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La famiglia Addams (The Addams Family) è un film del 1991 diretto da Barry Sonnenfeld, al suo debutto come regista cinematografico.

La famiglia Addams
Christopher Lloyd e Anjelica Huston in una scena
Titolo originaleThe Addams Family
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1991
Durata99 min
Rapporto1.37:1
Generecommedia, fantastico, grottesco
RegiaBarry Sonnenfeld
SceneggiaturaCaroline Thompson, Larry Wilson
ProduttoreScott Rudin
Produttore esecutivoGraham Place
Distribuzione in italianoCDI[1]
FotografiaOwen Roizman
MontaggioDede Allen, Jim Miller
Effetti specialiChuck Gaspar, Alan Munro
MusicheMarc Shaiman
ScenografiaRichard MacDonald
CostumiRuth Myers
TruccoFern Buchner
Interpreti e personaggi
  • Anjelica Huston: Morticia Addams
  • Raúl Juliá: Gomez Addams
  • Christopher Lloyd: Zio Fester/Gordon Craven
  • Christina Ricci: Mercoledì Addams
  • Jimmy Workman: Pugsley Addams
  • Judith Malina: Nonna Addams
  • Elizabeth Wilson: Abigail Craven/dott.ssa Greta Pinder-Schloss
  • Dan Hedaya: Tully Alford, avvocato degli Addams
  • Dana Ivey: Margaret Addams/Margaret Alford
  • Carel Struycken: Lurch
  • Paul Benedict: giudice Womack
  • Christopher Hart: Mano
  • John Franklin: Cugino Itt
  • Douglas Brian Martin: Dexter Addams
  • Maureen Sue Levin: Flora Amor
  • Darlene Levin: Fauna Amor
  • Lela Ivey: Susan Firkins
  • Patty Maloney: Lois Addams
  • Jimmy Ross: Gomez Addams (da bambino)
  • Ryan Anderson: zio Fester (da bambino)
  • Daniel Pikus: Gomez Addams (da ragazzo)
  • Michael Hittesdorf: zio Fester (da ragazzo)
  • Lauren Walker: Flora Amor (da ragazza)
  • Valeri Walker: Fauna Amor (da ragazza)
Doppiatori italiani
  • Franco Zucca: Gomez Addams
  • Paila Pavese: Morticia Addams
  • Elio Pandolfi: Zio Fester/Gordon Craven
  • Zoe Incrocci: nonna Addams
  • Perla Liberatori: Mercoledì Addams
  • Paolo Vivio: Pugsley Addams
  • Claudia Giannotti: Abigail Craven/dott.ssa Greta Pinder-Schloss
  • Massimo Corvo: Tully Alford, avvocato degli Addams
  • Aurora Cancian: Margaret Addams/Margaret Alford

Il film è un adattamento delle vignette di Charles Addams con protagonisti i personaggi della famiglia Addams, rifacendosi direttamente principalmente a esse e in misura molto minore al telefilm degli anni sessanta.[2]

Nel 1993 è stato distribuito il sequel La famiglia Addams 2 (Addams Family Values), sempre diretto da Sonnenfeld.


Trama


Da venticinque anni, Fester Addams, il fratello di Gomez, è scomparso. Tra i due era scoppiata una lite per una coppia di gemelle siamesi, Flora e Fauna, e Fester, amareggiato, se n'era andato senza lasciare traccia di sé. Ogni anno i familiari tentano una seduta spiritica per contattarlo nell'Aldilà, ma ogni volta non ottengono risposta.

L'avvocato degli Addams, Tully Alford, si trova a dover saldare un grosso debito con la crudele signora Abigail Craven, madre dell'inquietante Gordon Craven, simile a uno zombie. Minacciato di subire le peggiori conseguenze, Tully pensa di procurarsi i soldi compiendo un grosso furto nei ricchi forzieri degli Addams servendosi di Gordon, nel quale riscontra una sorprendente somiglianza con Fester, l'Addams scomparso. Per una stranissima coincidenza, Tully è stato invitato alla venticinquesima seduta spiritica, e progetta di introdurre Gordon nello spettrale maniero di famiglia proprio approfittando dell'occasione.

