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Lo squalo (Jaws) è un film horror del 1975 diretto da Steven Spielberg, basato sul romanzo del 1974 di Peter Benchley. Racconta di un grande squalo bianco che uccide dei bagnanti sull'isola di Amity, un immaginario luogo di villeggiatura estiva, spingendo il capo della polizia locale a cercare di ucciderlo con l'aiuto di un biologo marino e un cacciatore di squali. Il film è interpretato da Roy Scheider nel ruolo del capo della polizia Martin Brody, Richard Dreyfuss in quello dell'oceanografo Matt Hooper, Robert Shaw nei panni del cacciatore di squali Quint, Murray Hamilton in quelli del sindaco dell'isola di Amity e Lorraine Gary nel ruolo della moglie di Brody, Ellen. La sceneggiatura è accreditata sia a Benchley, che scrisse le prime bozze, che all'attore-sceneggiatore Carl Gottlieb, che riscrisse la sceneggiatura durante la lavorazione.

Lo squalo
Brody durante lo scontro finale con lo squalo
Titolo originaleJaws
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1975
Durata124 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico, orrore
RegiaSteven Spielberg
SoggettoPeter Benchley
SceneggiaturaPeter Benchley, Carl Gottlieb
ProduttoreRichard D. Zanuck, David Brown
Casa di produzioneUniversal Pictures, Zanuck/Brown Productions
Distribuzione in italianoCIC
FotografiaBill Butler
MontaggioVerna Fields
Effetti specialiRobert A. Mattey
MusicheJohn Williams
ScenografiaJoe Alves
CostumiLouise Clark, Robert Ellsworth, Irwin Rose
TruccoDel Armstrong, Jim Gillespie
Interpreti e personaggi
  • Roy Scheider: Martin Brody
  • Robert Shaw: Quint
  • Richard Dreyfuss: Matt Hooper
  • Lorraine Gary: Ellen Brody
  • Murray Hamilton: Larry Vaughn
  • Carl Gottlieb: Ben Meadows
  • Jeffrey Kramer: Leonard Hendricks
  • Susan Backlinie: Christine Watkins
  • Jonathan Filley: Tom Cassidy
  • Ted Grossman: Vittima del canale
  • Chris Rebello: Michael Brody
  • Jay Mello: Sean Brody
  • Lee Fierro: Sig.ra Kintner
  • Jeffrey Voorhees: Alex Kintner
  • Craig Kingsbury: Ben Gardner
  • Robert Nevin: Esaminatore medico
  • Peter Benchley: Intervistatore
Doppiatori italiani
Doppiaggio originale:
  • Manlio De Angelis: Martin Brody
  • Renato Mori: Quint
  • Pino Colizzi: Matt Hooper
  • Flaminia Jandolo: Ellen Brody
  • Sergio Rossi: Larry Vaughn
  • Gianni Marzocchi: Ben Meadows
  • Michele Gammino: Leonard Hendricks
  • Angelo Nicotra: Tom Cassidy

Doppiaggio 2004:

  • Rodolfo Bianchi: Martin Brody
  • Stefano De Sando: Quint
  • Massimo Rossi: Matt Hooper
  • Antonella Rinaldi: Ellen Brody
  • Renato Cortesi: Larry Vaughn
  • Stefano Mondini: Ben Meadows
  • Giorgio Locuratolo: Leonard Hendricks
  • Laura Lenghi: Christine Watkins
  • Nanni Baldini: Tom Cassidy
  • Teo Bellia: Ben Gardner
  • Alberto Caneva: Vittima del canale
  • Saverio Indrio: Charlie
Logo ufficiale del film

Girato principalmente in esterni a Martha's Vineyard, Lo squalo è stato il primo grande film girato in mare aperto e, di conseguenza, ha avuto una produzione travagliata, superando il budget e il programma previsti. Poiché gli squali meccanici del dipartimento artistico funzionavano poco, Spielberg decise principalmente di suggerire la presenza dello squalo, impiegando un tema minaccioso e minimalista creato dal compositore John Williams per indicare le sue imminenti apparizioni. L'uscita del film su oltre 450 schermi è stata un'uscita eccezionalmente ampia per uno dei principali film in studio dell'epoca ed è stata accompagnata da un'ampia campagna di marketing con una forte enfasi sugli spot televisivi e sul merchandising.

Lo squalo è stato il prototipo del blockbuster estivo, considerato uno spartiacque nella storia del cinema, e ha vinto numerosi premi per la musica e il montaggio. La sua uscita è considerata come un momento di svolta nella storia del cinema e per l'avvento della Nuova Hollywood.[1]

Il film uscì nelle sale statunitensi il 20 giugno 1975. Generalmente ben accolto dalla critica, Lo squalo divenne il film con maggior incasso nella storia all'epoca, e lo rimase fino all'uscita di Guerre stellari (1977). Vinse tre premi Oscar per il montaggio, il sonoro e la colonna sonora a John Williams, oltre a consacrare la fama di Steven Spielberg allora regista poco conosciuto di appena 28 anni, ed è spesso citato come uno dei film migliori di sempre.[2] Fu seguito da tre sequel, nessuno dei quali vide la partecipazione di Spielberg o Benchley, e da molti thriller imitativi.

Nel 1998 l'American Film Institute lo ha inserito al quarantottesimo posto nella lista dei 100 migliori film americani di sempre, mentre nel 2007, con la lista aggiornata, è sceso al cinquantaseiesimo posto.[3] Nel 2001 Lo squalo venne selezionato dalla Biblioteca del Congresso per la conservazione nel National Film Registry degli Stati Uniti, essendo considerato "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo".


Trama


Nella cittadina balneare dell'Isola di Amity (New England), una giovane donna di nome Chrissie Watkins lascia una festa notturna per andare a fare il bagno nuda, ma mentre è in mare viene attaccata ferocemente e trascinata sott'acqua da qualcosa. Al capo della polizia di Amity, Martin Brody, viene denunciata la scomparsa della ragazza e il vice Hendricks trova in seguito i suoi resti sulla spiaggia. Il medico legale informa Brody che Christine è stata uccisa da uno squalo. Martin ha intenzione di chiudere le spiagge, ma ciò gli viene vietato dal sindaco Larry Vaughn, che teme che la diffusione mediatica della notizia della morte della ragazza a causa di un attacco di squalo possa rovinare la stagione turistica estiva, fonte primaria del reddito della città. Il medico legale, dopo aver riesaminato il caso, attribuisce quindi la morte a un incidente con l'elica di una barca. Brody si trova costretto ad accettare la sommaria e inesatta nuova versione.

