Luna

Settimo quadro: allunaggio


La navicella arriva dolcemente al suolo (si tratta di un overlap, cioè di una discrepanza temporale, perché già nella scena precedente si era visto l'allunaggio, anche se da una diversa prospettiva), poi si apre per far uscire gli astronomi, che si trovano nel roccioso e aspro paesaggio lunare. Esultanti iniziano a guardarsi attorno, gesticolando con entusiasmo.

Quando sono scesi tutti, alzano le mani e la navicella scompare (trucco dell'arresto della ripresa, una sorta di montaggio per far sparire/apparire oggetti e personaggi, che verrà usato anche dopo); si mettono da un lato e mentre la scena si modifica (trucco teatrale), assistono estasiati al sorgere della terra.

Mentre questi stanno per darsi all'esplorazione, un'esplosione li blocca e le fiamme cominciano a scaturire. Quando le fiamme si sono spente, ormai ripresi dalla paura, gli astronomi decidono di riposarsi dalla fatica e, prese delle coperte, si sdraiano in terra a dormire. Nel frattempo compaiono nel cielo visioni di una stella cometa (trucco della sovrimpressione), delle sette stelle dell'Orsa Maggiore con facce di donne in ciascuna (trucco dell'esposizione multipla) e infine di stelle e pianeti, ciascuno con personaggi animati (composti secondo l'estetica tipica dell'Art Nouveau) che sembrano guardare e indicare gli astronomi. Alla fine una neve stellare conclude la visione, mentre gli scienziati si svegliano infreddoliti e ripartono.

Essi scendono allora all'interno di un cratere, mentre la tempesta di neve si placa.

Settimo quadro: allunaggio
Settimo quadro: allunaggio

Ottavo quadro: interno della Luna


Il cratere conduce a una stupenda grotta nell'interno della luna, con funghi giganti e una cascata che alimenta un fiume. Gli astronomi, estasiati dalla visione, attraversano il fiume tramite un tronco posto a traverso e mentre il presidente compara la dimensione del suo ombrello con quella di un fungo gigante, l'ombrello stesso si trasforma in fungo (trucco dell'arresto della ripresa) e inizia a crescere magicamente (trucco teatrale). Dietro al fungo allora appare un Selenita, un abitante della Luna, che saltella freneticamente e fa capriole da acrobata, spaventando gli scienziati. Allora il presidente lo colpisce con l'ombrello e questo svanisce in una nuvola di fumo (trucco dell'arresto della ripresa). Tenta di fuggire ma il capitano lo blocca continuamente. Un secondo arriva e viene fatto sparire, ma poi diventano una decina, che circondano gli astronomi, il presidente e il capitano, catturandoli.

Ottavo quadro: interno della Luna
Ottavo quadro: interno della Luna

Nono quadro: il re dei Seleniti


La scena successiva è ambientata alla corte del re dei Seleniti, un grande mostro con le chele da granchio al posto delle mani, seduto su uno splendido trono e circondato dalle sette donne-stelle dell'Orsa. Da una porta in un muro magnificamente decorato entra al cospetto del re, dopo un suo gesto, un gruppo di Seleniti guerrieri provvisti di lucerne e armi (lance e un'ascia), seguiti dagli astronomi con le mani legate. Il presidente però riesce a liberarsi e si getta contro il re (che nel frattempo è stato sostituito da un manichino), afferrandolo e gettandolo a terra, facendolo svanire in una fumata, tra la costernazione generale e le guardie impietrite. Liberati i colleghi, scappano tutti via verso destra, inseguiti dalle guardie e dal popolo dei Seleniti, che nel correre non manca di effettuare alcune capriole.

Nono quadro: il re dei Seleniti
Nono quadro: il re dei Seleniti

Decimo quadro: fuga


Nel paesaggio lunare gli astronomi fuggono precipitosamente, mentre il presidente, per ultimo, si difende dai Seleniti che lo rincorrono con l'ombrello, facendone scoppiare un paio, ma l'esercito (una ventina di comparse) li insegue a breve distanza.

