Ludovico Gonzaga, (alias Luigi III o Ludovico II[1][2][3][4][5]), detto il Turco[6] (5 giugno 1412 – Goito, 11 giugno 1478), figlio di Gianfrancesco I Gonzaga e di Paola Malatesta, fu il secondo marchese di Mantova dal 1444 alla data della sua morte. Fu l'esponente più ragguardevole della famiglia[7] e sotto la sua signoria Mantova divenne una delle capitali del Rinascimento italiano[2].
Ludovico Gonzaga | |
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Ludovico Gonzaga Andrea Mantegna, dettaglio della Camera degli Sposi | |
Marchese di Mantova | |
In carica | 25 settembre 1444 – 11 giugno 1478 |
Predecessore | Gianfrancesco |
Successore | Federico |
Nascita | 5 giugno 1412 |
Morte | Goito, 11 giugno 1478 |
Luogo di sepoltura | Duomo di Mantova |
Dinastia | Gonzaga |
Padre | Gianfrancesco Gonzaga |
Madre | Paola Malatesta |
Coniuge | Barbara di Brandeburgo |
Figli | Federico Gianfrancesco Francesco Paola Bianca Susanna Dorotea Cecilia Rodolfo Barbara Ludovico Paola Caterina (naturale) Gabriella (naturale) |
Religione | cattolicesimo |
Motto | Par un desir |
Ludovico Gonzaga | |
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Bartolomeo Melioli, medaglia di Ludovico II Gonzaga | |
Nascita | 5 giugno 1412 |
Morte | Goito, 11 giugno 1478 |
Cause della morte | epidemia di peste |
Luogo di sepoltura | Cattedrale di San Pietro, Mantova |
Religione | cattolica |
Dati militari | |
Paese servito |
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Arma | cavalleria |
Anni di servizio | 1436-1466 |
Grado | Capitano |
Comandanti | Luogotenente Generale di Alfonso V d'Aragona |
Battaglie |
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Comandante di | cavalleria |
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Manuale |
Educato alla Ca' Zoiosa di Vittorino da Feltre, Ludovico seguì le orme del padre Gianfrancesco, combattendo come condottiero per la famiglia Visconti al fianco di Milano dal 1436, ma l'anno seguente passò al servizio della Repubblica di Venezia, nella lega formata con la Repubblica di Firenze, contro Milano. Nel 1437 fu fatto prigioniero da Francesco Sforza a Barga, mentre combatteva per Niccolò Piccinino.
Nel 1450 gli fu concesso di condurre un esercito per il re Alfonso V d'Aragona in Lombardia, con l'intento principale di conquistare possedimenti per se stesso. Ma Francesco Sforza, il nuovo duca di Milano, lo attrasse a sé con la promessa di Lonato, Peschiera e Asola, ex territori mantovani in possesso di Venezia. Quest'ultima replicò saccheggiando Castiglione delle Stiviere e portando al suo fianco il fratello di Ludovico, Carlo. Nello stesso anno il marchese iniziò la costruzione dell'Ospedale Grande di San Leonardo, forse ad opera di Luca Fancelli.[8]
Il 14 giugno 1453, Ludovico mise in rotta le truppe di Carlo nella battaglia di Villabona presso Goito, ma le truppe veneziane sotto la guida di Niccolò Piccinino contrastarono qualunque tentativo di riconquistare Asola. La Pace di Lodi (1454) costrinse Ludovico a restituire tutti i territori conquistati e a rinunciare definitivamente alle tre città. Ricevette, però, le terre di suo fratello dopo la morte senza figli di quest'ultimo nel 1450.
Il momento di massimo prestigio di Mantova fu il Concilio di Mantova, tenuto in città dal 27 maggio 1459 al 19 gennaio 1460, convocato da Papa Pio II per lanciare una crociata contro gli Ottomani, che avevano conquistato Costantinopoli alcuni anni prima. Come ricompensa Ludovico ricevette dal Papa l'onorificenza della Rosa d'Oro e il figlio Francesco divenne cardinale[9].
Tra il 1455 ed il 1461 fece costruire dall'ingegnere milanese Bertola da Novate il Naviglio di Goito, che doveva collegare la città alla residenza estiva di Goito. La costruzione venne portata a termine dall'architetto militare Giovanni da Padova.[10]
Nel 1460 Ludovico nominò Andrea Mantegna artista di corte della famiglia Gonzaga che si incaricò di dipingere nel castello la famosa Camera degli Sposi e chiamò a Mantova architetti come Luca Fancelli e Leon Battista Alberti, quest'ultimo in città già dal 1459, che iniziarono la costruzione delle chiese di S. Andrea e S. Sebastiano. Diede incarico a Luca Fancelli di acquistare dei gelsi in Toscana e diffonderne la coltivazione nel marchesato, iniziando da Cavriana, dove il marchese fece del castello la sua residenza estiva. Ne trasse beneficio soprattutto la zona di Castiglione e Castel Goffredo dove si insediarono le prime attività connesse alla produzione e lavorazione della seta.