Durante la cerimonia, Gordon si presenta travestito da Fester, e l'intera famiglia è felicemente convinta di aver ritrovato il parente perduto. Gordon assiste alle stranezze della famiglia, condite ciascuna da magia nera, spiritualità sinistra e sacrilega e torture "amichevoli", destando però sospetti di Morticia e poi anche della figlia Mercoledì. Per assicurarsi che il figlio compia il suo dovere di infiltrato nel modo giusto, Abigail si presenta alla famiglia come la dottoressa Greta Pinder Shloss, una dottoressa tedesca tutrice legale di Fester.

Gordon incomincia a legare sinceramente con gli Addams, soprattutto con Mano e i bambini, scoprendo un'inspiegabile e piacevole familiarità con essi. Ma la pedante e ossessiva madre preme perché trovi i dobloni custoditi nei forzieri segreti. Una sera, Morticia illustra a Gordon i propri antenati, cosicché lui possa capire l'affetto e la stima che essi provano; colpito dalle numerose attenzioni della famiglia, Gordon andrà poi a vedere una recita scolastica di Mercoledì e del fratello di lei Pugsley, cui segue una festa da ballo per "Fester" a cui partecipano i più bizzarri, originali e sinistri fenomeni da baraccone. In seguito, per forzare la mano a Gordon e a Abigail, Tully corrompe il giudice, vicino di casa degli Addams, dei quali è stufo da molto tempo, affinché con una sentenza sfratti la famiglia dal maniero. Il progetto funziona, e Gomez e famiglia si sistemano affranti in un motel, mentre Gordon li guarda dalla finestra allontanarsi con espressione dispiaciuta.

Quando Morticia ritorna al maniero per affrontare i due truffatori, viene fatta prigioniera e torturata con la ruota dalla spietata Abigail. Mano accorre ad avvertire Gomez, il quale irrompe nel maniero e affronta Tully in un duello alla spada. Quando però Abigail insulta Gordon per l'ennesima volta, questi si ribella alla orribile madre, prendendo tra le mani un libro magico, "Hurricane Irene", che, una volta aperto, scatena un violentissimo uragano che spedisce Tully e Abigail nel cimitero, proprio in due bare aperte situate in due fosse scavate sul momento da Mercoledì e Pugsley. Proprio durante l'uragano proveniente dal libro, un fulmine colpisce Gordon al cervello, facendogli recuperare la memoria: egli è proprio il vero Fester, che Abigail aveva trovato anni prima in una rete per tonni, colpito da amnesia, nel famigerato Triangolo delle Bermude. Fester si riconcilia finalmente con il fratello Gomez ("Carissimo fratello mio") e aiuta i due nipoti al cimitero nel gioco proposto dal Cugino Itt (che nel frattempo si è sposato con Margaret, l'ex moglie di Tully) e Morticia: "Sveglia il morto", ossia dissotterrare i parenti sepolti nel cimitero.

Dopo aver seguito il congiunto e i figli, Morticia mostra a Gomez un piccolo maglione con tre gambe facendo capire al marito di aspettare un bambino.


Personaggi



Produzione


Il film fu originariamente sviluppato dalla Orion Pictures (che al momento deteneva i diritti di proprietà della serie televisiva degli anni sessanta).[3] Tuttavia, a causa di problemi finanziari dello studio, che dichiarò bancarotta, il progetto venne rilevato dalla Paramount, che incominciò a co-produrre il film, finendo poi con il distribuirlo negli Stati Uniti, mentre la Orion mantenne i diritti di distribuzione internazionali.[3] Il presidente venne quindi licenziato e quello nuovo assegnato dalla Paramount alla produzione non credeva nel progetto, odiava il film, ritenendolo irrealizzabile, prevedendo che avrebbe guadagnato pochissimo, senza essere in grado di coprire le spese, mentre alla sola prima settimana di distribuzione negli Stati Uniti il film guadagnò il doppio della sua previsione.[3]


Sceneggiatura


Nel 1990 il produttore Scott Rudin cominciò a formulare l'idea di realizzare un film con protagonista la famiglia Addams, dopo aver riscoperto le vignette originali di Charles Addams ed essere stato attratto dall'umorismo che le caratterizza, basato sullo stile di vita completamente fuori dagli schemi dei loro protagonisti, convinto che ne sarebbe risultato un grande film.[2] Rudin lavorò sodo, impiegando tempo ed energie, per ottenere i diritti dalla vedova di Addams e per convincerla dell'uso che avrebbe fatto dei personaggi, contestualizzati in un film contemporaneo che ne avrebbe messo in risalto le caratteristiche.[2]

