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Personaggi della serie cinematografica di Indiana Jones, tetralogia di film diretta dal regista Steven Spielberg e basata sui personaggi creati da George Lucas. Altri personaggi compaiono nella serie televisiva ad essa ispirata Le avventure del giovane Indiana Jones.


Introdotti in I predatori dell'arca perduta



Indiana Jones


Lo stesso argomento in dettaglio: Indiana Jones.

Henry Jones Junior, meglio conosciuto come Indiana Jones (Harrison Ford), è uno stimato e famoso professore universitario di archeologia che in varie occasioni si cala nel ruolo di avventuriero e parte per il mondo alla ricerca di reperti straordinari (l'Arca dell'alleanza in I predatori dell'arca perduta; una pietra preziosa in Indiana Jones e il tempio maledetto; il Sacro Graal in Indiana Jones e l'ultima crociata; la mitica città El Dorado in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo). Celebre il suo abbigliamento (cappello all'americana, giacca in pelle, camicia color cachi, pantaloni beige, frusta e bisaccia a tracolla), Indiana Jones riesce sempre a cavarsela in ogni situazione (spesso con ironia). In lui contrastano, ed insieme convivono, la personalità colta, romantica, da perfetto uomo di stile e quella dell'avventuriero dalla barba incolta, coraggioso, abile con la frusta e un po' infantile. Ha paura dei serpenti sin da ragazzo ed è stato trascurato dal padre, il Professor Henry Jones Sr., perché da sempre ossessionato dalla sua ricerca del Graal, anche se i loro rapporti miglioreranno durante il terzo film. Nel quarto film si scopre che ha anche un figlio di nome Mutt Williams, simile a lui da ragazzo e nato dalla sua precedente relazione con Marion Ravenwood che, alla fine del film, diventerà sua moglie.


René Belloq


René Émile Belloq (Paul Freeman) è un archeologo francese che appare nella pellicola I predatori dell'arca perduta nelle vesti di antagonista principale.

Segue spesso i movimenti di Indiana Jones per potergli sottrarre i reperti che trova. All'inizio del film sarà lui infatti ad impossessarsi del prezioso Idolo d'oro, raggirando gli Hovitos e costringendo Indy alla fuga. Rinomata la sua fama da mercenario e profanatore di tombe, viene assoldato dai nazisti per trovare l'Arca dell'Alleanza.

Il romanzo del film rivela che Belloq è nato in una famiglia di produttori di vini[1], poi crebbe ammirando i più illustri archeologi francesi, ha stretto amicizia con Jones per un certo tempo e diventò suo nemico alla scuola di specializzazione, quando ha plagiato il suo saggio sulla stratigrafia, vincendo così un premio che apparteneva di diritto a Jones. Poi lavorò al museo del Louvre, ma fu sospettato di finanziare una spedizione di furti di tombe e, dopo il licenziamento, divenne un archeologo mercenario.

Belloq è molto astuto, intelligente, equilibrato, manipolatore, ricco e sofisticato, vede in Jones un degno rivale e ha un debole per le donne belle e intelligenti come Marion Ravenwood, dichiarando più volte di volersi tenere la ragazza. Inoltre Belloq, a differenza di molti nemici di Indiana Jones, usa l'intelligenza e la persuasione per raggiungere i suoi obiettivi. È anche un poliglotta, riuscendo a comunicare perfettamente con i ferocissimi indigeni Hovitos allo scopo di convincerli ad allearsi con lui per recuperare un idolo della fertilità dalle mani di Indiana.

Alla fine del film capisce il bluff di Indiana, ma morirà orribilmente quando l'Arca viene aperta, avvolto dal fuoco uscito da essa e la sua testa esploderà.

Belloq appare solo nel film I predatori dell'arca perduta, ma doveva comparire anche nel telefilm Le avventure del giovane Indiana Jones; a causa dello scarso successo della serie televisiva, tuttavia, gli episodi solo progettati non vennero mai realizzati e la serie venne interrotta.[2]


Marion Ravenwood


Lo stesso argomento in dettaglio: Marion Ravenwood.

Marion Ravenwood (Karen Allen) è la co-protagonista del film, che inizialmente gestisce un bar nel Nepal. Ebbe una relazione con Indiana Jones nel 1926, che finì bruscamente quando il padre di lei (maestro di Indy) scoprì la loro storia. Dieci anni dopo affiancherà Indy nella ricerca dell'Arca, ma nel quarto film si scoprirà che Indy la abbandonerà poco tempo dopo prima di convolare a nozze: il matrimonio ci sarà comunque alla fine della tetralogia, facendo sì quindi che Marion diventi la moglie di Indiana Jones. Nel quarto film si viene a sapere che, dalla relazione riallacciata con Indy nel 1936, è diventata madre di Henry Jones III, alias Mutt Williams, in memoria del patrigno Colin Williams, deceduto durante la seconda guerra mondiale. Sicuramente la più "avventurosa" e spigliata delle donne che hanno preso parte agli episodi della saga, Marion mostra in più di un'occasione di saper tenere testa ad Indiana. È una donna forte, indipendente, furba e impavida.


Herman Dietrich


Il Colonnello Herman Dietrich (Wolf Kahler) è il terzo antagonista del film dopo René Belloq e Arnold Toht. Appare come il comandante della Wehrmacht del contingente militare nazista che ha il compito di recuperare l'Arca. Sadico, pratico, spietato e cinico, schernisce Belloq quando questi mostra interesse verso Marion, ordinando a Toth di gettarla nel "Pozzo delle Anime". Morirà anche lui quando l'Arca viene aperta, con il volto rimpicciolito fino ad implodere ed in seguito gli occhi gli usciranno dalle orbite, nonostante (essendo un nazista) avesse espresso dei dubbi su quel "rituale ebraico".