Decimo quadro: uccisione di un selenita
Decimo quadro: uccisione di un selenita

Undicesimo quadro: partenza


La navicella proiettile, che si trova in cima a uno sperone di roccia, viene raggiunta dagli astronomi. Manca solo il presidente, perché un selenita gli ha preso la giacca, ma con un calcio nel sedere riesce a liberarsi di lui facendolo scoppiare con la consueta fumata.

Il presidente allora chiude la nave e, aggrappandosi a una corda legata alla punta della navicella, la fa cadere giù dallo sperone, mentre un selenita si aggrappa al posteriore della navicella. Caduta via la navicella, arriva l'esercito dei Seleniti che manifesta eloquentemente la sua rabbia e insoddisfazione.

Undicesimo quadro: partenza
Undicesimo quadro: partenza

Dodicesimo e tredicesimo quadro: precipitazione


La navicella precipita dal cielo, col professore aggrappato alla corda davanti e il selenita nascosto dietro. La navicella precipita così sulla Terra, finendo nel mare, in cui entra con uno sbuffo (sovrimpressione).


Quattordicesimo quadro: fondo del mare


La navicella cade nel profondo del mare (filmato attraverso un acquario per mostrare un viavai di pesci) e poi risale da sola la corrente.


Quindicesimo quadro: ritorno


Infine, la navicella-proiettile viene rimorchiata da una nave a vapore (trucco teatrale con scenografia in movimento), che la riconduce sana e salva in un porto, ma sulla nave si vede il Selenita, trascinato sulla Terra, che si dimena.

Quindicesimo quadro: la navicella viene rimorchiata da una nave a vapore
Quindicesimo quadro: la navicella viene rimorchiata da una nave a vapore

Sedicesimo quadro: accoglienza


Questi ultimi due quadri non compaiono in tutte le versioni in circolazione, poiché fino a poco tempo fa si credevano perduti.

L'astronave viene portata in trionfo e gli esploratori sono accolti dalle autorità, tra numerose ballerine festanti. Un sindaco (o re) si congratula con gli scienziati e li incorona uno per uno. Arriva però il Selenita trasportato sulla Terra, che sta lottando con una guardia, ma alla fine si mette a ballare con gli altri, nella festa generale.


Diciassettesimo quadro: la statua


L'ultima scena mostra l'inaugurazione di una statua celebrante l'impresa. Le ballerine allora, nei festeggiamenti, si mettono a fare un girotondo attorno alla statua, nella gioia generale.


Produzione


Il film venne girato nel 1902[7] negli studi della Star Film di Méliès presso Montreuil, vicino a Parigi. Costò la considerevole cifra di 10.000 franchi, spesi soprattutto per i costumi dei Seleniti e per le ricche scenografie dipinte.

Il film fu girato con una cinepresa fissa ed è privo di didascalie.[2]


Caratteristiche


La neve stellare (impressione multipla)
La neve stellare (impressione multipla)

Il filmato, girato a 16 fotogrammi al secondo, è muto, in bianco e nero (ma esistettero sicuramente versioni colorate a mano) ed è composto come "film a quadri", cioè come una serie di scene a inquadratura fissa (con sfondi diversi e durata variabile), inanellate una all'altra per comporre una storia. Non è il primo film a quadri di Méliès (erano già stati girati almeno L'affaire Dreyfus, Cendrillon, Jeanne d'Arc e Barbe-Bleu), ma è uno dei più famosi per via della ricchezza di effetti speciali, il notevole grado di inventiva, la ricchezza di personaggi e la perfetta integrazione ludico/narrativa. Méliès seppe infatti sfruttare tutte le possibilità tecniche allora disponibili, combinandole con precisione meccanica.

Le inquadrature spesso non sono perfette e tagliano fuori alcuni elementi sui lati: questo perché la cinepresa di tipo Lumière, che Méliès adoperava, non era ancora dotata di mirino, per cui l'inquadratura era spesso basata solo sul buon senso e l'esperienza dell'operatore.

