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Claude Frollo è un personaggio del romanzo di Victor Hugo Notre-Dame de Paris, dove appare come l'antagonista principale, per quanto venga dipinto come un tragico anti-eroe.

Claude Frollo
L'arcidiacono Frollo tiene tra le mani Quasimodo bambino, immagine di Luc-Olivier Merson.
Lingua orig.Francese
Soprannome"Lo stregone", "Monaco Nero"
AutoreVictor Hugo
1ª app. inNotre-Dame de Paris
SpecieUmana
SessoMaschio
EtniaFrancese
Luogo di nascitaParigi
Data di nascita1446
ProfessioneArcidiacono di Notre-Dame
Affiliazione
  • Chiesa cattolica

Arcidiacono della cattedrale di Notre-Dame di Parigi, Sacerdote, Nobile, Intellettuale e Alchimista solitario, Frollo è l'archetipo dell'uomo intellettuale, appassionato di scienza e religione. La sua improvvisa e tarda passione amorosa per Esmeralda lo porterà a cadere nel peccato e ad abbandonare rapidamente i suoi studi e la sua curiosità sofistica, diventando un essere malvagio e criminale pronto a fare di tutto pur di raggiungere il proprio scopo.


Vicende e ruolo nel romanzo


Introdotto fugacemente nel libro II, le sue vicende personali sono narrate diffusamente nel capitolo II del libro IV, intitolato a suo nome.

Si apprende così che Claude Frollo, nato nel 1446[1], appartenente a una famiglia di nobiltà, titolata del feudo di Tirechappe, vassalli del vescovo di Parigi, fu destinato dai genitori, sin dall'infanzia, allo stato ecclesiastico.

Infatti, educato a leggere sui libri latini, fu rinchiuso dal padre nel collegio de Torchi nell'Université e "lì era cresciuto tra il messale e il lexicon". Ragazzo triste, serio, silenzioso, studiava con ardore senza dedicarsi ad altri svaghi, a differenza dei coetanei. In un primo momento si dedicò alla teologia, poi al diritto canonico, infine alla medicina, alle arti liberali e alle lingue ovvero latino, greco ed ebraico.

Nel 1466, una pestilenza uccise i genitori ed egli si prese cura del fratello Jean, l'unico scampato della propria famiglia e, preso dalla pietà, lui che fino ad allora non aveva amato altro che i libri, riversò tutto il suo affetto sulla creatura, "fu assai più di un fratello per quel bimbo: fu una mamma".

Il pensiero per il fratello non lo distrasse dai suoi studi, anzi, si dedicò con ancor maggiore ardore avendo come unico fine la felicità e il successo di Jean. Del resto, i meriti, il sapere, il suo titolo di vassallo vescovile, gli aprirono le porte della chiesa e a 20 anni, con speciale dispensa, era già prete con il compito di celebrare l'ultima messa.

Una domenica, di ritorno dall'altare, attirato da un gruppo di anziane donne vicino al letto dei trovatelli, vi si avvicinò, scoprendovi un bambino di circa 4 anni, gobbo, deforme e pertanto oggetto del timore popolare che si trattasse del figlio di una strega e in quanto tale, degno del rogo.

Disinteressandosi dell'opinione della piccola folla attorno, stese la sua mano e lo adottò battezzandolo con il nome di Quasimodo, dal giorno in cui lo aveva trovato, era infatti la domenica di Albis o di Quasimodo[2] o in riferimento alla deformità[3].

Vent'anni dopo, don Claude Frollo, monsignore, arcidiacono di Josas, sempre più contristato e scoraggiato dalla vita scapestrata del fratello Jean, si è viepiù irrigidito dedicandosi ai suoi esperimenti di alchimia in uno studio sito su di una torre di Notre Dame.

Tali studi ben presto cominciarono ad attirare le attenzioni popolari e contribuirono non poco ad accentuare l'isolamento dell'arcidiacono che diventa oramai assai impopolare.

Frollo è talvolta vittima di pensieri passionali, benché abbia fatto voto di castità, s'innamora perdutamente della zingara Esmeralda, che altri personaggi vorrebbero conquistare, come il capitano Phoebus che, con l'intenzione di ucciderlo, Frollo pugnalerà alle spalle. Frollo vede Esmeralda soprattutto come un oggetto da ottenere, non come una persona da amare (tuttavia prova occasionalmente e disperatamente amore nei suoi confronti, che quasi sorpassano la libidine). Nonostante ciò, Esmeralda (che non essendo affatto innamorata e sapendo che è stato lui a cercare di uccidere Phoebus) si rifiuta di sposarlo, mentre lei viene condannata all'esecuzione Frollo prova un sadico piacere quando osserva la giovane al patibolo, in seguito verrà ucciso a sua volta da Quasimodo, che lo spinge giù dalla torre.

Alcune scene sono state riprese da Luc Plamondon e Riccardo Cocciante nel musical Notre-Dame de Paris.


Altri media


Il ruolo del personaggio fu cambiato nei film molte volte. Nella versione muta del 1923 Claude Frollo non rappresenta il perfido, ma un buon arcidiacono, e il vero cattivo è impersonato dal fratello più giovane Jehan. Stessa cosa nel film del 1939, in cui Claude è l'arcidiacono della cattedrale di Notre Dame, mentre il fratello Jehan è un importante giudice di Parigi e rappresenta il cattivo. Nelle seguenti versioni (1956 e 1982) Claude Frollo torna ad avere il suo classico ruolo di arcidiacono e cattivo del romanzo.

AttoreVersionePersonaggio
Notre-Dame de ParisArcidiacono Claude Frollo
Walter LawThe Darling of ParisArcidiacono Claude Frollo
Annesley HealyEsmeraldaArcidiacono Claude Frollo
Brandon HurstIl gobbo di Notre Dame, versione del 1923Jehan Frollo
Sir Cedric HardwickeIl gobbo di Notre Dame, versione del 1939Giudice Jehan Frollo
Alain CunyIl gobbo di Notre Dame, film 1956Arcidiacono Claude Frollo
James Maxwell (voce)Il gobbo di Notre Dame, adattamento del 1966Arcidiacono Claude Frollo
Kenneth HaighThe Hunchback of Notre Dame, adattamento del 1977Arcidiacono Claude Frollo
Derek JacobiIl gobbo di Notre Dame, film 1982Arcidiacono Claude Frollo
Ron Haddrick (voce)Il gobbo di Notre Dame, adattamento del 1986Arcidiacono Claude Frollo
Vlasta Vrana (voce)QuasimodoArcidiacono Claude Frollo
Tony Jay (voce)Il gobbo di Notre Dame, versione Disney del 1996Giudice Claude Frollo
Richard HarrisThe Hunchback, film 1997Arcidiacono Claude Frollo
Daniel LavoieNotre-Dame de Paris, spettacolo del 1998Arcidiacono Claude Frollo
Richard BerryQuasimodo d'El ParisSerge Frollo
Vittorio Matteucci Notre-Dame de Paris, musical di Cocciante Arcidiacono Claude Frollo Sergio Dragone Notre Dame al tempo delle cattedrali,Ass.Rh+ regia Marco Ursillo, Vairano Patenora

Versione Disney


Frollo nella versione disneyana
Frollo nella versione disneyana

Nel film Disney del 1996, Frollo viene descritto non come anti-eroe ma come l'autentico antagonista principale, perdendo buona parte della sua compassione pur mantenendo un'aura di tragico.

In questa versione non è un arcidiacono, bensì un Magistrato ed il Ministro della Giustizia del governo di Re di Francia, inoltre è lui a uccidere la madre di Quasimodo, non salvandolo poi per pura pietà ma perché avvisato dall'Arcidiacono dell'impurità della sua anima. Altra differenza è l'età, infatti questo Frollo sembra essere molto più vecchio della sua controparte letteraria. Nel doppiaggio originale è stato doppiato dall'attore Tony Jay, in quello italiano da Eros Pagni. Per l'aspetto, disegnatori si sono ispirati all'attore Stewart Granger.

Appare anche nella serie House of Mouse - Il Topoclub, come uno dei tanti clienti del locale. Si è visto poche volte, una volta seduto col Cappellaio Matto e un'altra volta seduto a un tavolo con altri due personaggi (Brontolo di Biancaneve e i sette nani e Grimsby de La sirenetta), ostentando un'espressione indignata. Lo si vede brevemente anche nel film Topolino & i cattivi Disney, in cui applaude dopo un'esibizione di Topolino, ma non partecipa all'appropriazione dell'House Of Mouse da parte degli altri cattivi. Fa inoltre parte del franchise Cattivi Disney. Appare anche nel videogioco prodotto da Square Enix, Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance. Qui le vicende del mondo del Gobbo di Notre Dame seguono quelle del film originale Disney. In tale videogioco Frollo è doppiato da Corey Burton.


Caratteristiche del personaggio


Claude Frollo è un uomo profondamente religioso, che cerca di convincere il popolo di Parigi che le sue cattive azioni debbano essere giustificate in quanto opera della volontà di Dio nonostante sia, nella realtà dei fatti, un crudele funzionario del governo e un magistrato che usa la sua posizione di potere per soddisfare i suoi scopi. Questo lo rende temuto e odiato in tutta Parigi. Frollo è determinato a eliminare gli zingari sparsi per tutta Parigi ricorrendo perfino al genocidio, considerandoli socialmente dannosi. Mostra anche tendenze brutalmente sadiche, in quanto gode della sofferenza altrui e prova piacere nell'atto della tortura e dell'omicidio. Nonostante sia molto religioso si dimostra anche blasfemo, mostrando disprezzo nei confronti dell'Arcidiacono e tentando di commettere un omicidio nell'amata cattedrale della città. La sua profonda religione lo spinge anche a insegnare a Quasimodo un alfabeto religioso piuttosto deprimente, che ha permesso di dimostrare come, nonostante i suoi metodi oscuri, abbia familiarità con la credenza del "perdono". Ciò è stato evidente nel suo includere, in tale alfabeto, il Perdono come parola rappresentante per la lettera "F" (Forgiveness in originale).

È interessante notare che, mentre la maggior parte dei Cattivi Disney sono ben consci che i loro atti siano sbagliati (e che ciò non importa loro o ne sono orgogliosi), Frollo crede davvero di essere una brava persona. Ciò lo rende un personaggio complesso: rifiuta di ritenersi colpevole di qualunque cosa, crede che tutto ciò che faccia sia nel nome di Dio, anche se ciò comprende assaltare la Cattedrale di Notre-Dame per catturare Esmeralda. Tuttavia, alla fine della canzone Hellfire, Frollo chiede a Dio pietà per Esmeralda per quello che ha intenzione di fare con lei e misericordia per lui per i suoi piani. Inoltre, parte del suo ruolo di tutore per Quasimodo era una penitenza per aver ucciso sua madre, a indicare di come possa effettivamente essere capace di riconoscere le sue colpe, seppur nel suo modo contorto. Il coro mea culpa di Hellfire implica che Frollo riconosce di essere in errore, e implica una forma di disprezzo per sé stesso e per la sua natura.

Apparentemente Frollo è celibe. Tuttavia, si ritrova a desiderare Esmeralda, ma dopo un momento di indecisione finisce per addossare la colpa di questa sua brama a lei, alla stregoneria e al diavolo, piuttosto che accettare che sia lui stesso ad avere l'inclinazione a peccare come tutti gli altri. La sua lussuria lo condurrà alla follia, che alla fine si rivelerà essere la sua rovina. Quando crede che la sua brama per Esmeralda lo stia trasformando in un peccatore in parte ha ragione, poiché è questo a renderlo un assassino e ingiusto nei confronti delle altre persone, arrestando due famiglie e tentando di ucciderne una solo perché non si sono dimostrati disposti a rivelargli dove si trova Esmeralda.

È anche molto crudele con Quasimodo. Rifiuta di concedere al gobbo qualsiasi forma di felicità o libertà tenendolo rinchiuso a Notre-Dame, costringe il giovane a chiamarlo "padrone" e lascia che venga umiliato in pubblico senza preoccuparsi di aiutarlo, come punizione per aver disubbidito ai suoi ordini di non lasciare mai la Cattedrale. Inoltre non mostra amore verso Quasimodo, e lo usa solo come strumento per il suo guadagno personale. Come tale, permette a Quasimodo di vivere solo per paura della dannazione eterna dopo che uccise sua madre sui gradini di Notre Dame. Sembra anche essere una persona piuttosto razionale, come dimostra la scena in cui spiega a Quasimodo che i suoi amici Gargoyles sono fatti di pietra e non possono parlare.

Inoltre, Frollo sembra essere un uomo piuttosto stoico, che appare sempre calmo, controllato e sicuro di sé, e mostra paura solo quando Quasimodo riesce a sopraffarlo dopo aver cercato di pugnalarlo alle spalle, o nel momento precedente alla sua morte; mostra anche un evidente timore quando i molti occhi delle statue di Notre Dame sembrano giudicarlo per aver ucciso una donna innocente. Raramente esibisce umorismo, e ogni volta che lo fa, è sempre un umorismo nero e secco, di tipo stentoreo e sardonico.

Nonostante la sua risolutezza, la vera debolezza di Frollo era il non poter sentire o capire l'amore per un'altra persona. Fu questa crudeltà e abusività a spingere Quasimodo ad avere pochissima lealtà nei confronti del suo padrone e a proteggere l'unica persona che abbia mai mostrato gentilezza nei suoi confronti.

Frollo inoltre sembra avere poco o nessun senso di personalizzazione: con l'eccezione di Quasimodo e Febo - le uniche persone a cui si riferisce per nome -, egli si riferisce ai suoi soldati come "voi", e si riferisce a Esmeralda chiamandola esclusivamente con il nome di "zingara".


Biografia del personaggio


Frollo vive nel Palazzo di Giustizia, a Parigi, dove esercita la professione di giudice e di ministro della giustizia in modo estremamente autoritario. Pur considerandosi un uomo profondamente religioso, utilizza la sua posizione per perseguitare e arrecare sofferenze al popolo dei gitani, accusandoli di essere "parassiti" e di "vivere al di fuori dell'ordine naturale". Una notte un gruppo di zingari tenta di entrare a Parigi, ma subito si ritrovano intercettati e arrestati dallo spietato giudice e dai suoi uomini. Quando una donna del gruppo tenta la fuga, Frollo la insegue e infine la uccide sui gradini di Notre-Dame, per poi scoprire che ella era la madre di un bambino deforme. Frollo tenta dunque di gettare il bambino in un pozzo, ma viene fermato dall'Arcidiacono di Notre-Dame che lo convince ad allevare il bambino come proprio figlio, come ammenda per i peccati che ha commesso amministrando la legge a modo proprio.

Frollo dunque battezza il bimbo Quasimodo, e lo alleva nel campanile della Cattedrale di Notre Dame, nel tentativo di "proteggere il mondo dalla sua mostruosità". Nonostante la rigida disciplina religiosa e di orientamento del giudice, Quasimodo cresce manifestando ottimismo e spirito libero. Nel corso del ventennio successivo, Frollo continua a guadagnare potere all'interno della città, imprigionando, torturando e uccidendo gli zingari, e cercando nel frattempo di convincere il popolo parigino della loro malvagità. Prima di prendere parte all'annuale Festa dei folli, Frollo incontra il capitano Febo, un soldato leale e giusto, al quale assegna il compito di trovare la Corte dei Miracoli, luogo che gli zingari hanno adibito a nascondiglio.

Nel corso della festa, Frollo fa la conoscenza di una zingara di nome Esmeralda, dalla quale è attratto e al contempo disgustato. Poco dopo, Quasimodo, fuggito dalla cattedrale, viene incoronato Re dei Folli e in seguito pubblicamente umiliato, sotto lo sguardo indifferente del suo tutore. Sarà Esmeralda ad aiutare Quasimodo e a deridere pubblicamente Frollo per la sua indifferenza, scatenando la sua ira e in seguito rifugiandosi nella Cattedrale per sfuggire all'arresto. Quella stessa sera Frollo si rende conto di essersi innamorato della zingara ma, non riuscendo ad accettare ciò, teme che questa attrazione possa tradursi nella sua dannazione eterna. Contemporaneamente Quasimodo aiuta Esmeralda a fuggire dalla Cattedrale, al che Frollo comincia a darle una caccia spietata bruciando e saccheggiando le case zingare di Parigi, con l'intenzione di farla sua o, in caso di un suo rifiuto, eliminarla. Cercherà di sterminare una famiglia innocente credendoli dei traditori, ma un disgustato Febo, opponendosi alla sua volontà, li salva. Frollo dunque accusa Febo di insubordinazione e lo condanna a morte, ma con l'aiuto di Esmeralda il capitano si salva.

Avendo scoperto che Quasimodo ha aiutato Esmeralda a fuggire, Frollo ricorre all'inganno, facendogli credere di aver trovato il nascondiglio degli zingari e minacciando di attaccarlo, affinché il ragazzo si rechi alla Corte dei Miracoli per avvisare Esmeralda del pericolo, e scoprire così la posizione del luogo. Il suo piano va a segno, e Frollo arresta Esmeralda, Febo e gli zingari, e fa incatenare Quasimodo nel campanile della Cattedrale, dopodiché condanna Esmeralda al rogo. Prima dell'esecuzione, l'uomo pone a Esmeralda un ultimatum: diventare la sua donna o morire, ricevendo come risposta uno sputo in faccia. Quando per Esmeralda sembra giunta la fine, Quasimodo riesce a fuggire e a trarre in salvo la ragazza, mentre il popolo di Parigi, incoraggiato dal suo gesto, ingaggia una furiosa battaglia contro gli uomini di Frollo, mentre Quasimodo colpisce i soldati con sassi e mattoni e infine riesce a metterli in fuga riempiendo la piazza sottostante alla Cattedrale con il piombo fuso usato per le campane. Dopo aver sfidato l'Arcidiacono, Frollo raggiunge Quasimodo ed Esmeralda sul campanile e lì tenta di ucciderli, dopo aver rivelato al ragazzo la verità sulla morte della madre (Frollo gli aveva sempre detto che sua madre lo aveva abbandonato per la sua deformità). Dopo aver rischiato di precipitare dal balcone della Cattedrale, Frollo riesce a issarsi su un gargoyle e si appresta a uccidere Esmeralda, ma in quel momento il gargoyle cede al suo peso e si stacca dalla balconata portandolo con sé. Frollo trova così la morte precipitando dalla cattedrale nel piombo fuso della piazza sottostante. Memorabili sono le sue, alquanto ironiche, ultime parole: "Egli castigherà i perversi e li precipiterà in una voragine di fuoco!", accentuate dall'istante in cui la testa del gargoyle prima di spezzarsi sotto il suo peso si anima e, con occhi e fauci fiammeggianti, fa rassomigliare la morte di Frollo a una caduta all'inferno.

Frollo viene poi citato nel sequel, Il gobbo di Notre Dame II, in due occasioni. La prima mentre Clopin annuncia che sta per incominciare il ballo di Esmeralda, tira fuori un pupazzetto simile a Frollo dicendo di fare attenzione a non perdere il cuore per lei. La seconda volta avviene verso la fine del film, quando Madeline chiede a Quasimodo di fidarsi di lei, egli risponde di non avere più fiducia in lei e che aveva già fatto questo errore, riferendosi al suo ex tutore.


Fuoco d'inferno


(EN)

«I feel her, I see her... The sun caught in her raven hair, is blazing in me out of all control...»