Rudin era inoltre del parere che la serie televisiva degli anni sessanta non avesse reso giustizia al lavoro di Addams, che trovava triviale, sciocca e camp, rispetto alle vignette originali, molto più sofisticate e intelligenti rispetto alla loro prima trasposizione televisiva.[2] Per trasporre sul grande schermo l'opera di Charles Addams, Rudin ingaggiò i due sceneggiatori Larry Wilson e Caroline Thompson, già responsabili della sceneggiatura di film diretti da Tim Burton, rispettivamente Beetlejuice e Edward mani di forbice, convinto che ne avrebbero saputo cogliere il giusto spirito, grazie alla loro sensibilità che egli definiva "realismo suburbano" e al fatto di aver lavorato già con opere bizzarre come lo erano quelle di Tim Burton.[2]

Per la Thompson il lavoro presentava alcune difficoltà, in quanto non era abituata a scrivere in coppia e non era sicura che un film mainstream potesse rendere giustizia ai personaggi ideati da Charles Addams.[2] Ma su insistenza di Rudin, alla fine lei e Wilson riuscirono a trovare una certa complementarità e dopo diversi mesi di incontri la sceneggiatura scaturì quasi da sola.[2] La Thompson vedeva la storia della famiglia Addams più come uno studio sull'aristocrazia WASP del New England, che come una farsa, riconoscendo che gli Addams non sono cattivi, solo amano il tetro e il macabro.[2] Wilson dichiarò inoltre che l'unica indicazione che ebbero da Rudin fu di lasciar correre liberamente la loro immaginazione, mantenendo come tematica base il fatto che la famiglia Addams ha solidi legami affettivi, che Morticia è realmente la madre ideale che tutti vorremmo avere e che a essere corrotta e decadente è invece la società "normale".[2]

Il compito degli sceneggiatori fu quello di costruire la sceneggiatura basandosi principalmente sulle vignette di Charles Addams, mutuandone lo spirito e alcune scenette, riproposte talvolta quasi identiche, ma mutuando in parte anche alcuni elementi dalla serie televisiva degli anni sessanta, della quale molti degli spettatori dei primi anni novanta avevano ancora cari ricordi.[2] Dalla serie televisiva sono stati presi, per esempio, il tappeto di pelle d'orso che ruggisce e il modo fluente di parlare di Gomez.[2] Un vistoso cambiamento riguarda invece il personaggio di Mano, che, a differenza della serie televisiva, per cui è stato creato, nel film si muove liberamente in giro per la casa come una sorta di cagnolino.[2]

Inizialmente era previsto inoltre che il personaggio di Fester non fosse il vero Fester, ma un impostore, cosa che il cast disapprovò fermamente.[3] Christina Ricci, che all'epoca aveva 10 anni, si fece portavoce della protesta e spiegò perché Fester dovesse essere il vero Fester.[3] Così, gli sceneggiatori riscrissero venti pagine della sceneggiatura, adattando la parte di Fester.[3]


Regia


Per la regia venne scelto l'ex direttore della fotografia Barry Sonnenfeld, in questo film al suo esordio come regista, il cui stile cinetico della cinepresa era già stato applicato a pellicole come Blood Simple - Sangue facile (Blood Simple, 1984), Arizona Junior (Raising Arizona, 1987) e Misery non deve morire (Misery, 1990). Sonnenfeld preferì rinunciare al totale controllo delle luci e degli effetti visuali, affidandone la direzione ad Alan Munro (anch'egli precedentemente coinvolto nella produzione di Beetlejuice), così da potersi concentrare completamente sulla direzione degli attori.[2]

Anche Sonnenfeld, nel girare un film con protagonista la famiglia Addams, ha dichiarato che l'intento era quello di essere molto più vicino alle vignette originali, in termini di umorismo e di aspetto, che non agli altri adattamenti precedentemente girati per il piccolo schermo.[2] Per Sonnenfeld la famiglia Addams è un clan eccentrico, ma con i soldi, il che gli permette di essere ciò che desiderano.[2]


