Ratatouille è un film d'animazione del 2007 scritto e diretto da Brad Bird e Jan Pinkava (quest'ultimo in veste di co-regista), prodotto dai Pixar Animation Studios e distribuito dalla Buena Vista International (The Walt Disney Company).
Ratatouille
Alfredo Linguini scopre Remy a cucinare in una scena del film
Manfredi Aliquò: Ambrister, domestico di Anton Ego
Gualtiero Marchesi: Lessard
Pino Insegno: Narratore TV
Logo ufficiale del film
Il film, co-diretto da Jan Pinkava (autore del soggetto originale), è l'8º lungometraggio realizzato in CGI dalla Pixar e, come si evince anche dai titoli di coda, è stato dedicato all'animatore canadese Dan Lee, il creatore del personaggio principale di Alla ricerca di Nemo.
Acclamato sia dalla critica che dal pubblico, è stato candidato a numerosi premi Oscar 2008, ottenendo quello per il miglior film d'animazione (su 5 candidature), il Golden Globe e il BAFTA nella stessa categoria. Per Bird si tratta del secondo Oscar dopo Gli Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi del 2004.
Trama
Francia, anni '60: Rémy è un piccolo ratto con la passione della cucina e il sogno di diventare uno chef. Vive poco lontano da Parigi, nella soffitta di una casa di campagna abitata da un'anziana signora, ed ha un fratello di nome Émile e un padre di nome Django, che è il capo della grande colonia di ratti che abita la casa.
L'idolo di Rémy è lo chef francese Auguste Gusteau, il cui motto era Chiunque può cucinare, titolo del suo libro che ha ispirato Rémy. Dopo una stroncatura da parte del severo critico gastronomico Anton Ego, però, il ristorante di Gusteau aveva perso una delle sue cinque stelle. Poco tempo dopo Gusteau, depresso, era morto, e per questo motivo, secondo l'usanza, al ristorante era stata sottratta un'altra stella.
Un giorno, la colonia di cui Rémy fa parte viene scoperta dalla vecchia signora, la quale inizia a sparare con il fucile ai topi, costringendoli a fuggire lungo un affluente artificiale della Senna. Nella confusione della fuga, Rémy si distacca dal gruppo, perdendosi nelle fogne, fino a giungere in un appartamento dove si sta tenendo un rinfresco. Lì trova del pane e sta per mangiarlo quando gli appare il fantasma di Gusteau, il quale prima lo sgrida dicendogli di non rubare cibo ma di cucinarlo, essendo un cuoco e non un ladro, poi lo conduce sui tetti di Parigi fino al suo ristorante, governato da quello che era il vice di Gusteau, un dispotico affarista di nome Nino Skinner.
Mentre Rémy osserva i cuochi al lavoro, arriva Alfredo Linguini, un giovane di origini italiane, figlio di una vecchia fidanzata di Gusteau, che è stato assunto come sguattero. Dopo aver rovesciato una pentola di zuppa, Linguini la riempie d'acqua e versa all'interno spezie e verdure a caso, ottenendo un intruglio orribile. In quel momento Rémy cade dalla finestra sul tetto, finendo nella cucina; cercando di scappare di nascosto, passa davanti alla pentola della zuppa e, sentendone l'odore ripugnante, non resiste alla tentazione di modificarla.
Linguini scopre Rémy e lo imprigiona sotto uno scolapasta, ma viene a sua volta visto da Skinner con il mestolo in mano e sta per essere licenziato con l'accusa di aver cercato di cucinare. La zuppa nel frattempo è stata servita in sala a Solene LeClaire, una famosa critica gastronomica, che rimane piacevolmente sorpresa. I cuochi credono che sia stato Linguini a cucinare la zuppa e per questo Skinner gli ordina di tornare il giorno dopo per prepararla di nuovo, stavolta sotto la sua supervisione.
Rémy però viene scoperto e catturato. L'esecuzione è affidata a Linguini, che porta il topo sulla Senna per annegarlo. Prima dell'esecuzione, il ragazzo si accorge che il roditore è in grado di capire le sue parole e i due decidono di collaborare per ricreare il piatto, non essendone capace Linguini. Inizialmente i due sono in difficoltà, poiché Rémy non riesce a trovare il modo di dare le indicazioni a Linguini senza essere visto, ma in seguito scoprono che il ragazzo muove gli arti in modo sincrono come reazione involontaria quando il topo gli tira certi ciuffi di capelli, come una marionetta. Il piatto viene preparato, risultando uguale all'originale, quindi Skinner, colpito, affida l'incarico di seguire Linguini in cucina alla cuoca Colette Tatou. Rémy intanto incontra nuovamente suo fratello, suo padre e la sua colonia, che si sono trovati un nuovo rifugio nelle fogne.
Skinner tuttavia è invidioso e, oltretutto, ha l'impressione di aver visto più volte Linguini insieme a un topo, pur non essendo mai riuscito ad accertarsene. Durante una serata in cui i clienti del ristorante dicono di voler provare qualcosa di nuovo che sia preparato da Linguini, Skinner prova a screditare il ragazzo incaricandolo di preparare le animelle di vitello alla Gusteau, l'unico piatto del famoso cuoco che non aveva mai avuto successo. La pietanza però viene modificata da Rémy con una nuova salsa all'ultimo momento e riscuote un notevole successo: lo chef, incredulo, inizia a sospettare qualcosa.
Un giorno Skinner legge per la prima volta la lettera di raccomandazione della madre di Linguini e, dopo alcune indagini, scopre che Linguini è figlio proprio di Gusteau. Inorridito, il capocuoco capisce che lo sguattero dovrebbe diventare il padrone del ristorante e cerca di correre ai ripari contattando il suo avvocato, ma Rémy se ne accorge e gli porta via la lettera del testamento. Il giovane riesce così a prendere legittimamente possesso del locale del padre e ad assumere la carica di chef, licenziando Skinner.
La delizia dei piatti preparati con l'abilità di Rémy e la prestanza del nuovo capo del ristorante fanno riacquistare una stella al locale. Anton Ego, perplesso in quanto non capisce come mai il ristorante abbia ricominciato ad avere successo, decide di testarlo. Con la sua fama e ricchezza, Linguini comincia però a trascurare Rémy e a non riconoscergli del tutto i suoi meriti, incrinando così l'amicizia che si era creata tra i due. Per ripicca Rémy manda tutta la colonia nella dispensa del ristorante a procurarsi del cibo; Linguini che era tornato per fare pace con Rémy, li scopre e arrabbiato caccia via il topo.
Il giorno dell'arrivo di Ego, Linguini non riesce a cucinare i piatti e, dopo essersi riconciliato con Rémy, ritornato nel frattempo, confessa a tutti che l'artefice di quei piatti non era lui ma un topo: tutti i collaboratori se ne vanno inorriditi, compresa Colette. In aiuto di Rémy sopraggiunge suo padre Django, rimasto colpito dal coraggio del figlio e di Linguini, che porta con sé tutti i topi della colonia: Rémy li suddivide in gruppi, ognuno dei quali si lava bene e viene incaricato di svolgere una determinata attività di cucina, mentre Linguini si occupa di servire ai tavoli. Colette, vedendo in una libreria il libro di Gusteau e ricordandosi che egli sosteneva che chiunque possa cucinare, cambia idea e decide di ritornare al ristorante per aiutare Rémy e gli altri topi. Quest'ultimo decide di far assaporare ad Ego una rielaborazione della ratatouille, piatto originariamente povero, che il critico apprezza notevolmente siccome gli fa tornare in mente quando da bambino cadde dalla bicicletta e, tornato a casa, mangiò la ratatouille preparata dalla madre e riacquistò il buonumore.
Dopo essere rimasto deliziato, il critico desidera fortemente parlare con lo chef. A quel punto Linguini e Colette decidono di dirgli la verità, presentando il topo chef al critico gastronomico dopo avergli fatto attendere che il locale si svuotasse. Il giorno dopo sui giornali esce una sua recensione lusinghiera sul locale, che riconquista le cinque stelle, in cui definisce Rémy "il miglior chef di tutta la Francia".
Skinner, per vendicarsi, aveva denunciato alle autorità sanitarie la presenza di topi in cucina, ma lui e l'ispettore sanitario erano stati legati, imbavagliati e rinchiusi nella cella frigorifera del ristorante dai ratti. In seguito, dopo la recensione positiva di Ego, consapevoli di non poterli sequestrare per sempre, Linguini, Colette, Rémy e il resto dei topi li liberano. I due fanno in modo che il ristorante venga chiuso; tuttavia Skinner stesso diviene definitivamente disoccupato ed Ego, avendo perso credibilità come critico, decide di lasciare tale professione. Rémy, Linguini e Colette non si perdono d'animo e decidono di aprire il locale La Ratatouille, piccolo ma molto frequentato bistrot, dove la gente mangia in sala mentre la colonia dei topi vive nella soffitta e mangia in un piccolo ristorante realizzato apposta per loro. Ego diventa un assiduo frequentatore del ristorante, dove il topo ha finalmente realizzato il suo sogno di essere uno chef.
Personaggi
Rémy: è un ratto grigio intelligente e curioso; al contrario dei suoi simili detesta mangiare spazzatura, possiede gusto e olfatto raffinati e adora cucinare. Sebbene sia molto piccolo, ha le doti e il talento di un grande chef. È costantemente sgridato dal padre, che non apprezza le sue qualità ma gli vuole molto bene, tanto che infine lo accetta a prescindere dalle sue passioni e sogni. Sa leggere e capire la lingua umana, ma non sa scriverla e parlarla.
Alfredo Linguini: è un ragazzo di origini italiane insicuro e ingenuo ma anche onesto e gentile, che tratta Rémy come il suo migliore amico. Non sa assolutamente cucinare e si reca al ristorante di Gusteau per cercare un qualsiasi lavoro e viene assunto come sguattero, per poi diventare cuoco grazie a Rémy. Linguini è figlio di Gusteau, in quanto la madre, Renata, dopo che era rimasta incinta, si separò dal grande chef e crebbe il figlio da sola. Alla fine si fidanza con Colette e diventa cameriere del locale Ratatouille.
Colette Tatou: è una ragazza all'apparenza rude e severa ma che nasconde un lato gentile, che emerge soprattutto in presenza di Linguini. Viene scelta da Skinner per aiutare Linguini a migliorare nella cucina, mentre Rémy lo aiuta in segreto. È l'unica donna cuoca del ristorante di Gusteau, lavoro di cui va molto orgogliosa avendo dovuto lottare parecchio per ottenerlo. Ha una forte fiducia nelle parole di Gusteau e conosce pressoché a memoria tutte le sue ricette. Colette si innamora di Linguini, lo aiuta nel ristorante quando lui scopre la sua origine e, dopo aver scoperto la bravura di Rémy, diventa amica anche del topo.
Antonino "Nino" Skinner: inizialmente era il vice di Gusteau e, dopo la morte del capo, venne designato come nuovo chef del ristorante; tuttavia, perché Skinner avesse ufficialmente tale carica, sarebbero dovuti trascorrere due anni dalla scomparsa di Gusteau senza che nessun erede si interessasse al locale. È un uomo basso e quasi calvo, dal carattere scontroso, che odia qualsiasi genere di animale. I suoi scopi sono comandare il ristorante di Gusteau e creare una linea di prodotti industriali con il nome di quest'ultimo. Alla fine fa chiudere il locale ormai di Linguini, anche se facendo ciò rimane lui stesso disoccupato.
Anton Ego: è un giornalista e critico gastronomico dal carattere serio, imperioso, solitario e distinto. Tutti lo temono, in particolare i ristoratori ed il suo domestico Ambrister Minion. Molto severo e spietato nelle recensioni, è specialista nel valutare i ristoranti di alto livello e ne determina con il suo giudizio il successo o la rovina. È inizialmente convinto che nessun piatto sia impeccabile e odia il modo di pensare di Gusteau. In realtà non è malvagio caratterialmente: dopo aver assaggiato la cucina di Rémy e dopo averlo conosciuto, cambia totalmente le sue opinioni sulla cucina e ritrova il suo buon cuore, stimando il piccolo chef. A seguito della chiusura del ristorante di Gusteau da parte dell'ufficio di igiene, decide di ritirarsi dall'attività giornalistica avendo perso credibilità, diventa un assiduo cliente del nuovo bistrot di Rémy ed entra in affari con lui.
Émile: è il fratello di Remy, è un topo marrone grasso e ottuso. Si stupisce per ogni piccola cosa, mangia tutto ciò che trova ed è fissato con le regole del buon ratto, ma allo stesso tempo ammira molto Rémy. Alla fine, dopo aver cucinato con il fratello, abita e mangia nella saletta riservata ai topi, nella soffitta del nuovo bistrot di Rémy, insieme a tutta la colonia di ratti.
Django: è il padre di Rémy ed Émile e capo della loro colonia di ratti. È un grosso topo grigio, burbero e scorbutico, che adora comandare e che inizialmente odia gli umani. Sebbene sia spesso severo e critico con Rémy, gli vuole molto bene. Quando capisce che Linguini è buono e non intende fare del male a nessuno di loro, è il primo a scusarsi con il figlio e lo aiuta a risolvere la situazione.
Auguste Gusteau: è stato il miglior cuoco del mondo ed è la principale fonte di ispirazione di Rémy, che lo seguiva dalla televisione. Nella trasmissione in cui veniva mostrato, consigliava più volte al pubblico di non arrendersi e di provare sempre a raggiungere i propri sogni. Il suo motto, nonché il titolo del suo libro, era Chiunque può cucinare, che esprimeva perfettamente la sua filosofia di vita e professionale, anche se sosteneva che, alla fine, solo chi dimostrava coraggio potesse davvero diventare un grande cuoco. Morì dopo la feroce critica di Ego sul suo ristorante, che lo fece cadere in depressione, prima dell'inizio del film, nel quale compare spesso al fianco di Rémy come frutto della sua immaginazione, in forma di fantasma, e gli dà utili consigli.
Produzione
Jan Pinkava fu il primo regista incaricato sin dal 2001 di dirigere il film che ne creò lo stile originale, i personaggi e la sceneggiatura di base[1][2]. Avendo perso fiducia[3] nello sviluppo della storia di Pinkava, la direzione della Pixar lo sostituì con Bird nel 2005[4][5][6]. Bird riscrisse la storia con un netto cambio di enfasi, mettendo in secondo piano Gusteau e dando ruoli maggiori a Skinner e Colette[7], cambiando inoltre l'aspetto dei ratti in modo da essere meno antropomorfi[8].
Per migliorare la loro conoscenza della cucina durante la produzione di Ratatouille, il regista Brad Bird e il produttore Brad Lewis hanno passato molte ore a frequentare corsi di cucina nel ristorante French Laundry di Thomas Keller, colui che ha inventato la ricetta della ratatouille presentata nel film. Gli animatori del film hanno realizzato al computer circa 270 piatti diversi, ciascuno dei quali è stato realmente preparato in una vera cucina.
A Parigi, i programmatori hanno scattato più di 4500 fotografie da utilizzare come riferimento per ricreare tutte le ambientazioni.
Colonna sonora
Il 26 giugno 2007 (il 12 ottobre in Italia[9]) è stata pubblicata la colonna sonora del film intitolata Ratatouille, composta da Michael Giacchino e prodotta dalla Walt Disney[10].
Ai Premi Oscar 2008 è stata candidata per il premio di migliore colonna sonora.
Tracce
Le Festin - 2:50
Welcome to Gusteau's - 0:38
This is Me - 1:41
Granny Get Your Gun - 2:01
Rat Dash - 1:47
Wall Rat - 2:41
Cast of Cooks - 1:41
A Real Gourmet Kitchen - 4:18
Souped Up - 0:50
Is It Soup Yet? - 1:16
A New Deal - 1:56
Remy Drives a Linguini - 2:26
Colette Shows Him le Ropes - 2:56
Special Order - 1:58
Kiss & Vinegar - 1:54
Losing Control - 2:04
Heist to See You - 1:45
The Paper Chase - 1:44
Remy's Revenge - 3:24
Abandoning Ship - 2:55
Dinner Rush - 5:00
Anyone Can Cook - 3:13
End Creditouilles - 9:16
Ratatouille Main Theme - 2:09
Distribuzione
Il film è uscito nelle sale statunitensi il 29 giugno 2007 e nelle sale italiane il 18 ottobre 2007[11].
Edizioni home video
Negli Stati Uniti d'America il film d'animazione è stato messo in commercio in DVD il 6 novembre 2007[12]. Lo stesso giorno è stata resa disponibile anche la versione del film ad alta definizione Blu-ray Disc. Nel mercato italiano il film è stato messo in vendita con gli stessi formati il 13 febbraio 2008[13].
Edizione italiana
Inizialmente Asia Argento fu scelta come voce italiana del personaggio di Colette e Renato Mori per quella di Gusteau, ruoli che poi andarono rispettivamente a Domitilla D'Amico e Alessandro Rossi.[14]
Accoglienza
Incassi
Il film d'animazione si è rivelato un enorme successo incassando a livello internazionale ben 623722818$[15], di cui ben 206445654$ solo negli USA. Il film della Pixar ha battuto e superato negli incassi internazionali il film 300 di Zack Snyder e il film d'animazione dei Simpson, e nei primi tre giorni di programmazione nelle sale americane ha incassato ben 47027395$.
Anche in Italia ha avuto un buon risultato alla prima settimana di programmazione incassando circa 5095865€[15][16], rimanendo in vetta al box office anche nella seconda (9760686€) e nella terza settimana (14082082€[15][17]). Nella quarta settimana di programmazione il film scende dal primo al terzo posto nel box office italiano arrivando all'incasso di 15646868€. L'Incasso totale di Ratatouille in Italia è di circa 17448893€.
Ratatouille è classificato al sesto posto nella classifica dei film più visti nel 2007[18].
Critica
Il film ha ricevuto ampi consensi dalla critica per la sceneggiatura, l'animazione, le interpretazioni vocali e la colonna sonora. Ratatouille è stato votato nel 2016 fra i 100 migliori film del XXI secolo tramite un sondaggio della BBC[19]. La rivista Empire ha collocato Rémy al 41º posto della sua lista dei 50 migliori personaggi dei cartoni animati della storia[20].
Su Rotten Tomatoes il film ha un indice di gradimento del 96% con una valutazione media di 8,4/10 basata su 250 recensioni. Il consenso del sito recita: «Dal ritmo incalzante e straordinariamente animato, Ratatouille aggiunge al canone della Pixar un'altra entrata piacevolmente divertente - e un eroe piuttosto improbabile»[21]. Metacritic ha calcolato un punteggio di 96 su 100 sulla base di 37 recensioni[22], il più alto di qualsiasi film Pixar (inferiore solo a Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa e Toy Story - Il mondo dei giocattoli, che invece hanno ottenuto un punteggio di 100 su 100).[23] e il ventunesimo film con la valutazione più alta sul sito[24].
A. O. Scott del New York Times ha definito Ratatouille «un'opera d'arte popolare quasi impeccabile, nonché uno dei ritratti più convincenti di un artista mai impegnato nel cinema»; facendo eco al personaggio di Anton Ego nel film, ha concluso la sua recensione con un semplice «grazie» ai creatori del film[25]. Andrea Gronvall del Chicago Reader ha dato al film una recensione positiva, scrivendo che «la seconda collaborazione di Brad Bird con la Pixar è più ambiziosa e meditativa del suo premio Oscar Gli Incredibili»[26]. Justin Chang di Variety ha commentato positivamente il film: «I maestri chef della Pixar hanno mescolato tutti gli ingredienti giusti - abbondante arguzia verbale e visiva, geniale tempismo slapstick, una zuppa di raffinatezza gallica - per produrre una miscela calda e irresistibile»[27]. Michael Phillips del Chicago Tribune ha assegnato al film quattro stelle su quattro: «Il film può essere animato e in gran parte occupato dai topi, ma il suo battito è gratificantemente umano. E non hai mai visto un film animato al computer con questo tipo di eleganza visiva e dettagli»[28]. Rene Rodriguez del Miami Herald ha assegnato al film tre stelle su quattro, affermando che «Ratatouille è l'immagine più semplice e stereotipata mai realizzata dai Pixar Animation Studios, ma è anche tra le più incantevoli e toccanti»[29]. Peter Hartlaub del San Francisco Chronicle ha dato al film quattro stelle su quattro, scrivendo che «Ratatouille non è mai travolgente, anche se è pieno di azione, romanticismo, contenuti storici, drammi familiari e affermazioni serie sulla creazione di arte»[30]. Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha assegnato al film quattro stelle su quattro, lodandolo fortemente: «Molti film d'animazione hanno ispirato i sequel, ma Ratatouille di Brad Bird è il primo che me ne ha fatto veramente desiderare uno»[31]. Joe Morgenstern del Wall Street Journal ha dato al film una recensione positiva: «I personaggi sono irresistibili, l'animazione è sorprendente e il film, una versione fantasy di una rapsodia gastronomica, sostiene un livello di gioiosa invenzione che non è stato visto in intrattenimento per la famiglia dai tempi de Gli Incredibili»[32]. Miriam Di Nunzio del Chicago Sun-Times ha dato al film tre stelle e mezzo su quattro, così motivando: «Ratatouille ti farà chiedere perché l'animazione debba nascondersi dietro il mantello di "è per i bambini, ma piacerà anche agli adulti". Questo è per mamma e papà, e sì, piacerà anche ai bambini»[33].