(IT)

«La vedo, la sento... Fra i suoi capelli il fuoco c'è e annienta ogni controllo che c'è in me...»

Fuoco d'Inferno (Hellfire) è la canzone principale cantata da Frollo ed è stata considerata la canzone Disney più oscura, matura e complicata. L'intera canzone è accompagnata dal Confiteor, e incomincia proprio con la preghiera dell'arcidiacono e dei monaci che onorano il Signore nella cattedrale. Successivamente la scena si sposta nella residenza di Frollo, che si rivolge alla Vergine Maria chiedendole come mai la sua anima brucia al pensiero di Esmeralda, proprio a lui che si ritiene un uomo giustissimo e purissimo. Dopodiché si convince che Esmeralda proviene dall'Inferno e che è uno spirito malvagio venuto per portarlo alla dannazione eterna, ma capisce che non riesce a fare nulla per liberarsi dal desiderio che sia sua. Così incomincia ad accusare Dio di aver permesso che il Diavolo si impossessasse della sua anima e chiede nuovamente aiuto a Maria per essere protetto dall'amore verso Esmeralda. In quel momento entra una guardia, che gli dice che Esmeralda è fuggita, notizia seguita dall'attrazione che si trasforma in pura follia: infatti Frollo incomincia a rivolgersi direttamente a Esmeralda, dicendo di essere disposto a bruciare tutta Parigi per trovarla e per poi obbligarla a scegliere o lui o la morte. Frollo conclude la canzone con un'ultima preghiera a Dio accompagnata da un "Ma lei sarà mia, o morirà", per poi svenire sul pavimento.

Per ragioni di musicalità in italiano il riferimento al diavolo non è così esplicito come in altre versioni. Frollo infatti in italiano dice "Che c'entro io/ se vuole Dio/ che non resista al desiderio che sia mia!", mentre in originale è "It's not my fault/if in God's plan/He made the devil so much stronger than a man! (Non è colpa mia/se nel suo piano/ Dio ha fatto il diavolo molto più forte dell'uomo!)". Inoltre nella versione originale dopo aver mandato via la guardia dice "Hellfire!/ Dark fire!/Now gypsy is your turn! (Fuoco d'Inferno!/ Fuoco oscuro!/Ora gitana tocca a te!") mentre in italiano dice "Sei pronta, Gitana?/lo so che tornerai!"

La canzone è opposta alla precedente Luce del Paradiso (Heaven's light) cantata invece da Quasimodo e che paragona Esmeralda a un angelo.


Accoglienza


Il personaggio ha da subito suscitato un notevole impatto presso il pubblico, venendo ricordato come uno degli antagonisti più oscuri e complessi mai ideati per un film Disney. Gary Trousdale, uno dei registi del film, lo ha descritto come "una persona orribile", mentre il suo doppiatore Tony Jay lo ha paragonato a Hannibal Lecter.


Note


  1. Lo si deduce dal fatto che le vicende del romanzo sono ambientate nel 1482 al tempo di Luigi XI e che il futuro arcidiacono aveva 36 anni.
  2. Domenica in Albis, Domenica di Quasimodo, su cantualeantonianum.com. URL consultato l'8 marzo 2019.
  3. Quasimodo, infatti, in latino si può tradurre come "press'a poco".

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[en] Claude Frollo

Monseigneur Claude Frollo (French: [klod fʁɔlo]) is a fictional character and the main antagonist of Victor Hugo's 1831 novel The Hunchback of Notre-Dame (known in French as Notre-Dame de Paris). He is the Archdeacon of Notre Dame.

[fr] Claude Frollo

L'archidiacre Claude Frollo est un des personnages centraux du roman Notre-Dame de Paris de Victor Hugo.
- [it] Claude Frollo

[ru] Клод Фролло

Клод Фролло́ (фр. Claude Frollo) — один из центральных персонажей романа Виктора Гюго «Собор Парижской Богоматери», а также постановок по мотивам данного романа.



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