La messinscena ricorda una farsa teatrale, dove però la scenografia cambia al ritmo di poche decine di secondi, con un ritmo quindi giocosamente "frenetico" per l'epoca e lo stile di un allegro balletto.

Nelle opere di Méliès la componente di attrattiva per il pubblico era ancora sostanzialmente l'uso degli effetti speciali e la visione di mondi magici resi incredibilmente reali grazie alla fotografia in movimento della recente scoperta del cinematografo. Si parla infatti di questo primo periodo della storia del cinema come "cinema delle attrazioni", dove cioè erano il movimento e gli effetti speciali il principale motivo di richiamo, non ancora la narrazione di storie. Non si può comunque affermare che le opere di Méliès siano assolutamente estranee a forme narrative (come d'altra parte non lo erano i filmati anteriori dei Fratelli Lumière); anzi, soprattutto in Méliès, la storia era spesso un collante per dare senso all'intera rappresentazione.

Le scene senza commento sonoro o didascalie risultano piuttosto difficili nella comprensione. Il pubblico però all'epoca era aiutato dalla figura dell'imbonitore, cioè un narratore fisicamente presente in sala che spiegava e coloriva con battute il senso della storia mostrata. Questa figura gradualmente sparì dalle rappresentazioni cinematografiche successive.


Distribuzione


Durante la distribuzione in Italia è stato citato anche con il titolo Dalla Terra alla Luna, come il romanzo omonimo di Jules Verne, a cui è ispirato.[8]


Accoglienza


Fu la prima opera di finzione cinematografica a conoscere un successo mondiale. Fu anche oggetto di una massiccia opera di pirateria, operata innanzitutto da Thomas Edison, che lo distribuì personalmente in America controtipando illegalmente una copia.[9]


Restauro


Il film fu distribuito, come per altre pellicole di Méliès, sia in bianco e nero che a colori. L'unica copia di quest'ultimo tipo di cui sia nota l'esistenza è quella donata nel 1993 alla Filmoteca de Cataluña da un anonimo. La pellicola era in condizioni prossime alla decomposizione, tuttavia nel 1999 fu intrapresa un'accurata opera di restauro ultimata solamente nel 2011 e costata complessivamente 400 000 euro[10], presso i laboratori di Technicolor di Los Angeles. La versione restaurata fu presentata per la prima volta al Festival di Cannes 2011[11], a 18 anni dalla sua scoperta e 109 dalla data d'uscita originale, con una nuova colonna sonora firmata dalla band francese AIR. Il film è poi uscito allegato all'album omonimo della band in una edizione limitata[12] e separatamente in formato DVD e Blu-Ray.


Rifacimento


Il film del 1908 Excursion dans la lune di Segundo de Chomón[13][14] è un rifacimento scena per scena del capolavoro di Méliès.[15]

Il film d'animazione del 1914 A Trip to the Moon, scritto e diretto da Vincent Whitman, è andato perduto; non ci sono elementi per dire che fosse direttamente legato a Méliès, anche se probabilmente era influenzato dal famoso film.[15]