Poco tempo dopo, un ragazzino di nome Alex Kintner viene ucciso da uno squalo in piena vista di una spiaggia affollata. La madre del ragazzo, disperata, mette una taglia sullo squalo scatenando così una frenetica caccia alla bestia tra i pescatori dilettanti, e il cacciatore di squali professionista locale Quint offre i suoi servizi per un compenso ancora più alto. Nel frattempo il biologo marino e ittiologo Matt Hooper, ingaggiato da Brody, esamina i resti mutilati di Chrissie e determina che è stata senza dubbio uccisa da uno squalo.

Dopo una confusa battuta di caccia collettiva, un grande squalo tigre viene ucciso da pescatori amatoriali attirati dalla taglia di tremila dollari offerta dalla signora Kintner: questo porta i cittadini a credere che il problema sia risolto. La madre di Alex, una volta appresa la notizia dell’uccisione di uno squalo, affronta Brody e davanti a tutti lo incolpa per la morte di suo figlio. Hooper esprime dubbi sul fatto che lo squalo tigre sia responsabile degli attacchi e i suoi sospetti sono confermati quando non vengono trovati resti umani nella sua pancia dopo la dissezione. Hooper e Brody decidono di uscire in motoscafo, durante la notte, e trovano una barca semi affondata mentre cercano tracce del vero squalo killer. Sott'acqua, Hooper rimuove un grosso dente di squalo bianco dalla chiglia danneggiata, ma lo lascia cadere spaventato dopo aver intravisto il cadavere del pescatore Ben Gardner, proprietario dell’imbarcazione. I due, l’indomani, incontrano di nuovo il sindaco Vaughn, che respinge le affermazioni di Brody e Hooper secondo cui un grande squalo bianco è responsabile delle morti e si rifiuta di chiudere le spiagge, consentendo solo maggiori precauzioni di sicurezza. Nel fine settimana del 4 luglio, i turisti riempiono le spiagge. A seguito dello scherzo di due ragazzini che con una pinna di legno spaventano i bagnanti facendoli uscire precipitosamente dall’acqua, lo squalo bianco per trovare nuove prede umane entra in una laguna vicina, dove divora un uomo e provoca lo shock del figlio maggiore di Brody, Michael, in quel momento in mare con amici. Martin quindi convince un Vaughn tormentato dai sensi di colpa ad assumere immediatamente Quint.

Nonostante la tensione tra Quint e Hooper, partono con Brody sulla barca di Quint, l'Orca, per dare finalmente la caccia allo squalo. Ad un certo punto, il mulinello da pesca di Quint inizia a girare e scattare, e lo squalo sembra aver abboccato. Quint resiste con la lenza d'acciaio mentre lo squalo dà prova di tutta la sua forza, e rimane sorpreso, constatando che l'animale sembra essere dotato anche di una particolare astuzia, poiché si è posizionato sotto la barca, dando così più difficoltà nel tirare la lenza. Mentre Quint e Hooper cercano di tirare su il cavo d'acciaio questo si rompe. Nonostante gli sforzi di Quint e degli altri, lo squalo è ancora libero.

Mentre Brody ha il compito di disporre una linea di pastura, Quint aspetta un'opportunità per agganciare di nuovo lo squalo. Senza preavviso, questi appare dietro la barca. Quint, stimando la sua lunghezza a otto metri e il peso a tre tonnellate, lo arpiona con una lenza collegata ad un barile di galleggiamento per stancarlo e rendergli più difficile l'immersione, ma lo squalo tira sott'acqua il barile e scompare.

Al calar della notte, gli uomini si ritirano sotto coperta e Quint e Hooper si scambiano storie da ubriachi sulle loro cicatrici; Quint sorprende Hooper e Brody quando rivela di essere un superstite del naufragio della nave da guerra USS Indianapolis durante la guerra nel Pacifico nel 1945. Improvvisamente lo squalo riappare, danneggiando lo scafo con potenti colpi del muso e disabilitando l'alimentazione elettrica della barca prima di sparire ancora. Gli uomini lavorano tutta la notte, riparando il motore. Al mattino, Brody tenta di chiamare la Guardia Costiera, ma Quint, che non vuole interferenze esterne nel suo “lavoro”, distrugge la radio, scatenando l'ira di Martin. Dopo un lungo inseguimento, Quint arpiona lo squalo con un altro barile di galleggiamento. Gli uomini lo legano alle gallocce di poppa, ma lo squalo trascina con tutta la sua forza il battello all'indietro, causando l'allagamento della sala motore; alla fine le gallocce si schiodano via e lo squalo non è più legato alla barca. Quint lo arpiona con un terzo barile, in modo da stancarlo ulteriormente, ma l’enorme squalo riesce ancora ad immergersi con tutti i barili. Dopo l'ennesimo attacco, Quint si dirige verso il punto dove l’acqua è più bassa per attirare lo squalo in acque meno profonde e farlo spiaggiare, ma sovraccarica il motore già danneggiato e si guasta definitivamente.

Quint, con la barca in panne e senza idee, finalmente si arrende e chiede consiglio proprio ad Hooper. Il trio tenta un approccio disperato: Hooper prende l'attrezzatura per immersioni ed entra in acqua all'interno di una gabbia a prova di squalo, con l'intenzione di uccidere l'animale con una fiocina ipodermica piena di stricnina per avvelenarlo. Tuttavia lo squalo colpisce alle spalle Hooper, facendogli perdere la fiocina. Mentre lo squalo si dimena tra i resti aggrovigliati della gabbia, Hooper riesce a scappare nascondendosi fra le rocce del fondale. Lo squalo si libera mentre Quint e Brody sollevano e scoprono la gabbia distrutta. Un momento dopo, lo squalo salta sulla barca, schiacciando lo specchio di poppa. Quint scivola lungo il ponte, finisce nelle fauci dell'animale e viene mangiato vivo sotto gli occhi inorriditi di Brody. Quando lo squalo attacca Brody nella cabina mezza allagata, l'uomo lo colpisce con una bombola subacquea sul muso, lanciandogliela poi in bocca. Martin esce dalla cabina, prende il fucile M1 Garand di Quint e si arrampica sull'albero della barca che affonda, in modo da stare fuori dall'acqua il più possibile. Lo squalo riemerge e Brody lo colpisce alla testa con un arpione, ma l'animale glielo sottrae. Alla fine l'uomo, con un ultimo e disperato tentativo, spara alla bombola incastrata nella bocca dell'animale, uccidendolo con l'esplosione risultante fra le urla di gioia di Brody. Subito dopo, Hooper riemerge, e i due tornano a nuoto verso la spiaggia, aggrappandosi ai due barili rimasti.


