Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: il ladro di fulmini è un romanzo del 2005 scritto da Rick Riordan; è il primo della serie di cinque libri Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo basati su personaggi della mitologia greca ma ambientati negli Stati Uniti.
Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo: il ladro di fulmini | |
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Titolo originale | Percy Jackson & The Olympians: The Lightning Thief |
Autore | Rick Riordan |
1ª ed. originale | 2005 |
1ª ed. italiana | 2010 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | fantasy |
Lingua originale | inglese |
Ambientazione | Campo Mezzosangue |
Protagonisti | Percy Jackson (figlio di Poseidone) |
Coprotagonisti | Grover Underwood (satiro), Annabeth Chase (figlia di Atena) |
Antagonisti | Luke Castellan (figlio di Ermes) |
Serie | Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo |
Seguito da | Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: il mare dei mostri |
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Da questo romanzo è stato tratto il film Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini distribuito nelle sale il 12 marzo 2010, e anche la prima stagione della serie TV che adatta la serie di romanzi.
Perseus Jackson, detto Percy, è un ragazzo newyorkese con molti problemi sociali e personali: soffre di disturbi dell'attenzione, è dislessico, il che non lo aiuta affatto con le materie scolastiche, sua madre Sally vive con uno sfaccendato, puzzolente e maleducato uomo che è il suo patrigno di nome Gabe, e non ha mai conosciuto il suo padre biologico. L'unico suo amico, che lo ha sempre seguito, è Grover, anch'egli un po' anormale.
Durante una gita scolastica, Percy viene richiamato in una stanza separata dall'arcigna professoressa Dodds. Non appena sono soli, la Dodds diventa un mostro alato (una Furia) che gli ordina di rendergli una cosa a lui sconosciuta. Ancor prima di capirci qualcosa, l'altro suo professore, Brunner, un uomo costretto sulla sedia a rotelle, gli lancia una penna che si trasforma in spada, con la quale Percy uccide la Dodds, la cui esistenza sembra essere stata spazzata via dalla mente di tutti quanti i suoi compagni di classe e lo stesso Brunner, che si riprende la penna come se niente fosse.
Una notte, nel dormitorio, Percy ode Grover discutere con Brunner della Dodds (confermando che non era frutto della sua immaginazione) e di come Percy sia pronto per una particolare locazione che Percy intuisce essere un manicomio o peggio. Il giorno dopo, Percy cerca di scappare da Grover, non prima di aver visto alla stazione tre donne tessitrici creare un calzino che poi recidono. Quando Percy lo riferisce a Grover, questo è spaventato.
Sfuggito all'amico, Percy torna a casa e si prepara con la madre all'annuale visita al loro cottage in riva al mare di Long Island. Mentre discutono del padre di Percy, Sally menziona che questi si era organizzato per mandare il figlio, quando avrebbe giunto i dodici anni (quindi quest'anno), ad un particolare campo. Prima di poter chiedere qualcosa di più, Grover irrompe trafelato alla cabina e Percy nota che il suo amico ha le gambe di una capra: Grover è un Satiro. I tre corrono alla macchina su ordine di Grover, che inizia a spiegargli la situazione: mostri come satiri e le Furie esistono perché tutte quelle storie della mitologia greca che hanno imparato a scuola sono vere e Percy è parte di questo mondo in qualità di semidio. Sempre più confuso, la macchina viene attaccata dal Minotauro. La comitiva corre verso un pino in cima ad una collina, l'ingresso al sopracitato campo, ma prima di raggiungerlo, Sally viene afferrata e (apparentemente) sbriciolata dal Minotauro. Furioso, Percy lo attacca, gli stacca il corno e lo usa per pugnalare il mostro, sconfiggendolo, poi sviene.
Giorni dopo, Percy si risveglia nell'infermeria del Campo Mezzosangue, un campo d'addestramento creato dagli Olimpi per i diversi semidei che hanno procreato sulla terra. Al campo, Percy vi trova il professor Brunner, che si rivela essere Chirone, il celebre centauro, poi conosce anche Annabeth Chase, figlia di Atena per cui Percy inizia ad invaghirsi, Clarisse La Rue, la violenta figlia di Ares, Luke Castellan, figlio di Ermes e suo capo-casata (in quanto Ermes è il dio dei viandanti) fintanto che Percy non verrà riconosciuto dal padre divino e andrà nella rispettiva casa, e il direttore del campo, Dioniso in persona, punito dal padre Zeus con il compito di badare al Campo Mezzosangue e ai semidei da lui odiati. A Percy viene spiegato come funziona il loro mondo: gli dei della Grecia non sono stati in Europa, ma seguono la corrente della cultura centrale, in questo caso l'America, trasferendo alcuni capoluoghi del loro mondo in altri luoghi più adatti (l'Olimpo, per esempio, ora è sopra l'Empire State Building), anche le creature non-umani hanno seguito gli dei in America e, essendo mostri ed essendo privi di anima, possono ritornare all'infinito dagli Inferi, ecco spiegato come Chirone e il Minotauro siano vivi nonostante fossero morti per rispettiva mano di Ercole e Teseo, inoltre vagano sulla Terra indisturbati poiché agli occhi degli umani sono occultati dalla "Foschia", una nebbia che altera o occulta l'aspetto dell'essere o cosa non-umani. Viene anche spiegato che i semidei attraggono i mostri con la loro aura e per questo Sally si era attaccata a Gabe, cosicché la sua puzza potesse occultare l'aura di Percy. Infine, i semidei hanno così tanti problemi mentali perché sono più guerrieri che normali persone: la mancanza di attenzione è dovuta al loro spirito guerriero e i loro poteri e la dislessia gli consente di tradurre tutto ciò che è in greco.
Durante una partita di caccia alla bandiera, Percy si dimostra un bravo combattente, specie quando a contatto con l'acqua. Alla fine della partita, un segugio infernale compare dai boschi e attacca Percy, ma questi lo annienta e finalmente viene riconosciuto dal padre divino: sopra la sua testa compare un tridente. La cosa innervosisce molti: Poseidone è un membro dei tre pezzi grossi, ossia Zeus, Poseidone e Ade, e a seguito di una grande lotta tra i loro figli semidei (ossia la Seconda guerra mondiale), avevano giurato di mai più procreare altri figli, ma Percy è l'ovvia dimostrazione che Poseidone non ha tenuto fede al suo patto. Come se la situazione non fosse abbastanza tesa, di recente Zeus è stato privato della sua Folgore, e in molti sono convinti che Percy sia il ladro in quanto Zeus è stato una volta vittima di tradimento da parte dei suoi fratelli (lo stesso tradimento che vide Poseidone venire punito con la costruzione di Troia). Già Zeus era stato il primo a disobbedire al loro patto procreando Talia che, nel tentativo di raggiungere il campo con Annabeth, Luke e Grover, venne uccisa e il padre la trasformò nel pino all'ingresso del campo: forse Poseidone vorrebbe farla pagare a Zeus per questa sua infrazione del loro patto.
Nonostante Percy sia innocente, decide di partecipare ad un'impresa, ossia partire in viaggio in missione per dimostrare la sua eroicità, per ritrovare la Folgore e scagionare dalle accuse lui e suo padre, però prima deve parlare con lo spirito di Delfi, ovvero l'Oracolo, per scoprire se l'impresa è veramente sua e riceve in risposta una profezia.
«Andrai a Occidente e affronterai il Dio che ha voltato le spalle |
Percy tuttavia non rivela a Chirone la parte negativa della profezia e parte insieme ad Annabeth e Grover. Prima di partire riceve due regali: la penna che si può trasformare in spada da Chirone (il nome della spada è Anaklusmos, ossia Vortice) e delle scarpe volanti da Luke, ma temendo di offendere Zeus volando in cielo, le regala a Grover. Durante il viaggio in macchina (guidata da Argo, la sentinella del campo con occhi da tutte le parti) Percy scopre che deve andare a Los Angeles (l'entrata per gli Inferi) per poter chiedere ad Ade di riportare in vita la madre (non essendo effettivamente morta). I tre continuano il viaggio in autobus, dove però incontrano le tre Furie (tra cui la Dodds, già ritornata in forma) e li attaccano. Il trio scappa e si imbattono in un emporio di statue per esterni, gestito da una donna col turbante e gli occhiali scuri di nome Zia Em, ma in realtà ella è la gorgone Medusa, felice di potersi vendicare della prole degli dei che l'hanno ridotta così. I tre la sconfiggono per miracolo e Percy invia la testa del mostro agli dei dell'Olimpo, pagando con delle dracme d'oro e tornano nel bosco.
Durante il viaggio, Grover rivela a Percy che il suo più grande sogno è ottenere una licenza da cercatore dal Consiglio dei Satiri Anziani, per poter cercare il dio perduto Pan, signore delle selve, ma dopo aver fallito a salvare Talia, dovrà attendere un po' per potersi dimostrare degno. Durante la notte Percy sogna di trovarsi sull'orlo di un baratro a parlare con una voce malvagia che lo incita a consegnargli la Folgore per tradire gli dei. Continuando il viaggio, tramite i soldi di una ricompensa per il ritrovamento di un cane smarrito, Percy scopre che i giornali lo considerano un ricercato e Gabe ha offerto una ricompensa a chiunque lo catturi. Anche Annabeth rivela di non essere granché voluta dalla sua famiglia, motivo per cui si è trasferita definitivamente al campo. I tre si fermano poi al Gateway Arch, poiché Annabeth, che vuole diventare architetta, vuole vederlo. Mentre Percy si trova solo nella cabina con una signora e il suo cagnolino, questi si rivelano esser Echidna la Chimera e, per scappare da morte certa, il ragazzo si butta nel Mississippi. Lì le sue ferite guariscono e scopre alcuni dei suoi poteri: può respirare sott'acqua, non bagnarsi, e tutte le cose da lui toccate si asciugano. Sul fondo del fiume incontra una messaggera di suo padre che gli dice di andare sulla spiaggia di Santa Monica, così esce dall'acqua e riesce nella confusione a scappare con i suoi amici.
Il pomeriggio dopo il treno si ferma a Denver, così decidono di chiamare Luke con un messaggio Iride, una "videochiamata" che si avvia lanciando una dracma dentro un qualsiasi arcobaleno (in più, l'uso di oggetti elettronici quali telefonini attirerebbe l'attenzione di molti mostri), ma l'unica cosa che riescono a capire è che Ade potrebbe aver rubato la Folgore servendosi del suo elmo dell'oscurità per vendicarsi di non aver avuto il trono. A Denver, il trio incontra Ares, dio della guerra, che propone loro di andare al parco acquatico per recuperare il suo scudo in cambio di informazioni sulla madre di Percy. Annabeth e Percy riescono a recuperare lo scudo in un vecchio luna park chiuso e pieno delle trappole create da Efesto che erano però rivolte ad Ares e Afrodite. Ares li aiuta mostrandoli un modo per raggiungere Las Vegas e gli dona anche degli zaini con cibo, denaro e vestiti.
Arrivati a Las Vegas infiltrandosi in un camion che trasporta animali vivi, liberano le creature e finiscono all'Hotel Casinò Lotus, la nuova base dei Lotofagi. I ragazzi non si accorgono in tempo della trappola e quando Percy esce dalla trance, grazie all'aiuto di Poseidone, e riesce ad uscire dal locale con gli amici, scoprono di avervi passato cinque giorni e che ormai manca solo un giorno al solstizio d'estate, la data in cui Zeus proclamerà guerra se non riavrà la Folgore. In Taxi, il trio arriva a Los Angeles e Percy ne approfitta per raccontare agli amici di un suo recente sogno in cui Zeus e Poseidone lottavano e una voce dal sottosuolo rideva, iniziando a pensare che forse Ade non è forse il ladro (non è quella la sua personificazione fisica). Arrivati a Santa Monica, Percy si tuffa in mare e incontra una Nereide, che gli dice di seguire il suo cuore e gli dona tre perle, per potersi salvare in caso di necessità.