Arnold Ernst Toth


Arnold Ernst Toth (Ronald Lacey) è l'antagonista secondario del film e un sinistro pezzo grosso della Gestapo che tenta di rubare il medaglione in possesso di Marion prima che Indiana Jones riesca ad entrarne in possesso. Durante la sparatoria all'interno del bar che Marion gestisce fallirà, ustionandosi gravemente una mano proprio con il medaglione, in quel momento ardente perché a contatto con il fuoco (che gli lascerà la sua "impronta" indelebile). È un personaggio crudele e perverso. Abile a torturare e interrogare, dimostra anche una vena sadica, non disdegnando a minacciare Marion con un tizzone ardente. È inoltre imprevedibile, come quando estrae dalla borsa un arnese costituito da catene (che poi trasforma in un appendiabiti per il suo soprabito) prima di interrogare Marion nella tenda di Belloq. Nel momento in cui viene aperta l'Arca, egli muore atrocemente, con il volto corroso fino al teschio dalla forza ultraterrena.


Sallah


Sallah Mohammed Faisel el-Kahir (John Rhys-Davies) è un robusto e barbuto scavatore egiziano e uno dei protagonisti della pellicola.

Vive a Il Cairo ed è un caro amico di Indiana Jones. È un padre di famiglia devoto con una moglie di nome Fayah e nove figli, i quali sembrano tutti avere una predilezione per Indiana (a un certo punto lo circondano tutti per salvarlo da un gruppo di collaboratori egiziani e agenti dell'SD che hanno le pistole sguainate su di lui insieme a Belloq).

Sallah è ritratto nel film come gioviale, bonario e occasionalmente codardo (quando vede numerosi serpenti all'interno del Pozzo delle anime, la stanza che ospita l'Arca dell'Alleanza, suggerisce ad Indiana: "Vai prima tu.."), anche se a differenza di Indy, Sallah non ha paura dei serpenti. Il suo sé "originale" canta spesso, come raffigurato quando il vecchio Imam rivela indirettamente che i nazisti stanno scavando nel posto sbagliato o quando Indy e Marion lasciano l'Egitto sul Bantu Wind. Come Marcus Brody, la rappresentazione di Sallah in L'ultima crociata si è trasformata in uno stereotipo più maldestro che, ad esempio, chiama un carro armato una "bestia d'acciaio".

Sembra essere estremamente forte, anche se apparentemente non è consapevole della sua enorme forza (a un certo punto, abbraccia Indiana da orso, causandogli un grande disagio, probabilmente perché Indy era appena stato colpito al braccio). Ha una forte voce da baritono e sembra avere un'affinità con Gilbert e Sullivan. Viene spesso visto cantare brani di H.M.S. Pinafore quando è di buon umore. In I predatori, lo si vede per lo più indossare un turbante (forse per mimetizzarsi con gli altri scavatori che lavorano per i nazisti), e in L'ultima crociata, lo si vede indossare un fez.

Compare anche nel terzo film, intitolato Indiana Jones e l'ultima crociata, dove aiuta Indy, suo padre e Marcus Brody nel deserto dove si trova la Gola della Luna Crescente e il Tempio di Alexandretta, ove è custodito il Sacro Graal. Dopo questo episodio non si hanno più notizie di lui.

Il personaggio è stato anche uno dei ruoli preferiti di John Rhys-Davies, che ha parlato del tentativo di convincere Spielberg a includere il personaggio in un altro film citandolo come il "fattore comune" che guida il successo del primo e del terzo film. Tuttavia, ha rifiutato un'offerta per riprendere il ruolo in un cameo in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, ritenendo che il personaggio meritasse di meglio e un ruolo più ampio che essere filmato su uno schermo verde per essere tagliato in un'unica scena del film.


Magg. Gobler


Il magg. Gobler (Anthony Higgins) è il silenzioso assistente di Dietrich, lo segue sempre ed ha la funzione di guardia del corpo. Morirà dopo un duro inseguimento, spinto da Indiana giù da un precipizio, insieme ad alcuni suoi soldati che erano con lui nella sua auto.


Marcus Brody


Il signor Brody (Denholm Elliott) è un accademico e curatore che conosce Indy da quando era bambino. Brody era amico del padre di Indy, Henry, e fungeva da figura paterna surrogata, poiché Indy non andava d'accordo con suo padre. Nel film, Brody fa un patto con gli agenti del governo che Indy recupererà l'Arca dell'Alleanza e la metterà in un museo, ma gli agenti la mettono via in un nascondiglio top secret, con sua grande delusione.

Riappare in L'ultima crociata (1989), aiutando Indiana nella ricerca di suo padre e venendo catturato dai nazisti. Nel 1940, Marcus Brody si ritirò dalla carica di curatore del Museo Nazionale e accettò la posizione di Preside degli studenti al Marshall College. Dopo la morte di Brody nel 1952, Indy fece forti pressioni per la statua in bronzo di Brody presente in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo nei terreni del Marshall College. La statua di Brody elenca i suoi anni di servizio come Preside degli Studenti dal 1939 al 1944. Si scopre nel quarto film che Marcus muore a cavallo tra il 1955 e il 1957 (non verranno menzionati ulteriori dettagli). In base a quanto affermato ne Indiana Jones: The Ultimate Guide (un libro di 143 pagine scritto da James Luceno nel 2008) Marcus Brody è nato in Inghilterra nel 1878 ed è morto nel 1956.

Spielberg ha scelto Denholm Elliott per il ruolo perché era un fan dell'attore. Il suo ritorno in L'ultima crociata è stato motivato dal desiderio del regista di avvicinare il film a I predatori. Inizialmente è stato interpretato nel primo film come un archeologo esperto e abile a pieno titolo, con molto apparente lavoro sul campo alle spalle e dice a Indy che lo avrebbe accompagnato nella sua ricerca ma per altre responsabilità. Nel terzo film della serie, sebbene ancora ritratto come intelligente, il suo personaggio era cambiato in una figura un po' goffa, di certo non caratterizzato come un effettivo uomo d'azione e che Indy menziona si era perso nel suo stesso museo e ha fornito parte del sollievo comico del film. Brody è apparso anche in Indiana Jones e il destino di Atlantide, la serie Marvel Comics Indiana Jones, un libro e la serie di romanzi Bantam.


Satipo


Satipo (Alfred Molina) è un agente che aiuta Indiana Jones a recuperare l'Idolo della fertilità all'inizio del film. Uomo sudamericano, si rivelerà un doppiogiochista, tradendo lo stesso professore per fare soldi (stando alla versione videoludica LEGO del film, lavorava in segreto per Belloq), ma tentando di fuggire con la preziosa reliquia morirà orribilmente in una trappola all'interno della grotta (un sistema di lame appuntite che scatta quando qualcosa entra in contatto col fascio di luce), della quale si era dimenticato.


