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Il Cocito ([koˈʧito][1], in greco antico Κώκυτος - Kṑkȳtos - e in latino Cōcȳtus) è, nella mitologia greca, uno dei cinque fiumi degli Inferi. Il nome può significare "lamento", "pianto" o "fiume di ghiaccio".

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Cocito (disambigua).
Il Cocito dantesco, al cui centro spicca Lucifero, nell'illustrazione di Gustave Doré.
Il Cocito dantesco, al cui centro spicca Lucifero, nell'illustrazione di Gustave Doré.

Il luogo compare anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri, nella quale viene però descritto come un enorme lago ghiacciato situato sul fondo dell'Inferno.


Nella mitologia greca


Nell'ambito della mitologia greca, il Cocito era un immenso fiume che delimitava il confine tra il regno dei vivi e quello dei morti in continuità con il più noto Acheronte, di cui era un affluente.

I defunti chiamati ad attraversarlo erano costretti a pagare un obolo al traghettatore Caronte; coloro che non potevano permettersi la traversata erano costretti a vagare, come ombre, lungo le sue rive. Molte altre tradizioni, tuttavia, attribuiscono il ruolo di spartiacque dell'inferno greco allo Stige ed altre ancora all'Acheronte. Gli altri fiumi infernali della mitologia greca erano il Flegetonte e il Lete.


Nella Divina Commedia



Collocazione


Nella Divina Commedia, il Cocito è situato sul fondo dell'Inferno (nel nono cerchio) ed è un lago ghiacciato nel quale vengono puniti i traditori; Dante e Virgilio vi entrano nel penultimo canto e vi restano fino alla fine del successivo.[2]

«Per ch'io mi volsi, e vidimi davante
e sotto i piedi un lago che per gelo
avea di vetro e non d'acqua sembiante»

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, canto XXXII)

Origine


Il lago ha origine dalle lacrime del Veglio di Creta, la statua che rappresenta allegoricamente le età della storia umana e da cui nascono gli altri tre fiumi infernali (che in questo caso sono solo Acheronte, Stige e Flegetonte - il Lete è situato da Dante nel Purgatorio) i quali poi ristagnano nel Cocito.

«...Ciascuna parte, fuor che l’oro, è rotta
d’una fessura che lagrime goccia,
le quali, accolte, foran quella grotta.

Lor corso in questa valle si diroccia:
fanno Acheronte, Stige e Flegetonta;
poi sen van giù per questa stretta doccia

infin, là ove più non si dismonta,
fanno Cocito; e qual sia quello stagno
tu lo vedrai, però qui non si conta.»

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, canto XIV)

Struttura


Il Cocito è rappresentato come un grande lago ghiacciato diviso in quattro zone concentriche; ogni area è riservata ad un diverso tipo di traditore, la cui posizione varia in base al tipo di tradimento commesso.

Al centro del lago, intrappolato fino al bacino, si trova lo 'mperador del doloroso regno, Lucifero stesso, che tormenta in ciascuna delle sue tre bocche i peggiori traditori nella storia dell'umanità: Giuda Iscariota, traditore di Gesù, Bruto e Cassio, traditori di Giulio Cesare. Il diavolo stesso, sbattendo le sue ali, congela l'acqua del lago.

Il Conte Ugolino morde la testa dell'arcivescovo Ruggeri in una illustrazione di Gustave Doré
Il Conte Ugolino morde la testa dell'arcivescovo Ruggeri in una illustrazione di Gustave Doré

Le quattro zone


Le aree in cui Dante divide il Cocito sono[3]:


Personaggi incontrati


I personaggi incontrati dai due pellegrini nel Cocito sono[9]:


Nella cultura di massa



Note


  1. Luciano Canepari, Cocito, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  2. Treccani, su treccani.it.
  3. La Divina Commedia - Cocito, su divinacommedia.weebly.com.
  4. La Divina Commedia - Caina, su divinacommedia.weebly.com.
  5. La Divina Commedia - Antenora, su divinacommedia.weebly.com.
  6. Treccani, su treccani.it.
  7. Treccani, su treccani.it.
  8. La Divina Commedia - Giudecca, su divinacommedia.weebly.com.
  9. Dante Alighieri, La Divina Commedia, Sapere Acquarell, Demetra.
  10. (EN) MetalGarurumon, su DMA + Digi Dex. URL consultato il 26 febbraio 2019.

Bibliografia


Le informazioni riguardanti la descrizione dantesca del Cocito sono tratte dalla Divina Commedia commentata da Natalino Sapegno e Fernanda Cremascoli, La Nuova Italia Editrice, Firenze, 1998, ISBN 88-221-1968-1


Voci correlate


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На других языках


[en] Cocytus

Cocytus /koʊˈsaɪtəs/ or Kokytos /koʊˈkaɪtəs/ (Ancient Greek: Κωκυτός, literally "lamentation") is the river of wailing in the underworld in Greek mythology.[1] Cocytus flows into the river Acheron, on the other side of which lies Hades, the underworld, the mythological abode of the dead. There are five rivers encircling Hades: the Styx, Phlegethon, Lethe, Acheron and Cocytus.

[es] Cocito

En la mitología griega, el Cocito (en griego Κωκυτός Kôkutos, ‘lamentación’) es un río del Hades, el país de los muertos, por cuyas orillas vagaban los que no podían pagar a Caronte, según la mayoría de las fuentes, durante 100 años. Era un afluente del Aqueronte (y trae el agua de la Estigia) y era alimentado por las lágrimas de los ladrones, los pecadores y de todos aquellos de mala conducta. Presumiblemente su padre era, como con los demás ríos, Océano.
- [it] Cocito



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