Produzione



Sviluppo


Il produttore Richard D. Zanuck
Il produttore Richard D. Zanuck

Richard D. Zanuck e David Brown, produttori della Universal, sentirono parlare del libro di Benchley in posti diversi ma nello stesso periodo di tempo. Brown ne venne a conoscenza in un dipartimento di Cosmopolitan, rivista di cui era editrice sua moglie Helen Gurley Brown. Su un foglio di carta era descritta la trama dell'opera e come commento finale vi era scritto "potrebbe essere un buon film".[4] Entrambi i produttori lessero il libro in una nottata e il mattino dopo furono d'accordo che era "la cosa più eccitante che avessero mai letto" e, benché non fossero sicuri di come l'avrebbero fatto, decisero di produrre il film.[5] Brown disse che se avessero letto il libro due volte non avrebbero mai realizzato il film a causa delle difficoltà dovute a certe scene.[6] Acquistarono i diritti dell'opera nel 1973 per circa 175.000 dollari.[7]

Zanuck e Brown inizialmente pensavano di assumere John Sturges come regista prima di considerare Dick Richards.[8] Nonostante questa loro volontà, allontanarono Richards dal progetto a causa del suo chiamare lo squalo come "la balena".[8] Zanuck e Brown scelsero allora Spielberg nel 1973 prima che egli rilasciasse il suo primo film, The Sugarland Express (che era una loro produzione).[8] Spielberg volle tenere la trama base del romanzo rimuovendo però alcune sottotrame.[7] Zanuck, Brown e Spielberg eliminarono l'adulterio di Ellen Brody, commesso con Matt Hooper (così da non compromettere il rapporto tra gli uomini a bordo dell'Orca) e le implicazioni mafiose del sindaco di Amity.[4]

Quando acquistarono i diritti del romanzo, i produttori vollero la garanzia che l'autore avrebbe scritto una prima bozza della sceneggiatura; Benchley scrisse tre bozze prima di uscire dal progetto (sarebbe poi apparso in un cameo nel film come fotoreporter).[7] Lo scrittore Howard Sackler, premio Tony e premio Pulitzer per The Great White Hope, era a Los Angeles quando i produttori e Spielberg iniziarono a cercare un nuovo scrittore, insoddisfatti delle stesure di Benchley. Sackler accettò di riscrivere la sceneggiatura[9]. Spielberg inviò lo scritto a Carl Gottlieb (che appare nel film nel ruolo di Meadows, il giornalista politico) chiedendogli una consulenza[9]; Gottlieb riscrisse molte scene accentuando la componente suspense e thriller mentre John Milius contribuì curando i dialoghi. A Spielberg venne richiesto di preparare una sua bozza, benché non sia chiaro se gli altri sceneggiatori ci lavorarono sopra. La scelta degli sceneggiatori di inserire il monologo di Quint riguardante la vicenda dell'USS Indianapolis causò subito controversie tra le quali una per il merito della stesura del dialogo. Con tatto, Spielberg disse che il tutto nacque da una collaborazione tra John Milius, Howard Sackler e l'attore Robert Shaw.[10] Gottlieb diede maggiore credito a Robert Shaw, minimizzando il contributo di Milius[11].


Il cast


Roy Scheider interpreta il capo della polizia Martin Brody
Roy Scheider interpreta il capo della polizia Martin Brody

Spielberg offrì il ruolo di Brody a Robert Duvall ma l'attore era interessato solo a interpretare Quint.[12] Stando a quel che dice Spielberg, Charlton Heston espresse il desiderio di interpretare il ruolo ma Spielberg pensò che Heston possedesse una così grande personalità che avrebbe messo in secondo piano lo squalo, la vera star del film.[13] Roy Scheider iniziò ad interessarsi al progetto dopo aver sentito uno sceneggiatore e Spielberg parlare ad un party a proposito di uno squalo che saltava su una barca[9]; Spielberg non era inizialmente propenso ad assumere Scheider in quanto temeva che portasse sullo schermo un personaggio simile a quello da lui interpretato in Il braccio violento della legge.[12]

Il ruolo di Quint venne originariamente offerto agli attori Lee Marvin e Sterling Hayden, ma entrambi rifiutarono.[9][12] I produttori Zanuck e Brown avevano da poco finito di lavorare con Robert Shaw in La stangata e lo suggerirono a Spielberg come possibile Quint. Tuttavia, Shaw non amava particolarmente il libro di Benchley, ma accettò la parte su consiglio della moglie, l'attrice Mary Ure, e della sua segretaria.[14] Shaw basò la sua interpretazione sulla personalità di Craig Kingsbury, un pescatore locale che nel film impersonava Ben Gardner.[15] Lo stesso Steven Spielberg approvò la scelta artistica di Shaw.[16]

Per il ruolo di Hooper, Spielberg aveva inizialmente pensato a Jon Voight.[17] Richard Dreyfuss inizialmente rifiutò il ruolo di Matt Hooper, ma dopo aver visto la proiezione di un film che aveva appena finito di girare, Soldi ad ogni costo, disse che la sua interpretazione era pessima e richiamò immediatamente Spielberg accettandone il ruolo (avendo paura che nessuno l'avrebbe più chiamato dopo che Soldi ad ogni costo fosse stato distribuito). A causa delle differenze fra romanzo e sceneggiatura, Spielberg chiese a Dreyfuss di non leggere il libro prima di accettare il ruolo.[18] La prima persona ingaggiata per il cast fu Lorraine Gary, la moglie dell'allora capo dello studio, Sid Sheinberg.[9]


Lo squalo


Tre squali meccanici vennero costruiti per la produzione: un modello intero per le riprese subacquee e quelle in cui l'animale si muoveva a fior d'acqua e due per girare a destra o sinistra, con un lato completamente cavo in modo da far alloggiare al suo interno i meccanismi idraulici.[7] Venne anche utilizzata una pinna dorsale da far scorrere a pelo d'acqua.[19] La loro costruzione venne supervisionata dal designer di produzione Joe Alves e dall'artista degli effetti speciali Bob Mattey. I continui malfunzionamenti degli squali meccanici ritardarono di diversi mesi la fine delle riprese, fecero lievitare il budget e misero a repentaglio la conclusione del film. Emblematico il giorno del collaudo, in cui lo squalo naufragò sul fondale a causa degli impianti idraulici corrosi dall'acqua salata.[9] Fu necessario l'intervento di alcuni sommozzatori per riportarlo in superficie. Non potendo più fare affidamento sugli squali meccanici, per procedere con le riprese si ricorse ad alcuni stratagemmi. Un esempio è l'utilizzo dei barili il cui riaffiorare dalle acque indicava l'avvicinarsi dello squalo. Nonostante ciò, anziché nuocere al film, questa e altre soluzioni forzate hanno incrementato il livello di suspense delle scene, fornendo un tono "alla Hitchcock".[18][20] I tre squali meccanici vennero complessivamente chiamati "Bruce" dalla produzione, dal nome dell'avvocato di Spielberg, Bruce Raimer, e Spielberg ne chiamò uno "Il grande bastardo bianco".[21]