Simon Katanga


Simon Katanga (George Harris) è il Capitano della "Bantu Wind", una grossa nave da commercio che aiuterà Indy e Marion a trasportare l'Arca dell'Alleanza. Non riesce a impedire che la sua nave venga abbordata dalle forze naziste, ma cercherà comunque di aiutare Jones e Marion.


Abner Ravenwood


Abner Ravenwood è il padre di Marion, nonché maestro di Indy. È un personaggio che non apparirà mai nei quattro episodi, nonostante più volte lo si citi nel primo film. È lui a donare il medaglione collegato all'Asta di Ra alla figlia.


Introdotti in Indiana Jones e il tempio maledetto



Willie Scott


Wilhelmina "Willie" Scott (Kate Capshaw) è una cantante statunitense che lavora nel club Obi-Wan, in cui Indiana Jones incontra i gangsters ai quali riporta i resti mortali di Nurhaci. Praticamente rapita da Indy, nel corso del film intreccia con lui una relazione sentimentale. Ha una passione per i gioielli e paura degli insetti, con un'impressionante capacità di strillare quando è spaventata. In completo contrasto con il personaggio di Marion, Willie appare più come una damigella in pericolo (nel corso del film saranno molteplici le scene in cui urlerà per il terrore o per il ribrezzo). Abituata ad ambienti lussuosi, si troverà a disagio in qualunque situazione vissuta nelle avventure di Indiana, e ciò le conferisce a volte anche un aspetto tragicomico. Spielberg voleva donarle esattamente questo aspetto, ed è per questo che fece anche tingere i capelli a Kate Capshaw, ottenendo il distacco tra la mora Marion e la bionda Willie. Da notare che il regista e l'attrice, conosciutisi proprio sul set del film, si innamorarono e convolarono a nozze nel 1991.


Lao Che


Lao Che (Roy Chiao) è un gangster cinese che promette un diamante ad Indiana se gli porterà i resti mortali dell'imperatore Nurhaci, nonché antagonista iniziale del film. Una volta in possesso dell'oggetto, però, Lao Che riesce ad avvelenare Indy e a farsi riconsegnare il diamante in cambio dell'antidoto. In seguito alla sparatoria nel club Obi-Wan Indiana riuscirà a prendere l'antidoto e a sfuggire anche da Lao Che (salendo però su un aeroplano di proprietà dello stesso Lao, che farà precipitare nel tentativo di uccidere i fuggiaschi).


Chen


È l'antagonista iniziale dopo Lao Che. È il responsabile dell' uccisione di Wu Han, Indy, per vendicare Wu, uccide Chen lanciandogli un bastone da spiedino di alte dimensioni al fuoco nel centro nel petto.


Wu Han


Wu Han (David Yip) è un alleato di Indiana, è un contrabbandiere che ha aiutato Indy precedentemente in alcune delle sue avventure, originariamente lo ha incontrato durante gli eventi de la tomba dell'imperatore dove ha aiutato Mei Ying e Indiana ad arrivare a Hong Kong e successivamente accompagnò Indy all'isola di Peng Lai con il suo peschereccio in modo da salvare Mei Ying, rapita dai nazisti. Una volta scappato da Peng Lai con Mei Ying, Indiana è stato scortato da Wu Han fino a Shanghai in modo da proseguire il loro viaggio verso la tomba dell'Imperatore. Una volta finita l'avventura Wu Han ricorda a Indy del contratto che Lao Che ha fatto con lui per i resti di Nurhachi e lo esorta a partire, Indiana risponde che Lao Che aspetterà perché vuole restare in compagnia di Mei Ying.

Durante gli eventi di il tempio maledetto, Indy parla con Wu Han, travestito da cameriere, dicendogli di stare attento, per poi andare a trattare con Lao Che per l'urna di Nurachi, ma durante la trattativa Indy viene avvelenato, allora quando Indy prova a minacciarlo nel dargli l'antidoto ma fallisce, Wu Han arriva in suo aiuto puntando una pistola contro Lao Che, intimandogli di dare a Indy l'antidoto. Wu Han però viene distratto da un botto di una bottiglia di Champagne aperta, quando si accorge che il bicchiere sul piatto che porta è rotto si accorge che Chen, uno degli scagnozzi di Lao Che gli ha sparato, allora morente cade nelle braccia di Indy, per dirgli solo una frase per poi soccombere alle sue ferite. Lao Che comincia a provocare Indiana e a ridere, Indiana infuriato e allo stesso tempo stordito dal veleno, prende uno spiedino metallico dal vassoio dei flambè e lo lancia contro Chen, infilzandolo e uccidendolo vendicando Wu Han, facendogli sparare un colpo di pistola dagli spasmi che provoca il panico nel ristorante.


Short Round


Short Round, detto anche Shorty (Jonathan Ke Quan), è un giovanissimo tassista di Shanghai che aiuta molto Indy durante quest'avventura. Colto in flagrante da Indiana mentre tentava un borseggio, Shorty diviene un compagno inseparabile del celebre archeologo. Dotato di un'intelligenza acuta e di un'agilità invidiabile (conoscitore di arti marziali), sopperisce alla sua giovane età e alla sua inesperienza con la sua prontezza nelle più svariate situazioni. Nutre una stima quasi viscerale nei confronti di Indiana Jones, e cerca spesso di imitarlo negli atteggiamenti e nel modo di fare. Pronto a tutto per difendere il suo grande amico (si ergerà a sorta di "avvocato" difensore anche contro Willie stessa), è lui che risveglia Indy dal Sonno Maledetto di Kālī, ustionandolo sul fianco con una torcia. Sarà lui anche a guidare la rivolta dei bambini resi schiavi nella miniera (memorabile la scena in cui Indy da una parte e Shorty dall'altra lottano quasi allo stesso modo contro un loro avversario). Dopo questo episodio non si hanno più notizie di lui.