Influenza culturale



Note


  1. Roberto Chiavini e Gian Filippo Pizzo, Dizionario dei personaggi fantastici, Gremese Editore, 1996, p. 61, ISBN 978-88-7742-047-3.
  2. Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Viaggio nella Luna, in Fantafilm. URL consultato il 6 marzo 2016.
  3. Sandro Bernardi, L'avventura del cinematografo, Marsilio Editori, Venezia 2007. ISBN 978-88-317-9297-4, pag. 33.
  4. (EN) Thierry Lefebvre, A Trip to the Moon: A Composite Film, in Fantastic Voyages of the Cinematic Imagination: Georges Méliès's Trip to the Moon, Matthew, 2011, pp. 50, 58, ISBN 9781438435817.
  5. Costa, 2013, pp. 34-35.
  6. In precedenti cortometraggi Méliès aveva già affrontato il tema della scienza fantastica ispirandosi alla letteratura coeva, come ne La lune à un mètre, del 1898.
  7. Cfr. filmato della versione in b/n con commento didascalico in lingua francese
  8. La Nazione, 7-8 dicembre 1902. Cfr. Costa, 2013, pp. 32-33.
  9. Mereghetti, Dizionario dei Film, Baldini Castoldi Dalai, 2008.
  10. David Robinson, Catalogo Giornate del Cinema Muto 2011 (PDF), su cinetecadelfriuli.org, 135-136. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  11. (FR) A Trip to the Moon – a return journey, Festival di Cannes, 20 maggio 2011. URL consultato il 22 gennaio 2015.
  12. (EN) BIOGRAPHY, Aircheology, su aircheology.com. URL consultato il 22 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2015).
  13. Excursion dans la lune, su fantafilm.net. URL consultato il 24 gennaio 2015.
  14. (FR) Excursion dans la lune de Segundo de Chomón (1908), su scifi-movies.com. URL consultato il 24 gennaio 2015.
  15. A Trip to the Moon and The Astronomer's Dream, su weirdwildrealm.com. URL consultato il 24 gennaio 2015.
  16. Jonathan Dayton e Valerie Faris, The Smashing Pumpkins - Tonight, Tonight, su YouTube, 2 agosto 2011. URL consultato il 24 gennaio 2015.
  17. David Mallet, Queen - Heaven For Everyone (Official Video), su YouTube, 15 ottobre 2013. URL consultato il 24 gennaio 2015.

Bibliografia


Lo stesso argomento in dettaglio: Bibliografia su H. G. Wells § Bibliografia sulle trasposizioni cinematografiche.

Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 183034850 · LCCN (EN) n2010042645 · GND (DE) 7676786-3 · BNF (FR) cb165236688 (data) · J9U (EN, HE) 987007372056705171
Portale Cinema
Portale Fantascienza

На других языках


[de] Die Reise zum Mond

Die Reise zum Mond (Originaltitel: Le Voyage dans la Lune) ist ein Science-Fiction-Film des französischen Filmpioniers Georges Méliès aus dem Jahr 1902. Er gilt als bekanntester Film von Méliès.

[en] A Trip to the Moon

A Trip to the Moon (French: Le Voyage dans la Lune)[lower-alpha 1] is a 1902 French adventure short film directed by Georges Méliès. Inspired by a wide variety of sources, including Jules Verne's 1865 novel From the Earth to the Moon and its 1870 sequel Around the Moon, the film follows a group of astronomers who travel to the Moon in a cannon-propelled capsule, explore the Moon's surface, escape from an underground group of Selenites (lunar inhabitants), and return to Earth with a captive Selenite. Its ensemble cast of French theatrical performers is led by Méliès himself as the main character Professor Barbenfouillis. The film features the overtly theatrical style for which Méliès became famous.

[es] Viaje a la Luna

Le Voyage dans la Lune (titulada Viaje a la Luna en español) es una película francesa de 1902, en blanco y negro, muda y de ciencia ficción dirigida por Georges Méliès. El guion, escrito por el director y por su hermano mayor Gaston Méliès, inspirada en una amplia variedad de fuentes entre las que destacan De la Tierra a la Luna, de Julio Verne, y Los primeros hombres en la Luna, de H. G. Wells. La película dura 14 minutos con 12 segundos si se proyecta a una velocidad de 16 fotogramas por segundo, y algo más de ocho proyectada a 25 f/s. Narra la aventura de un grupo de astrónomos que viaja a la Luna en una cápsula impulsada por cañones, explora la superficie del satélite, escapa de un grupo subterráneo de selenitas (habitantes lunares) y regresa a la Tierra con un selenita cautivo.
- [it] Viaggio nella Luna

[ru] Путешествие на Луну (фильм, 1902)

«Путешествие на Луну» (фр. Le Voyage dans la Lune) — французский фантастический фильм 1902 года, режиссёра Жоржа Мельеса. Немая короткометражная фарсовая комедия, пародирующая сюжеты романов Жюля Верна «Из пушки на Луну» и Герберта Уэллса «Первые люди на Луне». Поставлена Мельесом по собственному сценарию, на созданных им декорациях, на его частной студии и силами его актёрской группы.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии