Clitemnestra (in greco antico: Κλυταιμνήστρα, Klytaimnḕstrā), o Clitennestra, o Clitemestra, è un personaggio della mitologia greca. Fu regina di Micene e assassina di Agamennone, suo marito.
Clitemnestra | |
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Clitemnestra di John Collier | |
Saga | Ciclo Troiano |
Nome orig. | Κλυταιμνήστρα (Klytaimnēstra) |
Specie | umano |
Sesso | Femmina |
Luogo di nascita | Sparta |
Professione | Regina di Micene |
A Clitemnestra è dedicato il nome dell'asteroide della fascia principale 179 Klytaemnestra.
Figlia di Tindaro[1] e di Leda[1] e (secondo alcune versioni del mito) sorella di Elena. Sposò in prime nozze Tantalo[2][3][4] ed in seguito Agamennone[1] e fu madre di un figlio (di Tantalo ed innominato[2]) e di Oreste[2], Ifigenia[2], Elettra[2] e Crisotemi[2].
Da Egisto ebbe le figlie Erigone[5], Alete[6] ed Elena[6].
Come per le sue sorelle, anche per Clitemnestra (per un errore del padre e per volontà di Afrodite) era stato preparato un destino infelice e che prevedeva di divenire adultere, di doversi sposare più volte e di dover soffrire per le gesta dei mariti[7].
Clitemnestra sposò in prime nozze Tantalo (figlio di Tieste o di Brotea[4]) cui diede un figlio.
Marito e figlio furono uccisi da Agamennone (il secondo marito) che la prese in moglie[2][3].
Al momento della partenza delle navi achee per la guerra di Troia, viene imposto ad Agamennone il sacrificio della figlia Ifigenia come condizione per placare l'ira di Artemide, che non permetteva alla flotta spartana di salpare.
Così Agamennone manda da Clitemnestra Odisseo e Taltibio per dirle di mandare la figlia in Aulide dove sarebbe stata data in sposa ad Achille. Quando la figlia si avvicina all'altare (dove invece doveva essere compiuto il sacrifico), viene miracolosamente salvata da Artemide che ha pietà di lei e che lascia uccidere una cerva al suo posto e fa credere a tutti i reali di aver sacrificato Ifigenia.
Artemide rapisce poi Ifigenia avvolgendola nel suo velo e Clitemnestra non verrà mai a sapere che la figlia è stata salvata[8][9].
Secondo la versione di Sofocle invece, il sacrificio è avvenuto, e questo diventa una giustificazione del crimine commesso da Clitemnestra contro Agamennone quando questi ritorna vittorioso dalla guerra di Troia[10].
Il sacrificio così non si consuma, ma quell'inganno produce in Clitemnestra un rancore inestinguibile; nonostante Agamennone l'abbia messa sotto sorveglianza di un Aedo, ella si lascia portare su un'isola da Egisto (cugino di Agamennone)[11]. Clitemnestra inoltre, aveva creduto a ciò che Nauplio stava dicendo alle donne greche (che i loro mariti stavano prendendo concubine durante la guerra di Troia)[12] e si lascia sedurre da Egisto.
Così, quando Agamennone ritorna a Micene dopo la distruzione di Troia, conducendo con sé la schiava Cassandra, a palazzo lo attende la congiura ordita da Egisto e Clitemnestra che porta all'uccisione dell'Atride e della sua schiava[13].
Clitemnestra viene uccisa dal figlio (suo e di Agamennone) Oreste, che uccide anche la piccola Elena (avuta da Egisto).
Secondo Pausania la tomba di Clitemnestra si trovava in un luogo fuori dal recinto delle mura di Micene[14] ed all'inizio del XIX secolo, una tomba a cupola risalente al XIII secolo a.C. fu scoperta al di fuori delle mura di Micene e fu chiamata "tomba di Clitemnestra"[15].
Clitemnestra è un personaggio di grande rilievo e di forte temperamento, in quanto incarna il rancore femminile dovuto alla gelosia e il sentimento materno di fronte alla minaccia che incombe sulla prole.
Grazie alle opere dei poeti tragici, colpiti dal suo destino e dalla sua gelosia, Clitemnestra ricopre un ruolo di rilievo nella mitologia greca, pur avendo episodi limitati nei grandi miti. Essi si servirono di pochi stralci sparsi nell'Odissea per comporre struggenti drammi che vedono protagonista Clitemnestra. Tra gli autori che dedicarono a lei la propria opera ci sono Eschilo, Sofocle ed Euripide. Fra gli autori latini vanno ricordati Lucio Anneo Seneca, Livio Andronico e Lucio Accio.
Inoltre Martha Graham, considerata una delle madri della danza moderna nel Novecento, usò la storia e i temi del mito di Clitemnestra per creare un balletto dall'omonimo titolo.
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