Sciamano


Lo Sciamano (D.R.Nanayakkara) è il capo del villaggio in cui è avvenuto il furto della pietra Sivalingam, una delle Cinque Pietre perdute di Shankara. Il suo aspetto incute timore inizialmente in Shorty e Willie (folti capelli bianchi, apparentemente denutrito), ma il suo fare affabile riesce a convincere i tre che non c'è da preoccuparsi. Chiederà ad Indiana Jones di recuperare la pietra, credendolo mandato da Shiva al quale aveva rivolto le sue preghiere.


Capitano Phillip Blumburtt


Phillip Blumburtt (Philip Stone) è il Capitano dell'Esercito Britannico, incaricato di ispezionare il Palazzo di Pankot per conto dell'Impero. Il suo tipico atteggiamento inglese lo porta ad essere piuttosto fiero ed impassibile.


Chattar Lal


Chattar Lal (Roshan Seth) è il Primo Ministro del Palazzo Reale di Pankot, nonché braccio destro del Maharaja. Ebbe un'educazione inglese, a causa della dominazione indiana dell'Impero Britannico, e il risultato è una persona colta e pacata, oltre che molto informata sulle vicissitudini del Dr.Jones. Si scoprirà in seguito la sua appartenenza al culto segreto dei Thugs, ma verrà fermato da Indiana, che lo blocca a terra con la grande ruota che consente di compiere i sacrifici umani.


Maharaja di Pankot


Il Maharaja Zalim Singh (Raj Singh) è il capo del Palazzo Reale di Pankot, nonostante la sua giovanissima età (più o meno la stessa di Shorty). Apparentemente anche lui membro della setta dei Thug, mette più volte in difficoltà Indiana Jones colpendo una bambola voodoo che ritrae le fattezze dell'archeologo; si scoprirà in seguito essere anche lui vittima del Sangue della Dea Kali Ma, ed è ancora Short Round a risvegliarlo, esattamente nello stesso modo in cui aveva risvegliato Indy in precedenza. Aiuterà Shorty suggerendogli la via d'uscita dal sottosuolo (il tunnel di sinistra) anche se le sue indicazioni non saranno seguite, per poi condurre personalmente i soldati inglesi in soccorso di Jones e dei suoi compagni durante l'ultimo scontro con i Thugs.


Mola Ram


Mola Ram (Amrish Puri) è il Sommo Sacerdote di Kālī, capo della setta dei Thug e principale antagonista di Indy nel film.

Malefico, crudele, sadico, spietato, affamato di potere e persino genocida, ha fatto del Tempio sotto al Palazzo di Pankot la sua dimora, e vuole impadronirsi delle Cinque Pietre di Shankara per permettere alla sua tribù di tornare allo scoperto e dominare il mondo. A tal fine fa rapire centinaia di ragazzini nei villaggi più poveri per farli scavare nelle miniere sotto il Palazzo, dove si dice siano sepolte le altre due pietre che mancano a Mola Ram per completare la sua collezione; inoltre scavano per trovare gemme che aiuteranno la causa dei Thug.

Mola Ram è abbigliato con un copricapo formato dal teschio di un montone e diversi denti di animale come collana. Caratteristica, inoltre, una striscia rossa con cui si dipinge la parte alta della testa. Mola Ram ha il potere di strappare il cuore dal petto delle persone senza che queste muoiano, almeno per qualche minuto, tempo sufficiente per effettuare il sacrificio alla dea Kali. Un grosso aiuto gli è dato dal "Sangue della Dea Kālī Ma", ovvero una sorta di droga che assoggetta chi la beve al volere di Mola Ram stesso.

Morirà alla fine del film, venendo divorato vivo dai coccodrilli, mentre cerca di recuperare una Pietra di Shankara (pare che si ustiona una mano) e cade nel fiume sottostante.


Capo delle guardie


Il Capo delle guardie (Pat Roach) è dalla parte di Mola Ram, nonché antagonista secondario del film.

Uomo imponente, taciturno, spietato e brutale, aiuta Mola Ram a far bere a Jones il Sangue di Kālī e non si fa problemi a frustare barbaramente un ragazzino indifeso (in quell'occasione Indy, infuriato per la scena, gli tirò una pietra enorme in testa, che però non riuscì a stenderlo).

In seguito alla liberazione dei bambini, ingaggerà uno scontro all'ultimo sangue con Jones nella miniera, dove muore schiacciato da un rullo.


Introdotti in Indiana Jones e l'ultima crociata



Henry Jones, Senior


Lo stesso argomento in dettaglio: Henry Jones, Sr..

Il Prof. Henry Jones, Sr. (Sean Connery) è il co-protagonista e il padre di Indiana Jones, che ha da sempre trascurato a causa della sua ossessione per gli studi sul Santo Graal. Rapito dai nazisti nel 1938, sarà salvato proprio da Indy, che lo soccorrerà intrufolandosi nel Castello di Brunwald, ove era tenuto prigioniero. Professore di Letteratura medievale ("quello che ci si augura di non avere mai", secondo Indiana) e conservatore, è descritto dallo stesso Indy come il classico "topo di biblioteca" (nonostante in un'occasione sarà la sua prontezza a salvare la situazione). Da sempre affascinato dalla ricerca sul Graal, ha speso la sua intera vita nel tentativo di poter recuperare un giorno la preziosa coppa contenente il sangue di Gesù Cristo. Nel corso dei suoi studi, riesce a venire in possesso di tre indovinelli che aiuteranno Indiana Jones a superare le tre prove finali prima di arrivare nella stanza del Graal. Dotato di grande ironia, i suoi duetti con il figlio sono una colonna portante del film. Chiama spesso Indiana con l'appellativo "Junior", che Indy dimostra di gradire sempre malvolentieri. Sono i suoi studi a portare Indy a Venezia, grazie ai quali viene scoperta la tomba che apre la strada verso il luogo ove è celato il Graal. Ha una paura viscerale per i ratti, motivo per il quale secondo Indiana "non sarebbe mai potuto discendere nelle catacombe di Venezia". Ha la tendenza a dire ''Tutto ciò è intollerabile!'' quando la situazione è scomoda. Nel quarto film è presente una sua foto (insieme a quella dell'amico Marcus Brody) sulla scrivania di casa di Indy e qui si scopre che è morto da due anni.