Cast


Scegliere il cast è stato un processo particolarmente delicato, portato a termine congiuntamente dal produttore Scott Rudin e dal regista Barry Sonnenfeld, che da subito vollero Raul Julia per la parte di Gomez e Anjelica Huston (che avevano apprezzato nel precedente Chi ha paura delle streghe?, del 1990) per quella di Morticia, opponendosi alla casa di produzione che avrebbe voluto per la parte Cher.[2][3] Sonnenfeld in particolare si è detto molto soddisfatto dell'interpretazione data da Julia e la Houston, in quanto in grado di impersonare la realtà dei loro personaggi, così da non rendere la commedia immediatamente riconoscibile come tale.[3] Per la parte di Morticia, la Houston si ispirò in particolare allo stile dell'amica Jerry Hall e alla sua predisposizione e benevolenza nei confronti dei figli.[3][12]

Il resto del cast venne aggiunto strada facendo, in particolare l'esperienza teatrale di Rudin è stata molto utile nel trovare Judith Malina, già cofondatrice del Living Theatre, per la parte della Nonna.[2]

Per gli attori Christopher Lloyd, Judith Malina e Carel Struycken era inizialmente previsto l'uso di protesi facciali così da renderli più simili possibile ai personaggi delle vignette originali di Charles Addams da loro interpretati.[5] Per Christopher Lloyd venne poi invece deciso di non adottare alcuna protesi facciale e l'attore preferì rasare completamente la propria testa anziché indossare una calotta, la cui applicazione avrebbe comportato ore di sedute di trucco quotidiane.[5] Lloyd divenne così Fester facendo affidamento solamente sulla sua mimica facciale, senza indossare che un trucco basilare e senza alcuna protesi.[5] L'abilità di Lloyd di impersonare un ruolo tanto fisicamente quanto psicologicamente è stato determinante nel farlo scegliere per la parte dal produttore Scott Rudin.[5]

Jimmy Workman venne scelto per la parte di Pugsley per caso, egli infatti non era inizialmente interessato a recitare, ma il giorno in cui la sorella doveva partecipare al provino per la parte di Mercoledì, la loro babysitter non era disponibile e così Jimmy seguì la sorella.[7] Durante il provino chiesero alla sorella se avesse un fratello e Jimmy venne così coinvolto ottenendo infine la parte di Pugsley, mentra la sorella venne scartata per la parte di Mercoledì.[7]

La scelta dell'interprete di Mano fu particolarmente difficile, la più problematica dell'intero cast, perché il regista Barry Sonnenfeld e il produttore Scott Rudin volevano trovare qualcuno capace non solo di esprimere sentimenti ed emozioni attraverso le mani, ma anche in grado di farlo con una certa grazia ed eleganza.[10] Furono fatti provini prima a diversi prestigiatori, che delusero le aspettative della produzione, poi a diversi mimi, che furono considerati ancora meno adatti.[10] A quel punto Sonnenfeld ricontattò Christopher Hart, l'unico prestigiatore che avesse impressionato positivamente il regista, che venne scelto per la parte.[10]


Scenografia


Lo stesso argomento in dettaglio: Casa Addams.

Anche per quanto riguarda la casa degli Addams, la produzione volle intraprendere una nuova strada rispetto a quanto fatto con la serie televisiva degli anni sessanta, ripartendo direttamente dalle vignette di Charles Addams.[13] Il design della nuova casa degli Addams venne affidato a Richard MacDonald, che volle imprimere alla casa un tono realistico e maggiormente aristocratico, rispetto alla casa presente nel telefilm, e di sapore tipicamente East Coast; la dimora degli Addams è infatti dotata di un ampio atrio privo di mobili, da cui si accede alle stanze della casa.[13]

MacDonald scelse di usare solamente colori scuri, principalmente sfumature marrone, per dare alla casa un aspetto tetro, il luogo ideale in cui potessero vivere dei personaggi altrettanto tetri.[13] Disegnare gli esterni della casa si dimostrò maggiormente complesso, dato che nei disegni originali di Addams la casa non ha mai lo stesso aspetto due volte.[13] MacDonald decise così di dare all'esterno dell'abitazione un aspetto che potesse ricordare lo stile delle vignette di Addams.[13] La casa venne costruita nello Stought Park di Burbank, Los Angeles, per permettere così a Barry Sonnenfeld di girare gli esterni con lo sfondo del cielo.[13]

L'auto utilizzata dalla Famiglia Addams è una Packard Twin Six del 1932, che è utilizzata anche nel film del 1993[14][15]. L'auto utilizzata dal Cugino Itt è una Messerschmitt KR 175 del 1953[14].