Un quarto modello di squalo venne costruito mesi dopo i primi tre. Quest'ultimo venne poi posizionato all'ingresso del parco divertimenti Universal Studios fino alla sua rimozione avvenuta nel 1990. Questo modello venne poi ritrovato in una discarica nel giugno 2010 e la sua autenticità è stata confermata da Alves e Arbogast.[22][23]


Le riprese


Scorcio del porto Menemsha a Martha's Vineyard usato nel film come ambientazione del porto dell'isola di Amity
Scorcio del porto Menemsha a Martha's Vineyard usato nel film come ambientazione del porto dell'isola di Amity

Le riprese principali del film ebbero inizio nel maggio del 1974.[24]

La località di ripresa fu l'isola di Martha's Vineyard in Massachusetts, scelta perché l'oceano ha un fondo sabbioso a soli 9 metri di profondità fino a 19 km al largo della costa.[9] Questo consentiva sia un'agevole manovra degli squali meccanici sia la scomparsa nelle inquadrature della terraferma, in modo da alimentare la sensazione di isolamento dei protagonisti. Il costo delle riprese superò notevolmente il budget prestabilito. David Brown disse che "il budget era stato di 4 milioni di dollari e le riprese lo fecero aumentare a 9 milioni".[25] Le riprese in mare ebbero ulteriori problemi: barche indesiderate s'inserivano all'interno delle riprese, le macchine da presa erano fradicie e infine l'Orca iniziò ad affondare con gli attori a bordo. Scontenti, gli operatori diedero al film il nomignolo Difetti (Flaws in inglese, gioco di parole con il titolo originale, Jaws).[18][21]

La scena nella quale Hooper trova la testa mozzata di un pescatore all'interno dello scafo di un relitto venne aggiunta dopo una prima visione del film. Dopo aver visto la reazione a questa proiezione, Spielberg disse che voleva "un po' più urla", e, autofinanziandosi, spese tremila dollari per girare la scena dopo il rifiuto di finanziamento da parte degli Universal Studios.[9] La testa del pescatore venne ricreata in lattice con uno stampo di quella dell'attore Craig Kingsbury così da farne una copia esatta. Le riprese subacquee vennero girate nella piscina della responsabile del montaggio, Verna Fields.

Riproduzione del porto dell'isola di Amity agli Universal Studios
Riproduzione del porto dell'isola di Amity agli Universal Studios

Riprese con squali veri vennero girate da Ron e Valerie Taylor nei mari dell'Australia, con un attore nano immerso in una piccola gabbia per squali creando l'illusione che lo squalo fosse enorme.[9][26] Originariamente, la sceneggiatura prevedeva che lo squalo uccidesse Hooper all'interno della gabbia, ma durante le riprese, uno degli squali rimase intrappolato tra le sbarre della gabbia e iniziò ad agitarsi, distruggendola.[9] La produzione considerò le riprese dell'incidente visivamente interessanti e decise quindi d'inserirle nel film.[13] Al momento delle riprese, la gabbia era però vuota e quindi la sceneggiatura venne cambiata permettendo ad Hooper di sopravvivere.[9][13]

Benché la durata delle riprese fosse stata stimata in 55 giorni, esse terminarono nel settembre 1974 a ben 159 giorni dall'inizio delle stesse.[18][24] Spielberg, parlando di questo enorme ritardo, disse: "Pensavo che la mia carriera nel mondo del cinema fosse finita. Sentivo voci [...] dicevano che non avrei mai più lavorato in quanto nessuno aveva mai sforato i tempi di ripresa di 100 giorni."[18] Spielberg non era presente all'ultima ripresa, quella dell'esplosione dello squalo. Credeva infatti che l'intero cast avesse pianificato di gettarlo in acqua a riprese ultimate. Da allora è tradizione che Spielberg sia assente alle ultime riprese dei suoi film.[27]


Musica


Il compositore John Williams
Il compositore John Williams

John Williams è il compositore della colonna sonora del film vincitrice del Premio Oscar e posizionata al sesto posto nella classifica AFI's 100 Years of Film Scores. Il tema principale, un semplice motivo composto dall'alternanza di due note, mi e fa,[28] è diventato un classico della suspense, sinonimo di pericolo imminente. Il tema della colonna sonora fu eseguito mediante una tuba da Tommy Johnson. Quando Johnson chiese perché la melodia, scritta in un registro alto per la tuba, fosse eseguita da questo strumento e non dal più appropriato corno francese, Williams rispose che voleva suonasse "un po' più minacciosa".[29] Quando il pezzo venne eseguito la prima volta per Spielberg, egli disse di aver riso in faccia a John Williams pensando che fosse uno scherzo. Spielberg più tardi disse che senza la colonna sonora di John Williams il film non avrebbe avuto nemmeno la metà del successo che aveva ottenuto, e Williams grazie a questa colonna sonora fece fare un salto alla sua carriera.[9]. Williams aveva precedentemente composto la colonna sonora del film di debutto di Spielberg, Sugarland Express, e ha collaborato con lui nella maggior parte dei suoi film.

Strumentazione originale

Arpa · Campana · Clavicembalo · Corno inglese · Incudine · Flauto · Pianoforte · Tromba · Tuba · Violino · Violoncello · Xilofono

La composizione contiene richiami da La sagra della primavera di Igor' Stravinskij, in particolar modo l'inizio dell'Adorazione della Terra.[30][31] Altro brano che può aver influito è la colonna sonora composta da Ed Plumb per il film della Walt Disney Bambi, nel quale usa un basso, ripetitivo motivo musicale per suggerire l'imminente pericolo, fuori dallo schermo, dell'uomo. La musica può essere pure comparata al tema scritto da Bernard Herrmann per il film di Alfred Hitchcock Psycho, nel quale la musica segnala la presenza di un pericolo che non si vede, nel caso di Williams rappresentato dallo squalo.[30]

Ci sono varie interpretazioni sul significato e l'efficacia del tema. Qualcuno pensa che l'alternanza delle due note esprima il battito cardiaco dell'animale, all'inizio lento e controllato durante la caccia crescendo velocemente e freneticamente, creando così il climax fino al momento il cui lo squalo sta per attaccare la preda.[32] Una seconda interpretazione collega l'alternarsi delle due note al movimento della coda dello squalo durante l'attacco. Un critico pensa che il punto di forza del tema sia la capacità di creare un "forte silenzio", improvvisamente interrotto dal climax creato dal tema stesso.[30] Inoltre, lo spettatore è condizionato ad associare il tema allo squalo, essendo eseguito solamente quando il vero squalo appare. Questo tema è riconosciuto come uno dei migliori di tutti i tempi.[33]