Walter Donovan


Walter Donovan (Julian Glover) è un ricco industriale statunitense e collezionista di antichità, nonché il principale antagonista nel film.

Desidera mettere le mani sul Graal per ottenere la vita eterna, e per far questo si allea con Hitler nel tentativo di recuperare l'oggetto. Sarà lui ad instradare Indy verso la ricerca del Graal, mettendolo a conoscenza del rapimento di suo padre (si scoprirà solo a metà film la sua alleanza con i nazisti).

All'inizio sembra una persona espansiva, geniale e comprensiva che si preoccupa per altre persone, ma questa è una maschera: a metà film rivela la sua indole di uomo spietato, arrogante e avido, sebbene distinto. È anche un po' ipocrita, poiché ha avvertito Indiana a non fidarsi di nessuno, ma si fida di Elsa Schneider, facendo affidamento su di lei a scegliere il Graal giusto per lui, un tratto che alla fine gli costa la vita. Un esempio della sua spietatezza era il suo desiderio di oggetti di grande importanza storica: Henry Jones considerava Donovan un uomo disposto a vendere la propria madre per un'anfora etrusca. Il suo desiderio di vita eterna significava che non aveva riguardo per gli altri; quando due soldati vengono decapitati dalla prima trappola per raggiungere il Graal, Donovan ordinò semplicemente un altro volontario e non esita a sparare a Henry per costringere Indy a recuperare il Graal e a salvare così la vita di suo padre.

Morirà alla fine, ucciso dalla sua stessa brama: beve infatti dalla coppa sbagliata, che accelera in modo impressionante il suo invecchiamento e lo trasforma presto in polvere.


Elsa Schneider


La Dott.ssa Elsa Schneider (Alison Doody) è una professoressa d'arte austriaca che desidera il Graal proprio come Donovan, e come lui non esita a mettere in atto un doppio gioco per ingannare Indiana Jones. Nel film nasce una relazione sentimentale tra Elsa e Indy (si scoprirà che anche Henry Jones Sr. fu sedotto dalla bella austriaca), che bruscamente si interrompe quando Elsa dimostra di essere una nazista.

Ventottenne bionda, ben educata, affascinante, colta, intelligente e manipolatrice, è la donna più complessa e combattuta della serie. Ha affermato di non credere nella svastica e, anzi, era rattristata per la distruzione della conoscenza. In qualità di storica dell'arte, era molto devota alla ricerca e considerava molto i libri; al raduno nazista di Berlino, pianse alla vista di tanti libri consegnati alle fiamme. Era capace di qualità come la simpatia, il dolore e la compassione - avendo reagito con orrore quando Donovan sparò a Henry Jones Sr. - ma alla fine la sua brama per il guadagno materiale del Graal l'ha corrotta. Al contrario di Donovan, però, il suo interesse per il Graal è puramente "artistico" e scientifico; alla fine agirà con un doppio gioco anche nei suoi confronti, consigliandogli appositamente il falso Graal e condannandolo quindi ad una morte inevitabile. Nonostante questa "parziale riabilitazione" resterà uccisa proprio nel tentativo di recuperare il vero Graal, scivolando in una crepa che si era formata nel pavimento. Mostra più umanità di Donovan, e alla fine Indy tenta di salvarla, ma volendo ad ogni costo prendere il Graal, Elsa cade nel crepaccio e muore.


Kazim


Kazim (Kevork Malikyan) è il capo della Confraternita della Spada Cruciforme, un'antica organizzazione formatasi con lo scopo di proteggere il Santo Graal da qualsiasi tentativo di recupero, soprattutto da parte di cacciatori di tesori e mercenari senza scrupoli. Ingaggia con Elsa e Indy una spettacolare battaglia nei canali di Venezia, che termina con Kazim che alla fine dello scontro rivela ad Indy il luogo in cui i tedeschi hanno imprigionato suo padre quando Indiana gli dice che non è affatto interessato al Graal ma bensì a ritrovare suo padre, augurandogli buona fortuna. Più tardi viene ucciso nel deserto insieme agli altri membri della Confraternita della Spada Cruciforme dagli uomini di Donovan nel tentativo di fermare la marcia nazista verso la dimora del Graal.


Colonnello Vogel


Il Colonnello Ernst Vogel (Michael Byrne) è lo Standartenführer delle SS e collabora con Walter Donovan e Elsa Schneider nella ricerca del Graal. Ricopre il ruolo di antagonista secondario.

Durante il film, nutre un odio speciale per Indiana e suo padre Henry. Il suo obiettivo principale è di uccidere entrambi i "Jones" dietro ordine diretto del Führer. Viene umiliato da Indy quando, fingendosi proprio un tedesco, gli dà un pugno in faccia (ricambiando il "saluto" fatto al castello di Brunwald) e lo scaraventa fuori dal dirigibile in procinto di partire, giustificandosi con la folla affermando che il Colonnello era "senza biglietto".

Imponente, spietato, sadico e brutale, indossa un'uniforme nera con medaglie, un cappello da ufficiale e guanti e stivali di pelle, porta spesso un bastone come segno di autorità e usa come pistola una Luger P08 in combattimento.

Alla guida della spedizione nazista fornita dalla Repubblica di Hatay, cattura Henry e lo tiene in ostaggio insieme all'amico Marcus Brody, e uccide Kazim e gli altri membri della Confraternita della Spada Cruciforme, intenti ad impedirgli di avvicinarsi al Canyon dove è custodito il leggendario calice. Alla fine avrà un estenuante scontro col protagonista, salito a bordo del suo carro armato per salvare il padre e Marcus, e muore precipitando in un dirupo insieme al suo stesso mezzo blindato.