Costumi


La realizzazione dei costumi venne affidata a Ruth Meyers, moglie dello scenografo del film Richard MacDonald[16] e costumista di lunga carriera con già alle spalle numerosi film come La signora in rosso (The Woman in Red, 1984); China Blue (Crimes of Passion, 1984); Luna di miele stregata (Haunted Honeymoon, 1986); Non dirmelo... non ci credo (Another You, 1991); che in seguito partecipò alla produzione di titoli come L.A. Confidential (1997); Deep Impact (1998) o The Legend of Tarzan (2016); e che nel 1992 ricevette la sua prima nomination agli Oscar proprio per i costumi de La famiglia Addams, cui fece seguito nel 1997 una seconda nomination per quelli di Emma.

Come per tutti gli altri aspetti del film, anche a Ruth Meyers venne chiesto di dimenticare quanto visto nella serie televisiva degli anni sessanta e concentrarsi sull'aspetto dei personaggi nelle vignette originali di Charles Addams.[16] Essendo britannica, la Meyers non era cresciuta con il telefilm degli Addams, che non aveva mai visto, potendo così trarre interamente la sua influenza dalla vignette, che tuttavia non dovevano venir copiate letteralmente, ma vi si doveva trarre ispirazione, assorbirne lo spirito.[16] La Meyers disegnò così i costumi con l'intento di conferire agli Addams uno stile e un'eleganza tali da percepire che loro sono i "giusti" e che il resto del mondo a essere "sbagliato".[16]

L'approccio di Ruth Meyers con lo stile della famiglia Addams fu quello di considerarli come una sorta di clan nobile, dotato di buon gusto, che si riflette nei loro abiti, ai quali volle conferire l'idea che la famiglia non sia mai andata in un negozio a fare compere, ma che i loro vestiti siano sempre appartenuti alla famiglia, riflettendo stili diversi di differenti epoche.[16] Utilizzò quindi varie tecniche per conferire questo stile agli abiti, tingendoli e dipingendovi sopra con varie tecniche.[16]

Mentre gli abiti dei bambini, Mercoledì e Pugsley, vennero realizzati molto similmente a quelli dei fumetti, grande attenzione venne prestata agli abiti di Gomez e Morticia.[16] Morticia, in particolare, veste completamente in nero, ma i suoi abiti vennero realizzati sovrapponendo varie tecniche e varie tonalità di nero, così da renderli particolarmente strutturati.[16] Indossare il costume per Anjelica Huston fu particolarmente sconfortevole, in quanto gli abiti erano molto attillati e stretti e indossava un corsetto che le rendeva persino difficile respirare, ma per lei era complicato anche camminare, tanto che doveva essere trasportata sul set salendo sul retro di un pickup.[16]

La maggior varietà di costumi venne realizzata per Gomez, che aveva 30 differenti cambi in tutto il film, con abiti che andavano dal pigiama di seta alle giacche da smocking in velluto, con un gilet ricamato e un fez, anch'esso in velluto, da indossare la sera.[16] Per Fester, che non aveva molti cambi d'abito, il lavoro più complesso fu quello di realizzare le protesi sul corpo per renderlo più grasso e che Christopher Lloyd indossava sotto gli abiti.[16] Per la scena del ballo, inoltre, vennero realizzati più di 50 differenti costumi con lo stile di tutte le epoche, con differenti stili, inoltre molti personaggi avevano bizzarre corporature, come due teste, un braccio che fuoriesce dal petto o braccia lunghissime, per ognuno dei quali si dovettero escogitare trucchi e costumi particolari.[16]


Riprese


Il lavoro delle riprese, che si svolsero dal 26 novembre 1990 al 16 aprile 1991[senza fonte], si rivelò particolarmente complesso e uno dei più complicati mai affrontati da Alan Munro, che coinvolse oltre 200 riprese separate che comprendevano matte painting, rotoscope e chroma key.[2] Tra i lavori maggiormente complessi vi fu l'animazione di Mano, interpretata dal prestigiatore Christopher Hart, per la quale furono impiegati numerosi trucchi visivi, camuffando il braccio dell'attore e aggiungendo un polso fasullo e sovrapponendolo all'immagine del set con il rotoscope.[2] Una scena particolarmente complessa da girare fu inoltre quella finale della libreria, con il vortice dell'uragano, che comprendeva il far volare gli attori e gli oggetti e per realizzare la quale fu ricostruito un set in miniatura, così da rendere maggiormente violento l'uragano scatenato in casa.[2]


Colonna sonora


Lo stesso argomento in dettaglio: The Addams Family (Motion Picture Soundtrack) e Addams Groove.

