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Mangiafoco, o in alcune traduzioni "Mangiafuoco" è un personaggio immaginario del libro Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi. Può essere definito come un personaggio positivo, nonostante la sua descrizione (che non mette altro che soggezione): si tratta di un personaggio tanto indulgente e comprensivo quanto burbero e suscettibile (nel primo caso, quando il burattino gli narra del suo povero Babbo; nel secondo nel momento in cui decide di gettarlo nel fuoco prima di Arlecchino). Alla fine si rivela esser in realtà generoso, regalando a Pinocchio cinque monete d'oro da portare al disperato Geppetto, dopodiché lascerà libero il burattino e scomparirà definitivamente di scena. In altre versioni, si rivela esser tutt'altro che mite: generalmente, nella pellicola Pinocchio (1940) di Walt Disney e nella serie giapponese di Le nuove avventure di Pinocchio lo compra per una miseria per farlo recitare nei suoi spettacoli, soltanto per guadagnare ed esser sempre più ricco fino a che, quando sarà pressoché invecchiato, lo getterà nel fuoco; ma Pinocchio riuscirà a sfuggirgli quasi immediatamente. In altri scritti, in particolare in Il compagno Pinocchio, pubblicato dallo scrittore russo Aleksej Nikolaevič Tolstoj nel 1936, Karabas Barabas (il nome russo dell'omone) è il principale antagonista della vicenda, il quale è in cerca di un luogo magico a cui possa adattarsi la sua chiave dorata, ma il Padre di Burrattino (soprannominato Carlo, in questa versione) sa che il posto meraviglioso si trova niente di meno che dietro latazzo sul quale vi è raffigurato un focolare: Burattino riuscirà a sottrargli le sue marionette e a farle esibire in questo nuovo teatro, sconfiggendolo.

Disambiguazione – Se stai cercando il giocoliere esperto nella manipolazione delle fiamme, vedi mangiafuoco.
Mangiafoco
Un'illustrazione di Mangiafuoco realizzata da Enrico Mazzanti
UniversoPinocchio
AutoreCarlo Collodi
1ª app. inLe avventure di Pinocchio. Storia di un burattino
Specieumano
SessoMaschio
ProfessioneBurattinaio

Caratteristiche


Egli è il burattinaio del "Gran Teatro dei Burattini", e viene descritto come: «un omone così brutto, che metteva paura soltanto a guardarlo. Aveva una barbaccia nera come uno scarabocchio d'inchiostro, e tanto lunga che gli scendeva dal mento fino a terra: basta dire che, quando camminava, se la pestava coi piedi. La sua bocca era larga come un forno, i suoi occhi parevano due lanterne di vetro rosso, col lume acceso di dietro; e con le mani schioccava una grossa frusta, fatta di serpenti e di code di volpe attorcigliate insieme».


Ruolo nel libro


È introdotto nel capitolo decimo, dopo che Pinocchio rovina uno dei suoi spettacoli di burattini, distratti dalla sua presenza. Innervosito, Mangiafoco dà inizialmente l'ordine ai suoi burattini di gettare Pinocchio nel fuoco per poter cuocere un arrosto di montone, ma poi si impietosisce per le sue urla strazianti, tanto da starnutire a più riprese (il burattinaio ha l'abitudine di starnutire quando si commuove); decide, allora, di liberare Pinocchio e gettare nel fuoco al posto suo Arlecchino, ma Pinocchio riesce ancora una volta a commuoverlo chiamando Mangiafoco «Eccellenza» e offrendosi di essere gettato nel fuoco al posto di Arlecchino. La nobile azione provoca di nuovo la commozione (e un secondo violento attacco di starnuti) di Mangiafoco, che si rassegna a mangiare il montone mezzo crudo. L'indomani Pinocchio racconta al burattinaio della grande povertà del suo babbo, e questi, commosso, gli regala cinque monete d'oro raccomandando al burattino di portarle subito a Geppetto.


Nella cultura di massa


Mangiafuoco nella versione Disney
Mangiafuoco nella versione Disney

Musica


Nel 1977 il cantautore napoletano Edoardo Bennato pubblica, nell'album Burattino senza fili la canzone Mangiafuoco, dedicata appunto al burattinaio.

Nel musical dei Pooh Mangiafuoco ricalca pressoché fedelmente il suo alter-ego cartaceo: è un personaggio positivo e buono, anche se ha un carattere più esuberante e vivace. Entra in scena quando Pinocchio libera i burattini dai loro fili, e per punizione decide di gettare il burattino nel fuoco; sentendo le suppliche di pietà di Pinocchio inizia a starnutire, commosso, e decide di bruciare Arlecchino al posto di Pinocchio, ma il burattino decide di offrirsi al posto dell'amico, provocando nuovi starnuti di commozione in Mangiafuoco. Dopo avere ascoltato come Pinocchio ha ottenuto i soldi per venire a teatro (ha venduto i libri) e dopo un ultimo, enorme starnuto, il “terremoto di bontà” Mangiafuoco decide di risparmiare tutti e di dare cinque monete a Pinocchio, raccomandandogli di “non vendere più i libri per venire al luna park”.


Voci correlate


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[en] Mangiafuoco

Mangiafuoco (/ˌmɑːndʒəˈfwoʊkoʊ/ MAHN-jə-FWOH-koh; Italian: [ˌmandʒaˈfwɔːko], literally "Fire-Eater") is a fictional character and a secondary antagonist who appears in Carlo Collodi's 1883 Italian book The Adventures of Pinocchio (Le avventure di Pinocchio). He is the theatre director and puppet-master of the Great Marionette Theatre, portrayed as gruff and imposing, but capable of showing kindness and easily moved to compassion, which he expresses by sneezing: after initially wanting Pinocchio to be burned as firewood for ruining one of his puppet shows, he eventually sets him him free and gives him five gold coins for his father Geppetto.
- [it] Mangiafoco



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