Cavaliere custode del Graal


Il Cavaliere custode del Graal (Robert Eddison) è l'ultimo dei tre fratelli cavalieri (uno dei suoi fratelli è sepolto sotto le catacombe di Venezia) che durante il Medioevo hanno dato la caccia al Santo Graal finché quando l'ha trovato ha deciso di rimanere a proteggerlo e a ricevere le persone abbastanza degne da usare il Graal. Nato presumibilmente nel 1066, quest'uomo ha passato gli ultimi sette secoli nella stanza del Graal, proteggendo il prezioso oggetto, sostenendo che lui è ancora vivo perché deve eseguire il dovere divino di proteggere il Graal. Il Cavaliere, infatti, spiega ad Indiana che il "limite e il prezzo dell'immortalità", infatti, è proprio quello di non potersi allontanare dal Tempio in cui l'artefatto è custodito. Tenta di ingaggiare un fantomatico duello con Indy, ma alla fine rinuncia perché troppo debole (gli anni non gli consentono più neppure di sollevare la spada) e perché riconosce Indiana Jones come colui che stava aspettando. Lo vediamo salutare i due Jones, nell'ultima scena, all'interno del Tempio, mentre questo crolla su se stesso.


Herman Mueller


Herman Mueller (J.J.Hardy) è il compagno Boy-Scout di Indy nel prologo del 1912, che lo vede protagonista passivo nel recupero della Croce di Coronado, e che condurrà lo Sceriffo in casa del giovane Indiana.


Fedora


Garth, noto anche come Fedora (Richard Young), è un cacciatore di tesori e archeologo, che appare nel prologo del 1912.

E' il capo di una banda di cacciatori di tesori che trova la Croce di Coronado in una grotta nel profondo del parco nazionale degli Arches. La Croce viene rubata da un adolescente Jones che usa il suo cavallo da Boy Scout per scappare. Garth e i suoi uomini inseguono Jones in auto e lo seguono su un treno. Garth, mostrando un lato buono per un breve periodo di tempo, salva la vita di Jones quando questi è caduto nel vagone del leone, ma poi cerca di reclamare la croce. Jones fugge con la croce con l'aiuto di un baule di un mago e corre a casa, con Garth che sorride in ammirazione per il coraggio e la conoscenza di Jones. Tuttavia, Garth e la banda prendono lo sceriffo di Moab dalla loro parte e Jones è costretto a restituire la croce. Garth, tuttavia, consola Jones, ammirando i tentativi del giovane, quindi gli insegna la resilienza regalando a Jones la sua fedora prima di uscire.


Panama


Panama (Tim Hiser e Paul Maxwell) è un cattivo minore che appare nel prologo del film.

Ha assunto dei ladri di tombe per dissotterrare la Croce di Coronado, che viene rubata da un adolescente Jones. Seguono una caccia a cavallo e un inseguimento a bordo di un treno di un circo. Indy fugge, torna a casa sua e cerca di parlare con suo padre, che lo respinge. Lo sceriffo arriva con gli uomini di Panama e Indy è costretto a restituire la croce. Si vede Panama riprendere la croce e consegnare un mazzo di soldi alla banda.

Nel 1938 Jones ruba di nuovo la Croce, questa volta su una nave, ma viene catturato, lotta con gli uomini di Panama e recupera la croce. Poi Indy salta giù dalla nave mentre un grosso barile di carburante rotola all'impazzata, cadendo su una cassa di TNT. La cassa esplode, facendo affondare la nave e uccidendo Panama e il suo equipaggio.


Introdotti in Le avventure del giovane Indiana Jones



Rémy Baudouin


Rémy Baudouin (Ronny Coutteure) è un cuoco belga. Incontrò il diciassettenne Indiana in Messico, come sostenitore di Pancho Villa. Si unì a Pancho spronato dall'assassinio della moglie Lupe da parte dei Federales.


Anna Jones


Anna Jones (Ruth de Sosa) è la madre di Indiana Jones. Indiana ha un forte rapporto con la madre, che chiama "La più bella, dolce e intelligente donna che sia mai esistita". Anna, natia della Virginia, ha avuto una breve relazione con il compositore italiano Giacomo Puccini. È morta a causa di scarlattina, anche se Indiana ha accennato diverse volte all'influenza come causa.

Nelle sceneggiature i dettagli riguardanti Anna non erano molti e l'attrice che la interpretava aggiunse, d'accordo con il produttore della serie George Lucas, diversi particolari e retroscena.[3]


Helen Seymour


Miss Helen Seymour (Margaret Tyzack) è la tutrice di Indiana e del padre, avendogli insegnato quando questi frequentava l'Università di Oxford. Helen scriverà diverse lettere all'allievo, tenendosi in contatto con lui fino alla sua morte, durante la prima guerra mondiale, prima che Indiana potesse tornare a Oxford per starle accanto. Nell'ultima lettera che ricevette Indiana, Helen lo sprona a finire gli studi e a riconciliarsi con il padre.


Great Cloud


Great Cloud (Saginaw Grant) è un amico e compagno di Indiana Jones. Lo aiuterà in varie avventure giovani dell'eroe. Gli svariati dialoghi che intercorrono tra Great Cloud ed Indiana fanno capire il loro forte legame d'amicizia e la loro intesa. (Great Cloud chiama Indiana alternando i soprannomi "Dr. Jones" e "Indy"). Costantemente preoccupato e ansiogeno, Great Cloud ha la funzione che avranno Sallah e Shorty nelle successive avventure dell'archeologo.


Thomas Edward Lawrence



Introdotti in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo



Mac


George "Mac" McHale (Ray Winstone) è un antieroe, ex colonnello britannico e compagno di Jones, ma ora si è alleato con i russi a causa dei suoi problemi finanziari.

Al fianco di Indy per circa trenta missioni al servizio dell'OSS, Mac e Indiana hanno combattuto insieme in guerra, dove Mac ha fatto il doppio gioco fingendo di lavorare per i nazisti ma essendo in realtà dalla parte di Indy. Decide in questo capitolo di vendersi ai russi che cercano il prezioso Teschio di cristallo di Akator. Mac, una sorta di incrocio tra Sallah e Belloq, è la sintesi della confusione tipica della Guerra Fredda, in cui il confine tra alleato e nemico era sempre molto labile. Mac si definisce un "capitalista" e spesso prende la decisione in base a ciò che ottiene in cambio; per questo i sovietici comprarono la sua fedeltà dopo che la sua passione per il gioco d'azzardo lo aveva portato a un debito sostanziale. Mac è anche estremamente avido, entusiasta di accompagnare Indy ad Akator, ed esprime una chiara frustrazione quando Akator non si rivela essere quello che si aspettava, definendo l'impresa una "perdita del [suo] tempo". Personalità traditrice a parte, sembra che McHale considera Indy come un amico fino alla fine, insistendo nel far smettere i russi di esporre Indiana al potere del teschio dopo che ha iniziato ad avere le convulsioni, e si è lasciato trascinare verso il suo destino in modo che Jones non lo segua.

