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Rick Flag è il nome di tre personaggi immaginari dell'Universo DC. Sono padre, figlio e nipote[1].

Rick Flag
Rick Flag interpretato da Joel Kinnaman nel film Suicide Squad
Lingua orig.Inglese
Alter ego
  • Richard Montgomery Flag
  • Richard Rogers Flag, Capitano
  • Rick Flag III
Autore(Rick Flag Jr.)
Robert Kanigher
Ross Andru
EditoreDC Comics
1ª app. in(Rick Flag Jr.)
The Brave and the Bold n. 25
1959
Interpretato da
Voce italianaMarco Foschi (Suicide Squad, The Suicide Squad - Missione suicida)
SessoMaschio
Affiliazione
  • Suicide Squad

Il padre, Richard Flag, era nella Squadra Suicida originale, un'unità della Seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, fu un membro della Task Force X. Il figlio, Rick Flag Jr., fu un membro dei Forgotten Heroes e guidò due diverse incarnazioni della Squadra Suicida.


Biografia del personaggio



Rick Flag Sr.


Richard Montgomery Flag guidò una divisione nella Seconda Guerra Mondiale chiamata Suicide Squadron[2]. Nella loro prima missione, Flag fu il solo sopravvissuto. Dopo di ciò, si godette un crescente successo e una morte decrescente. Dopo la guerra, sposò Sharon Race[3]. Nel 1951, con la scomparsa della Justice Society of America e altri supereroi, il Presidente Harry S. Truman richiamò Flag quando creò la Task Force X[1][4][5].

La Task Force X aveva due unità: l'unità militare "Argent" (guidata da "Control"), e l'unità civile "Suicide Squad" che doveva occuparsi di affari civili - criminali mascherati, ecc[5]. Il Generale Jeb Stuart avrebbe guidato l'unità militare per avere a che fare con crisi nazionali e internazionali[6]. Anche se le attività registrate di "Argent" cessò dopo il 1960, la Suicide Squad di Stuart continuò a esistere[1]. Infine, Flag si sacrificò per fermare l'ex nemesi dei Blackhawk, la Ruota della Guerra[7].


Rick Flag Jr.


Flag fu rimpiazzato nella Squad dal suo figlio ormai adulto, Richard Rogers Flag. Rick diresse una nuova squadra pubblica, che incluse la sua ragazza Karin Grace, il dr. Hugh Evans e Jess Bright[8]. In una tragica missione in Cambogia furono seguiti da uno Yeti. Evans e Bright e lo Yeti caddero in un crepaccio, presumibilmente verso la propria morte[9], ma Bright sopravvisse, arrabbiato per essere stato lasciato indietro.

Bright, assiderato e vicino alla morte, fu trovato da un cinese che gli offrì attenzioni mediche e lo rimise in sesto, quindi finì in mano ai russi che lo trasformarono nel mostro bionico chiamato Koshchei il Letale. Con la sua esperienza in ingegneria, Bright aiutò la creazione dei Rocket Red Brigade e diede una mano alla nazione del Qurac per assemblare la loro squadra di metaumani, la Jihad. Grace partorì in segreto il figlio di Flag e lo diede in adozione. Successivamente, Rick fu inviato a infiltrarsi nei Forgotten Heroes come spia del governo[10]. Dopo la "morte" del leader dei Forgotten Heroes, Immortal Man, la squadra si sciolse e Flag lavorò sotto copertura per il governo degli Stati Uniti[11].

Il giovane Rick fu quindi messo a capo della nuova Suicide Squad creata da Amanda Waller, un ruolo che assunse riluttante. Immediatamente, Rick mostrò segni di instabilità, cosa che peggiorò quando Karin Grace divenne il medico della squadra. Flag odiava lavorare con i criminali sotto il suo comando, e si sdegnò alla nozione che lui e Deadshot in qualche modo erano simili[1]. Ci furono anche dei momenti luminosi nella Squad, in quanto la squadra non era composta di soli criminali. Anche se a Nightshade non piacque Flag all'inizio,[1][12][13] quando fu costretta a diventare un mezzo di assassinio quando divenne un'agente sotto copertura nella Jihad, piano piano ne fu attratta. Non fu mai in grado di ammettere i suoi veri sentimenti verso di lui però, e lui non se ne accorse.