La colonna sonora del film è costituita dalle musiche originali composte da Marc Shaiman, che in alcuni brani (Deck The Halls/Main Title, The Rescue e Finale), ha riarrangiato l'originale The Addams Family Theme composto da Vic Mizzy per la serie televisiva degli anni sessanta.[17] La colonna sonora è stata pubblicata nell'album The Addams Family (Motion Picture Soundtrack) dall'etichetta discografica Capitol Records nel 1991 in formato LP, CD e musicassetta.[17][18][19]

Per i titoli di coda del film il rapper statunitense MC Hammer ha composto il brano Addams Groove assieme a Felton C. Pilate II, che nel 1991 è stato pubblicato in un singolo, anch'esso su etichetta Capitol Records, in formato CD, 12", 7", musicassetta e in una VHS contenente il videoclip. La canzone non è stata inclusa nell'album contenente la colonna sonora.[17][18][19] Con Addams Groove MC Hammer si è aggiudicato, sempre nello stesso 1991, il Razzie Awards quale peggior canzone originale.[20][21]


Distribuzione


Il film è uscito negli Stati Uniti d'America il 22 novembre 1991.[senza fonte]

Le date di uscita internazionali sono state[senza fonte]:

Le date di uscita in home video sono state:


Accoglienza



Incassi


La famiglia Addams ha incassato $24.203.754 il primo weekend di programmazione negli Stati Uniti, guadagnando infine $113.502.246 negli Stati Uniti e $78.000.000 nel resto del mondo, per un totale di $191.502.246, ottenendo così un grande profitto contro i $30 milioni spesi nella produzione del film.[23]


Critica


Nonostante La famiglia Addams abbia ottenuto un gran successo al botteghino, le critiche ricevute furono piuttosto discordanti. All'uscita del film, Kenneth Turan del Los Angeles Times, nonostante sostenesse che il film «è senza dubbio qualcosa da vedere», rimproverò alcune carenze: «[...] tutto questo splendore serve solo a sottolineare quante siano le mancanze per catturare il nostro interesse»[24] Sempre nel 1991, il critico cinematografico Roger Ebert diede al film 2 stelle su 4, definendolo "moderatamente divertente", e deludente sotto il punto di vista del divertimento.[25] La rivista Variety scrisse: «Nonostante il casting ispirato e le bizzarre trame visive, l'attesissima Famiglia Addams rappresenta una grande delusione».[26] Owen Gleiberman sul Time definì il film "solo una sitcom con una migliore scenografia" e che "l'umorismo, invece di intensificarsi, diventa innocuo e ripetitivo".[27]

In Italia, all'uscita del film, Segnalazioni Cinematografiche, stigmatizzò il lavoro registico di Sonnenfeld: «[...] il regista Barry Sonnenfeld, pur avendo a disposizione larghi mezzi e una serie di attori di valore, come Raul Julia (Gomez), Christopher Lloyd (Fester) e Anjelica Huston (Morticia) non ha raggiunto che raramente i momenti divertenti che un grottesco tanto esasperato avrebbe dovuto avere, anche per colpa della carente sceneggiatura.»[1]

In tempi più recenti, Jonathan Rosenbaum del Chicago Reader ha definito il film "una raccolta di battute e non molto altro"[28] Anche FilmTv.it critica la regia di Sonnenfeld: «Purtroppo Sonnenfeld, celebrato direttore della fotografia, al suo esordio alla regia non mostra grande personalità.».[29]

Sui portali tematici il film ha ricevuto qualche tiepido consenso. Sul sito Rotten Tomatoes il film ha ottenuto il 65% di gradimento su 43 recensioni, con una valutazione media di 5.7/10.[30] Il consenso critico del sito web recita: "Il film è disseminato di divertenti gag miracolose e battute, ma la sceneggiatura sconnessa non è coerente con il resto".[30] Su Metacritic il film ha ottenuto un punteggio di 57 su 100, su una base di 19 critici, che indica "recensioni miste o medie".[31] Un sondaggio di CinemaScore ha assegnato al film un punteggio B.[32]