All'inizio del film Indiana e Mac, catturati dai sovietici, vengono portati nel deposito militare per trovare dei resti mummificati. Quando poi Indy approfitta di un momento di distrazione per rubare due fucili e minacciare i sovietici, Mac punta la sua arma contro Indy e gli rivela di lavorare per i Russi. Infuriato per il tradimento, Indiana riesce a scappare, ed a metà film durante l'interrogatorio di Indy usando il teschio di cristallo, Mac si giustifica dicendo che i sovietici pagavano bene per poi dirgli "Come a Berlino" (facendogli l'occhiolino di nascosto). Durante una colluttazione con Indiana, Mac gli dice di essere membro della CIA, spiegandogli che non faceva altro che il doppio gioco contro i Sovietici come ha fatto in guerra con i nazisti e sembra ritornare ad aiutare Indy.

Più avanti però lascerà delle tracce affinché i russi raggiungano Akator, mandando Indiana su tutte le furie (gli imputerà di fare il "triplo gioco", ma Mac risponderà di aver solo mentito sul doppio gioco). A causa della sua eccessiva brama di ricchezze viene risucchiato dal portale dimensionale mentre è intento a recuperare preziosi oggetti d'oro, ed esorta Indiana a lasciarlo andare, nonostante Jones tenti di aiutarlo con la sua frusta.


Irina Spalko


La Dr.ssa Colonnello Irina Spalko (Cate Blanchett) è un'agente del KGB e l'antagonista principale della pellicola.

Nata in Ucraina, divenne presto la scienziata preferita di Stalin, la sua "cocca", come viene definita nel corso del film. Ossessionati dal Teschio di Akator, i leader sovietici intendono usare gli enormi poteri che l'oggetto racchiude in sé per ottenere il controllo sulla mente umana, e trasformare quindi gli storici rivali statunitensi in loro stessi, facendoli combattere al comando dell'Unione Sovietica, così mandano per questa missione la Spalko.

Donna dai capelli neri a caschetto, bella, intelligente, fredda, devota ai suoi obiettivi, orgogliosa e molto abile nelle arti marziali e con il fioretto (con cui ingaggerà anche una spettacolare battaglia con Mutt), Spalko è un leader famigerato, con un crudele disprezzo per le vittime innocenti e nutriva una motivazione segreta ed egoistica. Tuttavia, ha fatto tutto questo in nome del suo paese, e non per pura malvagità.

Segue alcuni segnalatori lampeggianti (lasciati di proposito da Mac) e raggiunge anche lei Akator, dove restituisce il teschio di cristallo di Oxley allo scheletro appartenente e chiede esplicitamente di avere in dono dagli esseri extra-dimensionali il loro immenso sapere. Muore ''consumata'' da questa straordinaria mole di conoscenza, venendo infine avvolta dalle fiamme e dissolvendosi a causa della forza ultraterrena.


Dean Charles Stanforth


Dean Charles "Charlie" Stanforth (Jim Broadbent) è il rettore della Marshall University, nonché vecchio amico di Indiana Jones. Il suo personaggio sostituisce quello di Marcus Brody (l'attore che lo interpretava, Denholm Elliott è infatti defunto nel 1992). Stanforth tenta di proteggere Indiana dagli agenti federali, ed è costretto a dare le sue dimissioni, alla fine del film verrà completamente riabilitato. Parteciperà al matrimonio dell’amico Indiana Jones con Marion.


Mutt Williams


Henry Jones III, meglio noto come Mutt Williams (Shia LaBeouf), è il figlio di Indiana Jones, co-protagonista del film e nato dalla sua relazione con Marion Ravenwood. Marion, fino a metà film, è l'unica a conoscere la vera identità di Mutt: quest'ultimo crede infatti di essere figlio di un pilota inglese morto in guerra, mentre Indiana ignora totalmente la sua paternità. Giacchetto in pelle, motociclista, tenta spesso di darsi un'aria da duro, anche se spesso viene rimproverato da Indy di usare a sproposito questo atteggiamento. Ha un carattere "impulsivo" secondo Marion, che non gli perdona d'aver lasciato gli studi (Indiana avallerà questa decisione fin quando non scoprirà d'essere suo padre: la prima cosa che chiederà, infatti, sarà che il ragazzo torni a scuola). Ribelle, energico e impetuoso, Mutt ricorda a Jones in molti atteggiamenti se stesso quando era molto più giovane, e la sua intraprendenza cela in malo modo il suo "dna Jones". È inoltre molto abile con il coltello a scatto e la spada (ingaggiando un movimentato duello con Irina Spalko). Mutt volerà in Perù con Indy alla ricerca della madre e di Harold Oxley.

Inizialmente, il personaggio di Mutt era stato pensato come ad un "tranquillo bonaccione"; successivamente nacque il personaggio vero e proprio che appare nel film, una sorta di "uomo-bambino", che si dimostra forte esteriormente solo attraverso un coltello ed una moto (come afferma lo stesso Shia LaBeouf nei contenuti speciali del DVD ufficiale). Frank Marshall disse che Mutt rappresenta un giovane arrogante che mostra come Indiana sia diventato più anziano e più saggio.[4]

Shia LaBeouf fu la prima ed unica scelta di Spielberg per il ruolo.[5] Eccitato all'idea di prendere parte ad un film di Indiana Jones, LaBeouf firmò il contratto senza leggere la sceneggiatura e non sapendo cosa il suo personaggio avrebbe fatto.[6] LaBeouf guardò Il seme della violenza e Il selvaggio per entrare nella mente del personaggio, seguendo i modi di fare e dire dei personaggi dei film, ed imparando ad usare un coltellino come se fosse un'arma.[7] Autentiche giacche anni '50 vennero usate per creare il costume di LaBeouf,[8] mentre la Harley-Davidson ha fornito la moto.[9]