Colonna sonora


La colonna sonora originale di Lo squalo venne pubblicata dall'MCA nel 1975, mentre in versione CD nel 1992, includendo circa mezz'ora di musica che John Williams ha riedito per l'album. Nel 2000 vennero distribuite due versioni della colonna sonora: una nuova registrazione dell'intera colonna sonora del film eseguita dalla Royal Scottish National Orchestra diretta da Joel McNeely; l'altra venne distribuita dalla Decca/Universal in concomitanza con il rilascio del DVD per il venticinquesimo anniversario del film. Questa versione, che contiene tutti i 51 minuti della versione originale, è quella preferita dai fan.[34] L'altra versione è stata criticata per aver cambiato strumentazione e tempo rispetto a quella originale, benché sia comunque apprezzata per la qualità del suono.[35]


Distribuzione



Data di uscita



Divieti


Diverse nazioni hanno imposto dei divieti ad un pubblico minore:

  • Portogallo: vm 12
  • Islanda: vm 16
  • USA: vm 14
  • Brasile: vm 14
  • Perù: vm 14
  • Argentina: vm 18
  • Australia: vm 12
  • Cile: vm 18
  • Danimarca: vm 15
  • Francia: vm 12
  • Irlanda: vm 15
  • Giappone: vm 12
  • Paesi Bassi: vm 16
  • Norvegia: vm 15
  • Svezia: vm 15
  • Finlandia: vm 16

Edizione italiana


Il doppiaggio italiano originale del 1975 venne eseguito dalla C.D. e diretto da Renato Izzo. Il film venne ridoppiato nel 2004 per l'edizione DVD. Il ridoppiaggio venne eseguito dalla Dubbing Brothers Int. Italia e diretto da Teo Bellia. Nel 2012, in occasione dell'edizione in Blu-ray Disc, il doppiaggio originale è stato ripristinato, venendo inserito nel BD insieme al ridoppiaggio (il primo in DTS 2.0, il secondo in DTS 5.1). Nella coeva edizione DVD e nella trasmissione TV, invece, viene utilizzato solo il ridoppiaggio.


Accoglienza



Botteghino


Lo squalo fu il primo film che deve il suo successo ad una "massiccia distribuzione" nelle sale. Per questo è considerato come punto di riferimento in tema di distribuzione e marketing.[41] Prima di esso i film venivano inizialmente proiettati in un numero limitato di sale, principalmente nelle grandi città, permettendo così di avere una serie di première. Con l'aumentare del successo, grazie anche al passaparola, i distributori avrebbero esteso le proiezioni ad altre sale. Qualche film avrebbe poi avuto una distribuzione a larga scala, come nel caso di Il padrino, sempre partendo da poche sale nei primi giorni di apertura.[42]

Lo squalo utilizzò anche una strategia di marketing poco seguita ai tempi in cui uscì, la pubblicità a livello nazionale specialmente a livello televisivo[43] (un mese prima la Columbia usò la stessa strategia di marketing con il thriller di Charles Bronson, Dieci secondi per fuggire, ottenendo però un successo mediocre). Lo spezzone pubblicitario conteneva venticinque-trenta secondi di filmato ogni sera e veniva trasmesso nelle prime serate dei network televisivi tra il 18 e il 20 giugno 1975.[41] Il direttore esecutivo dell'Universal, Sidney Sheinberg, scelse questa strategia per scopi economici, in quanto pensò che avrebbe potuto ammortizzare i costi pubblicitari in poco tempo, cosa che, come si sa, accadde. Questo azzardo di Sheinberg fece diventare Lo squalo un successo al box office facendo proclamare il film padre dei blockbuster estivi.[44][45]

Dopo il successo del film giornalisti e critici hanno preso Lo squalo come modello da seguire per la distribuzione dei film. Peter Biskind scrisse: "Il film sminuisce l'importanza delle recensioni scritte, cosa impossibile per un piccolo prodotto, trovando il suo pubblico solamente grazie alla buona qualità. [...] In questo senso, Spielberg è stato il cavallo di Troia che ha fatto sì che gli studios riassettassero il loro potere."[46] Anche l'autore Thomas Schatz scrisse a proposito dell'impatto del film:

(EN)

«If any single film marked the arrival of the New Hollywood, it was Jaws, the Spielberg-directed thriller that recalibrated the profit potential of the Hollywood hit, and redefined its status as a marketable commodity and cultural phenomenon as well. The film brought an emphatic end to Hollywood's five-year recession, while ushering in an era of high-cost, high-tech, high-speed thrillers.»

(IT)

«Se un singolo film ha segnato l'arrivo della New Hollywood, questo è stato Lo squalo, il thriller diretto da Spielberg che ha ricalibrato il profitto potenziale dei successi di Hollywood e ridefinito parimenti il suo stato di merce e fenomeno culturale commerciabile. Il film ha posto un'enfatica fine ai cinque anni di recessione di Hollywood accompagnandolo in una era di thriller di alti costi, alta tecnologia e alta velocità.»

(Thomas Schatz[46])

A seguito del successo del film gli studios hanno iniziato a distribuire e pubblicizzare i film su scala nazionale. Inoltre sempre il successo dello Squalo fece in modo che anche l'estate divenisse un periodo ottimo per la distribuzione di una pellicola.[46]

Quando Lo Squalo uscì in America, il 20 giugno 1975, venne distribuito in un numero limitato di sale, 464.[47] Successivamente, il 25 luglio, le sale aumentarono fino a 675. Durante il primo fine settimana il film incassò più di 7 milioni di dollari e rimase primo in classifica per le successive cinque settimane.[48] Ben presto Lo Squalo superò gli 89 milioni di dollari realizzati dall'allora campione del box-office americano, L'esorcista, divenendo il primo film ad incassare 100 milioni di dollari al botteghino.[43][49] Il dipartimento di marketing della Universal pubblicò degli annunci in cui si vedeva lo squalo ingoiare i titoli che detenevano i precedenti record di incasso. La stangata (1973), L'esorcista (1973) e Il padrino (1972) finirono nelle sue fauci. Lo Squalo divenne il film di maggior successo di tutti i tempi, con un incasso in patria di 260.000.000 di dollari.

Al termine della sua vita distributiva in sala, Lo Squalo aveva incassato più di 470 milioni di dollari in tutto il mondo (circa 1,9 miliardi di dollari del 2010) e detenne il record di maggior incasso della storia del cinema prima del debutto di Guerre stellari due anni dopo.[50][51] Attualmente occupa il 150º posto nella classifica dei miglior incassi della storia del cinema.[51] Lo squalo e Guerre stellari sono considerati dei punti di riferimento per il modo di fare film negli Stati Uniti d'America alla conclusione del periodo della Nuova Hollywood.