Fece anche edificare da Luca Fancelli tra il 1447 e il 1478 a Revere il Palazzo Ducale, residenza castellata. Nel 1450 edificò a Volta Mantovana, borgo fortificato, una residenza estiva, Palazzo Gonzaga-Guerrieri, con giardini all'italiana.
Nel 1466, alla morte del fratello Alessandro, ne ereditò i possedimenti, che comprendevano Castel Goffredo, allora feudo autonomo (così rimasto sino al 1602), e Castiglione. Fece potenziare le fortificazioni avvalendosi dell'esperto architetto Giovanni da Padova.
Dal 1466 fu più o meno costantemente al servizio degli Sforza di Milano. Vani invece furono i tentativi di imparentamento con i duchi milanesi; nonostante gli accordi che prevedevano le nozze tra il primogenito di casa Sforza, Galeazzo Maria, con una delle figlie di Ludovico, questo matrimonio non avvenne mai, a causa delle deformazioni ereditarie che svilupparono prima Susanna (poi ritiratasi a vita monacale), poi Dorotea (che morì a soli 18 anni), che erano state designate in successione come promesse spose di Galeazzo. Questo episodio rappresentò una delle pagine più amare e dolorose della storia della famiglia Gonzaga.
Ludovico III si occupò anche di pubblica assistenza alla città, per questo fece edificare dall'architetto Luca Fancelli l'Ospedale Grande di San Leonardo, che fu terminato nel 1470. Tra il 1470 ed il 1477 il Fancelli edificò per il marchese Corte Ghirardina a Motteggiana, tra i più significativi esempi di architettura del primo Rinascimento mantovano.
Nel 1474 ricevette dalle mani del re Cristiano I di Danimarca l'ambita decorazione dell'Ordine dell'Elefante.[11]
Ludovico morì a Goito nel 1478 durante un'epidemia di peste. Fu sepolto nella Cattedrale di San Pietro a Mantova.[12]
Alla sua morte non fu rinvenuto il testamento e la vedova Barbara, asserendo di conoscere le volontà del marito[13] o forse per evitare liti tra gli eredi, dispose la divisione dei territori fra i suoi cinque figli maschi: avvenne lo smembramento dello Stato gonzaghesco ed ebbero origine le diverse signorie mantovane.[14]
Ludovico sposò, nel 1437, Barbara di Brandeburgo, figlia di Giovanni l'Alchimista e nipote dell'imperatore Sigismondo. Dall'unione nacquero molti figli:
Ebbe anche due figlie naturali:
Gianfrancesco | |
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Figli
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Ludovico | |
Figli
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Federico I | |
Figli
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Francesco II | |
Figli
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Federico II | |
Figli
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V · D · M |
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Ludovico I Gonzaga | Guido Gonzaga | ||||||||||||
Beatrice di Bar | |||||||||||||
Francesco I Gonzaga | |||||||||||||
Alda d'Este | Obizzo III d'Este | ||||||||||||
Lippa Ariosti | |||||||||||||
Gianfrancesco Gonzaga | |||||||||||||
Galeotto I Malatesta | Pandolfo I Malatesta | ||||||||||||
Taddea da Rimini | |||||||||||||
Margherita Malatesta | |||||||||||||
Gentile da Varano | Rodolfo II da Varano | ||||||||||||
Camilla Chiavelli | |||||||||||||
Ludovico Gonzaga | |||||||||||||
Pandolfo II Malatesta | Malatesta III Malatesta | ||||||||||||
Costanza Ondedei | |||||||||||||
Malatesta IV Malatesta | |||||||||||||
Paola Orsini | Bertoldo Orsini | ||||||||||||
Jacopa Orsini | |||||||||||||
Paola Malatesta | |||||||||||||
Rodolfo II Da Varano | Berardo II da Varano | ||||||||||||
Bellafiore da Brunforte | |||||||||||||
Elisabetta da Varano | |||||||||||||
Camilla Chiavelli | Finuccio Chiavelli | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Rosa d'Oro della cristianità | |
«Per aver ospitato nel 1459 il Concilio di Mantova.» — marzo 1477[17] |
Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) | |
— 1474[11] |
Altri progetti
Predecessore | Marchese di Mantova | Successore | |
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Gianfrancesco Gonzaga | 1444 - 1478 | Federico Gonzaga |
Predecessore | Signore di San Martino dall'Argine | Successore |
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Carlo Gonzaga | 1456-1478 | Gianfrancesco Gonzaga Francesco Gonzaga |
Predecessore | Marchese di Castel Goffredo, Castiglione e Solferino | Successore | |
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Alessandro Gonzaga | 1466-1478 | Rodolfo Gonzaga Ludovico Gonzaga |
Predecessore | Signore di Ostiano | Successore |
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Alessandro Gonzaga | 1466–1478 | Ludovico Gonzaga (vescovo di Mantova) |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32862995 · ISNI (EN) 0000 0001 1757 1318 · SBN MILV337820 · CERL cnp00443814 · ULAN (EN) 500115083 · LCCN (EN) n80092790 · GND (DE) 121838951 · BNF (FR) cb15619170q (data) · J9U (EN, HE) 987007274941505171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80092790 |
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