Riconoscimenti


  • 1991 - Fangoria Chainsaw Awards
    • Miglior attrice non protagonista a Christina Ricci
    • candidatura miglior attore a Raúl Juliá
    • candidatura miglior attrice ad Anjelica Huston
    • candidatura miglior film ad alto budget
  • 1991 - Horror Hall of Fame
    • Best Horror Film of the Year[33]
  • 1991 - Razzie Awards
  • 1992 - Premio Oscar
    • candidatura migliori costumi a Ruth Myers[34]
  • 1992 - Golden Globe
    • candidatura miglior attrice in un film commedia o musicale ad Anjelica Huston[35]
  • 1992 - BAFTA
    • candidatura miglior scenografia a Richard MacDonald
    • candidatura miglior trucco a Fern Buchner, Katherine James e Kevin Haney
  • 1992 - Premio Hugo
    • candidatura miglior rappresentazione drammatica
  • 1992 - MTV Movie & TV Awards
    • candidatura miglior canzone ad Addams Groove di MC Hammer
    • candidatura miglior bacio ad Anjelica Huston e Raúl Juliá
  • 1992 - MTV Video Music Awards
    • candidatura Best Video from a Film ad Addams Groove di MC Hammer
  • 1993 - Saturn Award
    • candidatura miglior film fantasy
    • candidatura miglior attore a Raúl Juliá
    • candidatura miglior attrice emergente a Christina Ricci
    • candidatura migliori effetti speciali a Alan Munro
  • 1992 - ASCAP Film and Television Music Awards
    • Film al top del box office a Marc Shaiman
  • 1992 - Chicago Film Critics Association Awards
    • candidatura attrice più promettente a Christina Ricci
  • 1993 - Young Artist Award
    • Miglior giovane attore non protagonista a Jimmy Workman
    • candidatura ''miglior giovane attrice non protagonista a Christina Ricci
  • 2012 - 20/20 Awards[36]
    • Miglior trucco a Fern Buchner, Katherine James e Kevin Haney
    • candidatura miglior attrice non protagonista a Christina Ricci
    • candidatura miglior scenografia a Richard Macdonald
    • candidatura migliori costumi a Ruth Myers