Il Italia si è classificato al secondo posto tra i primi 100 film di maggior incasso della stagione cinematografica nazionale 1975-1976.[52]


Critica


Lo squalo ha ricevuto recensioni per lo più positive al momento del rilascio.[53] Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha assegnato al film quattro stelle, definendolo "un film d'azione sensazionalmente efficace, un thriller spaventoso che funziona ancora meglio perché è popolato da personaggi che sono stati trasformati in esseri umani".[54] A.D. Murphy di Variety ha elogiato le capacità registiche di Spielberg e ha definito la performance di Robert Shaw "assolutamente magnifica".[55] Secondo Pauline Kael del New Yorker è stato " il più allegro e perverso film di paura mai realizzato... con più entusiasmo dei primi film di Woody Allen, molto più elettrizzante, ed è divertente in un modo alla Woody Allen".[56] Per la rivista New York Times, Frank Rich ha scritto: "Spielberg è benedetto da un talento che è assurdamente assente dalla maggior parte dei registi americani di questi tempi: quest'uomo sa davvero come raccontare una storia sullo schermo. Parla bene dei doni di questo regista il fatto che alcune delle sequenze più spaventose de Lo squalo siano quelle in cui non vediamo nemmeno lo squalo."[57] Scrivendo per la rivista New York, Judith Crist ha descritto il film come "un esilarante intrattenimento d'avventura di prim'ordine" e si è complimentata per le sue recitazioni e "straordinari risultati tecnici".[58] Rex Reed ha elogiato le scene d'azione "snervanti" e ha concluso che "per la maggior parte, Lo squalo è un film horror avvincente che funziona magnificamente in ogni campo".[59]

Al film non mancarono critiche negative. Vincent Canby del New York Times ha scritto: "È una scelta di come questo film cerca di farci provare appena simpatia per le vittime dello squalo. Nei migliori film, i personaggi si rivelano come membri attivi dell'azione. In film come Lo squalo, i personaggi sono semplicemente funzioni dell'azione... come i macchinisti che muovono oggetti di scena e forniscono informazioni quando è necessario". Lo ha descritto come "il tipo di sciocchezza che può essere molto divertente".[60] Charles Champlin del Los Angeles Times non era d'accordo con la valutazione PG del film, dicendo che "Lo squalo è troppo raccapricciante per i bambini e rivolterebbe lo stomaco degli impressionabili a qualsiasi età. È un piccolo lavoro che deve tutto alla grandezza del suo impatto."[61] La critica più diffusa è quella riguardante la funzione dello squalo meccanico,[33] benché esso si veda solamente nei momenti finali del film.

Nel 2010 sono state avanzate delle critiche da parte dei conservazionisti. Essi criticano il film a causa dell'"effetto squalo" che avrebbe ispirato "legioni di pescatori che issano a bordo delle barche e uccidono migliaia di squali solo per cacciarne la pinna" non preoccupandosi del rischio di estinzione della specie.[62]

Rotten Tomatoes riporta che il 98% delle 96 recensioni è positivo, con un voto medio di 9,00/10. Il suo consenso critico recita: "Una narrazione avvincente e ben congegnata e un giudizioso senso di terrore assicurano che Lo squalo di Steven Spielberg sia rimasto un punto di riferimento nell'arte di offrire brividi da successo cinematografico moderno."[63] Metacritic riporta che il film ha un punteggio medio ponderato di 87 su 100 sulla base di 21 recensioni, indicando "acclamazione universale".[64]


Riconoscimenti


  • 1976 - Premio Oscar
    • Miglior montaggio a Verna Fields
    • Miglior sonoro a Robert L. Hoyt, Roger Herman Jr., Earl Madery e John R. Carter
    • Miglior colonna sonora a John Williams
    • Nomination Miglior film a Richard D. Zanuck e David Brown
  • 1976 - Golden Globe
    • Miglior colonna sonora a John Williams
    • Nomination Miglior film drammatico
    • Nomination Migliore regia a Steven Spielberg
    • Nomination Migliore sceneggiatura a Peter Benchley e Carl Gottlieb
  • 1976 - Premio BAFTA
    • Miglior colonna sonora a John Williams
    • Nomination Miglior film
    • Nomination Migliore regia a Steven Spielberg
    • Nomination Miglior attore protagonista a Richard Dreyfuss
    • Nomination Migliore sceneggiatura a Peter Benchley e Carl Gottlieb
    • Nomination Miglior montaggio a Verna Fields
    • Nomination Miglior sonoro a John R. Carter e Robert L. Hoyt
  • 1976 - Saturn Award
    • Miglior film del 1975
    • Miglior pubblicità a Clark Ramsey
  • 1976 - American Cinema Editors
    • Miglior montaggio a Verna Fields
  • 1976 - Directors Guild of America
    • Nomination DGA Award a Steven Spielberg
  • 1976 - Golden Screen Award
    • Golden Screen
  • 1976 - Grammy Award
    • Miglior colonna sonora a John Williams
  • 1976 - People's Choice Award
    • Film preferito
  • 2005 - Satellite Award
    • Nomination Miglior DVD
  • 1976 - Writers Guild of America
    • Nomination WGA Award a Peter Benchley e Carl Gottlieb

Classifiche


Lo Squalo vinse tre Premi Oscar per Miglior Montaggio, Miglior Colonna Sonora e Miglior Suono.[65] È stato anche nominato come Miglior Film, perdendo in favore di Qualcuno volò sul nido del cuculo,[66] mentre Spielberg non è stato nominato come Miglior Regista. Oltre a ciò il film si è inserito in numerose classifiche di rilevanza mondiale:


Ispirazione e influenza


Modello dello squalo all'Universal Studios di Orlando (Florida)
Modello dello squalo all'Universal Studios di Orlando (Florida)

Lo squalo richiama molte opere artistiche e letterarie, la più nota delle quali è Moby Dick di Herman Melville. Il personaggio di Quint ricorda il Capitano Achab, l'ossessionato capitano del Pequod che dedica tutta la sua vita alla caccia della balena bianca. Il monologo di Quint mostra la sua voglia di vendetta verso gli squali, e anche la sua barca, l'Orca, è chiamata come il nemico naturale degli squali. Nel libro e nella sceneggiatura originale, invece di essere ucciso dallo squalo, Quint muore dopo essere stato trascinato sul fondo dell'oceano da un arpione attaccato alla sua gamba in maniera molto simile alla morte di Achab nel libro di Melville.[84] Un riferimento evidente di queste somiglianze lo si può trovare nella sceneggiatura originale dove Quint è introdotto mostrandolo mentre guarda un adattamento cinematografico di Moby Dick.[85] In ogni caso le scene da Moby Dick potrebbero non essere state date in licenza da Gregory Peck, l'unico ad averne i diritti.[86] La scena finale del film, nella quale gli uomini inseguono lo squalo e tentano di arpionarlo con dei barili galleggianti, avviene come l'inseguimento di Moby Dick nel libro.