In cerca dell'ingresso dell'Ade, il trio è attaccato da dei ladri umani, come dimostra il fatto che Vortice non li ha feriti (Vortice è fatta di bronzo celeste, quindi gli esseri umani, ma non gli semidei, non possono esservi feriti da essi). Per fuggire ai ladri, si rifugiano in un negozio di materassi, il cui venditore, Crusty, si rivela essere Procuste, che tagliava o allungava i suoi ospiti a seconda della loro altezza. Percy lo uccide e trovano mappa e indirizzo per i R.I.P. Studios. All'ingresso, il trio incontra Caronte e, grazie ai soldi prelevati dal negozio di Crusty, accetta di traghettarli nello Stige. Arrivati nell'Erebo, i tre superano Cerbero, ma, ad un passo dalle Praterie degli Asfodeli, le scarpe alate di Grover si animano e lo trascinano verso il Tartaro. Percy riesce a toglierle e Grover è salvo.
Arrivati al cospetto di Ade, questi rivela di non c'entrare nulla con il furto della Folgore, anzi, anche lui accusa Percy di averlo derubato della sua arma, l'elmo dell'oscurità. Il ragazzo nota allora che il suo zaino è stranamente pesante dall'entrata negli Inferi e al suo interno vi trova la Folgore. Ade offre a Percy di farsi consegnare la Folgore in cambio di sua madre; a malincuore, Percy rifiuta e se ne va con gli altri grazie alle perle. L'ira di Ade ha provocato un devastante terremoto a Los Angeles e nessuno bada ai ragazzi comparsi dal nulla. Arrivati sulla spiaggia, i tre vi trovano Ares, con in mano l'elmo di Ade. Ares rivela di aver fatto tutto questo per il piacere della guerra, ma Percy capisce che in realtà anche lui è una semplice pedina e che la mente di questo folle piano è un'altra persona. Una volta sconfitto il dio, Percy prende l'elmo di Ade, lo restituisce ad Ade (tramite la Dodds) e Sally viene liberata, poi corre a casa in aereo e corre all'Empire per restituire la folgore a Zeus.
Raggiunto il 600º piano, Percy entra nell'Olimpo. Raggiunto il tempio principale, Percy restituisce la Folgore a Zeus davanti a Poseidone. Dopo avere raccontato la sua storia, concludono che la mente di tutto è Crono, ossia il vocione che veniva da sottoterra nei suoi incubi e colui che stava attirando Grover nel Tartaro. Rimasto solo col figlio, Poseidone rivela a Percy che sua madre è viva grazie al recupero dell'elmo di Ade e gli spiega che il motivo di tanta assenza è dovuto alla legge che gli dei non possono interferire fisicamente nella vita dei loro figli. Tornato a casa, trova sua madre viva e Gabe infuriato per il suo ritorno; oltre a questo, la testa di Medusa gli viene regalata, e Percy e Sally la usano per pietrificare Gabe. Tornato al campo con gli amici, vengono festeggiati come eroi e Sally, la mamma gli scrive di essersi trasferita e iscritta all'università, a cui aveva rinunciato per proteggerlo; Gabe è "misteriosamente" scomparso e il ragazzo deve decidere se restare al campo tutto l'anno o tornare da sua mamma.
Grover, ricevuta la licenza grazie all'impresa, parte per cercare Pan. L'ultimo giorno, Luke e Percy vanno nel bosco per allenarsi, ma Luke si rivela colui che ha evocato il segugio nel campo, rubato gli oggetti e persino imbrogliato Ares. Luke fa apparire uno scorpione dell'abisso (lo stesso scorpione che uccise Orione), il cui veleno uccide nel giro di un minuto. Luke si dà alla fuga, e l'animale attacca Percy che riesce a salvarsi per un pelo. Il ragazzo racconta tutto a Chirone. Annabeth, distrutta dal tradimento del suo amico (e cotta), ritorna a casa da suo padre e saluta Percy e anche lui decide di tornare a casa da sua madre e di tornare al campo solo l'estate seguente.
Nel 2006 è uscito il seguito del libro, Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri.
Dal libro è stata tratta una graphic novel con lo stesso titolo pubblicata in America nel 2010.
Il libro conta 22 capitoli:
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