Merchandising



Note


  1. La famiglia Addams, su Cinedatabase, Rivista del cinematografo. URL consultato il 28 giugno 2021.
  2. Anthony C. Ferrante e Bill Warren, 1991, Bringing The Addams Family to Death, p. 18-21.
  3. (EN) Simon Bland, Anjelica Huston: how we made The Addams Family, in The Guardian, 6 novembre 2018. URL consultato il 20 giugno 2019.
  4. Anthony C. Ferrante e Bill Warren, 1991, Raul Julia as Gomez, pp. 22-24.
  5. Anthony C. Ferrante e Bill Warren, 1991, Christopher Lloyd as Fester, p. 49.
  6. Anthony C. Ferrante e Bill Warren, 1991, Christina Ricci as Wednesday, p. 50.
  7. Anthony C. Ferrante e Bill Warren, 1991, Jimmy Workman as Pugsley, p. 53.
  8. Anthony C. Ferrante e Bill Warren, 1991, Judith Malina as Granny, p. 61.
  9. Anthony C. Ferrante e Bill Warren, 1991, Carel Struycken as Lurch, p. 54.
  10. Anthony C. Ferrante e Bill Warren, 1991, Christopher Hart as Thing, p. 63.
  11. Anthony C. Ferrante e Bill Warren, 1991, John Franklin as Cousin It, p. 64.
  12. (EN) Rosa Silverman, I based Morticia Addams on Jerry Hall, says Anjelica Huston, in The Telegraph, 16 novembre 2014. URL consultato il 20 giugno 2019.
  13. Anthony C. Ferrante e Bill Warren, 1991, Shock the House, pp. 56-58.
  14. (EN) The Addams Family, Movie, 1991, su Internet Movie Cars Data Base.
  15. (EN) Addams Family Values, Movie, 1993, su Internet Movie Cars Data Base.
  16. Anthony C. Ferrante e Bill Warren, 1991, Dressing the Addamses, pp. 44-45.
  17. (EN) Note di copertina di The Addams Family (Motion Picture Soundtrack), Marc Shaiman, Capitol Records, CDP 7 98172 2, CD (x1), 1991.
  18. (EN) Note di copertina di The Addams Family (Motion Picture Soundtrack), Marc Shaiman, Capitol Records, 79 8172 1, LP (x1), 1991.
  19. (EN) Note di copertina di The Addams Family (Motion Picture Soundtrack), Marc Shaiman, Capitol Records, C4-98172, MC (x1), 1991.
  20. (EN) Matt Brunson, 15 Stars You Didn't Know Won Razzie Awards, su ScreenRant, 8 novembre 2015. URL consultato il 17 maggio 2019.
  21. (EN) Kyle Anderson, Where Are The Razzie Awards For Worst Music?, su MTV, 24 gennaio 2011. URL consultato il 17 maggio 2019.
  22. Antonello Rodio, Il Blu-ray de La famiglia Addams, su Movieplayer.it, 24 gennaio 2014.
  23. (EN) The Addams Family, su Box Office Mojo, Amazon.com. URL consultato il 12 aprile 2019.
  24. (EN) Kenneth Turan, Movie reviews: 'The Addams Family': Kooky, Spooky--Creaky, in Los Angeles Times, 22 novembre 1991. URL consultato il 17 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2019).
  25. (EN) Roger Ebert, The Addams Family, su Ebert Digital LLC, 22 novembre 1991. URL consultato il 12 aprile 2019.
  26. (EN) Variety Staff, The Addams Family, in Variety, Penske Business Media, 31 dicembre 1990. URL consultato il 12 aprile 2019.
    «Despite inspired casting and nifty visual trappings, the eagerly awaited Addams Family figures a major disappointment.»
  27. (EN) Owen Gleiberman, The Addams Family, in Time, Entertainment Weekly, 29 novembre 1991. URL consultato il 12 aprile 2019.
  28. (EN) Jonathan Rosenbaum, The Addams Family, in Chicago Reader. URL consultato il 12 aprile 2019.
    «But it's still an extended collection of one-liners and not much more.»
  29. La famiglia Addams, su FilmTv.it, Tiche Italia s.r.l.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  30. (EN) The Addams Family, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 17 maggio 2019.
  31. (EN) La famiglia Addams (1991), su Metacritic, Red Ventures.
  32. (EN) Movie Title Search, su CinemaScore. URL consultato il 12 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2018).
  33. 3rd Annual Horror Hall of Fame Telecast, 1991
  34. The 64th Academy Awards - 1992, su Premio Oscar. URL consultato il 17 maggio 2019.
  35. Premi e nomination di Anjelica Huston, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.. URL consultato il 17 maggio 2019.
  36. (EN) 2012 Nominees – 3rd Annual 20/20 Awards, su 20/20 Awards. URL consultato il 30 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2019).
  37. (EN) The Addams Family Family Reunion Game (1991), su BoardGameGeek. URL consultato l'8 giugno 2019.
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  42. (EN) Seth Porges, Top 8 Most Innovative Pinball Machines of All Time, in Popular Mechanics, 5 agosto 2008. URL consultato il 9 giugno 2015.
  43. (EN) Release Information for The Addams Family, su Moby Games.

Bibliografia



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[de] Addams Family (1991)

Addams Family (The Addams Family) ist eine US-amerikanische Horrorkomödie von Barry Sonnenfeld aus dem Jahr 1991. Die Figuren basieren auf den Cartoons The Addams Family von Charles Addams. Zwei Jahre später entstand die Fortsetzung Die Addams Family in verrückter Tradition.

[en] The Addams Family (1991 film)

The Addams Family is a 1991 American supernatural black comedy film based on the characters from the cartoon created by cartoonist Charles Addams and the 1964 TV series produced by David Levy.[5] Directed by former cinematographer Barry Sonnenfeld in his screen directing debut, the film stars Anjelica Huston, who was nominated for a Golden Globe for her performance as Morticia Addams, Raul Julia as Gomez Addams, and Christopher Lloyd as Fester Addams. The film focuses on a bizarre, macabre, aristocratic family who reconnect with what they believe to be a long-lost relative, Gomez's brother Fester Addams.

[es] The Addams Family (película)

The Addams Family (La familia Addams en España y Los locos Addams en Hispanoamérica) es una película estadounidense de comedia de terror de 1991. Dirigida por Barry Sonnenfeld, está basada en la historia original de la serie de 1964 The Addams Family, de Charles Addams.[1]
- [it] La famiglia Addams (film 1991)

[ru] Семейка Аддамс (фильм)

«Семейка Аддамс» (англ. The Addams Family) — фильм режиссёра Барри Зонненфельда, снятый по мотивам одноимённого сериала 1960-х годов и комиксам Чарльза Аддамса.



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