La prima mezz'ora del film, dove Brody fallisce nel tentativo di convincere la cittadinanza della presenza di un grande squalo bianco al largo delle spiagge, assomiglia ad una composizione di Henrik Ibsen del 1882, Un nemico del popolo. In quest'opera, un ordinario cittadino tenta di fermare una piccola città costiera nel vedere un nuovo insieme di bagni sanitari. Egli ha scoperto che i bagni sono contaminati, ma si dovrà scontrare con la rabbia e reazioni della gente prima di giungere alle sue conclusioni.

Qualcuno ha anche notato l'influenza di due film horror fantascientifici degli anni cinquanta, Il mostro della laguna nera e Il mostro che sfidò il mondo.[87][88] Ci sono anche riferimenti visivi che richiamano altri film come il così chiamato Vertigo shot della reazione di Brody all'attacco di squalo, mentre lui è in spiaggia. Questo tipo di ripresa utilizza la tecnica del dollying muovendo in avanti la macchina da presa mentre nello stesso momento si fa uno zoom all'indietro, creando un effetto visivo reso celebre da Alfred Hitchcock nel suo film del 1958 La donna che visse due volte (titolo originale Vertigo, come l'effetto visivo).

Lo squalo fece rendere chiaro quanto un film potesse trarre beneficio da una vasta uscita preceduta da pubblicità massiccia, al contrario di rilasci progressivi dannosi a causa di un'entrata lenta nel nuovo mercato e la diffusione del nome dopo un lungo periodo di tempo.[89] Invece di pubblicizzare il film con un passaparola, Hollywood lanciò un'efficace campagna promozionale televisiva dal valore di circa 700.000 dollari.[87] Un vasto lancio nazionale diventerà lo standard per tutti i kolossal dalla fine degli anni settanta.

Cartellone posto all'ingresso dell'attrazione basata sul film all'Universal Studios Hollywood
Cartellone posto all'ingresso dell'attrazione basata sul film all'Universal Studios Hollywood

Il film provocò così tanta paura che le spiagge ebbero un numeroso calo di presenze nel 1975 a causa del profondo impatto del film.[33] Benché sia un classico del cinema d'azione (la sequenza iniziale è stata votata come la miglior scena di paura di sempre dall'Halloween TV special dell'emittente americana Bravo), il film è da molti considerato responsabile di aver esagerato la reale pericolosità degli squali. Benchley dichiarò che non avrebbe mai scritto il libro se avesse saputo che gli squali sono assai meno pericolosi di come si crede, e che è davvero molto raro essere attaccati o addirittura uccisi da uno squalo.[90] Le relativamente rare vittime umane degli squali sarebbero in realtà degli "errori", morte per dissanguamento o annegamento dopo essere state morse per sbaglio e di certo non divorate o straziate. Gli squali carnivori, in realtà, si nutrono di pesci di piccole o medie dimensioni, esattamente come i più "simpatici" delfini. Scriverà successivamente Shark Trouble (problema dello squalo), un libro non di narrativa a proposito del comportamento degli squali e Shark Life (vita dello squalo), sempre un libro non romanzato che descrive le sue immersioni con gli squali. Un gruppo di protezione si lamentò del fatto che il film rende difficoltoso il far capire al pubblico che gli squali dovrebbero essere protetti anziché cacciati.[91][92] Lo squalo diede la forma a molti futuri film horror, tanto che la sceneggiatura del film horror fantascientifico del 1979 di Ridley Scott Alien venne soprannominata dagli esecutori: "Jaws in space." (che si può tradurre come "Lo squalo nello spazio")[93]. Il film ha anche ispirato il nome della società di produzione di Bryan Singer, Bad Hat Harry, in quanto suo film preferito.

Lo squalo è citato e preso in giro in molti altri film, come nella sequenza d'apertura di 1941: Allarme a Hollywood, diretto dallo stesso Spielberg. Altri riferimenti si possono trovare in Meatballs (1979), L'aereo più pazzo del mondo (1980), Palla da golf (1980), E.T. l'extra-terrestre (1982), Scuola di Polizia 5 - Destinazione Miami (1988), Ritorno al futuro Parte II (1989), Clerks - Commessi (1994), Generazione X (1995), In cerca di Amy (1997), Dawson's Creek (1998), Alla ricerca di Nemo (2003), Shark Tale (2004), Il ritorno della scatenata dozzina (2005), Vi presento i nostri (2010) assieme ad una mezza dozzina di riferimenti in varie scene dei Muppet.

Lo show televisivo Saturday Night Live propose numerosi sketch ambientati in una landshark (landa dello squalo), utilizzando musiche ed effetti sonori del film.

Jaws è stato trasposto in due videogiochi (Jaws e Jaws Unleashed), un'attrazione nel parco a tema Universal Studios Florida, e due musical: JAWS The Musical!, premiato nell'estate 2004 al Minnesota Fringe Festival; e Giant Killer Shark: The Musical, premiato nell'estate 2006 al Toronto Fringe Festival. È stato inoltre creato un gioco da tavolo, edito da Ravensburger[94].


La saga


Lo squalo ebbe tre seguiti che non riuscirono ad avere il successo che ebbe l'originale.[48] Nessuno di questi film è stato diretto da Spielberg, che declinò l'offerta di girare un seguito del film per dedicarsi ad Incontri ravvicinati del terzo tipo con Richard Dreyfuss.[66]


Imitazioni


Oltre ai tre seguiti, non si contano i film che imitano la storia del capostipite.

Alcuni di questi sono stati realizzati in Italia tra cui il più celebre è L'ultimo squalo (1981), remake dell'originale, diretto da Enzo G. Castellari e interpretato da James Franciscus, Joshua Sinclair e Vic Morrow, quest'ultimo nel ruolo del cacciatore di squali Ron Hamer che ricorda molto il personaggio di Quint in quanto ad aspetto e modi di fare. Il film ebbe molto successo sia in Italia e soprattutto negli Stati Uniti dove venne distribuito con il titolo The Great White. Nel primo mese di programmazione negli Stati Uniti, il film di Castellari incassò 18 milioni di dollari, attirando così le ire della Universal, che stava preparando il terzo capitolo della saga, la quale intentò una causa per plagio contro la pellicola italiana, vincendola e ottenendo il suo ritiro dalle sale cinematografiche statunitensi.

Castellari aveva diretto un epigono dello Squalo anche precedentemente a L'ultimo squalo: Il cacciatore di squali, interpretato da Franco Nero e Werner Pochath, uscito nel 1979.