Flag ebbe un buon rapporto anche con Nemesis e con Bronze Tiger, anche se entrambi, in qualche modo, si opposero a Flag. Anche se Nemesis provava qualcosa per Nightshade, cosa che per Flag era ovvio, si fece da parte e rispettò i sentimenti della sua amata. Similarmente, Tiger era stato incaricato di essere il leader della squadra, ma fu invece rimpiazzato da Flag, qualcosa con cui Tiger non ebbe alcun problema. La lealtà di Flag verso la sua squadra e la Waller fu evidente, infatti non si fece da parte quando si scontrarono con la Justice League al fine di liberare Nemesis da una prigione sovietica. Minacciò anche un burocrate che a sua volta minacciò la posizione della Waller.

Tutto questo non aiutò a facilitare l'instabilità mentale di Flag, che presto peggiorò. Flag guidò una diversa Squad in una missione mortale che coinvolse la Doom Patrol di cui fu il solo sopravvissuto[14][15]. Anche la morte di Karin Grace servì ad amplificare il suo stato e saltò fuori quando il Senatore Cray minacciò di rendere pubblica l'esistenza della Suicide Squad. A lui ignoto, Amanda Waller aveva già avuto a che fare con questa minaccia, e Flag si preparò ad assassinare Cray al fine di assicurare la sopravvivenza della Squad, anche se aveva detestato alcuni dei suoi membri. La Squad si mosse per fermarlo, con la specifica di utilizzare ogni mezzo necessario. Il criminale Deadshot trovò sia lui che Cray, ma invece di uccidere Flag, assassinò il Senatore. Flag fu costretto a fuggire, e involontariamente, l'esistenza della Suicide Squad fu rivelata lo stesso.

Flag decise di andare a distruggere la squadra Jihad una volta per tutte dopo essere venuto a sapere che suo padre attaccò precedentemente la loro fortezza, Jotunheim, durante la Seconda Guerra Mondiale al fine di neutralizzare un prototipo di arma nucleare nazista. E lo fece lasciando una nota scritta a Nightshade con il suo piano. La bomba era ancora li, seppellita sotto le macerie e la Jihad era ignara della sua presenza. Flag si infiltrò e si fece strada fino alla bomba da solo. Si batté contro il leader della Jihad, Rustam, di persona appena prima che la bomba esplodesse. Dopo la sua morte, Flag comparve in un numero di Capitan Atomo, dove la sua anima fu salvata da un'eternità in Purgatorio e riunita con quella di Karin in Paradiso. Il suo sé del Purgatorio comparve anche nella serie limitata Il giorno del giudizio. Insieme ad altre anime del Purgatorio, si batté contro agenti celesti per conto di una squadra di supereroi ancora vivi. Come confermato nel n. 5 di questa serie, le sue azioni ribelli gli fecero guadagnare un'altra possibilità di vivere.

Un anno dopo, in Checkmate vol. 2 n. 6, si scoprì che Flag era ancora vivo e fu salvato da una prigione Quraca segreta da Bronze Tiger[1]. Vi rimase imprigionato per quattro anni finché Amanda Waller non lo scoprì e allertò Bronze Tiger su dove si trovasse. Si scoprì che Rick stava guidando una Suicide Squad clandestina per volere della stessa Waller, e contro l'espresso mandato dell'organizzazione di Checkmate. Bob Greenberger, che creò la Suicide Squad insieme a John Ostrander, obiettò pubblicamente contro la resurrezione di Rick Flag[13]. Secondo Greg Rucka, la successiva ricomparsa non aveva a che fare con la Crisi infinita, e John Ostrander affermò che sapeva come Rick Flag aveva potuto sopravvivere all'esplosione a Jotumheim, quando lo scrisse la prima volta[15].

Come visto in Suicide Squad: Raise the Flag n. 2, Rustam utilizzò la sua scimitarra per teletrasportare sia Flag che sé stesso su Skartaris. In Raise the Flag n. 5, il Generale Wade Eiling ammise che Rick Flag Jr. non era veramente il figlio di Rick Flag Sr., ma in realtà era un soldato di nome Anthony Miller che fu controllato mentalmente dallo stesso Eiling perché credesse di essere il figlio di Flag. Il condizionamento di Miller significò che Eiling lo controllava ancora, e lo utilizzò come parte della sua acquisizione della Suicide Squad. Costretto ad attivare un impianto esplosivo nel cervello di Amanda Waller, Miller si liberò dal suo controllo mentale così da attivare invece quello di Eiling, lasciandolo senza aiuto e facendolo catturare. Confrontato con la possibilità di abbandonare la sua identità presunta e tornare a casa, Miller decise che la Suicide Squad necessitava di un Rick Flag, e rifiutò l'offerta.