George Lucas si è detto interessato a produrre uno spin-off su Mutt e le sue avventure, con Indiana in un ruolo di supporto.[10]


Antonin Dovchenko


Il Colonnello Antonin Dovchenko (Igor' Žižikin) è un ufficiale siberiano che aiuta l'ucraina Irina Spalko nella ricerca del Teschio, e il suo personaggio è un tributo al celebre Pat Roach, presente in tutti gli altri film (si ricorderà per la notevole stazza e per le numerose colluttazioni con Indiana Jones). È un uomo enorme e magro, con la testa rasata e la faccia dura e fredda, non molto intelligente e di poche parole, più concentrato nel portare a termine le missioni, e un abile combattente corpo a corpo. Dovchenko non apprezza le antiche reliquie, prova un'immediata antipatia per Jones e ha un disgusto per gli insetti. Rapisce Jones e il compagno Mac (che è in realtà è una spia dei russi), uccide le guardie dell'Hangar 51 e, quando il protagonista sta per fuggire, ha una colluttazione, ma il russo viene steso. In tutto il resto del film viene visto sempre al fianco della Spalko. Quando Marion, Mutt e Indiana sono su un camion imprigionati, con loro c'è anche Dovchenko, che viene steso a calci da Jones, Marion e Mutt. Ritornerà ancora in aiuto della Spalko e, durante uno scontro all'ultimo sangue con Indy, viene attaccato da un branco di formiche rosse giganti mangiatrici di uomini e viene mangiato vivo.


Harold Oxley


Harold Oxley (John Hurt) è un brillante archeologo, collega di Indy, con cui perse i contatti nel 1938 in seguito alla fine della sua relazione con Marion. Vecchio amico di quest'ultima, Harold si prenderà cura di Mutt, diventando una sorta di padre adottivo per lui (ignorando il fatto che il vero padre fosse proprio Indiana Jones). Mente estremamente eccelsa, viene definito un "genio" da Indy, ed è lui a lasciare le indicazioni su come recuperare il Teschio nelle catacombe in Perù. Ottenebrato dal potere psichico del Teschio stesso, per gran parte del film agirà come uno spostato (il suo abbigliamento trasandato ne è la conferma), pronunciando parole apparentemente prive di senso, che la sua mente riceve dall'enorme potere dell'oggetto. Alla fine rinsavisce, e dà la sua benedizione al matrimonio tra Marion e Indy.


Introdotti nei videogiochi



Sophia Hapgood


Sophia Hapgood appare per la prima volta in Indiana Jones e il destino di Atlantide (1992); secondo quanto detto nel gioco, Sophia era una ricca ragazzina di Boston che si ribellò alla sua famiglia e che accompagnò successivamente Jones come assistente in una spedizione in Islanda, dove trovò uno strano medaglione che risvegliò i suoi poteri psichici. Diventò poi una medium ed ebbe modo di accompagnare ancora un'altra volta Indiana nel tentativo di fermare i nazisti che cercavano di sfruttare le immense risorse del regno perduto date dall'orichalcum. Sophia, ad un certo punto della storia, venne posseduta dal dio Nur-Ab-Sal che risiedeva nel medaglione, e spettò proprio a Jones salvarla distruggendolo. Nel gioco successivo, Indiana Jones e la macchina infernale (1999) Hapgood è un'agente della CIA ed assistette Jones nella sua estenuante ricerca della "macchina infernale" babilonese.


Mei Ying


Compare nel videogioco Indiana Jones e la tomba dell'imperatore ed è inizialmente l'assistente di Kai Ti Chang, un nemico del gioco. In seguito si allea con Indiana Jones spiegandogli di lavorare per il governo cinese e che Kai è intenzionato a possedere il Cuore del Drago. Aiuterà molto Indiana liberandolo e accompagnandolo molte volte. Viene chiusa in una gabbia da Kai per aver tradito quest'ultimo e viene in seguito posseduta dallo spirito di Kong Tien ma Indiana riesce a liberarla e a farla tornare in sé. Viene di nuovo catturata e posseduta da Kai attraverso il Cuore del Drago, ma Indiana riesce a salvarla sconfiggendo Kai. Compare infine alla fine del gioco con Indiana e Wu Han.


Gennadi Volodnikov


Il Dottor Volodnikov, al servizio dei sovietici, esegue ricerche presso la torre di Babele, la quale ospitava un tempo un potere più distruttivo della bomba atomica americana. Volodnikov è un archeologo, anche se si trova più a proprio agio con il tè e il piroshki rispetto al lavoro sul campo. Appare in Indiana Jones e la macchina infernale.


Simon Turner


Turner è il capo di Sophia. Era un ufficiale militare che, in Francia, aiutò ad organizzare la resistenza contro i tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Quando il Presidente Harry Truman fondò la CIA, Turner fu uno dei primi a entrare a farne parte. Odia i comunisti perché nessuno può diventare ricco nel loro sistema politico. Come Volodnikov, appare anche lui in Indiana Jones e la macchina infernale.


Note


  1. Anche nel film l'informazione è confermata: Belloq la confida a Marion durante la gara di bevute.
  2. Info, su starwars.com (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2009).
  3. (EN) Young Indy Time Capsule Interview: Ruth De Sosa, in StarWars.com. URL consultato il 13 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2008).
  4. News, Etc., Empire, marzo 2008, 16-17.
  5. Ian Freer, The Indiana Jones Diaries, Empire, maggio 2008, 35.
  6. Anthony Breznican, Shia LaBeouf tapped for "Indy 4" role, USA Today, 13 aprile 2007. URL consultato il 13 aprile 2007.
  7. Nick de Semlyen, Shia LaBeouf is Indiana Jones Jr., Empire, aprile 2008, 76.
  8. About the Production (SWF), su indianajones.com, Official site. URL consultato il 14 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2008).
  9. Indiana Jones, Harley-Davidson and motorcycles, Clutch & Chrome, 25 aprile 2008. URL consultato il 27 aprile 2008.
  10. Roger Friedman, Lucas: "Indy 5" a Possibility, FOX News, 16 maggio 2008. URL consultato il 16 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2008).
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