Altre due imitazioni italiane del film di Spielberg furono Tentacoli (in cui però il mostro marino non è uno squalo bensì una piovra) di Ovidio G. Assonitis uscito nel 1977 e interpretato da tre grandi nomi del cinema hollywoodiano: John Huston, Henry Fonda (che sostituì all'ultimo momento John Wayne poiché malato) e Shelley Winters, e Shark - Rosso nell'oceano di Lamberto Bava uscito nel 1984 e interpretato da John Garko, William Berger e Iris Peynado. Entrambi i film riscossero un buon successo sia in Italia che negli Stati Uniti.

Nel 1977 uscì il film L'orca assassina (Orca: The Killer Whale in originale) con protagonista Richard Harris. La pellicola fu inizialmente criticata e malvista dalla maggior parte della critica e del pubblico proprio per la sua somiglianza con Lo Squalo, anche se l'animale assassino è appunto un'orca, sebbene Harris rinnegasse in ogni modo i punti di contatto con il film precedente.


Note


  1. Geoff King, La Nuova Hollywood. Dalla rinascita degli anni Sessanta all'era del blockbuster, Torino, Einaudi, 2002, pp. 15-18, ISBN 88-06-17190-9.
  2. Steven Spielberg e lo squalo, su weirdmovies.it.
  3. La nuova classifica dell'AFI
  4. (EN) David Brown, A Look Inside Jaws, produced by Laurent Bouzereau, available as a bonus feature on some laserdisc and DVD releases of Jaws
  5. (EN) Richard D. Zanuck, A Look Inside Jaws, produced by Laurent Bouzereau, available as a bonus feature on some laserdisc and DVD releases of Jaws
  6. McBride 1999, p. 231.
  7. Brode 1995, p. 50.
  8. McBride 1999, p. 232.
  9. (EN) Spotlight on Location: The Making of Jaws, Jaws 30th Anniversary DVD documentary, [2005]
  10. Friedman 2006, p. 167.
  11. Gottlieb 2005, p. 208.
  12. McBride 1999, p. 237.
  13. Bachar, Kevin (Executive Producer, Pangolin Pictures); Sharenow, Robert (Esecutive Producer, The Biography Channel); Tarshis, Peter (Esecutive Producer, The Biography Channel); Moody, Tom (Esecutive Producer, The Biography Channel); Manukas, Georgia (Producer); Goldberg, Rob (Writer), Jaws: The Inside Story (Television documentary), Pangolin Pictures, The Biography Channel, 2010.
  14. Summer of the Shark, in Time, 23 giugno 1975. URL consultato il 9 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2009).
  15. Taylor, 2012
  16. Brannen, Peter, Once Bitten: Islanders Reveal More Jaws, su vineyardgazette.com, Vineyard Gazette, 26 maggio 2011. URL consultato il 7 luglio 2015.
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  18. Neil Harvey, 30 years of 'Jaws', in The Roanoke Times, 13 giugno 2005. URL consultato il 12 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2013).
  19. Douglas Brode, The Films of Steven Spielberg, Carol Publishing, 1995, pp. 50, ISBN 0-8065-1951-7.
  20. Sinyard 1989, p. 36.
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  24. McBride 1999, p. 233.
  25. Priggé 2004, p. 8.
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  38. Gli spettacoli - Oggi il via a "Lo squalo" è il film dei primati, in Stampa Sera, n. 284, 1975, p. 10.
  39. Cinema - Prime visioni a Torino, in La Stampa, n. 293, 1975, p. 7.
  40. Schermi e ribalte - Prime visioni a Roma, in L'Unità, n. 346, 1975, p. 11.
  41. Kochberg 1996, p. 31.
  42. 'Godfather' Proves Crime Does Pay, in St. Petersburg Times, New York Times Service, 17 aprile 1972. URL consultato il 10 marzo 2010.
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  92. (EN) Mike Chapple, Great white hope, page 3, icliverpool.icnetwork.co.uk, 1º settembre 2005.
  93. (EN) Matthew Hays, A Space Odyssey, montrealmirror.com. URL consultato il 25 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2008).
  94. Recensione Lo Squalo, su dottorgadget.it. URL consultato il 18 gennaio 2022.
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Bibliografia



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[de] Der weiße Hai

Der weiße Hai (auch Der Weiße Hai; englisch Jaws, wörtlich „Kiefer“ bzw. als zoologischer Begriff für Raubtiere „Maul“) ist ein US-amerikanischer Thriller von 1975, der unter der Regie von Steven Spielberg gedreht wurde. Dieser Film basiert auf dem gleichnamigen Roman von Peter Benchley, der darin die Haiangriffe vom Juli 1916 verarbeitete. Zusammen mit dem zwei Jahre später erschienenen Krieg der Sterne läutete der Film die Ära des Blockbuster-Kinos in Hollywood ein und gilt bis heute als einer der besten Thriller. Er sorgte zudem für einen Boom des Tierhorror-Genres und hatte neben den offiziellen Fortsetzungen zahlreiche weitere Haifilmproduktionen zur Folge.

[en] Jaws (film)

Jaws is a 1975 American thriller film directed by Steven Spielberg, based on the 1974 novel by Peter Benchley. It stars Roy Scheider as police chief Martin Brody, who, with the help of a marine biologist (Richard Dreyfuss) and a professional shark hunter (Robert Shaw), hunts a man-eating great white shark that attacks beachgoers at a summer resort town. Murray Hamilton plays the mayor, and Lorraine Gary portrays Brody's wife. The screenplay is credited to Benchley, who wrote the first drafts, and actor-writer Carl Gottlieb, who rewrote the script during principal photography.

[es] Tiburón (película)

Tiburón (título original: Jaws; en español Fauces o Mandíbulas) es una película estadounidense de terror, suspense y aventuras de 1975, dirigida por Steven Spielberg y basada en la novela homónima de Peter Benchley. En la historia, un enorme tiburón blanco devorador de hombres ataca a los bañistas en las playas de Amity Island, lo cual lleva al jefe de la policía local a emprender la caza del escualo junto a un biólogo marino y un cazatiburones profesional. El actor Roy Scheider interpreta al jefe de policía Martin Brody, Richard Dreyfuss al oceanógrafo Matt Hooper, Robert Shaw al cazatiburones Quint, Murray Hamilton al alcalde de Amity Island y Lorraine Gary a Ellen, esposa de Brody. El guion está acreditado tanto al propio Benchley, que elaboró los borradores iniciales, como al actor y guionista Carl Gottlieb, que lo reescribió durante el rodaje.
- [it] Lo squalo (film)

[ru] Челюсти (фильм)

«Че́люсти» (англ. Jaws) — американский художественный фильм-триллер режиссёра Стивена Спилберга[2], экранизация одноимённого произведения Питера Бенчли[3].



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