Rick Flag III


Il figlio di Rick Flag Jr. e Karin Grace condivise lo stesso nome e fu introdotto in Suicide Squad n. 50. Il ragazzo fu catturato da Koschei il Letale (Jess Bright) un membro della Jihad, ma fu salvato da Nemesis della Suicide Squad. Comparve poi in Suicide Squad: Raise the Flag n. 4, in cui Flag Jr. e Bronze Tiger visitarono la sua casa adottiva, anche se Flag si rifiutò di avvicinarsi.


Altri media



Televisione



Cinema



DC Extended Universe


Film d'animazione


Videogiochi



Note


  1. Dan Wallace, Flag, Rich, in Alastair Dougall (a cura di), The DC Comics Encyclopedia, New York, Dorling Kindersley, 2008, p.  128, su archive.org., ISBN 0-7566-4119-5, OCLC 213309017.
  2. Ostrander, John (testi), McDonnell, Luke (disegni), Hunt, Dave (chine); The Secret Origin of the Suicide Squad, in Secret Origins vol. 2 n. 14, DC Comics, May, 1987, p. 6.
  3. Ostrander, John (testi), McDonnell, Luke (disegni), Hunt, Dave (chine); The Secret Origin of the Suicide Squad, in Secret Origins vol. 2 n. 14, DC Comics, May, 1987, p. 7.
  4. Ostrander, John (testi), McDonnell, Luke (disegni), Hunt, Dave (chine); The Secret Origin of the Suicide Squad, in Secret Origins vol. 2 n. 14, DC Comics, May, 1987, p. 7-9.
  5. Ostrander, John (testi), McDonnell, Luke (disegni), Hunt, Dave (chine); The Secret Origin of the Suicide Squad, in Secret Origins vol. 2 n. 14, DC Comics, May, 1987, p. 8.
  6. Ostrander, John (testi), McDonnell, Luke (disegni), Hunt, Dave (chine); The Secret Origin of the Suicide Squad, in Secret Origins vol. 2 n. 14, DC Comics, May, 1987, p. 9.
  7. Ostrander, John (testi), McDonnell, Luke (disegni), Hunt, Dave (chine); The Secret Origin of the Suicide Squad, in Secret Origins vol. 2 n. 14, DC Comics, May, 1987, p. 14.
  8. Ostrander, John (testi), McDonnell, Luke (disegni), Hunt, Dave (chine); The Secret Origin of the Suicide Squad, in Secret Origins vol. 2 n. 14, DC Comics, May, 1987, p. 19.
  9. Ostrander, John (testi), McDonnell, Luke (disegni), Hunt, Dave (chine); The Secret Origin of the Suicide Squad, in Secret Origins vol. 2 n. 14, DC Comics, May, 1987, p. 26.
  10. Ostrander, John (testi), McDonnell, Luke (disegni), Hunt, Dave (chine); The Secret Origin of the Suicide Squad, in Secret Origins vol. 2 n. 14, DC Comics, May, 1987, p. 27.
  11. Ostrander, John (testi), McDonnell, Luke (disegni), Hunt, Dave (chine); The Secret Origin of the Suicide Squad, in Secret Origins vol. 2 n. 14, DC Comics, May, 1987, p. 28.
  12. "Doom Patrol and Suicide Squad" n. 1 (1988)
  13. Bob Greenberger's Blog – Suicide Notes, su bgb.malibulist.com (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2006).
  14. (EN) Suicide Notes, su bgb.malibulist.com (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2006).
  15. John Ostrander on returning to The Squad, su forum.newsarama.com (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2007)., Newsarama, 15 gennaio 2007
  16. Jeff Sneider and Linda Ge, Joel Kinnaman rimpiazzerà Tom Hardy come Rick Flagg in 'Suicide Squad' della Warner Bros., su The Wrap, 13 febbraio 2015.
  17. 'Suicide Squad' Cast Revela: Jared Leto interpreta il Joker, Will Smith è Deadshot, su Variety. URL consultato il 6 dicembre 2014.
  18. Tom Hardy Suicide Squad: Attore abbandona l'adattamento DC Comics, su SlashFilm. URL consultato il 15 gennaio 2015.
  19. Storm Reid Joins Idris Elba in James Gunn's 'The Suicide Squad', su The Hollywood Reporter. URL consultato il 21 gennaio 2020.

Voci correlate



Collegamenti esterni


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На других языках


[es] Rick Flag

Rick Flag fue el nombre de tres personajes ficticios en el universo de DC Comics. Son padre, hijo y nieto.[1]

[fr] Rick Flag

Rick Flag (parfois Rick Flagg) est le nom de plusieurs personnages de fiction de l'univers de DC Comics. Ils partagent tous un lien de parenté : père, fils et petit-fils.
- [it] Rick Flag



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