Riconoscimenti
2008 - Premio Oscar
Miglior film d'animazione a Brad Bird
candidatura Migliore sceneggiatura originale a Brad Bird, Jan Pinkava e Jim Capobianco
candidatura Miglior sonoro a Randy Thom e Michael Silvers
candidatura Miglior montaggio sonoro a Randy Thom, Michael Semanick e Doc Kane
candidatura Miglior colonna sonora a Michael Giacchino
2008 - Golden Globe
Miglior film d'animazione
2008 - Premio BAFTA
Miglior film d'animazione a Brad Bird
2007 - Boston Society of Film Critics Award
Migliore sceneggiatura a Brad Bird
2007 - Chicago Film Critics Association Award
Miglior film d'animazione
candidatura Migliore sceneggiatura originale a Brad Bird
2008 - Empire Award
candidatura Miglior film
candidatura Miglior commedia
2008 - Kansas City Film Critics Circle Award
Miglior film d'animazione
2007 - Los Angeles Film Critics Association Award
Miglior film d'animazione a Brad Bird e Jan Pinkava
2007 - National Board of Review Award
Miglior film d'animazione
2007 - Satellite Award
Miglior film d'animazione o a tecnica mista
candidatura Miglior colonna sonora a Michael Giacchino
2008 - Saturn Award
Miglior film d'animazione
Migliore sceneggiatura a Brad Bird
2007 - Critics' Choice Movie Award
Miglior film d'animazione
2008 - Grammy Award
Miglior colonna sonora a Michael Giacchino
2008 - Nastro d'argento
candidatura Miglior film extra-europeo a Brad Bird
2007 - Las Vegas Film Critics Society Award
Miglior film d'animazione
Miglior film per la famiglia
2007 - Phoenix Film Critics Society Awards
Miglior film d'animazione
2007 - San Diego Film Critics Society Awards
Miglior film d'animazione
2007 - Visual Effects Society
Migliori effetti animati a Michael Fong, Apurva Shah, Christine Waggoner e Michael Fu
Miglior personaggio animato (Colette) a Janeane Garofalo, Jaime Landes Roe, Sonoko Konishi e Paul Aichele
Migliori effetti (per il cibo) a Jon Reisch, Jason Johnston, Eric Froemling e Tolga Goktekin
candidatura Migliori effetti (per le rapide) a Darwyn Peachey, Chen Shen, Eric Froemling e Tolga Goktekin
2008 - AFI Award
Film dell'anno a Brad Lewis
2008 - ASCAP Award
Top Box Office Films a Michael Giacchino
2008 - Eddie Award
candidatura Miglior montaggio in un film commedia o musicale a Darren Holmes
2008 - Annie Award
Miglior film d'animazione
Miglior regia a Brad Bird
Miglior doppiaggio a Ian Holm
Miglior sceneggiatura a Brad Bird
Miglior animazione dei personaggi a Michal Makarewicz
candidatura Miglior sceneggiatura originale a Brad Bird, Jan Pinkava e Jim Capobianco
candidatura Miglior colonna sonora originale a Michael Giacchino
candidatura Miglior canzone originale (Le Festin) a Michael Giacchino e Camille
candidatura Miglior montaggio negli effetti sonori a Randy Thom e Michael Silvers
candidatura Miglior sequenza dei titoli
2008 - Online Film Critics Society Awards
Miglior film d'animazione
candidatura Miglior sceneggiatura originale a Brad Bird
2008 - PGA Awards
Miglior produttore a Brad Lewis
2007 - St. Louis Film Critics Association
Miglior film d'animazione o per bambini
2008 - Tokyo Anime Award
International Theater Award a Brad Bird
2007 - Toronto Film Critics Association Awards
Miglior film d'animazione
2007 - Utah Film Critics Association Awards
Miglior film d'animazione
2007 - Village Voice Film Poll
candidatura Miglior film a Brad Bird
2007 - Washington DC Area Film Critics Association Awards
Miglior film d'animazione
2007 - World Soundtrack Awards
candidatura Miglior canzone originale (Le Festin) a Michael Giacchino e Camille
Altri media
Dal film è stato ricavato un cortometraggio intitolato Il tuo amico topo. Lo si può trovare tra i contenuti extra del DVD del film. Come si apprende dalle parole di Rémy ed Émile in questo corto, i protagonisti di Ratatouille sono ratti norvegesi.
Rémy appare nel videogioco di ruolo del 2019 Kingdom Hearts III (sviluppato da Square Enix). In questo gioco viene chiamato il Piccolo Chef (il soprannome datogli da Linguini).
(EN) Leo N. Holzer, Pixar cooks up a story, in TheReporter.com, 29 giugno 2007. URL consultato il 3 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2007).
Helen O'Hara, First Look: Ratatouille, Empire, 28 giugno 2007, pp.62.
Scott Collura & Eric Moro, Edit Bay Visit: Ratatouille, IGN, 25 aprile 2007. URL consultato il 22 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2009).
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